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Autore: pam932    29/12/2015    1 recensioni
ero tornato. ero stato davvero uno stupido a pensare di poter rimanere lontano da lei, nemmeno se questo avrebbe significato tenerla al sicuro.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: New Moon
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. Rimasi lì immobile per non so quanto tempo. Sentivo ancora il calore della sua mano sulla guancia. Cosa voleva dire quell’ultimo gesto, quell’ultima parola? Per cosa si stava scusando? Perché non mi voleva? Perché sapeva che mi aveva ferito? Il sole era calato da un po’ e io ero ancora a rimuginare su tutto questo. Sentii bussare alla porta e voltai la testa. Quello fu il primo movimento dopo non so quante ore. Alice fece capolino tutta sorridente come al suo solito. Sperai che capisse che non ero dell’umore giù si per sopportare la sua esuberanza. “Che ci fai ancora qui?” chiese con la sua voce cristallina. “Non dovresti essere a spiare Bella?” disse sollevando un sopracciglio. La guardia confuso. Alzai le spalle e dissi “Non ce n’è più bisogno Victoria è morta” dissi sprezzante. Le mi guardò compiaciuta e io iniziai a frugare nella sua mente. Alice era molto brava a non farmi capire a cosa stava pensando. Iniziava a dire a memoria romanzi, avvenimenti storici, le canzoni più disparate. Così capivo che mi stava nascondendo qualcosa. Quello era proprio uno di quei momenti. Stava raccontando tutte le fiabe per bambini in tre lingue diverse. “Che cosa mi stia nascondendo?” chiesi irritato. Non rispose ma sorrise e mi fece l’occhiolino! Poi se ne andò. Era frustrante! Alice a volte si comportava come una burattinaia e noi eravamo i suoi burattini. Ci induceva a fare quello che lei voleva per poter raggiungere il risultato di una delle sue strambe visioni. Quel comportamento mi rese ansioso. Bella stava bene? In fondo era stata quasi uccisa. Avrei dovuto chiedere ad Alice di rimanere con lei stanotte. Decisi di andare a controllare. La casa era buia e silenziosa. Sicuramente tutti dormivano. Mi avvicinai e presi il mio solito posto soddisfatto di sentire il battito regolare del suo cuore e il suo respiro tranquillo. Mi accorsi di un odore diverso, metallico che veniva dall’albero. Mi guardai intorno e poggiata al ramo sopra la mia testa c’era una scatola. La presi curioso e l’aprii. Era chiaramente di Bella perché impregnata del suo odore. Ma come ci era finita lì? Ipotizzati che ci fosse lo zampino di Alice. All'interno c'erano delle lettere. Un mucchio. Ne presi una. Caro Edward Sono passati non so più quanti giorni da quando hai deciso di andare via. Perché lo hai fatto? Io ti amo così tanto. Continuo a pensare a quello che mi dicevi riguardo la mia anima. Non era vero quello che dicevi. Se fosse stato vero che tu volevi protegge la mia anima non me l’avresti strappata via. Adesso sono una persona vuota perché tu sei andato via portando ti dietro la mia anima e il mio cuore. Papà vorrebbe che andassi in Florida dalla mamma ma io non voglio perché tu potresti tornare. Anzi no tu tornerai. Ne sono sicura. Non può tenerti per sempre il mio cuore. Ero sconvolto. Erano lettere e lettere indirizzate a me. Ne presi un altra. Ti odio! Ti prenderei a calci se sapessi dove sei. Sei un egoista, ipocrita e bugiardo! Non solo te ne sei andato via tu ma mi hai tolto anche la mia migliore amica! Non posso nemmeno parlare con lei. Come dicevi “sarà come se non fossi mai esistito”? Bhè Stronzo! Ma come hai potuto pensare che potesse succedere? Dovevi cancellarmi la memoria se volevi riuscire nel tuo intento stupido imbecille! Sbattei le palpebre. E presi l’ultima lettera che probabilmente aveva scritto dato che era quella che più odorava di inchiostro. Carissimo Edward.. Sei tornato. Lo sapevo che lo avresti fatto. Non sia quanto mi renda felice saperti di nuovo a Forks. Perdonami per come mi comporto con te. Anch'io ti amo più della mia stessa vita ma ho paura. Tu sei la persona che più può farmi male a questo mondo. E non per che cosa sei. Ma per quello che provo per te. Vedi Edward tu te ne sei andato sperando che io potessi vivere una vita normale. Ma non hai messo in conto che io mai e poi mai potrei amare qualcun altro. Mai riuscirei a provare un amore così profondo e totalizzante come quello che provo per te. Tu sei il mio tutto. Senza di te nulla ha più senso. Ma ho paura. Davvero tanta paura. Se ti permettessi di ritornare adesso nella mia vita cosa mi assicurerebbe che domani non succeda qualcosa che ti porterà a prendere la stessa decisione? E allora che cosa ne sarebbe di me? Ti chiedo ancora per il mio comportamento è pura difesa. Ti amo La gioia che provai nel leggere quelle parole fu immensa. Corsi alla finestra portando con me il tesoro che quella scatola rappresentava e senza fare rumore l’aprii. Mi avvicinai al suo letto. Sapevo che non avrei dovuto sceglierla, aveva bisogno di riposare ma fu più forte di me. Prima che potessi fare qualsiasi cosa Bella aprì gli occhi. “Edward cosa ci fai qui?” disse confusa quando mi vide poi guardando la scatola tra le mie mani arrossì. “Alice te le ha date” disse imbarazzata. Mi avvicinai. “Posso?” le chiesi indicando il letto. Lei si alzò facendomi spazio. Mi sederti. “Bella io..” cominciai a dire ma mi interruppe. “Edward mi dispiace! Per..per tutto!” disse cominciando a piangere. Le asciugano le lacrime con le dita. “Non dispiacerti” le dissi. “Mi sono comportata malissimo con te, ti ho ferito. Anch’io ti amo” disse poi saltandomi addosso e dandomi un bacio umido sulle labbra. La strinse forte tra le braccia. “Bella nell’ ultima lettera...io ti do la mia parola che mai più ti lascerò. Ho fatto un errore che non ripeterò. Sei la mia vita. E adesso che ti ho di nuovo tra le mie braccia non potrei mai più lasciarti andare.” dissi accarezzandole il viso. “Cosa succederà la prossima volta che sarò in pericolo?” chiese “Chi mi assicura che non te ne andrai di nuovo?” Non si fidava delle mie parole. Ma non potevo biasimarla. Ma ormai avevo preso la mia decisione e se lei voleva condividerla niente e nessuno avrebbe mai potuto separarci. “Bella ci ho pensato tanto e…” il suo sguardo si incuriosì. “Nessuno potrà mai darti la certezza ma.. se tu diventassi come me..” dissi e lasciati cadere la frase. Mi fissò incredula prima di dire: “mi prendi in giro?” Le sembrava che stessi scherzando? Mi era costato tanto farle questa proposta. Ma era quello che voleva lei. E egoisticamente quello che volevo anch’io. La guardia e lei capi che ero serio. Un sacco di emozioni le attraversarono il viso. La felicità, la paura, il rimpianto e ancora felicità. “Davvero mi stia chiedendo di passare l’eternità con te?” chiese non ancora convinta. Io annuì. Non so perché ma non riuscivo a parlare. Si lanciò ancora tra le mie braccia e tra un bacio e l’altro “Ti stancherai di me” disse ridacchiando. Risposi ai suoi baci prima di risponderle divertito. “Non succederà mai”. Ci sdraiammo nel suo letto e la coprii con il piumino quando la sentii rabbrividire. “Ti amo Edward” disse prima di lasciarsi andare ad un sonno profondo. “Ti amo anch’io mia Bella” risposi posandole un bacio sui capelli.
   
 
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