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Autore: RoxyLoved    14/03/2005    0 recensioni
Ciao a tutti, ho voluto scrivere questa storia su ron ed hermione perchè non ho incontrato molte ff lemon su R/Hr. Questa più che altro è lime, ma ho pensato che anche loro ne hanno il diritto...no? spero vi piaccia, lasciatemi un recensione...please!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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2° capitolo: Come due calamite


Erano passati cinque giorni dalla festa di compleanno.
Ron continuava a pensare ad Hermione, ma non aveva avuto ancora il coraggio di chiamarla come le aveva promesso.
*sto con Luna* continuava a pensare *non posso chiamarla* ma poi cercava di convincersi che Hermione era solo un’amica, perché non poteva chiamarla *non faccio niente di male*.
Prendeva spesso il telefono, componeva il numero di casa di Harry dato che Hermione era li, ma poi il cuore iniziava a battere forte e lui riagganciava.
Quella mattina , l’ennesimo sogno in cui faceva l’amore con Hermione, l’aveva reso di cattivo umore.
Si era fatto una doccia in fretta e senza nemmeno assaggiare la colazione che Luna gli aveva preparato, era uscito di fretta raggiungendo il bar ad Hogsmeade.
Al bar che aveva chiamato “scacco matto” aveva lavorato come un pazzo non fermandosi un minuto. Forse per non pensare troppo.
Lo “scacco matto” era un bel posticino, rustico, in legno e con molti specchi e lumini, anche se la luce era forte, forse per qualche sorta d’incantesimo.
Era molto frequentato da bella gente e dato che era estate aveva Ron aveva deciso di mettere alcuni tavolini fuori con delle palme fiorite.
Una ragazza si sedette ad uno dei tavolini fuori. Ron non poteva vedere il suo volto perché era coperto da una palma.
- Luysa – disse ad una barrista – abbiamo una nuova cliente, vai a prendere l’ordinazione-
Dopo circa un minuto Luysa ritornò imbarazzata da Ron.
- Ron, la ragazza ha detto che vorrebbe ordinare direttamente da lei. Io le ho detto che questo non è compito suo, ma lei ha insistito, mi ha detto solo di dirle la parola “promessa” e ha aggiunto che lei avrebbe capito – disse Luysa.
- Ok – disse Ron con il cuore in gola –ci pensò io –
Ron aveva capito benissimo, si precipitò verso la ragazza e la chiamò.
- Hermione –
Lei alzò lo sguardo e sorrise.
- bel posticino davvero, Ron complimenti –
- scusa se non ti ho chiamato, ma vedi ho molto da fare – disse Ron con le orecchie rosse
- non inventare bugie – disse Hermione sorridendo – le tue orecchie ti tradiscono anche dopo tutti questi anni –
Ron rise sedendosi in una sedia accanto alla sua
- però possiamo bere adesso quella burrobirra, se ti va? – le disse
- Ok – rispose Hermione
Ron fece un cenno a Luysa che dopo due secondi portò le due burrobirre imbarazzata e qualche stuzzichino.
- lo assunta da pochi giorni – disse Ron ad Hermione – come ti sembra? –
- deliziosa – rispose Hermione – era imbarazzatissima quando le ho detto che volevo il signor Weasley in persona – sorrise sorseggiando un po’ di burrobirra.
I due rimasero un po’ in silenzio a bere poi Hermione parlò di nuovo.
- e così, tu e Luna –
- già – disse un po’ triste Ron
- non ti trovi bene con lei – continuò Hermione dopo aver colto il tono di Ron
- non è questo, è che …lei…beh è un po’ sulle nuvole a volte –
Hermione ridacchiò.
- che ridi – disse Ron divertito
- oh niente, non posso dirtelo – disse lei
- no invece me lo devi dire – rispose Ron
- non posso, mi uccideresti –
- dai Hermione, ti prometto che non mi arrabbiò – disse Ron - beh…l’hai voluto tu – disse – stavo pensando porta ancora quegli strani orecchini che indossava ad Hogwarts? – disse sorridendo
Lui si fece serio in viso e poi infine disse:
- è una tragedia, ne ha un cofanetto pieno. Sono così stupidi. Ne ha due a forma di scimmia, altri a forma di coniglio. Un paio che rappresentano un castello…io a volte glieli butto di nascosto – disse lui iniziando a ridere, lei lo seguì subito dopo.
> Cessarono di ridere ancora silenzio. Poi Ron iniziò a parlare.
- allora...hem…krum, si è fatto sentire? –
- si, ma io l’ho mandato al diavolo- rispose Hermione – questa volta ne ho le scatole piene. Sempre a seguirlo in ogni partita. Non ho un lavoro fisso, un amico, una casa perché ci dobbiamo spostare da un posto all’altro in continuazione. Adesso mi sono stufata, vi ho ritrovato e non ho nessuna intenzione di lasciarvi un’altra volta –
- brava, così ti voglio – disse ron prendendole una mano.
I due rimasero a fissarsi senza parlare. Ogni volta che si toccavano sussultavano, ogni volta che i loro occhi si guardavano si emozionavano. Parvero capirlo entrambi, ma non lasciarono la presa.
- Ron…io – disse Hermione – non ho mai smesso di pensarti – continuò abbassando lo sguardo.
- neanche io – rispose Ron con un filo di voce.
- io lo so che stai con Luna e non voglio rovinare il vostro rapporto, ma io ho bisogno di averti accanto. Non riuscirei a stare più un solo istante senza te – disse Hermione tutto di un fiato
Ron gli accarezzò una guancia con la mano libera.
- quando 4 anni fa tu mi chiesi un motivo per non andare con Krum, sono stato uno stupido a non dirti di rimanere con me. Ma…non ne ho avuto il coraggio, scusami – concluse Ron
- scii – disse Hermione sfiorandogli le labbra con un dito –non è giusto dirmi queste cose ora, tu stai con Luna. Io non sono tornata per sconvolgerti la vita Ron. Io voglio solo averti accanto, anche solo come amico –
- sai perché non ho mai chiesto a Luna di sposarmi? – disse Ron pensieroso
Hermione scosse solo il capo in segno di diniego.
- perché speravo che un giorno tu saresti tornata. Sono stato un egoista con lei. Non è giusto quello che ho fatto- disse Ron
- ma tu la ami? – chiese Hermione
- le voglio bene – disse Ron.
- è tardi Ron – disse Hermione dopo un po’ – devo andare – - di già – si alzò Ron imitando Hermione – rimani altri 5 minuti-
- davvero non posso, ho un sacco di cose da fare. Perché non vieni a pranzo da Harry – disse
- ok – continuò Ron con un sorriso – ci vediamo più tardi allora –
- hm…viene anche Luna? – disse Hermione mordendosi un labbro.
- no, lei lavora con suo padre al cavillo, fa orario continuato – rispose Ron
- perfetto…e cioè...va be ci vediamo dopo Ron – gli disse dandogli un grosso bacio sulla guancia.
Ron tornò al lavoro anche se adesso era enormemente distratto.
La sua mente vagava serena e spesso tornava col pensiero al sogno che aveva fatto la notte. Sorrideva ma poi scuoteva la testa tornando alla realtà
- Ron – disse Luysa – guardi c’è un gufo per lei –
Ron vide un piccolo gufo atterrare nel davanzale del bar, gli porse una zampa e srotolò la pergamene, era la scrittura di Luna

Ciao Ron,
ho appena ricevuto una proposta di lavoro grandiosa. E’ l’opportunità che cercavo per far carriera, ma vorrei parlartene prima di accettare. Non mancare stasera a cena, ci vediamo a casa.
Buona giornata,
Luna.


Ron appallottolò il pezzo di carte buttandolo in un cestino. Si sentiva tremendamente in colpa per Luna.
Non l’aveva mai amata, per lui era stata sempre la ruota di scorta in mancanza di Hermione, era terribile l’uomo che era diventato.
Uno stronzo che pensava alla sua migliore amica mentre la sua compagna gli mandava un messaggio non appena aveva buone notizie per condividerle con lui.
*non devo andare da Harry* si disse tra se *se vado li non so se riuscirò a fermarmi ancora, Luna questo non se lo merita*. Prese un pezzo di carta pronto a scrivere.


Scusami Hermione,
ma ho deciso di non venire perchè….


*Che cosa stupida* pensò, strappò il pezzo di carta e lo lanciò anch’esso nella spazzatura. *penserà che sono un pivello che non sa tenere i miei istinti dentro i pantaloni*.
- basta, ci vado – disse ad alta voce Ron
- cosa? – disse Luysa
- hem…no, cioè io vado, non so quando torno. Mi raccomando Luysa per qualsiasi cosa mandami un gufo, io sono da Harry Potter – rispose Ron prendendo una bottiglia del miglior vino che aveva nel bar.
Ron andò sul retro del bar e con un colpo si smaterializzò spuntando all’improvviso nel salone di casa Potter.
- mi hai fatto prendere un colpo Ron – disse Ginny
salutandolo – non potevi avvertire prima? –
- oh dai signorina – disse lui con un sorriso – ci dovresti essere abituata ormai –
Ron salutò Harry e poi Hermione, e diede il vino a Ginny che con un colpo di bacchetta lo fece raffreddare al punto giusto.
- sedetevi a tavola su – disse Ginny divertita
- allora Ron, come è andata oggi al bar? Tutto a posto – chiese Harry per fare un po’ di conversazione – bella quella idea di mettere dei tavolini fuori –
- Fred e Gorge – disse Ron – hanno ideato un nuovo gusto di gelato, si chiama “coccofrà”, è veramente buono, oggi pomeriggio se vi va andiamo a prenderne un po’, non so come farei senza quei due. Oltre agli scherzi che inventano mi creano un sacco di novità –
- sei molto contento del tuo lavoro – disse Hermione
- oh tantissimo, il bar mi prende un sacco di tempo, ma è un piacere stare sempre a contatto con un sacco di gente. Non mi sento mai solo – disse Ron
- Ma Hermione tu cosa farai adesso? Voglio dire, ti cercherai un lavoro?- disse Ginny
- naturalmente e poi cercherò di studiare un pò –
- non hai già studiato abbastanza? – chiese divertito Ron – insomma ti sei diplomata con il voto più alto nella storia di Hogwarts –
- si lo so, ma mi è giunta voce che Silente sta per andare in pensione e il suo posto lo prenderà la McGranitt, quindi la cattreda di trasfigurazioni è vacante – disse Hermione
- e tu vuoi tentare li, miri sempre ai posti più alti – disse Ron – beh io ad Hogsmeade tu ad Hogwarts, saremmo vicinissimi –
- si ma prima devo racimolare un po’ di soldi per sistemarmi – disse Hermione
- se vuoi ti posso dare una mano – disse Harry
- si Harry è il buon samaritano, mi ha aiutato col bar – disse Ron schiacciandole l’occhiolino
- Oh grazie Harry, ma…voglio camminare con le mie gambe. Vedi negli ultimi anni non ho fatto granché per me, sono state sempre sotto l’ombra di quello….voglio farcela da sola insomma. Mi voglio trovare un bel lavoro, divertente e con un bell’ambiente –
- allora lo hai già trovato tesoro – disse Ron aprendo le braccia – ti presento il tuo nuovo datore di lavoro…hum hum - si schiarì la voce – io - disse infine indicandosi.
- dici davvero Ron? – chiese la ragazza con un sorriso a bocca larga
- tu che dici, accetti? – rispose Ron
- ma certo, sarà uno spasso con te. Oh Ron grazie – disse lei buttandosi addosso a lui abbracciandolo.
Ron accolse il suo abbraccio e vide Harry esultare mentre Ginny gli dava una pacca sul braccio e gli diceva piano – Harry finiscila, e Luna? –
E già Luna, si era dimenticato di lei per un breve tempo, ma poi i sensi di colpa lo riempirono nuovamente.
Poi si decise a non pensarci, in fondo era così bello stare con loro con Harry, con Ginny e soprattutto con Hermione che tutto il resto non importava.
Quanto gli erano mancati quei tempi, era come esseri tornati ai tempi di Hogwarts.
Dopo pranzo si sedettero tutti nei divani, Ginny preparò un po’ di caffè e lo passò.
- bel pranzo davvero sorellina – disse Ron toccandosi la pancia – sei diventata anche più brava della mamma –
- grazie – rispose Ginny – ma non dirlo alla mamma, ci rimarrebbe malissimo –
-Hey Ginny – disse Harry – oh un gran sonno, ragazzi –poi disse rivolgendosi a Ron ed Hermione – vi offendete se io e Ginny andiamo a schiacciare un pisolino per un’oretta. Sapete l’abitudine! –
- oh certo andate – disse Hermione un po’ rossa in faccia
- non ci offendiamo di certo – concluse Ron.
I due sposini salirono nella loro camera da letto e lasciarono Ron ed Hermione sul divano.
- eh…vediamo un po’ di televisione? – disse Ron accendendo la tv e guardando un film magico.
- quell’attrice fa veramente pena – disse Hermione
- Se non ti piaccio puoi pure cambiare canale o meglio spegnere la tv, hai capito? – gridò l’attrice in tv ad Hermione che era diventata tutta rossa.
- hm…spegnamo, ok? – disse Ron risedendosi ridendo.
I due rimasero per un po’ in silenzio, troppo imbarazzati per parlare. Poi dopo un po’ Hermione parlò.
- Ron volevi dirti, riguardo a stamattina. Ci ho pensato e non è giusto quello che ti ho detto – disse lei
- no Hermione, è giusto dirmi quello che pensi. Sono io che sono sbagliato. Ho sbagliato un sacco di cose nella mia vita ma ora voglio rimediare. Voglio rimettere ordine e voglio che tu ne fai parte – rispose Ron.
Gli occhi di Hermione diventarono lucidi dall’emozione.
- e Luna – disse
- non lo so Hermione – continuò il rosso – so solo che non posso continuare a stare con lei senza amarla, ma non so se riuscirò mai a dirglielo. Ma questo te lo voglio dire io ho sempre amato te –
Hermione iniziò a piangere, anche lei aveva provato la stessa cosa in tutti questi anni. Era sempre stata codarda e non era mai riuscita a dire a Ron quello che provava. Ed ora in che situazione si era messa. Troppo grande per riuscire a controllarla, troppo intensa per nasconderla.
- scusami, non volevo piangere. Ma vedi io ti capisco perché non ho mai amato Victor, nei miei pensieri ci sei stato sempre tu Ron –
Ron ed Hermione si cercarono con lo sguardo e con le mani. Le strinsero forte, i loro visi si avvicinarono sempre più.
- no Ron non possiamo – disse sottovoce Hermione non facendo niente per tirarsi indietro, la sua testa diceva di allontanarsi il suo corpo la tradiva avvicinandosi a Ron.
Ormai erano vicinissimi, i loro nasi si toccavano e i loro respiri toccavano le labbra dell’altro.
- lo so – rispose Ron sottovoce – non possiamo, Luna non se lo merita ma… -
in quel momento le loro labbra si toccarono. Ron staccò le sue mani da quelle di Hermione e le portò sul suo viso stringendolo di più a se per approfondire il bacio. Si divorarono.
Quel bacio rappresentava tutti i loro sentimenti, tutto quello che non si erano mai detti, tutto la loro sofferenza per essere stati separati, tutto il loro amore tutto il loro desiderio
Si staccarono dopo un paio di minuti per respirare, si guardarono e si sorrisero.
- e ora – disse Hermione
- non lo so amore – rispose Ron. Si abbracciarono troppo felici per pensare che quello che avevano appena fatto poteva essere un errore per alcuni.
Rimasero abbracciati per un po’, ogni tanto Ron le baciava la guancia mentre accarezzava i suoi morbidi capelli.
- ma come ci sei riuscita? – chiese Ron
- a far cosa? – chiese lei guardando negli occhi
- i tuoi capelli, sono stupendi, non sono come quelli di Hogwarts – disse Ron continuando ad accarezzarglieli
- è uno shampoo particolare, ci mettono essenza di bubotubero per farmeli lisciare, fa una puzza tremenda, ma poi nei capelli profuma – disse Hermione
Ron prese ad odorare i suoi capelli.
- è vero, fanno un buon profumo…e anche il tuo collo – disse Ron che nel frattempo era aveva piegato la testa e con le labbra picchiettava il collo di Hermione.
Lei gli passò una mano tra i capelli socchiudendo gli occhi e emettendo un gemito di piacere.
Eccitò molto Ron che la fece coricare sul divano e gli si coricò di sopra. La bocca adesso era scesa un po’ e con una mano Ron cercò i bottoni delle sua camicetta bianca.
- Ron, alzati – disse Hermione quasi subito
- oh no perché – chiese lui triste
- ho sentito dei passi – disse Hermione. Infatti subito dopo sentirono delle voci davanti la porta, delle voci decisamente familiari erano quelli di Harry e Ginny.
Si sistemarono in fretta cercando di far passare il rossore che aveva accolto le guance di entrambi. Harry e Ginny entrarono quasi subito.
- vi siete svegliati finalmente – disse Hermione indifferente
- io veramente ho dormito poco, Harry russa che sembra un trattore – disse Ginny
- non è vero – rispose Harry prendendo posto sul divano – solo un pochino –
- vi va di andare al bar da me? – disse dopo Ron. - ok – risposero tutti.
Si smaterializzarono dopo un po’ dietro al bar ed entrarono. Trovarono Luysa indaffaratissima, c’era molto lavoro in effetti.
- non la licenzierai per far lavorare me, vero Ron? – chiese Hermione preoccupata
- no non preoccuparti anzi vieni che te la presento – rispose Ron – voi andatevi a sedere li che porto i gelati – disse ad Harry e Ginny indicandogli un tavolino.
Dopo un po’ Ron tornò solo e si sedette con i due amici.
- Ed Hermione dove l’hai lasciata – chiese Harry
- è rimasta a preparare i nostri gelati, ha detto che voleva iniziare subito era molto entusiasta, non sono riuscito a dirgli di no – rispose Ron ridendo.
Dopo un po’ Hermione li raggiunse facendo fluttuare accanto a se 4 splendide coppe con ombrellino.
- le hai preparate tu – chiese Ron
- si, ti piacciono? – disse lei sedendosi
- sei bravissima – le disse accarezzandole una guancia e schiacciandole l’occhiolino. Lei arrossì di colpo. Harry e Ginny si guardarono con aria misteriosa.
Il pomeriggio passò sereno, chiacchierarono tranquillamente, finchè si fece l’ora di andare.
- ti chiamo? – chiese Ron ad Hermione titubante
- ci conto – rispose lei dandogli un sonoro bacio nella guancia.
Ron li vide allontanarsi, poi guardò l’orologio e inghiotti, era ora di tornare a casa da Luna.
Come si sarebbe comportato adesso?
  
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