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Autore: Anonymous_666_    07/01/2016    1 recensioni
Un ragazzo annoiato dalla vita quotidiana avrà finalmente l'opportunità insieme ai suoi amici di entrare in un nuovo mondo misterioso che potrebbe ucciderli da un momento all'altro. Quale mondo avresti scelto con una sola possibilità di cambiarlo? E cosa succederà ai quattro ragazzi? ...
Dal primo capitolo:
[...]Posò lo sguardo sul enorme libro a terra. La copertina in cuoio era molto spessa e rilegata a mano sul libro. Il titolo sembrava essere "DMD" ed era stampato in rosso sulla facciata.
- Certo, un ragazzo qualunque avrebbe detto "Pff, è sicuramente uno scherzo" o qualcosa del genere, maaa... - si accovacciò per guardarlo meglio senza toccarlo - Dopo le mie solite lamentele di prima sarebbe da ipocriti fare finta di niente. Inoltre vorrei aiutare quel bambino. Quindi... - [...]I ragazzi erano tutti increduli. Non c'era niente. Taisuke continuò a sfogliare le pagine ma erano tutte giallastre senza inchiostro sopra.
- Tutto qui? -
- Aspetta, guardate! - sulle pagine iniziarono a scriversi come per magia delle frasi: "Benvenuti. Gheanna vi invita nel suo mondo. Accettare? "
- Beh, che rispondiamo? -
- Non credo che abbiamo molta scelta... Leggi! -
Sulla pagina apparirono anche le due risposte alla domanda, ma erano solo un "si" e ancora "si". [...]
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 29
Anima e corpo
Mirko


Data attuale: 41° cave di vexin.




"Ciaooo !!! Finalmente siamo riusciti a contattarti. Come va? A noi alla grande. Sono successe un sacco di cose da quando ci siamo separati. Il clan che ci aveva attaccati lo abbiamo battuto, e uno di loro é diventato nostro amico. Abbiamo avuto modo di provare i nostri poteri ed é stato fantastico. Alyce ci ha raccontato un po' di cose sui Farek Rae. Dovresti ormai conoscere anche tu tutto su di loro. Meteo é contraria a farci entrare ma alla riunione che si terrà tra una settimana faremo vedere al capo chi siamo. A te invece che hanno detto? Non vediamo l'ora di sapere come hai battuto Shen. Abbiamo un sacco di cose da dirti ma il foglio é piccolo quindi ciaooo !!! "

Ragazzi... Io preferirei non dirvelo.

- Allora? Che dicono i tuoi amici? -

- Che stanno bene, e che vogliono entrare nei Farek Rae. Proprio come ti avevo detto, Maestra Van. -

- Ahahahahah ok hai vinto questa scommessa. -

Mirko aveva appena finito di leggere la lettera inviatagli dagli amici, scritta su un piccolo foglio di carta molto resistente. Era sdraiato a terra, sudato a riposarsi mentre Vanvan beveva una strana bevanda su un letto da una bottiglia di metallo.

- Beh? Un'ora é passata. Hai intenzione di riposarti ancora per molto pigrone? -

- Quindi ti diverti davvero a essere presa a pugni. -

- Ahahahah diciamo che mi alleno anch'io. Ancora non sei riuscito a ferirmi dopo quattro cave. Se continui così finiremo nel prossimo vepa. -

I miei amici si stanno allenando per diventare più forti, e io non posso essere da meno. Devo dare impegnarmi ancora di più.

- Ho in mente qualche ipotesi. Ma niente di certo. -

- Avanti, sentiamo! -

- Per cominciare, mi sono accorto che ogni volta che ti colpivo la punta della tua sciarpa iniziava a svolazzare in aria per qualche frazione di secondo. E non era per lo spostamento d'aria. -

- Uh ma che acuto. E quindi? -

- Questo mi fa pensare che non sei così resistente come vuoi farmi credere, ma che stai usando qualche trucco. -

- Io? Ma come potrei? -

- Neanch'io mi sono fatto male dopo tutti i pugni che ti ho sferrato. Quindi non é resistenza. Il che mi fa pensare a qualche tipo di controllo, e quindi ad un golem. Dubito sia un doom gommoso o qualcosa del genere siccome quello che ho colpito fin ora era la tua vera pelle. -

- E come avrei potuto? Non mi sono mossa. -

- In effetti apparte la sciarpa, tu sei rimasta immobile. Non si é accesa l'anima sul tuo petto, il che é l'unica cosa che mi ha fatto esitare su queste teorie, ma cominciò a pensare che puoi attivare i poteri anche senza mostrare l'anima. -

- Ahahahahahah ma che bravo. Hai imparato la prima lezione. -

- Ovvero? -

- Le persone che usano i propri poteri in genere mostrano l'anima. L'anima é un concentrato di energia, e quando ne usi tanta questa si manifesta. Qualcuno di voi, magari un Golem, dovrebbe essere già riuscito ad usare il suo potere in minima parte senza mostrare la propria anima. Ma avendo usato il mio potere per tutto questo tempo si sarebbe sicuramente mostrata. -

- Tuttavia... -

- Tuttavia con vari allenamenti e con l'esperienza puoi controllarla. In questo modo non mostri la tua anima, e ne conseguono molti vantaggi che scoprirai più avanti. Comunque hai indovinato, bravo! - gli mise il piede scalzo in testa - Quello che stavo usando era il mio golem. -

- Quindi hai barato per tutto questo tempo. - Disse Mirko scansandole la gamba con uno schiaffetto - Insomma tutto questo per capire solo questa cosa? -

- Problemi? - gli rimise il piede in testa ma questa volta con più forza e spingendo verso il basso - Sono io il capo qui. Potrei tenerti anche tutto il tempo impegnato a pulire il corpo di un siwisu se solo volessi. -

Mirko sospirò - Chiedo scusa, Maestra Van... -

- Va meglio. In una battaglia é importante capire in fretta punti deboli e di forza dell'avversario. Molti di questi potrebbero ingannarti, come ho fatto io dicendoti di ferirmi a pugni, ma tu devi ragionare di testa tua e non sbattere mai la testa su una sola via. Se non ci riesci in un modo cerca un altro metodo, e sempre in fretta. -

- Ho capito... - Mirko si rialzò per appoggiarsi sul letto e si asciugò il sudore con un panno.

- Meno male che lo hai capito abbastanza in fretta, altri allievi come Masamune ci hanno messo tre nensanariek prima di pensare ad un altro modo. -

- E chi é? Uno di quelli che ho visto prima? -

- Ma come... - Sul volto di Vanvan si stampò un sorrisino maligno - ...Meteo non te ne ha parlato? -

- No. -

- Neanche di come é arrivata qui? -

- So solo che é nata dopo che sua madre già incinta e che poi Grey si è preso cura di lei. Ma che centra? -

- Non ti ha detto che insieme a lei é nato un suo gemello. -

- Si hai ragione. Sarebbe lui Masamune? -

- Si ahahahah quando la tua amica é nata c'ero anch'io insieme a Grey. Lui si é preso la bambina e io il bambino. Immaginavo che non vi avrebbe detto niente. Meteo non lo sopporta. -

Forse non dovrei chiedere queste cose a lei, ma credo che continuerebbe a parlarmene anche se non dicessi niente.

- E come mai? -

- Masamune é molto eccentrico e attivo e si diverte a fare scherzi al contrario della "muso-lungo" di sua sorella. -

Credo che questo tizio starà antipatico anche a me.

- Inoltre lui fa parte del gruppo da tre del capo dei Farek Rae, chiamato anche il clan del pugno-indomito. -

- Mi stai dicendo che quella di Meteo é invidia? -

- Non per il suo posto, ma perché sa che Masamune é molto più forte di lei. Vorrebbe anche lei la sua potenza distruttiva. -

E so benissimo perché vuole quella forza...

- Capisco... Ci sarà anche lui alla riunione vero? -

- Per forza. Ti ho appena detto che é la spalla del capo, mi ascolti quando parlo !?!? -

- Si si, calmati. -

- "Calmati" ? Che cos'é tutta questa confidenza? - lo spinse con un calcio al petto, poi salì sul letto e gli sali a cavalcioni sopra il petto avvicinando il suo viso a quello del ragazzo - Ti ho detto che devi chiamarmi Maestra-Van, hai capito? -

Mirko arrossì tutto e distolse lo sguardo cercando di spingerla via - S... Si ho capito! -

Lei gli tirò una schicchera sul naso e si rialzò - Bravo! Ora alzati, ti sei riposato abbastanza. -

Il ragazzo si ricompose rialzandosi in fretta e sistemandosi i vestiti.

- É inutile, tanto ora te li devi togliere. -

- COSA ??? -

- Ehi, che ti urli? Devi imparare a trasformarti completamente e non abbiamo così tanti vestiti qui da permetterti di strappare quelli di Mehum. -

- Ok Maestra-Van... -

Maledetta. Mi chiede di spogliarmi così all'improvviso. É proprio senza pudore. Si tolse la maglietta, le scarpe, i calzini e la cintura. Intanto Vanvan stava cercando qualcosa dentro un armadio in metallo della stanza. Sentì che Mirko si era fermato così si girò per guardare.

- Beh? L'altra metà? -

- Vuoi che mi tolga anche i pantaloni ??? -

- Quelli e qualsiasi cosa hai ancora addosso. -

- Stai scherzando vero? -

Lei si voltò con aria sufficiente e indicandosi la faccia - Ti pare la faccia di una scherza? -

Mirko rimase esterrefatto - Non mi leverò nient'altro! -

- Che hai detto? -

- Non ho intenzione di levarmi nient'altro! - Le ripeté lui con aria decisa.

Vanvan lo guardò all'inizio arrabbiata, ma poco dopo lasciò perdere - Va bene, metterò tutto nel conto di Alyce. - Tirò fuori dall'armadio una grossa borsa che indossò tenendola dietro alla schiena.

- Allora, penso tu abbia capito che sei un Doom. I Doom sono principalmente dei mostri con un grande potenziale offensivo e la maggior parte non hanno poteri. La tecnica più importante che un possessore di un doom deve conoscere é la trasformazione. -

- Quello lo sò già fare. -

- Ah si? Allora fammi vedere! -

- Ok... -

Il ragazzo si concentrò. Apparve la sfera luminosa blu scura sul suo petto e da lì iniziarono a crescere le grandi scaglie. La pelle divenne squamosa e blu, crebbero le grandi ali che si aprirono creando una piccola folata di vento e le corna coprirono la testa come un elmo, lasciando scoperti solo gli occhi.

- Mmmh... - Vanvan iniziò ad osservarlo girandogli in torno. Poi iniziò a fissare l'anima che le illuminava il volto. Dopo un attenta analisi disse: - No, non ci siamo. -

- Che significa? -

- Che ancora non hai accettato la tua anima. Il tuo corpo la rinnega, non sei completamente trasformato. -

Ma che vuol dir... Però forse ha ragione. Durante lo scontro con Shen, dopo che Taisuke mi ha calmato ero in una forma diversa dalle solite volte. E ora non riesco a tornare come quella volta.

- Mantieni la stessa altezza, le scaglie non coprono tutto il corpo, i lineamenti della faccia sono ancora umani... No non ci sei per niente. Le corna e gli occhi però sono apposto. Forse non sei così irrecuperabile. -

- Quindi qual'è il problema? -

- Che stai negando al tuo doom di prendere il tuo corpo. Stai cercando di impedirglielo anche senza accorgertene, ma in questo modo ti stanchi molto prima e rallenti la tua velocità di guarigione. -

- Mi pare ovvio che stia cercando di controllare il mio doom. Non é qualcosa che sono felice di avere. Avevo perso il controllo durante il mio ultimo scontro ed é stato orribile... -

- Ehi, guarda che il grigio esiste. Non ti ho detto di bruciarti il cervello e lasciare il doom libero. Devi rendere il corpo e l'anima una cosa sola. E per fare ciò devi accettare il tuo doom. Nonostante sia considerata la condanna della persona devi capire che é una parte di te e non puoi negarla. Solo quando riuscirai a capirla potrai usare il tuo potere al meglio. -

Nonostante tutto, spiega davvero bene Vanvan... Ma... accettare il mio doom? Come faccio se sono consapevole di cosa é capace di fare? Questa non é una parte di me. Io non sono così! Non cerco morte e distruzione...

- Stai peggiorando! Stai combattendo contro te stesso, te lo si legge in faccia. Per ora lasciamo perdere, non servirà a niente ora stare qui a farsi mille domande ed é meglio che questa cosa tu la risolva con calma. É un allenamento più psicologico e spirituale che fisico quindi puoi farlo mentre riposi o dormi. Ora passiamo alla terza parte. -

Rovistò un po' nella borsa e prese una decina di piccole sferette colorate per mano.

- Ora arriva la parte tosta, in un combattimento devi poter pensare e ragionare anche mentre sei sotto stress. Inoltre devi avere una buona agilità e riflessi per poter schivare gli attacchi nemici e non farti accoppare prima di mettere in pratica la tua tecnica. Quindi... - con una mano sparò una di quelle piccole palline contro di Mirko con una velocità tale da renderla un proiettile.
La sfera colpì Mirko su una delle scaglie della gamba destra. Era così forte da non essere arrivata alla carne per pochissimo. Questo lo fece comunque inginocchiare per il dolore.

Aaah ma che diamine... Come ha fatto ha lanciarla così forte solo con il pollice? E CHE LE SALTA IN MENTE COSÌ ALL'IMPROVVISO ???

- Devi uscire da qui il prima possibile. Quando sarai fuori vedrai un carro. Una volta salito li sopra la smetterò di spararti. Non c'è un limite di tempo. Se cadrai a terra e non riuscirai a rialzarti perderai, ti farò curare e dovrai riiniziare tutto da capo. L'addestramento andrà avanti solo quando sarai riuscito a passare questo test, d'accordo? -

É malata? Anche ammettendo che riesca a trovare l'uscita dovrei evitare per tutto il tempo i suoi proiettili? Capisco a cosa mira l'allenamento, ma non so se ce la farò...

Vanvan lo guardò e capì subito cosa gli passava per la testa - Ti ricordo che puoi abbandonare quando vuoi e tornare strisciando dai tuoi amici che entreranno nel gruppo mentre tu resterai a guardare! Sei liberissimo di scegliere! -

...Sai dove colpire vero? Non posso stare a guardare mentre loro si mettono in pericolo. Devo poterli proteggere da tutto!

- Iniziamo? -

- Bene, un'ultima cosa. Ho ancora ottantotto palline normali nella borsa. Una volta finite inizierò ad usare le mie palline speciali, ed é meglio che da quelle tu non ti faccia colpire. Una volta finite tutte le palline nella borsa ti toccherò. Da quel momento avrai un'ora in cui non farò niente. Dopo di che riempirò di nuovo la borsa e inizierò a spararti nuovamente. Queste sono le regole. Tutto chiaro? -

Mirko deglutì.

Lo dice con molta naturalezza come se non fosse niente, ma ho sentito cosa sono in grado di fare quelle sfere. Se mi faccio colpire in qualche punto vitale sono finito...

- Si, chiaro Maestra-Van! -

- Ottimo. Hai due minuti prima che inizi a cercarti. Prego, inizia a scappare. -

Il ragazzo non se lo fece ripetere due volte. Si riprese la cintura, la spada e corse fuori dalla stanza.

Allora iniziamo a ragionare. In questi giorni sono rimasto tutto il tempo in quella stanza e quindi non ho potuto esplorare la base, ma Vanvan l'altro giorno mi ha confermato che ci troviamo sotto quella valle con le rovine dove ho combattuto.

Intanto iniziò a camminare prendendo il corridoio di destra.
Quello che so é che questa base é circolare, ma non so se sono una o più piani. Se così fosse potrebbe esserci un'uscita sia a quello più alto che da sulla valle e una al livello più basso che porta al di fuori della catena montuosa. In questo caso allora sarebbe quella l'uscita che devo cercare, siccome ci sarà un carro e un veicolo come quello non potrebbe mai oltrepassare la catena montuosa se si trovasse all'interno della valle. Ora devo...

Una pallina lo sfiorò passandogli davanti alla faccia e lo spavento fu così grande da farlo cadere a terra.

- Sono già passati due minuti? Dove sei? - Guardò ovunque ma non c'era nessuno - Dannazione... -

Un'altra pallina lo colpì su un dito che si sarebbe rotto se fosse tornato umano.

Diamine sono sia forti che precisi. E non riesco a capire da dove vengono. Devo sbrigarmi.

Continuò a correre nella stessa direzione cercando una porta diversa da quella delle solite stanze ma non trovava niente. Allo stesso tempo doveva anche cercare di schivare le palline di Vanvan, di cui però solo poche riuscivano a colpirle. Decise poi di entrare in una stanza a caso per ripararsi dalla scarica di colpi della ragazza e riposare un attimo.

Che fatica... Sono stremato... E oggi non ho neanche dormito... Le sfere di Vanvan sono molto pericolose, e credo che lo stesse facendo apposta a non colpirmi per divertirsi. Non sembra pero' intenzionata a lasciarmi illeso. Nonostante questo, per ora non mi haQuando supererai questa prova potrai tornare dai tuoi amici. lasciato grosse ferite.

Si rialzò da terra per cercare l'interruttore della stanza. Una volta premuto si accesero delle torce a gas agli angoli della stanza. Si trovava in una stanza completamente vuota, ma molto spaziosa e vedendo la parete in fondo si ricordò di una cosa.

Ma certo! Quel Vastatoris che é uscito dalla stanza con quei tizi. Sicuramente alla fine di quel lungo corridoio che hanno percorso ci deve essere l'uscita. Bene, ora devo solo tornare li. É ad una dozzina di stanze a sinistra rispetto a quella da cui mi sono allenato questi giorni. Ora devo solo tornare lì.

Iniziò ad aprire lentamente la porta senza affacciarsi e non appena ebbe lo spazio per passare due palline gli volarono davanti sfiorandolo di poco.

Cavolo... Sono arrivate da destra però. Quindi ho la via libera.

Il ragazzo lanciò la spada per terra in corridoio e, appena toccò terra, Vanvan sparò altri due colpi. Mirko ne approfittò per scappare via riprendendosi la propria arma. Pochi secondi dopo però il ragazzo venne di nuovo bombardato di proiettili che lo colpivano sulla schiena e sulle gambe. Cercava di proteggersi usando il fodero dell'arma ma era inutile.

Devo sbrigarmi, non ce la faccio più!

Mancavano solo quattro porte quando una pallina più grande e pesante non lo colpì ad un fianco facendolo cadere a terra.

- AAAH !!! Che cos'è ??? É praticamente un proiettile... Che dolore... - appoggiò la mano sulla ferita. La pallina era dentro la carne e stava uscendo molto sangue - ...meno male che sono trasformato. Manca poco...non posso mollare adesso... -

Si rimise in piedi a fatica e cercando di ignorare il dolore camminò in fretta fino alla stanza che stava cercando.

- Bene... - aprì la porta, accese le luci e trovò Vanvan in piedi in mezzo al corridoio a sbarrargli la strada.

- Sapevo che prima o poi lo avresti capito. -

- Che diamine era quello di prima? ... -

- Oh, intendi l'ultimo? Era uno dei miei proiettili speciali. Te lo avevo detto che dopo le palline normali avrei usato quelli. -

- NON MI SEMBRA CHE NE HAI SPARATE OTTANTOTTO !!! -

- Ho detto che quando non ne avevo più le avrei usate, non ho detto dopo averle sparate tutte. Può darsi che un paio di quelle normali mi siano accidentalmente cadute. Le regole non lo vietavano. -

- Mi prendi in giro? Ora fammi passare. -

- Certo! Prego la strada é libera. - Vanvan si scansò facendo un gesto di invito al ragazzo ma prima che quest'ultimo potesse fare un passo gli sparò una pallina davanti al piede.

- Vai pure. -

Ci provò di nuovo con un saltello dall'altro lato e questa volta la pallina gli sfiorò il braccio.

- Cos'hai? Non vuoi finire l'addestramento? -

- ...Maledetta! - iniziò a correre con tutte le sue ultime energie mentre Vanvan lo riempiva di quanti più proiettili possibili. Molti lo presero ancora sulle ali, alla pancia e alla gamba ma senza prendere punti vitali, siccome li copriva con la spada.

Così non vado da nessuna parte... devo risolvere il problema principale.

A metà strada cambio improvvisamente direzione e iniziò a correre verso la ragazza coprendosi con le ali e la spada.

- Davvero vuoi colpirmi? Speri di mettermi fuori gioco? -

Vanvan continuò con la scarica di proiettili finché non fu a pochi metri da lei. Poi lasciò cadere le ultime palline che aveva in mano e si preparò a ricevere il colpo.

- Forza, colpiscimi. -

Lui all'ultimo metro cambiò di nuovo direzione, aprendo le ali e saltando contro il muro.

- Che stai? ... -

Il ragazzo si poggiò poi sulla parete con le gambe e spingendo contro di essa fece un rapidissimo scatto su Vanvan con il fodero puntato contro di lei. La ragazza però lo schivò tranquillamente saltando in aria.

- Ovviamente hai pensato che se i pugni non funzio... -

Senza farle finire la frase sguainò la spada prendendola di sorpresa ee, approfittando che fosse in aria, le tagliò la borsa, rovesciando tutte le palline a terra. La ragazza atterrò ancora incredula mentre lui riinfoderò l'arma a cui si appoggiò per non cadere.

- Bene... Non hai più proiettili in mano e neanche nella borsa. Ora rimani la buona per un'ora... -

- MA COME TI É SALTATO IN MENTE. MI HAI DISTRUTTO LA BORSA !!! -

- Le regole non lo vietavano... -

La ragazza era infuriata e non gli uscivano le parole. Poi un sorrisino iniziò a crescere sulla sua faccia finché non scoppiò a ridere.

- AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH !!! Ok, hai vinto tu ahahahahah. Però... non é finita. -

- Che vuoi ancora? -

- Non ti ricordi? - disse Vanvan avvicinandosi a lui con un sorriso malizioso e un dito alzato - Prima della mia tregua ti avrei dovuto toccare. -

- E allora sbrigati, toccami e finiamola. -

- É un vero peccato che tu ti sia fatto colpire così tante volte dalle mie sfere speciali. Magari la prossima volta farai più attenzione... - Il dito iniziò come a vibrare ma quando Mirko se ne accorse era troppo tardi.

- Ma cosa ha il tuo... - la ragazza lo toccò al petto e anche Mirko vibrò per qualche secondo spalancando gli occhi e iniziando a sanguinare dal naso e dalla bocca, poi cadde a terra come un corpo morto.

Non... riesco a muover... Sto... perdendo... I sensi...
   
 
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