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Autore: IldiariodiAna    31/12/2015    0 recensioni
"E lo sai, non lo so se ho più paura di innamorarmi di nuovo o di non innamorarmi più" (-Massimo Bisotti)
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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La mattina mi svegliai senza Dimitri accanto. La sera prima era stata stupenda...

Anche se non ricordo nulla.

Vorrei chiedergli cos'è successo, ma non riesco a trovarlo.

Mentre lo cerco sento un odore di fumo, rimproverandomi di non aver portato con me le sigarette ieri, altrimenti me ne sarei già fumata una.

Girai un po' per la casa, era davvero enorme. Mi ci sarei potuta perdere!

Trovai una finestra aperta. Era una di quelle lunghe che davano sul balcone, quindi controllai che Dimitri non fosse lì.

Con mia grande sorpresa lo trovai, intento a leggere un libro, con la sigaretta tra le labbra.

-Vuoi una boccata?-

Mi ripresi dal mio shock e accettai ben volentieri.

Per molto tempo ci fu silenzio. Si sentiva solo il rumore delle pagine che ogni tanto venivano sfogliate.

Poi mi decisi a parlare.

-Che leggi?-

Chiuse il libro e me lo passò, stando attento a non far cadere il segnalibro.

Lessi il titolo: "L'interpretazione dei sogni" di Freud.

-Cerchi di capire a cosa si riferiscono i tuoi incubi?-

-Non.. Parlare di incubi, per favore-

Stava cercando di controllarsi. Evidentemente l'argomento gli dava fastidio. Conoscendolo, se non si fosse trattenuto, a quest'ora, mi avrebbe già menato.

-Va bene...-

-Parliamo d'altro- disse freddamente.

-Di ieri sera ricordi qualcosa? Reggi l'alcol meglio di me-

Ero molto imbarazzata. Non ho mai bevuto, se non ieri. Lui ci è abituato, io no.

Mi sentivo bene, comunque. Mi sentivo libera.

Dimitri si alzò e semplicemente venne da me. Mi strinse la mano e mi incitò ad alzarmi dalla poltrona, posta sul balcone, su cui ero seduta.

Mi abbracciò e disse: -Niente. Semplicemente ci siamo addormentati insieme-

Si staccò e si accese un'altra sigaretta mentre si appoggiava alla ringhiera.

-Questo lo so-

-Ah!-

-Cosa?-

-Ora ricordo-

-Dimmi però, non fare così!-

-Mmm.. Vediamo...-

Mannaggia a te, Dimitri! Sono stufa di aspettare. E' esasperante non ricordare cosa si è fatto il giorno prima. Soprattutto se si era con la persona che ci piace, come nel mio caso. Non vorrei-

-Sì... E' andata così... Mi hai baciato-

La sua affermazione mi manda in tilt. Lo stavo giusto dicendo: speriamo che non ho fatto qualche cavolata ed eccolo lì, spunta fuori che l'ho baciato.

-Co.. Cosa... Come? PERCHE'?!-

-Hei, se non lo sai tu. Mi hai dato un bacio, mi hai trascinato nel letto e ti sei addormentata-

-In che senso "trascinato nel letto"?-

Okay, ora avevo veramente paura di aver fatto cose stupide.

-Nel senso che mi hai buttato sul letto con te e ci siamo messi a dormire-

Sospirai. Menomale! Era solo questo. Dovevo intuirlo, che scema.

In tutto ciò non ci eravamo accorti che è quasi l'una.

-Dimitri, è tardi... Grazie per avermi ospitata, ma ora devo tornare a casa...-

Dissi le ultime parole con un po' di tristezza in voce. Mi dispiaceva andarmene, ma sapevo che per lui era un peso tenermi lì ancora.

E invece mi sbagliai.

-Dai, rimani. Stamattina ho anche fatto la spesa sapendo di avere qualcuno in casa!-

Annuii. Mi dispiaceva che avesse comprato da mangiare anche per me, oggi, quindi il minimo era quantomeno accettare l'invito.

-Vado a preparare il pranzo. Ti aspetto di là-

Mi prese per la schiena e mi mise una mano dietro la nuca.

Le sue labbra toccarono le mie, rendendomi la persona più felice del mondo.

   
 
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