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Autore: kymyit    08/01/2016    9 recensioni
Fuori in un modo, dentro in un altro. O uguali? Cosa c'è dentro i personaggi di One Piece? Perché finiscono per comportarsi come si comportano? Preparatevi ad esplorare due mondi che credete di conoscere molto bene, ma che vi riserveranno molte sorprese.
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Eustass Kidd/Trafalgar Law
Note: Cross-over, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Nella Flotta dei Sette





Era solo da due mesi che Trafalgar Law era entrato nella Flotta dei Sette. Ovviamente, non era piacevole per lui sentire i commenti di altri pirati al riguardo, ma si fece scivolare addosso ogni insulto, perché aveva una vendetta da curare ed era solo alle fasi iniziali del suo piano. Nel suo cervello, le sue emozioni era sedute ordinatamente alla plancia di comando, pronte ad affrontare la giornata. Una riunione al Quartier Generale della Marina era sempre motivo di stress, ma quella volta avevano un motivo in più per essere nervosi. La Rabbia di Law sedeva al centro, con le dita rosse che si sfioravano a comporre il triangolo del potere e l'aria seria e calma, le macchie sul suo cappello emettevano caldi bagliori pronti a divampare. Covava dentro di sé tutta la rabbia che Law aveva maturato negli anni, da quando Flevance era stata distrutta, da quando Corazon era morto, fino ad arrivare al giorno attuale.
-Dobbiamo essere pronti.- disse.
-Cerca di non sbroccare.- replicò Disgusto, un Law verde che sembrava più il piccolo Law che non il Law ventiquattrenne.
-Non muoio dalla voglia di rivedere Doflamingo...- replicò Tristezza, seduto composto allo stesso tavolo. Una versione paffuta e azzurrina del Chirurgo, la sua versione dopo un incontro ravvicinato con una montagna di onigiri.
-Eppure lui verrà.- rispose Rabbia con occhi dardeggianti.
-Non vedo l'ora che Kaidou lo faccia a pezzi!!- saltò su Gioia, decisamente su di giri.
-Calma, calma...- intervenne Paura, un Law viola terribilmente pallido e magro con due occhiaie marcate, dovute al fatto che era lui a concepire i piani elaborati del Chirurgo della Morte, per la realizzazione dei quali univa il timore delle conseguenze nefaste ad una certa pignoleria. 
-Cerchiamo di non fargli capire che tramiamo qualcosa.- rise nervosamente.
-Oi, oi, eccolo, eccolo!- esclamò Rabbia richiamando l'attenzione dei suoi colleghi. 
Nel corridoio, di fronte a Law, c'era Doflamingo col suo sorriso smagliante che prometteva tutto il male del mondo e il suo soprabito che era un pugno in un occhio. Law capì di non poterlo evitare, aveva pensato a lungo a cosa dire o fare in una situazione simile, sapeva che prima o poi avrebbe dovuto confrontarsi con lui e dopotutto non poteva sfuggire a quella riunione, c'era troppa roba in gioco per non farlo.
-Calmo... calmo...- Disgusto tentò di calmare Rabbia, molto poco convinto. Sotto il cappello del rosso, le braci dell'ira ardevano lanciando bagliori sempre più chiari. D'altro canto, la piccola emozione verde stava per vomitare grazie ai gusti pacchiani del fenicottero.
-Ragazzi, calma, calma...- cercò di farli concentrare nuovamente Paura. Doflamingo era diversi metri di distanza da Law. -Merda, merda, merda!- esclamò istericamente calandosi il cappello ai lati del viso secco -Cosa avevamo deciso di fare?!-
Doflamingo era sempre più vicino.
-Come sarebbe a dire?! Era un tuo piano!- s'irritò Rabbia.
-Io te l'ho detto che non eravamo pronti ad un incontro col fenicottero ORA!- replicò Paura. -E adesso che facciamo?-
Trafalgar Law tentennò nel corridoio. Come comportarsi?
Svignarsela non era contemplato prima di tutto per orgoglio, ma...
-Ne abbiamo parlato per ore, tira fuori i ricordi!- ordinò Rabbia, dopo aver scrollato con forza Paura.
-Non li trovo, non li trovo!- urlò quello, frugandosi fra le varie sfere accantonate apposta per l'occasione, giusto in caso di un ripassino veloce.
-Ehm...- iniziò Gioia, torturandosi i ciuffetti azzurrini sotto il cappello giallo. -Li ho rimessi apposto in un eccesso di ottimismo...-
Rabbia pensò di incenerire lui prima di Doflamingo.
-Meno sette metri!- piagnucolò Tristezza.
Doflamingo si fermò a un passo dal Chirurgo della Morte, il quale, di nascosto, iniziò a sfilare dalla tasca posteriore dei pantaloni un piccolo pugnale.
-Oh, sì bravo! Con Cora ha funzionato una meraviglia, ricordi?- saltò su Rabbia.
-Infatti, sei stato tu a pugnalarlo!- replicò Disgusto.
-E ha funzionato una meraviglia, visto che siamo ancora vivi!-
-Ti stai arrampicando sugli specchi!-
-Ehm, ragazzi, fenicottero a cinque metri! Quattro! Tre!- 
Il Disgusto e la Rabbia di Law erano troppo impegnati a prendersi a pugni per ascoltare Tristezza e Paura.
Era il momento cruciale.
Certo, la vista di Doflamingo scatenava il peggio di tutti loro (e Law aveva il cervello nel caos totale), ma proprio per il bene del piano dovevano resistere!
-Che facciamo?- borbottò Tristezza.
-Ho un'idea.- rispose Gioia ridendosela malefico fra un orecchietta giallo e l'altro. Disgusto e Rabbia si fermarono coi pugni a mezz'aria.
-Un'idea come quelle che tiri fuori quando c'è Eustassya?- domandò l'emozione verde col sopracciglio inarcato.
-Più o meno!- cinguettò Gioia voltandosi verso la plancia e, teatralmente, come a suonare un enorme organo di canne, alzò le braccia sottili per colpire tasti inesistenti con le dita sicure a comporre la melodia del Male che precedeva ogni malefatta del Chirurgo della Morte.
Doflamingo arrivò a meno di un metro di distanza dall'altro pirata.
-Da quanto tempo non ci si vede, Law.- sogghignò Doflamingo con quel suo sorriso maligno, chinandosi su di lui. Law si ritrasse il tanto di non dover respirare la sua schifosa colonia e ringraziò il cielo che non fosse Trebol.
-Dofy.- replicò con un tono neutro per poi superarlo.
-Aspetta, aspetta, aspetta. E' così che ci si comporta? Ti ho educato così? Corazon ti ha proprio rovinato.-

-IO LO UCCIDOOOOO!- strepitò Rabbia, con la testa in fiamme e le altre emozioni dovettero dar fondo a tutte le loro energie per impedirgli di mettere le mani sulla plancia.
-Pessima scelta di parole, pennutto!- esclamò Gioia, malefico.

-E' solo che non vorrei essere qui quando incontrerai l'Imperatrice Pirata, Dofy.- disse il chirurgo col tono più neutrale del suo repertorio. Doflamingo inarcò un sopracciglio.
-Sì, pare abbia saputo cosa volevi fare al suo amato a Marineford.-
Il Demone Celeste si sentì un tantino confuso.
-Come, scusa?-
Law celò a malapena il suo trionfo sotto il berretto maculato, continuando a camminare come se nulla fosse. E il suo sorriso si aprì ancora di più quando Hancock, come previsto, svoltò l'angolo in scivolata come una furia inferocita.
-MALEDETTO PENNUTO, COSA VOLEVI FARE AL MIO RUFY?!-
Il cielo doveva ben volere Trafalgar Law.
Fu una vera fortuna che la donna passasse da quelle parti.
Forse.
-Oh, ecco il piano H!- esclamò Paura alzando vittorioso il ricordo appena recuperato dallo scaffale.
Dopotutto, se c'era una cosa che Law aveva imparato da Doflamingo, era studiare ciò che lo circondava. Alleati, nemici, amici, pedine utili.
-MUORI PORCO SCHIFOSO!-
Amazzoni.



Note: Eccoci qui per il nostro secondo appuntamento settimanale, siore e siori. Ecco a voi Law!
Ammetto che l'idea di vederlo disperato coi Mugi mi stuzzicava, ma rischiava di diventare i 9 traumi 2 la vendetta.
Certo non è detto che io non riscriva su di lui, eh...
La prossima settimana, avremo Kirachan.
Poi forse Kidd.
Forse, perché ho un'idea delirante, ma è solo un'idea per ora.
Spero vi sia piaciuto anche questo capitolo e grazie per essere passati da queste parti.
Alla prossima!! ^^
   
 
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