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Autore: its_sirin    29/12/2015    3 recensioni
"Quando abbiamo saputo dell'arrivo di Cloe hai sempre detto che avresti fatto il possibile per aiutarla a realizzare i suoi sogni e ora, che il suo più grande sogno è nelle tue mani, ti tiri indietro? Dov'è finita la Charlotte che conosco io?" mia sorella maggiore alza la voce, quasi troppo, ma riesce a farmi riflettere: non posso infrangere il sogno di mia sorella, non dopo tutte le promesse che le ho fatto. Se voglio passare la mia vita a piangermi addosso per Aurora, non posso costringere Cloe a fare lo stesso.
"Esci dalla mia stanza, ora" le rispondo seria e lei rotea gli occhi "Devo prepararmi per il viaggio di domani, dove hai detto che saranno le audizioni?"
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aspetto pazientemente che la macchinetta prepari il mio terzo caffè della giornata osservandola con attenzione. Non che mi interessi particolarmente vedere il liquido marroncino scendere dal beccuccio e depositarsi nel bicchierino bianco di plastica, semplicemente mi sento davvero a disagio in questo posto e sto cercando di distrarmi come meglio riesco.

Finalmente il caffè è pronto, prendo il bicchiere in mano e inizio a guardarmi intorno cercando mia sorella, scomparsa una decina di minuti fa. La vedo in lontanza mentre parla animatamente con alcune ragazze, è incredibile vederla completamente a proprio agio in un luogo a lei sconosciuto e circondata da persone che fino a cinque minuti fa non sapeva nemmeno che esistessero.

In fondo, lei è sempre stata così, solare, allegra, estroversa all'inverosimile. Ricordo che, quando aveva due anni, l'abbiamo trovata affacciata alla finestra mentre richiamava l'attenzione dei passanti urlando loro "Ciao bello!" e mandando baci a profusione. Cloe è esattamente il mio opposto: riuscirebbe ad attaccare bottone anche con un palo della luce. Io, come massimo, una volta nel laboratorio di chimica sono caduta rovinosamente addosso a uno scheletro in seguito alla visione di un ragno e ho attaccato bottone con lui, chiedendogli scusa come se fosse una persona vera e provocando le risate generali dei compagni di classe. Sì, beh, forse questo dettaglio avrei fatto bene a tenerlo per me.

"Cloe" la chiamo mentre affretto il passo per raggiungerla "ti ho cercata ovunque"

"Oh scusa, ero qui con loro e non me n'ero resa conto" poi, con un cenno della testa, me le indica "comunque, loro sono Elisa, Benedetta e Violetta"

Sorrido nella loro direzione e accenno a quello che dovrebbe suonare a un "piacere, Charlotte" ma sembra più un gatto a cui viene pestata la coda. Abbasso la testa per nascondere il colorito che stanno prendendo le mie guance.

"Ehm... Prima ha chiamato Marco, mi ha chiesto come stai e se poteva parlarti ma non ti trovavo"

"Marco? Marco il mio insegnante?" mi chiede con un tono di voce esaltato.

"Sì, lui" confermo annoiata.

Tutte le ragazzine gli filano dietro dicendo che è un gran figo ma a me non sembra niente di che, anzi. Ha provato più volte a chiedermi di uscire con la scusa di mia sorella che andava a lezione nella sua scuola di danza, ma non ha trovato pane per i suoi denti. Mi sta sulle palle quel ragazzo. Ha due anni in più di me, si comporta da uomo vissuto ma la verità è che, di anni, ne dimostra spesso e volentieri 15.

"Vuoi che lo richiami?" le chiedo, annuisce. So che è l'unica persona in grado di farle sparire l'ansia, l'unica persona in grado di aiutarla in momenti complicati.

Sto cercando il numero in rubrica quando una ragazza dello staff si avvicina a noi.

"Sei tu Cloe?" mia sorella annuisce "bene, vieni con me, sei la prossima"

Le seguo fino agli scalini che portano al palco e metto via il telefono: non c'è più tempo.

Osservo il concorrente prima di lei mentre riceve i giudizi e non posso non sperare che non sia Mika ad accogliere mia sorella: non posso tornare a casa senza di lei o mia mamma mi ucciderà. Perché, sì, se fosse Mika a parlarle, potrebbe avere un infarto se va fatta bene.

"Avanti il prossimo concorrente" la voce di Mika risuona ovunque. Appunto.

Abbraccio Cloe che sale sul palco prendendo in mano un microfono che le viene dato da un ragazzo dello staff.

"Ciao, como ti chiami?"

Che abbia inizio lo spettacolo.

"C...Cl...Cloe" risponde balbettando.

"Ok, Cloe, io non mangia" Mika cerca di tranquillizzarla, ma credo che sia un'impresa impossibile "cosa ci canti oggi?"

"Tanto il resto cambia di Marco Mengoni"

"Perché tu ha scelto questa canzona?"

"Marco è uno dei miei cantanti preferiti e questa è una delle sue canzoni che amo di più, spero mi porti fortuna"

"Il palco è il tuo, in bocca lupo"

Cloe inizia a cantare e sta andando decisamente bene, ha una voce pazzesca e sono contenta che l'emozione non la stia condizionando.

"Tu sei la sorella, giusto?" mi giro e vedo Alessandro Cattelan, non l'avevo notato prima.

"Sì, sono io" rispondo impacciata.

"Emozionata?"

"Quasi più di lei"

Ride "Si vede, ma sta andando bene"

"Sì, è bravissima"

"Da quanto canta?"

"Ha iniziato appena ha imparato a parlare, cantare è sempre stata la sua più grande passione" e ascoltarla è la mia, di passione. Ma questo preferisco tenermelo per me e non dirlo a nessuno, figuriamoci davanti a delle telecamere.

So che non lo dimostro, ma la amo alla follia, la amo più di me stessa e farei qualsiasi cosa per lei. Spero la prendano: è il suo sogno. Guardo tutto dal monitor davanti a noi. Vedo mia sorella che ormai non è più una bambina e sento gli occhi inumidirsi. Ricordo la prima volta che ha cantato in pubblico, se pubblico può definirsi la nostra famiglia il giorno di Natale. Io l'ho accompagnata con la chitarra e lei, a soli 5 anni, ha incantato tutti con un repertorio degno di un vero e proprio concerto. Avrà cantato una decina di canzoni, intere, natalizie. Quella sera, quando sono andata a rimboccarle le coperte, mi ha preso per mano prima che me ne andassi.

"Charlie, ho un sogno, tu mi aiuterai a realizzarlo?" "Non me lo devi neanche chiedere, che sogno?" "Voglio fare la cantante" "Farò di tutto per farlo accadere" "Promesso?" "Promesso".

E, infatti, ora eccoci qui. Ha finito di cantare e si sta godendo, incredula, l'applauso caloroso del pubblico.

"Perché sei qui?"

"Per realizzare il mio sogno" prende un grande respiro "voglio cantare, cantare per vivere"

"Da quanto sogni questo?"

"Da quando avevo 5 anni e ho cantato davanti alla mia famiglia al cenone di Natale, accompagnata da mia sorella. Mia nonna si era commossa ascoltandomi cantare e in quel momento ho capito che volevo che le persone si emozionassero con le mie canzoni. Mia sorella è stata fondamentale, mi ha insegnato a suonare il pianoforte e la chitarra, mi ha portata per anni a lezione di canto e mi ha aiutata a scrivere le mie prime canzoni, ed è grazie a lei se sono qui oggi."

Già, l'ho iscritta io di nascosto. Anche se non sembro espansiva, tantomeno cordiale o interessata, in questo periodo, non è affatto così. Mi sono chiusa in me stessa, è vero, ma sono sempre io. Io che l'unica cosa che voglio è rendere felice la mia sorellina.

"Io mi sono emozionata" esordisce Simona.

"Io anche, mi piacce questa ragazza" esclama Mika, spero che Cloe non svenga ora.

"Cloe, giusto?" prende parola Morgan "sei interessante, hai una bella voce, sei bella, sei giovane, quasi troppo... Ho paura della tua giovinezza, hai solo 16 anni e forse sei troppo fragile per questa competizione, qui dentro è un mare infestato da squali"

"Posso affrontarlo"

"Mi piace la tua determinazione, mi fa capire che, forse, hai la stoffa per reggere la tensione a cui ogni concorrente è sottoposto. Voglio lavorare con te, non necessariamente qui dentro"

"Cloe, sei un personaggio, è evidente" questa volta a parlare è Elio "mi piacciono i capelli rossi, le lentiggini, la tenera età, la voce, il modo di stare sul palco, tutto. Io già ti adoro, ed è perché ti adoro che ti dico che il tuo posto non è qui, sei tenera, giovane, inesperta, qui dentro impazziresti, non riusciresti a reggere tutto questo, nonostante la tua determinazione"

Discutono sull'età di Cloe a lungo, questa discussione non ha ragione d'esistere: i casting sono aperti dai 16 anni in su, nessuno è troppo piccolo se rientra nella fascia d'età.

"Passiamo ai voti, per me è ovviamente sì" dice Simona.

"Per me è sì, mi piacci" Mika le ha detto sì, se non muore ora non muore più.

"Io mi dispiace ma ti dico no, non ti vedo abbastanza pronta, lo faccio solo per te, sia chiaro"

"Cloe, ti ho già detto che voglio lavorare con te che sia qua dentro o là fuori, sta a me decidere a questo punto se farlo qui o meno" Morgan fa una pausa "e io ti voglio qui dentro, abbiamo bisogno di qualcuno come te"

Cloe ringrazia e scende velocemente dal palco, buttandosi letteralmente addosso a me. Cattelan le fa due domande e poi ci congeda. Lei saltella ovunque mentre sta piangendo, non l'ho mai vista così felice in questi 16 anni. Urla cose senza senso, tanto che a stento sentiamo l'annuncio di una pausa. Le dico di fermarsi mentre prendo un altro caffè: sono le 14 e noi siamo in piedi dall 4 di stamattina. Quando è pronto e mi giro lei non è più qui. Chiudo gli occhi e prendo un grande respiro. Non può essere molto lontana.

"Violetta!" la vedo in lontananza e le corro incontro "hai visto Cloe?"

Dopo una sua risposta negativa decido di provare a cercarla in un corridoio che credo porti ai bagni, magari è andata a sciacquarsi la faccia. Cammino a passo svelto e giro al primo angolo a destra, andando a sbattere contro un muro. Ah, no, è una persona, e il mio caffè si è rovesciato sulla sua camica bianca.

"Io... Ehm... Scusami, ho perso mia sorella e mi ero dimenticata di avere il caffè in mano e..." alzo lo sguardo temendo la reazione della persona davanti a me. Ha un viso familiare, mi sembra di conoscerlo ma non riesco a ricondurlo a nessun nome.

"Non ho capito niente, tu parla troppo velocce" mi interrompe il mio interlocutore e solo ora che ho sentito la parlata riesco a collegare il viso alla persona che tanto mi sembrava di conoscere.

"Scusami, ora devo andare" dico imbarazzata cercando una via d'uscita a questa situazione "per la camicia giuro che te la ricompro, te la porto ai bootcamp, ok?"

"No, tu ha parlato di sorella persa, giusto?" annuisco "ti aiuto cercare"

"Grazie Mika ma non è necessario" gli sorrido, ma è irremovibile e inizia a fare strada lungo i corridoi.

Spazio autrice:
Buonaseraaa :D come potete vedere, sono tornata.
So che questo capitolo fa abbastanza schifo, quando l'ho scritto tempo fa mi ha fatta impazzire e oggi che ho provato a sistemarlo è stato quasi peggio. Alla fine ho rinunciato, spero che sia accettabile anche se a me non piace molto.
Comunque, finalmente sono iniziate queste vacanze e ho molto più tempo per sedermi col computer, trascrivere la storia e sistemarla. Spero, quindi, di riuscire a pubblicare diversi capitoli in questo periodo.
Niente, grazie a chi mi sta leggendo, a chi ha inserito la storia tra i preferiti e a chi ha recensito. Grazie mille, davvero, è molto importante per me vedere se questa storia piace o meno...
Grazie ancora a tutti, ci si vede al prossimo capitolo :)
Sirin
   
 
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