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Autore: Nichi824    09/03/2009    4 recensioni
Ambientata nel mondo di Death Note ma con una storia alternativa,ad esempio un kira quindicenne che viene arrestato all'inizio della sua carriera da un altrettanto giovane L. La storia è però particolarmente incentrata sulla relazione tra Matt e Mello. E' la mia prima fic su DN spero vi piaccia ^-^
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Matt, Mello
Note: Lemon, What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Eccomi di nuovo qua a rompervi le scatole con il terzo capitolo XD ok stavolta nessun commento baka all'inizio...
Faccio solo i ringraziamenti a tutti quelli che hanno recensito e messo la fic nei preferiti ^-^

Capitolo 3 =Non solo tu sogni=

"Dannato Matt..." Pensò scocciatamente Mello.
"Si doveva proprio alzare e giocare alla PSP? Almeno poteva togliere il volume, così mi ha svegliato... Pazienza... Tanto stavo di nuovo sognando il mio passato... E' da un po' che mi capita... Però ho ancora sonno."
Si riaddormentò ignorando la musichetta di Crash Dominio Sui Mutanti.

Era finalmente arrivato il giorno della tanto attesa conferenza di L. Questi aveva infatti risolto recentemente un caso importante ed era stato invitato da Watari alla Wammy's House per spiegare ai suoi geniali ospiti tutti i passaggi che avevano portato alla cattura del criminale.
Tutti erano entusiasti e non vedevano l'ora che la conferenza cominciasse; c'era chi si preparava le domande, che leggeva qualche informazione su internet, ma appena fu dato l'annuncio dell'arrivo del detective, una massa si bimbi e ragazzi si diresse di corsa verso l'aula magna.
Anche Mello si stava dirigendo la, sistemandosi di tanto in tanto i capelli o la maglietta, non voleva assolutamente fare brutta figura davanti al suo senpai.
"Uh.. Ragazzina ti prepari per fare colpo sul professore?" Lo presero in giro alcuni ragazzi più grandi che passavano.
Un altro dei motivi per cui il biondino era così scontroso con tutti, e che Near aveva evitato di esplicitare a Matt, era che i ragazzi più grandi lo prendevano in giro per via dei suoi lineamenti dolci, quasi femminili. Il suo atteggiamento era una reazione a questo.
"Tsk." sbuffò scocciato Mello, morse la cioccolata che aveva in mano.
"Fottetevi" si limitò a dire e se ne andò all'aula magna.
Dopo poco Roger spense le luci e un ragazzo sui sedici anni, con i capelli neri un po' spettinati, due occhiaia a cerchiargli gli occhi neri, jeans e maglietta bianca fece il suo ingresso nella sala, accomodandosi al tavolo allestito sul palco, strapieno di dolci, in una posizione assurda, con le ginocchia piegate e raccolte al petto.
Si mise in bocca la fragola che troneggiava sulla torta più grande ed iniziò un discorso complicato sulla cattura di un serial killer.
"L'assassino, chiamato Kira dalla pronuncia giapponese di killer, era solito compiere i suoi delitti per mezzo di un insolito quaderno..."
Parlò per tutta la mattina, senza mai essere interrotto, fermandosi solo per mangiare qualche dolce.
"...ancora oggi i seguaci dei suoi ideali compiono svariati crimini. Il più pericoloso tra questi è un tale, chiamato Mikami Teru. E' un esaltato che usa rivolgersi a Kira come Kami, dio. Però ora io devo occuparmi di casi più urgenti, saranno quelli si voi più prossimi a lasciare l'istituto a doversene occupare. E ricordate, la giustizia trionfa sempre."Sorrise e tutti applaudirono, poi iniziarono le domande.
Verso mezzogiorno la conferenza era finita, e tutti se ne andarono soddisfatti.
Solo Mello era rimasto un attimo seduto a meditare sulle parole del suo senpai, e pensando che se non avesse avuto solo 6 anni sarebbe andato lui di certo a catturare quell'esaltato chiamato Mikami.
Questo diede ovviamente un'altra occasione ai ragazzi di prima per prenderlo in giro.
"Oh! Sembra che la biondina si sia proprio innamorata!! Che fai? Sogni ad occhi aperti?"Risero tutti e Mello, arrabbiato, corse via.
Arrivò fin sul tetto dell'istituto e si rannicchiò su se stesso.
Non era un comportamento che era solito avere. Normalmente gli avrebbe mandati a quel paese, gli avrebbe detto di fottersi o qualcosa del genere, e se ne sarebbe andato mordendo la sua cioccolata, ma questa era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso.
Non gli piaceva quel posto, non gli era mai piaciuto, e sopratutto non gli piaceva la gente che lo frequentava, a partire da quel bambino sbiancato che lo superava in tutte le prove.
Cos'era lui? L'eterno secondo che tutti prendevano in giro dicendo che sembrava una ragazza e che portava sfortuna. Che schifo di situazione.
Mentre era impegnato a compiangere la sua triste esistenza, qualcuno gli mise le mai sugli occhi.
"Ma che ca..."
"Shh.."gli sussurrò piano Matt.
"Non guardare. Me lo dicesti tu un po' di tempo fa no? Non guardare al passato o al presente, immagina il futuro. Ce ne andremo da qui vedrai."
Matt sapeva di rischiarsi un bel livido mettendo le mani addosso a Mello, addirittura dargli consigli era una garanzia per finire in infermeria, ma decise comunque di consolarlo.
 Improvvisamente si sentì le mani bagnate, Mello stava... Piangendo? Qualunque reazione si stesse aspettando certo non era questa, non da lui.
"Vattene Matt!"Gridò il biondo e probabilmente anche Matt capì che il biondo era troppo orgoglioso per farsi vedere in quello stato da qualcuno.
Quando Matt se ne fu andato Mello sussurrò sottovoce, in modo che solo il vento potesse sentirlo,
"Grazie, Matt".


Si svegliò di colpo, sbattendo la testa contro il letto si sopra.
"Ahi!"
"Uh?"Matt rinvenne dallo stato si trans dovuto al suo videogame.
"Sei sveglio Mel?"
"See... E ricordami di non dormire più nel letto di sotto..." Si tastò la testa dolorante e si alzò anche lui, tanto ormai non aveva più sonno.
 Però erano solo le sei, non potevano certo fare colazione a quell'ora.
"Matt, spegni quel fottutissimo affare! Fa un casino del diavolo!"Sbraitò il biondo, non potendone più di quella musichetta ripetitiva. Morse un pezzo di cioccolato.
"No, Mel!  Sto finendo l'ultimo livello!" Protestò il rosso.
"Allora ti faccio smettere io."
Gli si sedette in braccio, in modo da guardarlo negli occhi e lo baciò.
I baci di Mello sapevano sempre di cioccolato.
"Mel..." si liberò Matt.
"Non ora..." Disse ,notando che il biondo voleva andare oltre.
"Perchè?" Ribattè Mello cercando nuovamente le sue labbra.
"Primo perchè sai benissimo che l'uke sei tu, e non puoi prendere queste iniziative...Poi perchè a quest'ora hanno tutti il sonno leggero e ci sentirebbero..."
"Uff..." Mello si alzò e si mise a scrivere qualcosa.
 L sarebbe tornato per un altra conferenza e voleva prepararsi delle domande.
Ora che aveva 17 anni era lui ad incutere timore nei ragazzini più piccoli, e aveva già provveduto a spaventarli per bene affinchè non interrompessero il suo senpai, che era l'unica persona che Mello avesse mai rispettato in vita sua.
L'importante ora era solo prepararsi delle domande sensate, in quanto questo gli avrebbe fatto, secondo lui, guadagnare dei punti nella scalata al ruolo di successore. Doveva assolutamente battere quell'albino maniaco di giocattoli di Near.
Ma non riusciva a concentrarsi.
"Dannato Matt."Pensò, era tutta colpa sua. Dopo un altro paio di tentativi andati a vuoto, ed un altro paio di fogli accartocciati gettati nel cestino, si risolse a parlarne con lui.
"Possibile che con te non si vada mai più in la di qualche bacio? Hai proprio ragione sai? Sono io l'uke... Non sono mai stato capace di impormi nemmeno una volta... "il suo tono, arrabbiato, si intristì leggermente verso la fine, ma il biondo lo dissimulò benissimo.
"E dire che da quella volta sono passati due anni...."Pensò poi, mordendo un altro pezzo di cioccolato.



Prossimo capitolo:"Lite"

  
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