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Autore: Master Chopper    29/12/2015    1 recensioni
Storia AU della saga Stories of a Family, scritte in una lontana mattina di ordinaria follia. La storia di Himeko Ogawa, la nuova Alice, alle prese con lo strambissimo nuovo Wonderland (Vongoland).
I personaggi sono tutti OC presenti nella saga di Stories of a Family.
Genere: Avventura, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Stories of a Family [SoF]'
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CAPITOLO DUE: BENVENUTA NEL PAESE DOVE OGNI COSA (NON) HA UN SENSO

 

Corex: Per favore, signorina Alic-ehm, Himeko … le ho già detto che è tardi. Le va o no di seguire un umile ragazzo coniglio nelle sua tana, in modo che possa condurvi al Paese delle Meraviglie? Non mi sembra una domanda troppo assurda …

 

La ragazza arrossì leggermente, afferrando con decisione la mano nuovamente offerta da Corex.

Himeko: Va bene, andiamo.

 

 

 

Presi per mano, i due si sporsero a pochi centimetri dal fosso, così profondo e buio da poter sembrare una finestra aperta su di un cielo notturno senza stelle.

 

Himeko: Corex … sei sicuro che questa caduta non sia mortale o altamente pericolosa?

Avrebbe voluto chiedere lei, se il ragazzo non l’avesse anticipata, trascinandola in quel buco con un salto.

 

Caddero, caddero.

 

Giù, giù e sempre più giù.

 

Dopo una buona mezz’ora, nella quale Himeko aveva finito di leggersi un libricino e Corex di comporre le parole crociate, si vide in lontananza una fioca luce.

 

Più veloci della luce toccarono il suolo ed, inevitabilmente, morirono.

 

Corex: Non è vero! Smettila di farmi prendere questi spaventi, brutto infame!!

 

Scusa, Corex.

 

Dicevo, non morirono, ma invece atterrarono dolcemente su di un prato fiorito.

Subito vennero avvolti da vari profumi di fiori e d’erba, misti con odori che con un giardino hanno poco a che fare, come quello di cioccolato e di zucchero.

 

Himeko: Ma … che posto è mai questo?

 

La ragazza avvicinò la mano ad uno stelo poco più alto di lei, che al tocco si scostò infastidito.

 

Corex: Per favore, non disturbi gli abitanti del Paese. Probabilmente questa dovrebbe essere mattina.

 

Himeko: Che vuol dire ‘probabilmente’? A me sembra che il … sole, splenda.

 

Quello che doveva essere il sole era un pezzo di cartone tagliato (male) a cerchio e con su scritto ‘SOLE’.

Era appeso ad un filo che saliva verso il cielo, per poi scomparire tra le nuvole.

Mah …

 

Corex: Aimè, signorina … da quando la Regina Scarlatta ha deciso che il tempo non sarebbe più trascorso, così è stato per tutti e per tutto.

 

In lontananza qualche fiore pianse.

 

Himeko: Oh, ma è orribile!

Corex: Vabbè, sono cose che capitano …

 

Himeko: Ma no, Corex, intendo quello!!

 

Dalla foresta (?) era appena sbucato un enorme serpente blu a righe viola, con gli occhi rossi e un’acconciatura fashion.

Corex: Mio Dio, è vero!

 

Il ragazzo si coprì gli occhi inorridito: quell’acconciatura non si abbinava per niente ai colori dell’animale.

 

Himeko: Fai qualcosa, per favore!

 

Corex tese le braccia in avanti, concentrandosi sul corpo della bestia che strisciava velocemente verso di loro.

 

Il serpente sternutì …

Serpente: Eccì!

E morì.

 

Himeko: Ma, allora sei fortissimo Corex!

Corex:  Le … giuro che io non ho fatto assolutamente niente. Stavo per lanciargli una magia che gli avrebbe fatto venire il singhiozzo, ma niente di più.

 

???:  Dovresti ringraziare me, ragazzina.

 

Al fianco di Himeko si materializzò una nuvoletta di fumo rosa confetto, che prese ad ondeggiare di qua e di la senza sosta.

???: Su, avanti. Non essere timida.

 

Corex incrociò le braccia, sbuffando con aria snervata.

 

Himeko: Ehm … grazie Signor Nuvola?

 

???: Uhuhu, Signor Nuvola? Per chi mi hai scambiato, per il Conte di Hibari?

 

Quella lugubre risata riempì presto l’atmosfera, ma subito dopo venne interrotta da un sonoro scoppiettio che si ripeté per un paio di volte.

 

Ora davanti ai due c’era un ragazzo sorridente, alto e dal fisico longilineo, vestito elegantemente di rosa confetto e dai corti capelli rossi.

Guardò la ragazza con i suoi occhi di colori differenti, uno rosso e l’altro verde con la pupilla sottile.

 

Simon: Incantato di conoscerti, Himeko. Il mio nome è Simon, il Gatto del Chesire.

Una lunga coda rossa prese a frustare l’aria, mentre due piccole orecchie feline fecero capolino dai capelli.

Himeko: Come fa a conoscere il mio nome, Signor Simon?

Simon:  Stavo per chiamarti Alice, ma qualcosa mi ha detto che stavolta non era così.

 

Corex: Strano, non è tipico di un codardo del tuo calibro aiutare una ragazzina indifesa.

Gli sguardi dei due si incrociarono per un secondo e qualche scintilla di rabbia scosse l’aria.

Simon: Dai a me del codardo? Tu, che hai tradito quel che rimane del nostro vecchio Paese per unirti alla Regina. E sentiamo, cosa farà con un’altra Alice? Le taglierà la testa, così che niente più ci possa salvare, te lo dico io!

 

Hime indietreggiò, frastornata da tutte quelle informazioni.

Tagliare la testa. Altra Alice.

Himeko: Voi … io non vi seguirò fino a quando non mi spiegherete che cosa sta succedendo? Non sono un oggetto di nessun tipo di scambio, né un cane da passeggio.

Simon: Certamente, Himeko. Questo TRADITORE che ti ha scortata qui lo ha fatto per ordine della Regina Scarlatta. La profezia ha detto anni or sono che sarà una certa Alice a salire al trono, quindi la Regina ha pensato bene di uccidere la precedente Alice. Farà lo stesso anche con te, non fidarti di questo coniglio traditore.

 

Himeko: Corex … dice sul serio?

L’azzurra guardò confusa il ragazzo albino, che rispose con un borbottio sommesso.

Corex:  Certo che no. Solo che mi è stato proibito rivelare il perché della sua convocazione. E di certo adesso non spiffererò tutto solo per le provocazioni di questo gattaccio rognoso.

Simon: Bene, io non vi ostacolerò. Ho un the da prendere! Buona giornata ♪ …

 

E, così come era apparso, Simon sparì in un’altra nuvola di fumo.

 

Himeko: Guarda Corex, ha lasciato questi.

 

‘Tea Party  a Casa di Tengoku, la Lepre Marzolina’ così era scritto sui bigliettini da visita lasciati da Simon.

Sul retro era pure disegnata una mappa della foresta.

Corex: Oh, ma che gentile.

Già, molto gentile.

 

Himeko: Credi … potremo passarci prima di andare dalla Regina Scarlatta? Il Signor Simon ci ha pur sempre salvato la vita …

 

Lo sguardo della ragazza era così stanco che Corex non poté fare a meno di rifiutare.

 

Corex: Se solo questa mappa fosse disegnata decentemente!

   
 
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