Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Eirinya    12/03/2009    2 recensioni
Ecco a voi un'altra storia che personalmente adoro! Spero proprio vi piaccia! ^__^ Ah, un avvertimento riferito al primo capitolo: X COLORO A CUI FACESSE IMPRESSIONE IL SANGUE UN CONSIGLIO: NON LEGGETE!!! A tutti gli altri...buona lettura! ^__*
Genere: Drammatico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Draco Malfoy, Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Incontri inaspettati

Incontri inaspettati



Dopo tutto questo tempo che non pubblico su EFP incredibilmente torno, come vedete esisto ancora e ogni tanto torno anche a scrivere.
Chissà che finalmente sia giunto il momento per me di ricominciare le storie lasciate in sospeso.
Come al solito spero che qualcuno ancora mi venga a trovare, nonostante tutto il tempo passato, per leggere la continuazione di questa storia.
E spero, ovviamente, vi piaccia il nuovo capitolo.
Buona lettura!




-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_



Eravamo tornati a scuola nel pomeriggio, anche se la cerimonia era terminata gia nella mattinata, perchè Severus aveva dovuto accompagnarmi a comprare le cose per scuola.
Infatti nel mio baule c'erano solo "strani abiti d'altri tempi", come aveva detto avrebbero definito gli altri i miei capi d'abbigliamento.
Dovevo comprare una divisa nuova perchè quella che avevo indossato il giorno prima era quella della mamma ed era un po' diversa da quella richiesta adesso.
Avrei tanto voluto continuare a portare quella della mamma ma Severus riuscì a convincermi dicendo che si sarebbe sgualcita troppo.
La cosa più terribile accadde quando cercò di portarmi a Diagon Alley, la via magica principale di Londra: era terribilmente affollata.
Senza volerlo iniziai a tremare di paura:era pieno di gente e nessuno di loro era mio parente...erano tutti sconosciuti, più grandi di me, e come tali m'impaurivano moltissimo...
_Z-zio...io...la pozione...-balbettai al limite del panico.
_Di che pozione parli?-chiese lui un po' preoccupato.
_L-la...b-blocca-emozion-non feci in tempo a terminare la frase e lui sibilò in collera:
_Stai scherzando? Costretta a prendere cose del genere per essere in grado di affrontare cose che per tutti sono la normalità!
Era la prima volta che vedevo una persona in collera con me...c'eano state troppe 'prime volte' brutte negli ultimi due giorni...ero stanca e ai limiti della crisi...
Mi allontanai impaurita anche da lui, ero spaventata...non sapevo dove andare...da una parte lo zio che avevo appena conosciuto e che era arrabbiato, dalla'ltra quella folla di gente rumorosa e sconosciuta che mi terrorizzava...
Il mio più grande desiderio in quel momento era rintanarmi in un angolino buio e silenzioso lontano da tutto e da tutti...iniziai a piangere e a singhiozzare, la testa china, disperata....
Severus(probabilmente vedendomi così) si accorse di aver esagerato,probabilmente pensò al motivo del mio comportamento e capì.
Si avvicinò appoggiandomi il braccio e parte del suo mantello sulle spalle, creandomi come una piccola di nicchia nella quale mi rifugiai, grata, stringendomi a lui.
Al riparo del suo mantello i rumori e il vociare di tutte quelle persone sembrava più ovattato...
Smisi di tremare, ma mi strinsi leggermente di più a lui, che pareva imbarazzato dalla cosa...solo che non ci pensai più quando ad un tratto sentii il suo odore personale:pareva una via di mezzo tra sandalo, cuoio e una mistura di erbe che non riuscivo a riconoscere.
Nulla a che vedere con quello della mamma, che sapeva di tiglio e gelsomino, o il mio, che la mamma diceva fosse caprifoglio e gelsomino... <>mi diceva sempre...
Il papà non l'avevo mai stretto, nessuna manifestazione d'affetto: lui era il patriarca, queste le chiamava solo "smancerie".
Era la prima volta che sentivo l'odore personale di qualcuno che non fosse la mia mamma...
Sarà per la mia passione per la preparazione di pozioni, ma il mio olfatto era più importante, più prepotente, rispetto agli altri sensi.
E fu quell'odore che mi calmò...mi riportò ad uno stato di lucidità mentale dal quale il panico mi aveva strappato.
_...Zio..?-esitai-..Grazie...-bisbigliai infine.
Lui al colmo dell'imbarazzo, mi strinse leggermente la spalla con la mano, poi aggiunse:
_Vieni con me. Iniziamo da un luogo più semplice.
E si mosse,f acendomi camminare nella "nicchia" vicina a lui.
La gente attorno cominciava a farsi troppo vicina, sentivo profumi superficiali di così tante persone che mi venne la nausea. Mi toccavano il gomito, il braccio, il piede: era orribile. Faceva persino ribrezzo.
Alla fine ci ritrovammo in un vicolo in ombra, pressochè deserto.
Severus tolse mano e mantello dalle mie spalle e mi scrutò in viso, per osservare il mio stato.
Tentai un sorriso stiracchiato e , prima che si sentisse costretto a chiedermelo lui, risposi a quella che mi sembrava essere la sua tacita domanda:
_Sto meglio...un po' scossa, ma ora va meglio...grazie...
Annuì pensieroso, poi cambiò espressione e discorso.
_Da quant'è che prendi la pozione blocca-emozioni?
_Da quando ho imparato a prepararla: due anni circa.. L'avevo preparata nel caso avessi dovuto recarmi personalmente fuori da Nott Manor per qualche motivo particolare.
_La prepari da quando avevi nove anni, dunque...notevole direi E chi ti forniva gli ingredienti? Chi ti ha insegnato ciò che sai?
_Ho imparato dai libri, avevamo un'ottima biblioteca a casa...-un momento di pausa nel pensare alla mia biblioteca...alla mia casa...a...
Scossi la testa.
_Consegnavo a mio padre una lista con ciò che mi serviva e lui faceva pervenire a casa tutto. Non so lui da chi si rifornisse.
_Capisco. E dici di aver bevuto quella pozione prima di partire per Hogwarts...
_Ha funzionato, anche se la febbre ne ha alterato leggermente il funzionamento e abbreviato la durata.
_Avresti dovuto dirlo subito a Madama Chips! Le pozioni per curarti avrebbero potuto avere reazioni pericolose con la pozione blocca-emozioni. Non ci hai pensato?- il suo rimprovero era duro e mi fece male.
_Come avrei potuto dirglielo nelle condizioni in cui ero?-ribattei ferita, sbottando nervosamente.
_Avresti dovuto mettere al corrente subito un insegnante. Un pozionista deve sempre pensare a queste cose.-terminò, lapidario.
Abbassai lo sguardo, colpevole: sapevo che aveva ragione e questo mi faceva stare solo peggio.
Rimanemmo un momento in silenzio, finchè non trovai il coraggio per cambiare argomento.
_Dove ci troviamo ora?
_Ti porto in un negozio che a quest'ora sarà probabilmente deserto. Devo comprare degli ingredienti. Allora...immagino lo troverai interessante, ma ti avverto immediatamente: non comprerai nulla, non toccherai niente, starai vicino a me e non tenterai di tornarci da sola.
Annuii.
_Si trova a Nocturne Alley. Non è un buon posto per una bambina, ma lo è per un pozionista esperto.
Lo fissai penetrante.
_No, tu non lo sei ancora.-mi zittì e s'incamminò.
Mi tenni al suo fianco mentre ci spostavamo e notai che in questa via vi erano persone diverse rispetto a quelle che avevo visto in Diagon Alley.
Innanzitutto ce n'erano molte, molte meno; vi erano persone eleganti e persone vestite di stracci, ma entrambe le tipologie parevano stranamente cupe.
Uno aveva persino un'espressione colpevole e guardinga, come di qualcuno che non avrebbe dovuto trovarsi lì.
Infine ci trovammo di fronte a un negozio dalle vetrine sporche e da un'insegna nera e arrugginita che non feci in tempo a leggere, perchè Severus mi prese per un braccio con una certa delicatezza ed entrò all'interno.
Nell'istante in cui entrammo suonò un campanellino, poi la porta si richiuse alle nostre spalle con un tonfo attutito.
Lo scampanellìo argentino risuonava ancora leggero nella penombra della stanza.
Subito una zaffata di odori piuttosto forti mi assalì, ma nonostante fossero pungenti e quasi nauseabondi, erano odori che bene o male conoscevo: gli stessi della mia dispensa.
Ascoltai attentamente gli ingredienti che Severus ordinò all'anziano e arcigno commesso...dovevano essere spese personali più che per la scuola, a meno che a Hogwarts gli studenti potessero preparare distillati del sonno profondo o Veritaserum.
Erano le uniche pozioni che ero certa si potessero produrre con quegli ingredienti lì, certo poi se ne sarebbero potute fare altre, in quel caso però non si sarebbe fatto preparare le code di rospo in polvere, ma le avrebbe richieste intere e non avrebbe avuto senso comprare le piume di Jobberknoll che si sa vengono utilizzate per sieri della verità e pozioni mnemoniche...solo nel primo caso vengono comprate quelle piccole, di uccellini quasi implumi, mentre nel secondo caso vengono utilizzate quelle dei volatili più adulti, in particolare per la pozione che rimuove i ricordi si utilizzano quelle di Jobberknoll appena morti, dopo il loro caratteristico grido.
Appena uscimmo gli chiesi a bassa voce:
_Ma non sarebbe illegale preparare Veritaserum senza autorizzazione e il distillato del sonno profondo in una scuola?
Mi osservò sorpreso, ma non fece in tempo a rispondermi quando una voce si rivolse a lui salutandolo:
_Severus...da quanto tempo.
_Ormai è quasi una settimana che non ci vediamo Lucius.-rispose al saluto lui, glaciale. Poi aggiunse, con tono leggermente più ironico- Quasi mi chiedevo dove fossi finito...
La persona che si era presentata davanti a noi era un uomo dai lunghi capelli di un biondo abbagliante, occhi di un incredibile azzurro ghiaccio, carnagione nivea e vestito con un'eleganza particolarmente raffinata.
Si voltò verso di me prima che Severus m'introducesse a lui.
_Vedo che sei in compagnia, Severus, una tua studente?-e senza attendere risposta, dopo avermi leggermente squadrato si presentò affabile:
_Il mio nome è Lucius Malfoy, signorina.-e con tutto il suo fascino chinò la testa in un gesto di rispettoso saluto.
Rimasi colpita dalla sua cortesia e subito mi venne in mente ciò che in anni e anni mi aveva insegnato mio padre, mi ricordai anche dell'ultima(nonchè unica) volta che l'avevo pronunciato di fronte a Severus e mi voltai verso di lui, come a chiedergli il consenso. Forse colse al volo ciò che gli chiedevo, forse era venuto in mente anche a lui, ma annuì impercettibilmente.
Ritornai perciò velocemente tutta la mia attenzione all'uomo e con uno dei miei più graziosi inchini(ringraziando il cielo di indossare il mio vestito più elegante, anche se l'avevo tenuto per i funerali)mi presentai: _Signorina Neith Uadyet, della casata Nott. Figlia di Malcolm Nott ed Eileen Piton, entrambi di linea di sangue diretta.-mi presentai con eleganza, utilizzando la formula più ricercata che riuscii a ricordare.
Il sorriso che mi fece il signor Malfoy mi fece sciogliere, era quello di una persona che approvava ciò che avevo detto...una bella sensazione.
_Direi che la signorina Nott ha imparato le buone maniere di un tempo... Quindi sarebbe tua nipote, giusto Severus?
_Si, Lucius. E ora è sotto la mia responsabilità, sono il suo tutore.
_Ho sentito quello che è successo...-e tornò a rivolgersi a me- le mie più sentite condoglianze per l'accaduto. - mi disse formalmente, ma nei suoi occhi vi era una leggera scintilla di pietà.
Accettai quel briciolo di compassione e la sua formalità, anche se m'incupii non appena mi riportò in mente l'accaduto. Ora ero orfana...di mamma e papà....non volli permettermi di ripensare al motivo, al come e al quando. Risposi solo:
_La ringrazio.-e rimasi in silenzio, mentre continuavano i loro discorsi. Stavo iniziando a indurirmi l'animo dopo l'accaduto...Le piccole cose che prima mi facevano star male e mi rovinavano le giornate ora sembravano sciocchezze da bambini...era come se fossi invecchiata improvvisamente, divenuta adulta tutt'a un tratto. E nel modo peggiore.
Persa nei miei pensieri non seguii affatto il resto della conversazione, attendendo solo che finisse per poter finire in fretta le compere.
Così quando il distinto signore biondo ci salutò e se ne andò non compresi il motivo per il quale lo zio si fosse così incupito, ma mi guardai bene dal chiedere qualsiasi cosa. Gli adulti hanno i loro segreti, e soprattutto se peggiorano il loro umore, è melio non fare domande inutili e fuori luogo. O almeno così mi aveva insegnato mio padre.
Chiusi la mia mente ad ogni altro pensiero legato alla mia famiglia e continuai a camminare silenziosamente al suo fianco, come fossi stata sola...

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Eirinya