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Autore: Ciuffettina    08/01/2016    5 recensioni
Gli ornitorinchi erano ottimi nuotatori ma quando si fosse scatenato il Diluvio, non sarebbero comunque sopravvissuti. Gabriel aveva promesso che non li avrebbe più modificati ma aveva anche giurato di proteggerli…
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Gabriel, Metatron, Nuovo personaggio
Note: Cross-over, Otherverse, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
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- Questa storia fa parte della serie 'Il dietro le quinte della Bibbia'
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Gabriel radunò i restanti ornitorinchi, contandoli e ricontandoli per accertarsi che non gliene fosse sfuggito nessuno, quando una voce alle sue spalle lo fece sobbalzare.
«Gabriel, che cosa stai facendo?»
«Dannazione, Cas! Se fossi un umano, mi sarebbe già venuto un infarto!» Abbassò la voce: «Sai tenere un segreto?»
«Che cos’è un segreto?» chiese Castiel fissandolo perplesso e inclinando la testa.
«Un segreto è quando io ti dico una cosa e tu non devi riferirla a nessuno, neanche a Michael o Metatron, sei capace di non divulgarlo in giro?»
«Credo di sì…» rispose. «E poi nessuno parla con me…»
«Sto per spedire gli ornitorinchi dall’altra parte del mondo per salvarli dal Diluvio.»
«Manderai anche gli umani?» chiese Castiel speranzoso.
«No, loro sono stati condannati» rispose Gabriel cupo.
«Ma sono le opere d’arte di nostro Padre!» obbiettò sconvolto.
«E Lui ha deciso di distruggerle! Cassy, mi dispiace che tu la prenda così ma purtroppo né tu né io possiamo impedirlo, l’unico che avrebbe potuto era Noé e sai com’è andata la conversione dei peccatori? Malissimo! Ci ha rinunciato dopo solo 68 anni; ha detto che era stufo di farsi ridere in faccia e che se non vogliono ascoltarlo, possono anche crepare tutti quanti… Almeno avessi potuto andare io» sospirò. «Ali spalancate e spada sguainata, si sarebbero convertiti ancor prima che io aprissi bocca…»
Ora sarebbe bastato uno schiocco di dita e forse tutti quegli ornitorinchi sarebbero stati al sicuro dall’altra parte del mondo, ma usare quel potere per spostare così tanti animaletti non avrebbe attirato l’attenzione dei Piani Alti? Certo, prima o poi se ne sarebbero accorti ma meglio poi che prima.
Forse fu quello che lo fermò, forse fu il tono mesto con cui Castiel aveva detto che nessuno parlava con lui… Fatto sta che Gabriel decise di portare in salvo i suoi protetti in un altro modo.
E pazienza se ci vorrà più tempo.” «Se vuoi aiutarmi, prendine più che puoi e seguimi.»
Come aveva immaginato, Castiel era stato più che felice di aiutarlo. Fecero 755 viaggi, portando anche le loro uova e molti vermi e gamberetti di cui gli ornitorinchi erano ghiotti.

Tornati a casa, si sdraiarono supini sopra una nuvoletta, con le ali spalancate per farle riposare.
«Sei stato proprio bravo, Castiel» gli disse Gabriel.
«Lo… lo pensi davvero?» gli chiese il minore sedendosi per guardarlo meglio.
«Certo che lo penso davvero» gli rispose l’arcangelo, puntellandosi su un gomito e arruffandogli i capelli. «Si può sempre contare su di te.»
«Contare? Non capisco…» gli chiese inclinando la testa.
«Non importa» sbuffò Gabriel divertito. «Riposati ora» disse sdraiandosi nuovamente.


Com’era prevedibile, Metatron convocò Gabriel nel suo ufficio per fargli una bella ramanzina sul fatto di aver salvato più di 3.000 animali che invece erano stati condannati insieme agli altri.
«Ti sbagli, la sentenza di nostro Padre non li riguarda. Rileggi ciò che Egli ha decretato» gli disse Gabriel, con un’espressione innocente.
Metatron sbuffando prese uno dei papiri che stavano sugli scaffali. «Voglio proprio vedere… ecco qui. “Sicché il Signore disse: ‘Io voglio cancellare dalla faccia della terra l’uomo, i mammiferi, i rettili, gli uccelli e gli insetti, perché mi dispiace di averli creati.’” sicché come vedi…»
«Rispondi a questa domanda» lo interruppe Gabriel sorridendogli maliziosamente. «A quale categoria appartengono gli ornitorinchi?»
«Sono… beh, hanno il pelo quindi dovrebbero essere mammiferi… però fanno le uova… e non hanno neanche le mammelle… Ma che razza di animali hai creato?» esclamò sconcertato.
«Una razza che, come vedi, non andava distrutta, altrimenti nostro Padre li avrebbe nominati, non ti pare?» concluse Gabriel trionfante. «Li ho spostati proprio per evitare che venissero annientati per sbaglio.»
Mentre lo scriba si scervellava per capire dove infilare i suoi protetti («potrebbero essere uccelli… no, quelli hanno le piume…»), Gabriel si defilò. “Spero che ti si fonda il cervello!” pensò ridacchiando.


Piovve per 40 giorni fortunatamente solo sulle terre “infestate” dagli umani peccatori, dopo 150 giorni le acque cominciarono a ritirarsi e dopo altri 40, Noé poté uscire dall’arca. Per ringraziare il Signore di averlo salvato, decise di sacrificarGli qualche animale puro sull’altare, tra cui alcuni…
«Fermo! Fermo!» strillò Gabriel comparendogli all’improvviso. «Purtroppo ho commesso un piccolo errore… Gli animali con le zampe palmate, per essere puri, devono avere le piume, non il pelo.»
«Vuoi dire…»
«Eh sì, per sbaglio te ne ho fatto salvare 12 in più, spero che non ti abbiano causato troppo disturbo.» “E ora di volata dall’altra parte del mondo!
   
 
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