#06
Indossando
i vestiti l’uno dell’altro
Romano
odiava essere svegliato alle otto. Di domenica
mattina, soprattutto. E se a svegliarlo era quella peste ambulante di
suo
fratello Feliciano, il suo malumore raddoppiava. Perché
davvero, Feliciano non
aveva idea di quando stare zitto e impicciarsi dei suoi affari.
‘’ Ve… giorno
fratellone, già
sveglio?’’
‘’ E’ perché mi hai svegliato
tu, idiota! – imprecò il maggiore, mentre si
preparava il caffè anche per il suo indesiderato ospite
– Se non era per te, avrei
dormito fino a mezzogiorno!’’
‘’ Ieri sera non mi hai fatto neanche gli auguri!
– imbeccò l’altro, ignorando i
rimproveri del fratello – Te ne sei andato dalla festa del
fratellone Francia a
mezza notte, e nessuno ti ha più visto!’’
‘’ Beh, sai che odio le feste di quel maniaco.
Potrò pure festeggiare come
cazzo mi pare ‘’ ribatté secco Romano,
dando malamente la tazza di caffè a suo
fratello. Non era dell’umore adatto per discutere di auguri e
cazzate varie, si
era appena svegliato dopo una lunga notte
abbastanza piacevole, e non gli
andava, dopo poche ore di sonno, avere alcun tipo di rapporto umano.
‘’ Ve… e
tu come festeggi di solito,
fratellone?’’
A quella domanda, lui rabbrividì. Feliciano continuava ad
avere la sua solita
aria idiota, ma
il modo in cui glielo aveva chiesto non
faceva presagire niente di buono. Perché, davvero, a volte
anche quel demente
aveva un lato protettivo da far venire i brividi anche a Russia.
‘’ Non sono cose che ti
riguardano.’’
‘’ E perché?’’
‘’ Perché sono affari miei. Non ti
chiedo cosa fai tutte le volte che sparisci
con quel crucco, e so perfettamente cosa
fate, così tu non mi chiedi niente di quello che
faccio io. Mi pare equo, Feli.’’
Per un po’, suo fratello non disse niente e lui
assaporò il gusto della
vittoria. Per una volta, l’aveva avuta vinta lui. Peccato che
non ci fosse modo
di avere l’ultima parola in una conversazione con Feliciano.
‘’ Ve… spero
che tu e il fratellone
Spagna ieri sera vi siate divertiti – disse, calcando su divertiti -
A proposito, ma
lui sta ancora dormendo?’’
‘’ Chi ti ha detto che sono stato con
lui?!’’
‘’ Vuoi dire che non avete passato la notte
insieme? Ve… allora non
è sua la maglietta che stai indossando?’’
Subito Romano abbassò lo sguardo, e sgranò gli
occhi quando si accorse di
indossare una vecchia maglietta consunta e decisamente non della sua
taglia,
con la bandiera spagnola stampata sopra. Cazzo aveva combinato? Dannato
fretta,
e dannato sonno arretrato. L’avevano fregato.
‘’ Merda!’’
(
420
parole)
Note
autore
Headcanon
di questo
capitolo: Romano odia le feste di Francia. Anzi, a dirla tutta odia le
feste in
generale. E alla prima occasione, se ne va, senza che nessuno, o quasi,
se ne
accorga.
Italia fratello geloso e protettivo davvero non riesco ad escluderlo
dalla mia
raccolta. Mi ispira, e trovo divertente che, per una volta, i ruoli tra
i due
Italia siano invertiti.
Minimo due recensioni per continuare.