Arya si girò verso l’entrata della sua tenda e vide
Islanzadi e Narì avvicinarsi a lei. Aveva un brutto presentimento e come se non
bastasse, era ancora inquieta per via del sogno, cosa poteva significare in
quel momento?Islanzadi si avvicinò e l’abbracciò per consolarla, aveva capito
tutto. Nasuada era sorpresa dal gesto della regina e le domando – Come mai
l’abbracciate regina Islanzadi?- - Come Arya non ve la detto? Lei praticamente
è mia figlia.-
-Perché praticamente?- - teoricamente è mia nipote ma
l’ho cresciuta io perché i suoi genitori non potevano. All’inizio c’era pure Evandar ma poi purtroppo è morto ed io sono rimasta sola a
badare a lei.- -perché i genitori non potevano?- - di questo vorrei evitare di
parlare, vi basti sapere che il padre era il fratello di Evandar.-
-Va bene- disse Nasuada andando ad accendere una candela.- Non accenderla-
disse Arya terrorizzata. Nasuada guardava confusa Islanzadi poi Narì e infine
Eragon.- Fa come ha detto in questo periodo, ha una paura smisurata del fuoco.
Una volta ne ho accesa una dopo che lei mi aveva avvertito e mi vedo arrivare
una spada a un centimetro dalla mia testa.- Disse Narì. – A per i prossimi 9-10
giorni sarà intrattabile bisogna prenderla con i guanti se non vuoi ritrovarti
a fare un volo di 2 metri.- - Ma non si sa perché di questa paura?- - Riguarda
il suo passato-. Dopo di che si misero a parlare della guerra e dell’imminente
battaglia. – Fra 2 giorni dovremo combattere. Non so come faremo, non abbiamo
abbastanza soldati abbiamo subito molte perdite.- - Non mi preoccuperei troppo
la battaglia la vinceremo.- esclamò Narì. – Come fai a esserne tanto sicuro?- -
Voi avete mai visto Arya combattere in questo periodo? Da sola sconfiggerebbe
mezzo esercito.- - Narì la smetti di parlare di me come se io non ci fossi? - -
Arya devo accendere una candela? - - Dipende se vuoi vivere o no?- - Arya io
alla vita ci tengo! Comunque dico la verità- - A me non sembra- - Spiritosa, è
raro che tu faccia delle battute.- Narì sto prendendo la spada.- -Tanto so che
non lo farai- - non ci contare- Disse con un ghigno che non prometteva niente
di buono. – Se mi preme la vita, devo scappare. Ahh!!
- disse Narì scappando fuori.- Scappa, scappa pure tanto ti prendo.- disse Arya
e corse all’inseguimento. Islanzadi scosse la testa e disse- se volete vivere,
non uscite dalla tenda. Noi elfi siamo abituati e quando succede, ci chiudiamo
nelle case. – Fuori si sentivano rumori poco rassicuranti. Mezz’ora dopo
entrarono Arya e Narì. Lei senza un graffio e lui con il sangue che scendeva
dal naso. - Come hai fatto?Eri dietro di me!- - quante volte devo dirtelo, non
lo so, ho sentito un energia grandissima dentro di me e ho saltato.- -Non hai
saltato tu hai spiccato il volo. Ahi che dolore- - esagerato- -mi hai spaccato
il naso. Mi hai bloccato e steso con un calcio volante.- - Dai vieni, vediamo
cosa ti ho fatto.-detto questo si avvicinarono alla branda e li Arya mise una
mano sul naso di Narì e disse- vediamo un po’- lo tocco e subito un ondata di
energia la travolse. Si sentì come prima quando aveva fatto quel salto e come
guidata dalla magia, si concentrò e guarì la ferita.- Ma cos…-disse Narì ma non
fece in tempo a finire la frase che Arya svenne.