Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: L_Lizzy    06/01/2016    2 recensioni
Se a dodici ragazzi che non si aspettavano una seconda possibilità questa fosse finalmente concessa?
E se loro si mettessero d'impegno per cercare di afferrare la felicità?
E a pensarci, che pazzia, è una favola, è solo fantasia... o forse c'è ancora una speranza?
Scopritelo immergendovi in questo ultimo anno ad Hogwarts, chissà che la vita non abbia in serbo per tutti loro certe sorprese.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Luna Lovegood, Neville Paciock, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione, Luna/Ron
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Esci da lì immediatamente altrimenti giuro che butto giù la porta!”
“Ma questa… cosa, non mi arriva nemmeno al ginocchio. Come posso presentarmi davanti alla scolaresca intera vestita così?”
La voce di Hermione giunse vagamente attutita a Daphne e Ginny che, da quasi quindici minuti, cercavano di convincere la ragazza a uscire dal bagno. Luna aveva rinunciato a insistere, preferendo pilotarsi di stanza in stanza a vedere in quale fase preparativa si trovassero le altre ragazze di Grinfondoro trovandole una più indietro dell’altra. Aveva incontrato chi litigava per l’arricciacapelli, chi per le spazzole e chi per le scarpe. Aveva assistito a una maratona di maschere contro brufoli, impurità, secchezza dei pori e chi più ne ha più ne metta. Delle ragazze erano persino arrivate a scontrarsi per accaparrarsi per prime l’unica doccia della propria camera. Insomma, era un macello.  
Hermione, generalmente poco avvezza alla precisa e somma cura di se stessa, era entrata in doccia per ultima e aveva poi insistito perché le compagne le passassero il vestito in modo che potesse infilarselo senza imbarazzi di sorta.
Peccato che una volta passato l’abito, nemmeno si fosse trattato del testimone di una staffetta da quanto era stato fulmineo l’attimo in cui la giovane aveva aperto e subito richiuso la porta, la riccia si fosse rifiutata di uscire da quell’antro vaporoso.  
“Gin?! Avete scambiato i vestiti in cassa? Sembro… sembrerei una poco di buono anche riuscendo a sbrigliarmi da tutta questa stoffa!”
“Dai Herm, fammi entrare. Vedrai che risolviamo il problema. E poi noi non abbiamo fatto proprio niente, abbiamo scelto assieme quel vestito.”
Al suono della chiave che girava nella serratura del bagno, la serpe, che si era seduta sfinita sul bordo del letto dopo aver battuto incessantemente alla porta, raggiunse la rossa ed insieme varcarono la soglia. Dopo aver lanciato uno sguardo alle condizioni della moretta che se ne stava con le braccia piegate in “mode zombie” si guardarono negli occhi cercando di reprimere una risata.
Hermione, non si sapeva ne come ne perché, era riuscita ad incastrarsi a regola d’arte nell’abito per la festa di Natale. Stava ferma nel bel mezzo del bagno, in viso un’espressione più che sconfitta mentre il suo labbro inferiore tremava in modo preoccupante anticipando l’imminente crisi isterica.
“Dai tesoro è tutto ok, ora le zie ti fanno belle! Fai un bel respiro profondo e non piangere che poi ti spuntano due pomodori al posto delle guance” disse Ginevra.
Approfittando del momento in cui la riccia inspirò, facendo come le era stato appena detto, le abbassarono il vestito che aveva fatto resistenza sul seno finendo per arricciarsi tutto sulla parte superiore del busto: di fatto intrappolandola. Il tessuto scivolò fino ai piedi della mora proprio nel momento in cui Luna le raggiungeva.
“Oh mia Cosetta, sei uno schianto!”
Hermione non poté far a meno di arrossire e ringraziare la Corvonero balbettando sotto gli sguardi saputi delle altre due amiche che già avevano potuto apprezzare quello spettacolo in super anteprima.
Il giorno in cui si erano recate dalla sarta per scegliere gli abiti, la bella moretta aveva ostentato reticenza per qualsiasi abito anche solo vagamente succinto, aderente o lontanamente provocante e le amiche si erano dovute ingegnare. Dopo lunghe ricerche avevano trovato ciò che faceva per loro: si trattava di un abito bicolore in lanina pesante. Seppure le cuciture dell’abito delineassero alla perfezione le forme della ragazza degli eccessi di stoffa, che partivano a fianco del seno, si adagiavano ai loro lati creando così un effetto visivo strepitoso. Se il vestito effettivo era di un rosso caldo e pieno, le ali laterali, che pendevano verso il basso drappeggiandone la figura, erano color oro, con quell’abito addosso Hermione pareva essere un angelo circondato dalla propria aurea.

Hermione era combattuta: le piaceva parecchio quello che indossava ma non vedeva perché fosse l’unica ad essere già vestita! Per questo motivo, e non perché si sentisse in imbarazzo!, mosse fretta alle amiche, incitandole a vestirsi trasfigurando, momentaneamente, una parete della stanza da letto in immensa specchiera. Vestite, truccatesi e pettinatesi a vicenda poterono specchiarvisi ammirando se stesse come mai si erano viste e ammirandosi tra loro.
 
 
* * *


 
“Ma quanto ci mettono per Merlino?!” Greg era esasperato, si erano dati tutti appuntamento davanti alla Sala Grande alle diciannove e trenta per il banchetto.
“Tarderanno di… che dici venticinque minuti Bla?” chiese Draco all’amico.
“Considerando che c’è Nene con loro direi di fare cifra tonda, una mezz’ora netta.
Il sorrisetto saputo di Blaise non la diceva tutta e, infatti, poco dopo Gregory chiese se avesse di nuovo fatto credere a Daphne che il banchetto fosse prima in modo che arrivassero puntuali. Al cenno affermativo del ragazzo si mise l’anima in pace, quel ragazzo ne sapeva una più del diavolo.
Proprio mente Greg si passava una mano tra i capelli ravvivandoseli i Grifondoro fecero il loro ingresso svoltando all’angolo opposto del corridoio dal quale si stavano avvicinando, con passi misurati, i Serpeverde. Giunti a metà, precisamente ad altezza delle porte della Sala, si rivolsero i soliti saluti di rito.
“Potty, in ritardo di cinque minuti vedo. Questi tuoi modi da donzella mi sorprendono.”
“Pensa un po’ Dracuccio, io ero talmente sorpreso di vederti ancheggiare alla “red carpet” che devo essermi lasciato scappare un sospiro… l’ho fatto?” Chiese retorico a Seamus e Dean che, al suo fianco, già ridevano.
Com’era possibile che quei due ragazzi non riuscissero a rimanere seri per più di cinque secondi?
Mentre mettevano in scena il solito siparietto, tra tutti e otto davvero non si poteva scegliere chi tra loro fosse il più comico, gli altri studenti che non erano tornati a casa per le vacanze li superavano entrando in Sala dopo aver accennato un saluto in loro direzione.
Quando l’ilarità per l’ultima frecciatina di quei due nemici/amici si dissolse, i ragazzi presero a scrutarsi tra loro, se scarpe e completi erano per lo più simili, camicie e cravatte erano differenti le une dalle altre.
L’osservazione reciproca era andata avanti fin quando un ragazzino non si espresse in un fischio di apprezzamento prima di essere fagocitato dal trambusto che si udiva ogni volta che i portoni della Sala si aprivano per far passare gli ospiti.
Girandosi in sincrono rimasero letteralmente a bocca aperta per la visione che si stava avvicinando verso di loro.
“Dra, asciuga la bava.”
“Bla perché non ti fai un giro?”
“Sì Dracy, sei pietoso.”
“Potty giuro che non vedi l’alba di domani se continui.”
“Oh ma che paura, tremo tutto!”
“Oh ma che gnocche vorrai dire.”
“Mio Godric, l’hai detto davvero Goyle?”
“Weasel, chiudi il forno; sto contemplando la perfezione.”
Quello scambio di battute avvenne tra sussurri bisbigliati ed espressioni sempre più comiche da parte di Neville che, pover’anima, era escluso da quel botta e risposta ma che, se avesse potuto, avrebbe tanto desiderato poterlo trascrivere sul suo notes per rinfacciarlo loro a vita.
Dovevano essere proprio buffe le loro facce esterrefatte perché quando Luna, Ginny, Hermione e Daphne si avvicinarono non poterono impedirsi di lasciarsi scappare una risatina, attenuando un minimo la tensione che si era venuta a creare. Erano rimasti talmente scioccati dalla loro avanzata che nessuno si era avvicinato alle dame per un saluto galante.
Poveri uomini, decisero (quasi) tutti allo stesso momento di riscuotersi dai torpori; chi allungando una mano per invitare le ragazze a entrare, chi sporgendosi all’unisono per posare un bacio sulla guancia di una di loro e chi invece per accertarsi che non fossero meri miraggi. Peccato appunto per la coordinazione pressoché inesistente nei loro movimenti che li portò a intrecciarsi gli uni agli altri.
Non si sa bene come si trovarono poi seduti a tavola, tutti un po’ troppo tra le nuvole per i gusti della preside McGranitt che decise di riscuotere gli animi con un piccolo discorso, completo di augurio natalizio anticipato a tutti.
“Benvenuti ragazzi, spero possiate divertirvi questa sera…”
Seppur il mormorio di sottofondo si fosse attutito nessuno, nemmeno Hermione stava ascoltando la preside.
La ragazza stava facendo saltare lo sguardo da un lato all’altro della Sala. Le lunghe tavolate non recavano più i convenzionali colori delle quattro case ben distinti gli uni dagli altri, anzi, questi erano egregiamente abbinati in ghirlande, centrotavola e persino nei ricami delle tovaglie. Intrecci di nastri verdi che si attorcigliavano ad altri color oro, biglie rosse, gialle e blu animavano le tavolate contenute in splendidi vasi di vetro dalle forme più singolari. Il soffitto incantato era poi un vero spettacolo. Guardandolo si aveva l’impressione di trovarsi in una foresta di pini. Le punte ravvicinate delle piante salivano verso il cielo che, a tratti, si mostrava come un manto scuro pieno di stelle unicamente rischiarato dalle cime dei secolari abeti ricamate di neve.
“A seguito della cena si terrà una serata danzante nella Stanza delle Necessità quindi recatevi lì dopo aver mangiato e, vi prego, non rimpinzatevi troppo non vorrei steste male sulla pista da ballo.”
Ed ecco che tornava a fare la mamma chioccia, pensò Hermione dando per un attimo retta alla sua professoressa. Per un attimo giustappunto, perché lo sguardo della riccia era stato rapito nuovamente, questa volta rivolto al gigantesco albero addobbato che si trovava al fianco del tavolo dei professori. Addobbi di ogni genere lo coloravano rendendolo vivo: palline in vetro, fatine che svolazzavano da ago ad ago lasciando dietro di sé una scia lucente. Festoni e luci scendevano a spirale per tutta la sua altezza. Incantata a osservarlo col naso puntato verso la cima non aveva potuto notare quegli occhi che non si stavano perdendo un solo attimo di quello sguardo meravigliato che specchiava tutto ciò su cui si posava.
Occhi magnetici, occhi che parevano non stancarsi mai di osservarla.
Forse Draco non aveva ancora accettato come il suo essere si protendesse verso di lei alla minima esigenza. Nonostante si rendesse conto di quei piccoli atti che compiva nei suoi confronti come quando si premoniva che Weasley non le si avvicinasse troppo distraendo lui e Potty con una delle sue solite battute.
Se Draco giustificava gesti simili come carinerie che avrebbe potuto riservare in egual modo alla sua Nene o a quella matta di Ginevra, Blaise, che ora lo fissava dall’altro lato della tavolata, non ci aveva messo molto a leggere tra le righe e infatti proprio quella sera gli aveva fatto prendere coscienza di ciò che il ragazzo si rifiutava di accettare in cuor suo.

“Quindi… Hermione.” Aveva esordito il mulatto.
“…”
“Se la metti in questi termini, io vado.”

“Quindi… Neville.” Aveva replicato Draco con quel ghigno tutto suo quando aveva raggiunto l’amico che, non ricevendo alcuna reazione da parte sua, si era diretto nella sala comune.
“…”
“Siamo proprio fottuti.”






Palchetto da festa paesana d'autrice:
Non ho scusanti per questo tardo postaggio (?) o forse sì ma dubito vogliate stressarvi con ciò che mi affligge. 
Essendo a fine capitolo quindi mi auguro che vi sia piaciuto ciò che avete letto e vi invito a lasciare un parere che mi faccia sapere cosa ne pensate e, badate, voglio la verità! 
Quali saranno gli sviluppi? 
Mah, chissà.
XOXO, me :)
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: L_Lizzy