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Autore: unbreakable    11/01/2016    2 recensioni
Ambientata in "Naruto: Road to Ninja".
 
Sasuke Uchiha era definito un "rubacuori", colui che era abituato ad avere ogni ragazza ai suoi piedi e cercava sempre nuovi approcci per conquistarne altre. Era convinto di aver fatto breccia anche nel cuore di Sakura Haruno ma, quest'ultima, col passare del tempo, si rese conto che quello non era il Sasuke di cui era innamorata, per ciò mostrò di non avere alcun interesse verso di lui. Sasuke, intuendo che ella non era caduta ai suoi piedi come aveva creduto, decise di continuare a corteggiarla così da farla finalmente innamorare.
Nonostante i vari tentativi, ogni suo approccio pareva non funzionare e la ragazza si dimostrava essere sempre meno interessata a lui.
Ce la farà Sasuke a conquistare il cuore di Sakura oppure dovrà mettere l'orgoglio da parte e arrendersi all'evidenza di aver bisogno di rinforzi?
 
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Questa storia mi è venuta in mente mentre guardavo il sesto film di Naruto.
È la prima volta che mi cimento in una storia comica/demenziale, quindi siate clementi.
Sarà una mezza SasuSaku ma ci sarà anche un po' di NaruHina. Spero possa strapparvi almeno un sorriso!
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Sasuke quel giorno si sentiva sicuro di sé, molto più del solito. Si era svegliato di buon umore, si era dato una lunga e accurata sistemata ai capelli, al viso ed alla pelle e, in seguito, si era vestito dei soliti abiti che indossava per uscire. In quella giornata era convinto che avrebbe conquistato Sakura, colei che non era cascata nei suoi classici ma infallibili tranelli. Era un cacciatore esperto che non si lasciava mai sfuggire una preda, ma la ragazza in questione era davvero molto agile dato che, ad ogni suo tentativo, lei si spostava dal mirino. Era davvero un'ardua sfida quella che i due avevano intrapreso, ma Sasuke era convinto che, prima o poi, sarebbe riuscito a vincere, ribadendo quanto fosse fantastico.
Per questo motivo si ritrovava davanti alla porta dell'abitazione di Sakura, un po' indeciso se bussare o meno. Nonostante fosse una bella e tenera ragazza, la sua forza era davvero strabiliante e non voleva ricevere un pugno che rovinasse il suo bel viso; ma aveva deciso che si sarebbe buttato, che avrebbe affrontato qualsiasi rischio perché, prima di tutto, era un fiero Uchiha. Non avrebbe infangato il nome della sua famiglia mostrandosi debole di fronte ad una bella ragazza che non lo voleva, ma avrebbe dimostrato la sua grinta e la voglia di combattere per lei. Furono proprio quei pensieri colmi di speranza che portarono Sasuke a bussare due volte di fila alla porta della casa di lei, con sguardo deciso. Non si sarebbe lasciato rifiutare un'altra volta: una terza sconfitta lo avrebbe portato ad una depressione che sarebbe durata per chissà quanto tempo, e nemmeno un esercito di ragazze invaghite di lui lo avrebbero tirato su di morale. Era deciso nella sua impresa e non voleva essere debole, voleva essere un forte combattente, così da dimostrare a Sakura che lei non era una preda qualunque.
Dopo pochi minuti ─ che a Sasuke parvero anni, la porta finalmente si aprì. Di fronte a lui comparve la ragazza che tanto bramava, vestita di un accappatoio bianco ed i capelli rosa un po' bagnati che le toccavano leggermente le spalle. Rimase al quanto di stucco quando la vide, specialmente perché la trovò più bella del solito ─ non sapeva nemmeno perché, ma dopo averla vista qualcosa gli diceva che quella era sicuramente la volta buona. Dopo aver notato che era proprio lui, l'espressione di Sakura divenne irritata, e ciò lo dedusse anche lo stesso Sasuke. Cercò comunque di rimanere lucido e di non lasciarsi intimidire dal suo sguardo, dato che era sicuro che, se avesse vacillato anche solo per un momento, quella terza occasione sarebbe andata totalmente in fumo.
«Che vuoi?» Domandò acida Sakura, non invitando il ragazzo ad entrare in casa sua. Aveva inteso sin da subito che sarebbe stata una conversazione piuttosto difficile, specialmente perché la ragazza mostrava già un po' di astio nei suoi confronti.
«Volevo sapere come stavi» Disse lui, rimanendo sulla difensiva. Purtroppo per lui si stava lasciando intimidire dallo sguardo feroce della ragazza ─ non si era mai reso conto di quanto quest'ultima, alle volte, fosse spaventosa. Aveva un carattere piuttosto complicato, essendo una persona poco paziente e piuttosto permalosa; lo aveva sempre saputo ma non aveva mai sentito la sua rabbia su di sé, a parte nelle ultime due volte in cui aveva avuto l'occasione di parlarci ─ o meglio, provarci.
«Stai facendo il giro delle case delle tue conquiste? Penso tu abbia sbagliato abitazione, io non faccio parte del tuo "fan club"» Dopo queste parole, il ragazzo sorrise nervoso, non sapendo come controbattere. Di solito faceva davvero la routine di andare a dare il buongiorno a tutte le sue conquiste ─ quelle che si ricordava, ma quella mattina aveva cambiato totalmente i suoi piani solo per lei. Per Sasuke era stato un grande sacrificio, dato che vedere tante belle ragazze di prima mattina che lo guardavano con occhi completamente innamorati lo facevano sentire bene e lo mettevano di buon umore. Quella giornata sarebbe stata diversa perché, in cuor suo, non voleva che Sakura ce l'avesse con lui; nonostante tutto, a lei ci teneva ancora e la riteneva una buona amica, ma non riusciva più a vederla soltanto in quel modo. Ormai era diventata un obiettivo che voleva assolutamente completare, e per farlo avrebbe dovuto mettere da parte l'affetto che provava per lei ed essere più egoista di quel che già era.
«No, almeno per oggi i miei piani sono diversi» Si affrettò a dire Sasuke, convinto. «Voglio passare una giornata con te e so che se rifiuterai la mia richiesta, sarà solo perché non vuoi essere una delle tante, ma diversa. So che in fondo non ti sono indifferente e che vorresti passare più tempo con me, quindi non negare l'evidenza solo per semplice gelosia» Sapeva che quelle parole, molto probabilmente, sarebbero state nocive per lui. Infatti aveva fatto attenzione all'espressione del volto di Sakura mentre parlava, così da vedere se la situazione migliorava o peggiorava. Non aveva notato un gran cambiamento, aveva solo sentito un lungo sospiro provenire dalla sua bocca. Era convinto che avrebbe ricevuto un pugno, un calcio o qualsiasi cosa di fisico e doloroso, ma stranamente, niente di tutto ciò avvenne. Con gran stupore, notò un sorriso piuttosto imbarazzato sul viso della ragazza e le guance si erano imporporate, tirando fuori il lato più timido di lei.
«Come.. come fai a conoscermi così bene, Sasuke-kun?» Il tono che aveva usato era terribilmente dolce che quasi tremò, avendo paura che fosse solo una tattica della ragazza per farlo cadere in trappola e poi colpirlo alle spalle. Il cambiamento era stato troppo radicale e ciò lo portava a non fidarsi totalmente della sua improvvisa dolcezza, ma da una parte voleva anche approfittarne.
«Siamo amici da tanto tempo, Sakura; è ovvio che ti conosca così bene» Rispose semplicemente lui, forzando un sorriso. Era inevitabilmente nervoso, dato che non aveva idea se il suo piano stesse funzionando o se la ragazza lo stesse facendo apposta per prenderlo in giro. Tuttavia, decise comunque di non lasciarsi perdere questa occasione. «Dunque... vuoi uscire con me?» Chiese subito dopo, con decisione. A quella richiesta, Sakura alzò le mani e le agitò davanti a sé, nervosa.
«Ho ancora i capelli bagnati e non ho idea di cosa mettermi... è un invito un po' improvviso» Rispose la ragazza, al quanto imbarazzata. Sasuke la guardò quasi ammaliato, capendo che quello era un probabile . Era incredibile anche per lui, ma molto probabilmente era riuscito nel suo intento di conquistare il cuore di Sakura Haruno: il suo obiettivo più difficile. Sorrise vittorioso, avvicinandosi di qualche passo alla ragazza, per poi prenderle una mano che aveva appoggiato sul petto e la strinse nella propria, vedendo in seguito il volto di Sakura diventare completamente rosso.
«Non importa, qualunque cosa ti metterai sarai bellissima» Disse poi, avvicinando il suo volto a quello della ragazza. Insicura, quest'ultima chiuse gli occhi e si lasciò scappare un mugolio imbarazzato, lasciando che Sasuke continuasse ad avvicinarsi. Poco dopo sentì il naso scontrarsi con quello di Sakura, ed il ragazzo non poté che bearsi di vedere il volto di lei così vicino al suo. Ne approfittò per osservare le sue ciglia, piuttosto corte e nere, il suo tenero naso e le sue labbra rosee e pure, che sembrava lo stessero chiamando. Si avvicinò maggiormente, sentendo il fiato di lei sulle sue labbra; se si fosse avvicinato ancora, avrebbe sicuramente fatto la sua conquista più importante e faticosa, ma anche la più bella e significativa. Ma proprio in quel momento così cruciale e bramato, una strana voce femminile rimbombò intorno a loro. Dopo averla sentita, il posto cominciò a dissolversi, e Sasuke si guardava intorno confuso e spaesato. Anche Sakura stava svanendo, ed in pochi attimi, riuscì a capire.

E si svegliò.

Quella mattina il sole picchiava contro la finestra della sua camera, poggiandosi anche sul letto di Sasuke, dove lui era avvolto dalle coperte. Una donna dai lunghi capelli neri stava cercando di svegliare il ragazzo, urlandogli nell'orecchio e scuotendolo per una spalla.
«Sasuke, svegliati! Devi andare con Itachi a fare la spesa!» La persona in questione, dopo varie torture da parte della donna, decise di aprire gli occhi e di verificare dove si trovasse. Con delusione, si rese conto in pochi secondi che quella era la sua stanza e che la donna che lo importunava nel suo sonno era sua madre. Sospirò, piuttosto abbattuto, capendo che le cose non erano così semplici come aveva visto nel suo sogno. Ovviamente in quel "posto" poteva far andare le cose come voleva, in fondo era dentro la sua testa e poteva far avvenire ciò che desiderava, ma non avrebbe mai immaginato che avrebbe addirittura sognato Sakura; ciò gli fece capire che il bisogno di conquistarla andava ben oltre il semplice orgoglio ─ ammetto che mi sta facendo pena.
Dopo minuti interi di lamentele da parte di sua madre, Sasuke decise di alzarsi dal letto e di prepararsi. Non aveva molta voglia di andare a fare la spesa con suo fratello in quanto, la sera prima, aveva discusso con lui. A quanto aveva capito, era arrivato tardi a lavoro per colpa sua e dunque si era subito la punizione datagli dall'Hokage, ed infatti era rientrato a tarda sera. Solitamente quando ritornava a casa era stanco e non aveva voglia di fare altre cose se non mangiare o dormire, invece quella sera aveva deciso di sfogare la sua rabbia sul fratello minore, dandogli la colpa del suo ritardo e di quella punizione ─ Itachi è un bravo ragazzo e Sasuke se lo è meritato.
Nonostante tutto, il ragazzo non riusciva a togliersi dalla testa Sakura. Qualche secondo prima stava pensando a qualche modo per farsi perdonare dal fratello, ma quel pensiero venne subito sostituito da una Sakura in accappatoio e con i capelli bagnati, le guance imporporate ed un sorriso dolce, accolto da un'espressione imbarazzata. Sarebbe mai riuscito a vedere questo sul volto di Sakura dal vivo? ─ La speranza è l'ultima a morire. Sì, starò dalla sua parte per una volta.
Si sistemò con cura i capelli e prese i soliti vestiti dall'armadio, per poi dirigersi in salotto dove, ad aspettarlo, c'era suo fratello. Non appena si videro, Itachi gli lanciò un'occhiata piuttosto arrabbiata e Sasuke non poté far altro che sospirare ─ sarà una lunga e dolorosa spesa.
Poco dopo i due fratelli Uchiha si ritrovarono fuori dalla loro abitazione, ed Itachi aveva un foglio in mano dove sopra, sicuramente, c'erano scritte le cose da prendere. Entrambi non avevano voglia di fare la spesa e di stare insieme, cosa veramente rara, ma il maggiore non voleva commettere un omicidio e Sasuke non voleva essere ucciso ─ si completano, dunque avrebbero, molto probabilmente, svolto quell'incarico in maniera abbastanza veloce e silenziosa. Lungo il tragitto, Sasuke aveva comunque cercato di attaccare bottone col fratello, ma ogni volta che si girava verso di lui per vedere il suo volto, notava sempre un accenno di fastidio e rabbia; ciò lo portava a rifoderare la sua intenzione di parlargli ─ chi è l'infantile questa volta?
In poco tempo raggiunsero il market in cui dovevano fare la spesa, e dall'entrata presero due ceste su cui posare i prodotti. Passarono subito a prendere la frutta dato che il reparto era subito all'inizio; presero ciò di cui avevano bisogno e, senza nemmeno guardarsi o parlarsi, andarono frettolosi verso il prossimo reparto: la verdura. Anche lì presero ciò di cui avevano bisogno senza scambiarsi nemmeno un'occhiata, e quella situazione stava iniziando a dare davvero sui nervi a Sasuke, che anche dentro il market aveva cercato varie volte di parlargli, ma senza successo. Dopodiché passarono al reparto della carne, nel quale dovevano prenderne un bel po', e dunque l'Uchiha minore decise di approfittarne: rimase appiccicato al fratello per tutto il tragitto, passando davanti a molti tipi di carne diverse. Aveva notato che Itachi aveva cercato varie volte di scostarsi oppure di allontanarlo da sé, ma Sasuke era veramente testardo e, dunque, non mollò ─ non sembrano due bambini che giocano?
«Posso sapere cosa stai facendo, Sasuke?» Domandò poco dopo Itachi, notando che il fratello minore stava iniziando ad essere davvero appiccicoso. Si era addirittura avvinghiato ad un suo braccio pur di non farlo allontanare ed attirare la sua attenzione, cosa che, evidentemente, sorprese ed irritò il maggiore.
«È l'unico modo che ho per farmi notare» Rispose con non chalance Sasuke, rimanendo avvinghiato al suo braccio destro. Itachi sospirò, quasi arreso, e per non dare noia alla gente che doveva prendere i prodotti, decise di spostarsi e mettersi da parte, così da non dare noia agli altri compratori. Scrollò comunque il braccio più volte, cercando di far allentare la presa del fratello, ma quest'ultimo, possibilmente, aumentò addirittura la forza con cui era avvinghiato ─ hanno avvistato un koala al supermercato!
«Sasuke, non sei più un bambino...» Disse, piuttosto seccato.
«Nemmeno tu lo sei, quindi dovresti smetterla di fare l'altezzoso e parlarmi» Tuonò il minore, rimanendo ancora attaccato al braccio del fratello. Quest'ultimo pronunciò una piccola risata, capendo solo in quel momento che entrambi si stavano comportamento in maniera abbastanza infantile e che lui, da fratello maggiore, non stava dando proprio il buon esempio.
«Lo so, ma non riesco a non essere arrabbiato con te. Per colpa tua mi sono fatto punire da Kushina» Sospirò poi, ricordandosi della sua punizione. Non era abituato a ricevere rimproveri, in quanto facesse sempre tutto magnificamente e fosse continuamente puntuale, e che svolgesse ogni suo incarico in maniera impeccabile ─ anche lui è un po' modesto e vanitoso, mi sa ─ e per questo non accettava l'idea di essere stato punito per colpa di un semplice ritardo non voluto.
«Mi sono scusato più volte ieri sera, cosa devo fare oltre a questo?» Domandò Sasuke, poggiando la cesta piena di frutta e verdura sul pavimento. Guardava il fratello un po' confuso, non sapendo cos'altro fare o dire per farsi perdonare. Era sicuro di aver fatto tutto ciò che poteva per dimostrarsi dispiaciuto per quell'avvenimento, ma a quanto pare non era così.
«Devi smetterla di pensare solo a te stesso» Rispose Itachi, serio. «Sei troppo egoista, e ricordo che da bambino non eri così. Eri giocherellone, tenero e volevi passare sempre del tempo insieme a me oppure con i tuoi amici; adesso, invece, vorresti passare tutta la giornata davanti ad uno specchio a farti i complimenti» Disse sincero il maggiore, guardando con rimprovero il fratello. Dal canto suo, Sasuke stava cercando di capire se ciò che avesse detto Itachi fosse vero o no ─ lo è, non ci dovresti nemmeno pensare ─, principalmente perché non ricordava di aver passato un giorno intero a guardare la meravigliosa immagine allo specchio ─ mi sembrava strano che non ci fossero stati ancora dei complimenti.
«Oppure vuoi passare una giornata intera con miriade di ragazze che ti vengono dietro solo per il tuo aspetto. Come puoi stare bene così, Sasuke? Capisco che sia bello essere desiderati e che specialmente alla tua età svagarsi sia un bene, ma tutte quelle ragazze non ti ammirano per la tua personalità, ma semplicemente per come sei fatto fuori; stai davvero bene in questo modo?» Le parole dell'Uchiha maggiore colsero alla sprovvista Sasuke, che si ritrovò con lo sguardo a vagare verso le varie persone che passavano vicino a loro. In un certo senso, era vero: nessuna ragazza si era mai soffermata a fargli qualche domanda del tipo "cosa ti piace"; "qual è il tuo colore preferito?"; "pratichi qualche sport o preferisci solo la vita da ninja?"; "hai un animale domestico?" e altre di questo genere. Nessuna aveva mai osato conoscerlo meglio e sapere che tipo di persona fosse, e lui non ci aveva mai pensato. Non si era mai soffermato a pensare veramente se stesse bene in quel modo, se il solo essere desiderato e non amato lo facesse sentire felice ─ il suo cervello forse sta lavorando.
«Beh... sì, sto bene così. Non mi interessa se mi vengono dietro per l'aspetto o per il carattere, l'importante è che vogliano me invece di altri» Rispose semplicemente Sasuke, sorridendo soddisfatto. Ripensava a tutte le conquiste fatte, a come era riuscito a diventare in poco tempo il ninja più affascinante di Konoha e di come, con un solo sguardo, potesse ammaliare qualsiasi ragazza lo guardasse ─ come non detto: il suo cervello è sempre spento.
Itachi sospirò, rassegnato. Sapeva quanto suo fratello fosse testardo ed orgoglioso, e di certo non gli avrebbe fatto capire che la felicità non si raggiungeva in quel modo con qualche semplice parola. «Se questo è ciò che pensi, Sasuke» Disse, per poi portare lo sguardo sul volto del fratello. Notò nella sua espressione una nota di sorpresa, ed il suo sguardo era fisso su un punto ben preciso. Cercò di seguire la direzione dei suoi occhi, e non tanto "sconvolto" notò una chioma rosa camminare non tanto lontano da loro insieme ad una ragazza dai lunghi capelli biondi. In qualche modo, aveva capito che la ragazza che lo aveveva ipoteticamente rifiutato era proprio lei: il suo sogno irrealizzabile, probabilmente. ─ parlando di sogni...
Sasuke non le toglieva gli occhi di dosso; continuava a guardarla come se quei capelli rosa lo avessero rapito, come se quella sua schiena minuta lo stesse trattenendo dal volgere lo sguardo verso suo fratello. Più la guardava e più gli veniva in mente quel sogno che aveva fatto, così reale ma ─ purtroppo per lui ─, così irreale. Voleva rituffarsi a dormire per ritornare in quel sogno, per concluderlo, per fare in modo che una parte del suo orgoglio perso, tornasse indietro. Per colpa di Sakura si sentiva molto più debole rispetto a prima, si sentiva violato dopo aver ricevuto due rifiuti consecutivi, e non aveva ancora trovato una valida motivazione al suo continuo tenersi alla larga da lui ─ proprio non ci arrivi, eh?
«Sasuke?» Itachi lo risvegliò dai suoi pensieri, dopo averlo chiamato per la terza volta. In quel momento, Sasuke si rese conto che non doveva stare insieme a suo fratello, ma che doveva andare all'attacco e mirare nuovamente al cuore di Sakura. Per un attimo aveva pensato di arrendersi e tale pensiero gli fece ribollire il sangue; lui non era un rammolito, non si arrendeva così facilmente né aveva intenzione di mandare all'aria la sua reputazione da puro playboy. Ignorando Itachi, si incamminò verso Sakura, con passi sicuri e decisi. Un'altra occasione gli si era parata davanti e non l'avrebbe mandata in fumo solo per semplice timore. Se erano nello stesso posto e nello stesso momento ─ secondo la geniale mente diabolica di Sasuke Uchiha ─, significava solo una cosa: che qualcuno, lassù, era dalla sua parte e che faceva il tifo per lui. Adesso toccava al ragazzo fare la sua parte ─ per la terza volta, ma è solo un dettaglio insignificante, in fondo ─ e non deludere colui che aveva voluto dargli un'altra possibilità. Sakura era sempre più vicina e lui sentiva il traguardo sfregarsi sotto i suoi piedi; mai si era sentito così sicuro come in quel momento. Sakura Haruno sarebbe stata sua, e lui lo sapeva con certezza. D'altronde, chi poteva resistere al fascino di un Uchiha alla terza volta?




Nel mentre, Uchiha Itachi era rimasto solo a fare la spesa. Teoricamente doveva farla con suo fratello minore, ma quest'ultimo aveva deciso di abbandonarlo per la sua ossessione verso il sesso femminile.
Uchiha Itachi si era promesso di non provare più la voglia di uccidere il suo intero clan ed il suo adorato fratellino, in fondo i suoi parenti non c'entravano nulla con la testardaggine dell'altro, ma per ogni precauzione era meglio non far nascere altri simili come lui ─ probabilmente la rabbia ha un brutto effetto sul caro e amato fratello di Sasuke.
Uchiha Itachi era costretto a fare la spesa da solo, anche se non ne aveva voglia e sebbene loro madre avesse mandato entrambi a farla.
Lui passava sempre per il figlio bravo in tutto, premuroso, obbediente e responsabile, e dunque si chiedeva: com'era la vita da ribelle? ─ Ha qualcosa in mente, me lo sento.
Uchiha Itachi decise di continuare la spesa e di pensare alla sua vita una volta ritornato a casa. In quel momento era troppo impegnato a prendere qualche pezzo di carne per pensare a come svagarsi, proprio come faceva suo fratello minore Sasuke. ─ Itachi è un po' perso.












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Salve a tutti i lettori!
Eccomi qua col terzo capitolo. Bella la trollata all'inizio, vero? Mi sono divertita molto a scrivere il sogno, eheh.
Dal quarto capitolo in poi entreranno in scena anche altri personaggi che ─ forse, avranno un ruolo fondamentale per il nostro Sasuke. Il suo orgoglio sta venendo abbattuto piano piano, specialmente a causa di quel sogno che gli ha fatto capire qualcosa, ma cosa? Boh, io non ne ho idea!
Giuro di non odiare Itachi, anzi: è uno dei miei personaggi preferiti. Però ce lo vedo bene nella parte del fratello mezzo disperato che cerca di far capire al più piccolo che sta sbagliando ma che, però, non riesce nel suo intento. Ho anche altre idee per lui, e diciamo che non avrà vita facile in questa storia: Sasuke gli darà un bel po' di problemi.
Non avendo altro da dire, direi che posso finirla con ciance.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto ─ e ammetto che non è molto divertente, ma è anche una fanfiction romantica (non proprio, però in parte lo è) e dunque ho voluto inserire un po' dei sentimenti insicuri di Sasuke.
Alla prossima!
  
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