Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: skinplease    04/01/2016    2 recensioni
Ci sono tanti piccoli e impercettibili attimi, tante piccole cose che non sono accadute, ma che avrebbero dovuto accadere. Racconti di caccia, di demoni e mostri, di amicizie fuori dal comune, di amore oltre ogni immaginazione.
Una raccolta di tutto ciò che avrei voluto vedere in Supernatural.
Genere: Angst, Azione, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Lucifero, Sam Winchester
Note: Lemon, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, PWP | Contesto: Più stagioni
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
raccolta-supernatural-03
Coppia: Dean/Castiel
Rating: Rosso (eh si!)
Quando? : 5th stagione, dopo la notte passata da Dean e Anna nel retro dell'Impala


Si sentirono dei colpi alla porta, ma a nessuno dei due interessò minimamente. In quel fottuto locale dimenticato dagli uomini e da un Dio che li fissava immobile, nè l'Angelo nè il Cacciatore si preoccuparono minimamente di chi stava cercando di usare il bagno che loro avevano occupato.
Al secondo giro di colpi, seguiti da qualche imprecazione, Castiel volse il volto verso la porta, e un ringhio soffuso gli uscì dalle labbra, mentre gli occhi si coloravano ancora più d'azzurro.
Era un rumore quasi inesistente, ma il silenzioso ruggito angelico arrivò dritto a chi era dall'altra parte, che semplicemente si allontanò.
Dean avrebbe solitamente spiegato a Castiel che non era il caso, che di solito i bagni si liberano, che non si infonde il saro terrore per motivi così futili... futili?
Appunto?
Dean stavolta non disse proprio nulla. Non gli importava nulla, proprio nulla.
Forse ci avrebbe pensato, se fosse uscito vivo da quello che stava succedendo con Castiel dentro quel bagno.
"Cass..."
"Chiudi la bocca!"
Dean mugolò appena, provò a tenere la bocca chiusa come l'Angelo gli aveva intimato, ma dopo meno di un attimo si ritrovò costretto a spalancarla, per non soffocare. Non aveva scampo, ma si rese conto che nemmeno lo voleva. Dannazione, no!

Un suono sordo risuonò tra le pareti del cubicolo di compensato di quel cesso assurdo, e poi un altro, e un altro ancora, un ritmo costante e cattivo, che si ripeteva dentro di lui.
Chiuse gli occhi e strinse i denti per resistere, o sarebbe venuto immediatamente e non voleva.
“Ti piace il sesso con gli angeli, Dean?”
Il maggiore dei Winchester ringhiò, il volto schiacciato al muro, le mani che raspavano l’intonaco, non disse nulla, non gli avrebbe dato quella cazzo di soddisfazione. Fu peggio.
“Ti ho fatto una domanda!”
Dean gemette, gettò la testa indietro, Castiel spinse ancora in lui, ringhiando alla sua nuca, tenendolo ben fermo sul fianco e sulla spalla dove l’impronta della sua mano sarebbe rimasta impressa per l’eternitá.
Dean si sporse appena verso di lui, i jeans abbassati sulle cosce, la biancheria malamente scostata, e l'angolo di pelle che sfiorava il trench di Castiel a ritmo delle sue spinte che bruciava, nemmeno fosse...
"Perchè?"
Dean gridò, Castiel affondò in lui con violenza, con rabbia e il Cacciatore non sappe trattenersi.
"Sei un bastardo!" Dean aveva la voce roca, e agitata, si reggeva a malapena "Non hai... il diritto..."
"Ti sembra di no?"
Un grido strozzato lasciò la bocca di Dean, la sua erezione schiacciata contro la sottile parete gelata, e Castiel che lo scopava senza tregua.
Ma nonostante fosse pericolosamente vicino all'apice, come Castiel disse quelle poche parole e spinse ancora in lui, a Dean fu tutto chiaro. Aprì gli occhi fissando la prete di fronte a lui, e socchiuse le palpebre mentre un pensiero lampante gli trafiggeva la testa.
E non si trattenne.
"Oddio!"
Dean prese a ridacchiare, con il respiro a spezzoni, sentendolo affondare dentro di lui "Oddio... Castiel, non mi dirai che..."
Castiel non la prese bene.
Gli afferrò i capelli sulla nuca e gli tirò la testa indietro, Dean smise per un attimo di ridere imprecando a mezza bocca. Castiel accostò la bocca al suo orecchio "Perchè? perchè ridi, perchè?" la voce di Cass era rigata, roca quanto la sua, graffiata da loro "Cosa..."
E Dean, con le lacrime agli occhi dalla violenza del gesto del compagno, rise ancora "tu sei... sei geloso?"
Lo disse con tutta la sua incredulità, quasi fosse uno scherzo. Invece, rischiò di cadere.
"Cass!" esclamò sorpreso, reggendosi improvvisamente al muro, ritrovandosi solo e senza alcun sostengo dietro se. Girò la testa di colpo, le mani e il corpo di Castiel non erano più su di lui, dentro di lui "Cass, che cazzo fai?"
Dean cercò il suo volto girando il capo, e quando lo trovò spalancò gli occhi, non credeva a ciò che vedeva "Cass..."
L'Angelo aveva fatto due passi indietro, gli occhi grandi, il volto confuso, ancora eccitato, ma...
"Cosa c'è?" Dean trasalì dicendolo, trasalì da solo "Cass, cosa c'è? perchè cazzo ti sei fermato?"
L'Angelo alzò gli occhi su di lui, e parlò "Si, sono geloso"
Dean trattenne il fiato, voltandosi lentamente fino a posarsi sempre su quella stessa, dannata parete.
"Cazzo... ma... e lo dici così..."
Non era ancora abituato, e probabilmente mai lo sarebbe stato, a tutta quella incredibile dose di sincerità.
"Sei andato con... con Anna" Castiel parlava, la voce più bassa di un'ottava, le mani rigide sui fianchi e gli occhi lucidi, furiosi e feriti. Dean sarebbe potuto annegare dentro quelle iridi "Cass..."
"Sei andato con lei... io non basto, Dean? Io..."
"Chiudila tu, la bocca, adesso"
Castiel socchiuse le palpebre e fissò quasi sospettoso la mano di Dean che si allungava fino ad afferrargli il trench. Dean posò la sua schiena al muro, tirò l'Angelo a se e dopo averlo fissato dritto nelle pupille per un attimo infinito, posò la bocca su quella dell'altro.
Un respiro e si fusero assieme; non si erano ancora baciati, quella notte.
Castiel rispose immediatamente, lo schiacciò al muro, affondò tra le sue labbra, mugolarono l'uno nella bocca dell'altro, e poi sentì un movimento di stoffa sotto di lui. Si staccò, fissò il cacciatore "Dean..."
"Chiudi. la. bocca!" Dean ringhiò e velocemente sfilò totalmente i jeans, calciandoli via. Castiel abbassò lo sguardò, Dean era nudo dalla vita in giù "Sei... sei davvero..." ansimò, ma la bocca di Dean reclamò le sue labbra e fece tacere la sua voce.
Castiel lo strinse, ma presto sentì la gamba destra di Dean salire finò a stringerlo in vita.
Fissò i suoi occhi chiari, Dean sibilò sulle sue labbra, aggrappandosi al suo collo "Sollevami, Cass..."
"Dean..."
"Zitto e sollevami!"
Castiel lo prese per le anche, non era che un semplice essere umano tra le sue braccia. Dean aprì la bocca in cerca di fiato, chiudendo le gambe dietro la schiena del compagno, poi si lasciò scivolare, sempre più, sempre più, e poi...
Castiel sbarrò gli occhi "Dean! Dean, cosa... Dean!!!"
Il cacciatore gettò la testa indietro, irrigidì gli addominali e si calò del tutto di lui. Dean spalancò la bocca con un grido acuto, di piacere e dolore assieme, gettò la testa indietro ferendosi contro la parete, ma non sapeva sentire nient'altro che Castiel che lentamente gli entrava dentro, guidato dal suo stesso muoversi, sempre più giù, sempre più...
"Cass..."
"Dean..."
E finalmente furono una cosa sola, ansimante, calda, umida e potente. Dean lasciò che Castiel posasse il volto nell'incavo del suo collo, gli serrò le spalle, ascoltò il respiro dell'angelo compresso dentro la sua carne aperta.
Non era mai stato bravo, a parole. Ne seppe dire una soltanto.
"Scopami..."
Non ci furono altre parole, nemmeno una.
Castiel si mosse e Dean gridò. Si mosse ancora, le pareti tremarono, la luce traballò, e presero a muoversi.
Ci furono solo spinte, carne sfregata e fiato addosso. E poi, dopo un tempo interminabile di piacere ed eccitazione così forte da fare male veramente, semplicemente arrivò l'orgasmo, quasi fosse solo il compimento di quell'atto così fisico e sudato.
Dean contrasse la sua carne sull'Angelo, si mossero, ansimarono e l'orgasmo li colse uniti, in quella posa assurda e completamente appagante, li travolse quasi al medesimo istante. Dean pulsò stretto tra i loro stomaci e Castiel non potè fare altro che venire dentro l'uomo che sorreggeva tra le braccia fino a sentirle intorpidite.
Dean urlò, e come al solito, per Castiel fu qualcosa di più luminoso.
La luce invase quel freddo cubicolo con un lampo istantaneo e accecante, Dean strinse le palpebre e chinò la testa mentre ancora pulsava addosso al suo amante, dopo meno di un respiro il rumore dei loro corpi che crollavano sul freddo pavimento fu contorno delle loro ultime grida, dell'umido del piacere di entrambi che si spargeva sulla loro pelle.
Ci volle quasi un minuto prima che sollevassero le rispettive teste dalle rispettive spalle.
"Dean..."
"Ma se ti chiedo di tacere, perchè cazzo non lo fai?" Dean lo interruppe e l'Angelo, che ancora lo stringeva a se, girò gli occhi su di lui. Dean aveva le palpebre chiuse, il sudore alle tempie e un'espressione esasperata addosso.
"Ma cosa..."
"Castiel, invece di parlare... per la puttana, impara a guardare!" sbuffò stringendosi a lui, ancora con le gambe intrecciate alla sua schiena.
E l'Angelo lo guardò.
Forse stavolta, Dean, poteva davvero avere ragione.


  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: skinplease