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Autore: silly_sil    31/12/2015    0 recensioni
Dal prologo: "Sbam. E’ successo. E, nel caso ve lo chiediate, non ha realmente fatto “sbam”. Nessuna onomatopeica è fuoriuscita dalla collisione. Ma, se fossimo in un fumetto, quella sarebbe stata la più appropriata."
I Babbani sono ora a conoscenza del segreto del mondo magico. E devono venirci a patti. Oppure no?
Genere: Azione, Fantasy, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Lorcan Scamandro, Louis Weasley, Roxanne Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest, Tematiche delicate | Contesto: Nuova generazione
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Fred ha il sospetto che, se studiasse i fondi di caffè nella sua tazzina, ne ricaverebbe certamente la figura del Gramo. Ma non ha bisogno di richiamare alla memoria le sue abilità divinatorie, perché ha un Gramo in carne ed ossa che siede dal lato opposto del tavolo. Capelli scuri e ricci, occhi iniettati di sangue, il sangue di chiunque l’abbia cacciata in quella situazione, Roxanne Weasley non ha smesso un attimo da quando si è seduta di imprecare. Ha letto, prima di scendere a colazione, la bacheca che è comparsa durante la notte in tutte le Sale Comuni. E per quanto la riguarda sarebbe stato più appropriato un corvo, data la condanna di morte certa che quest’ultima le ha portato.
“Andiamo, Rox, non è poi così malaccio!” E’ Louis, che si prende l’incarico di riportare l’aria che li circonda ad essere respirabile. Ma nemmeno lui ci crede, e la sua insicurezza è terreno fertile per la cugina.
“Forse abbiamo letto cose diverse, Louis. Perché se anche tu avessi scoperto che saremo valutati dai nostri pivelli Babbani, e che dalle loro valutazioni dipenderà il vincitore della Coppa delle Case, non oseresti neanche fiatare, a riguardo. Ma te ne staresti rinchiuso nel tuo disappunto come, difatti, stavo facendo io.”
“Quindi non sei arrabbiata per la questione del Quidditch! Merlino, io avevo paura che avresti dato di matto…” Stavolta è Lily, a commettere un passo falso. Perché Roxanne ha dimenticato per un secondo che, a causa dell’invasione di cui sono stati vittime, il Quidditch è stato, per quell’anno, cancellato. Proprio l’anno che lei aveva, con sforzo immane, ottenuto la spilla da Capitano. E questo pensiero sembra essere troppo, per Roxanne, che si alza da tavolo e si allontana abbandonando i commensali immersi in un silenzio carico di minacce. Lily non lo esterna a voce, quel silenzio è ormai parte di loro, ma sa che i morti di quel giorno saranno un peso personale della sua coscienza; è stata lei a risvegliare il mostro.
 
 
La chiamata a riunirsi, l’hanno ricevuta tutti i membri del “PotWe”. Ma il fatto che l’invito arrivi da Roxanne, la Roxanne che probabilmente ha già iniziato a cercarli in giro per la scuola per il loro indecoroso ritardo di cinque minuti, ha convinto tre quarti di quella – chiamiamola organizzazione criminale, vah – a non presentarsi.

Lucy e Hugo stanno avendo probabilmente la più noiosa colazione al mondo. Perché, esaurito l’argomento bel tempo, non hanno di che parlare. Un silenzio che per i più sarebbe insopportabile, ma che per i due cugini è un bene prezioso. Soprattutto se presa in considerazione la loro abilità a comunicare con piccoli gesti. La sera precedente Lucy ha indicato la Babbana che le è stata affidata, e Hugo ha capito subito come avesse bisogno di aiuto. E così a quel tavolo, ci sono altre due sedie occupate. Due sedie nervose che sbocconcellano la mollica del pane alle uvette, perché hanno paura che se provassero qualche cibo un po’ più sofisticato, i due maghi con loro li aggredirebbero.

Circolano strani voci, nella scuola. Di ragazzi Babbani che per il minimo errore, o segno di prepotenza, son stati vittima di magie ben poco piacevoli. Per non parlare del contest Babbano Tarantallegro, che si dice si tenga il sabato sera nei sotterranei. Ogni seduta due Babbani vengono stregati con un incantesimo terribile che li spinge ad una folle tarantella. E l’ultimo che rimane in piedi vince e passa al round successivo.
O almeno, questo è quello che hanno messo in giro Roxanne, Fred, Lorcan e Louis, quando Dominique e James si sono chiamati fuori perché già “troppo affezionati al loro cucciolo”. Tutto falso, ma architettato così magistralmente da aver infuso una paura viscerale tra i nuovi arrivati. Proprio quello a cui miravano i quattro, che non intendono perdere le loro prerogative da “privilegiati”.

“Dunque – è Lucy a prendere la parola. Mai confondere il suo atteggiamento pacato per vigliaccheria! – io e Hugo ci stavamo chiedendo se vi andasse di fare un giro per la scuola. Sapete… per ambientarvi.”
Hugo, dal canto suo, annuisce. Gran bella spalla, si è scelta! Ma fanno una squadra abbastanza compatta, quei due, considerando le loro scarse capacità comunicative.
Nessun segnale, dalla ragazzina bionda toccata ad Hugo e dal ragazzo pieno di lentiggini capitato a Lucy.  Situazione spiacevolmente imbarazzante che per sua sfortuna è destinata a peggiorare in fretta, quando un Lorcan trafelato capitola al loro tavolo, scagliandosi sulla panca per riprendere il fiato da quella che sembra una bella corsa alla ricerca dei “PotWe” mancanti all’appello.
“Ringraziate che vi abbia trovato io, Fred e Roxanne hanno giurato di testare i prodotti di George su tutti quelli che avessero trovato a fraternizzare col nemico… Oh, tra parentesi io sono Lorcan!”
 

Allo stesso modo vengono sequestrati James, Lily, Dominique, Molly, Rose e Lysander. Nessuno viene però utilizzato come cavia sperimentale, dato che il Dittatore Weasley vuole conservare un po’ di consenso tra le sue fila.
“Perché sono qui? Il nome di questo gruppo neanche mi rappresenta!” Prorompe Lysander. Quella è la terza volta da quando suo fratello è diventato così amico dei Weasley – Potter, che lui veniva coinvolto nelle loro faide. Inutile dire che la mozione di Lysander si perde nel silenzio.

Si sono riuniti nella prima aula vuota trovata, dato che tanto “Quel giorno era adibito alla conoscenza dei nostri amici Babbani”, citando quanto è comparso sulle Bacheche delle Sali Comuni. C’è odore di pergamena vecchia e di legno sul punto di decomporsi, oppure quella è solo la fragranza del disprezzo che Roxanne emana.
“L’ordine del giorno, come avrete capito, è il Problema B, cioè il nome in codice per il Problema Babbani.” Louis agita la bacchetta in aria e il nome compare sulla lavagna in fondo all’aula. Un sospiro di esasperazione esala dalle labbra di Dominique. Impossibile contenere il disappunto dinanzi all’impegno che i suoi famigliari hanno messo in un’impresa tanto ridicola come quella di ostacolare l’integrazione dei ragazzi Babbani.
“Una domanda; siete stati voi a spargere quelle voci su come noi maghi stiamo maltrattando i Babbani a noi assegnati?”
“Certo!” Pugno sul petto, testa alta, Roxanne non riesce a contenere l’enorme soddisfazione per il lavoro svolto.
“Bene, allora vi inviterei a smetterla subito. Non state aiutando nessuno così, tantomeno voi stessi.”
“Concordo – si intromette Lily – E poi quei ragazzi hanno bisogno del nostro aiuto! Non siamo solo noi ad essere minacciati.”
“Opporci a loro significa opporci alla soluzione per sfuggire alla guerra, per vincere e far prevalere la nostra e la loro libertà. Mi disgusta tutto ciò che avete fatto finora.” E’ Rose, a mettere in chiaro il proprio pensiero con parole che gli altri forse non avrebbero usato.
Sanno tutti che anche il più piccolo termine, detto in maniera sbagliata, potrebbe generare una vera e propria guerra interna fatta di occhiatacce, saluti mancati e disprezzo reciproco. E’ fresca nella memoria di tutti i riuniti il Caso Neve, dell’anno passato. Era bastato poco a dividere famiglia e amici in due schieramenti: il fatto che alcuni avessero deciso di proclamare una lotta a palle di neve senza invitare gli altri.

“Quindi immagino che sia così, cucciolo Babbano batte famiglia.” L’unica strada che si apre a Roxanne, ora, è quella di battere il chiodo sul legame di sangue che, lei per prima, non sente poi così forte.
“Hanno annullato il Quidditch, ragazzi! E poi potranno valutarci, e decidere così la casa vincitrice a fine anno. Non vi pare che questa sia una violazione dei nostri diritti?” Afferma Lorcan pragmatico. Ma neanche i dati di fatto fanno leva sulla loro platea. Sembra che solo loro quattro, siano rimasti toccati. Siano incapaci di accettare che qualcosa che prima era loro prerogativa, sia strappato così violentemente. Mai, in tutta la storia magica, era avvenuto un evento di tale portata. Perché non riescono a comprendere la loro paura, e a sostenerla? La guerra Weasley – Potter, questa volta, sarà una guerra fredda. Non si prospetta alcuna possibilità di dialogo. E così, man mano, tutti lasciano l’aula.
 

Che siano davvero loro, i cattivi? Questo pensiero si rincorre nella mente di Roxanne da quando sua cugina ha dichiarato di disprezzarla. O, più in particolare di disprezzare la sua paura del cambiamento. Il marmo freddo su cui sono poggiate le sue cosce scoperte anestetizza pian piano la sua pelle, portando quella sensazione fino alla sua testa. Ma anestetizzare i pensieri, e avere una visione oggettiva, non è la capacità per cui Roxanne è famosa. Per quello c’è Louis. Louis che, lei ne è certa, neanche appoggia la sua campagna. Ma le sta vicina perché è questo che è abituato a fare. Starle vicina e supportarla. Ma in questo caso è dolore che si aggiunge ad altro dolore. Che nessuno in realtà si senta come si sente lei? Minacciata, imprigionata, vittima?

Lei è incapace di fingere che tutto le vada bene, così come è incapace di fingere che quella guerra famigliare ormai alle porte non le faccia un certo piacere. Ha sempre provato un forte senso di inferiorità nei confronti della sua famiglia. Non a caso, fra i suoi parenti figurano i nomi dei maghi più famosi della storia contemporanea. E se alcuni dei più famosi non sono proprio suoi parenti, potete star certi che siano amici di famiglia, vicini di casa e via dicendo. Proprio per questo Roxanne difficilmente riesce a costruire dei rapporti sani all'interno del suo nucleo famigliare. Preferirebbe di gran lunga essere la figlia di un Ex-Mangiamorte. Nessuno avrebbe aspettative su di lei e lei non dovrebbe prepararsi ad essere la più grande delusione del ventunesimo secolo. Non sopporta di dover far parte di una famiglia con cui ha così poco da spartire; neanche i tratti caratteristici dei Weasley si sono degnati di presentarsi in lei, a smentire ciò che lei crede. Ed è con questi ragionamenti che l’impellenza di parlare con Lucy cresce. Lucy è un vecchio saggio di quelli che vivono sulle colonne in Tibet, imprigionato nel corpo di una ragazza. Lucy saprebbe cosa fare. Lucy ha di certo un quadro chiaro di quello che sta succedendo. Lucy incarna quella Giustizia dalla quale Roxanne così tante volte si è consapevolmente discostata. Lucy, il suo contraltare, la sua nemesi, non si è pronunciata durante la riunione. Il che potrebbe dire tutto e niente. Ma non sarà la Weasley mulatta a chiederle cosa pensi, perché sarebbe fare un passo indietro. E Roxanne Weasley porta avanti fino in fondo le proprie idee, a costo di rimanere da sola. Proprio per rimanere da sola.
 

Silly's corner.

Grande festa alla corte di Francia, e nella mia fanfiction c'è un capitolo in più! Un grande e sentito ringraziamento alle cavanze natalizie, che hanno reso tutto questo possibile. 
Come al solito, adorerei sentire i vostri pareri. Non chiedo per forza recensioni stratosferiche (anche se sono feticista di quest'ultime, lo ammetto, vostro onore!) ma anche semplici messaggi di incoraggiamento a continuare, o in cui mi dite i vostri personaggi preferiti, quelli che non sopportate, oppure mi date consigli, perché no? E, infine, vi incito a darci dentro con le teorie su quello che potrebbe succedere. Chissà, magari qualcuno di voi potrebbe vederci giusto.

Dato che oggi è Capodanno, vi auguro un anno stupendo e tante belle cose. Grazie per essere passati. Silly.

 
  
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