Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: Iliveonlyforthemanga    11/01/2016    1 recensioni
[STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA!
REVISIONE E MIGLIORAMENTO DEI CAPITOLI!]
E se i personaggi di Black Butler capiatssero nella Divina Commedia di Dante?
Dante posò la penna sul tavolo e si sgranchì le dita, osservando con occhio critico il proprio scritto, correggendo eventuali imperfezioni.
(...)
"Che posto è mai questo?" chiese Ciel, alquanto seccato.
Sebastian scrollò desolato la testa, non sapendo rispondergli.
Davanti a loro, un fitto bosco si ergeva minaccioso e imponente.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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"Dai qui in poi procederemo un po' alla svelta. Quindi, signori, non temporeggiate, non fate domande e andiamo avanti spediti!" annunciò Grell con voce squillante quella mattina, facendosi apparire in mano come per magia  alcuni dolcetti per la colazione.
Ciel sbadigliò sonoramente, stiracchiandosi piano.
Il terribile dolore che lo aveva colpito due giorni precedenti nella foresta era quasi del tutto scomparso, avendolo però lasciato un attimo destabilizzato e piuttosto debole, ma Grell lo aveva rincuorato dicendogli  che era già stata una fortuna così, poiché da un colpo simile quasi nessuno si era ripreso.
'Nsomma, a dirla in breve, gli era andata di culo.
Tutti e tre sgranocchiarono in poco tempo la colazione, poi balzarono in piedi, pronti per continuare il loro viaggio.
Sebastian si portò in maniera quasi impercettibile vicino al suo bocchan, sia per controllare che stesse effettivamente bene, sia per poterlo stuzzicare ogniqualvolta ne avesse l'occasione giusta.
La loro guida, davanti a loro, saltellò felice, portandosi le lunghe braccia dietro la testa e ammirando il cielo azzurro, fischiettando nel frattempo un motivetto sconosciuto ai più.
Giunsero in fretta e di buona lena al punto finale della lunga strada della foresta, fermandosi solo a guardare indietro il profilo della terribile foresta ormai alle loro spalle.
Un'ampia spiaggia di sabbia nera si estendeva, infatti, dinanzi a loro.
Era a forma di U, con ampi scogli che ne delineavano il contorno, lambiti incessantemente dal mare impetuoso che si scontrava contro di loro.
Ciel arcuò elegantemente un sopracciglio "Grell, mi dici ora come si passa? Noi non possiamo nuotare, e dubito che una barca div..." -qui si fermò appena in tempo per evitare di ripetere la brutta esperienza-"ehm.. una barca..come dire.. più..più..sacra" - ecco, era riuscito a trovare un termine consono- "dubito che una barca così ci voglia trasportare"
Sebastian annuì vigorosamente, essendo d'accordo col proprio padrone.
Grell sorrise bonariamente "Cari demoni, avete ancora tanto da imparare! È proprio qui che arriva in nostro aiuto Pluto!"
E così dicendo allargò le braccia come a voler abbracciare tutto il panorama circostante.
"Pluto...? Ehi bello, vieni qui, dai! Ti do i crocchini, se fai il bravo!"
Ciel e Sebastian si scambiarono allora uno sguardo alquanto perplesso circa l'identità di questo Pluto.
"Va bene che è dall'inizio del viaggio che accadono cose strane, ma questa le supera tutte!" si ritrovò a pensare l'uno, mentre il secondo non volle esprimersi più di tanto al riguardo.
Un ansimare piuttosto rumoroso li fece girare entrambi di scatto, e quattro paia di occhi fissarono, più che sbigottite, un enorme ammasso di pelo grigio e molto vivace sdraiato a pancia in su sulla spiaggia, con un Grell impegnato a grattargli la pancia.
Sebastian si ritrovò, suo malgrado, a trattenere una risata, che però non ebbe la stessa fortuna con Ciel, il quale si tenne la pancia e cominciò a ridere più che a crepapelle.
Grell si alzò,  pulendosi dalla sabbia fine, uno sguardo omicida negli occhi, e Sebastian temette sul serio per la vita del proprio giovane padrone, quando il rosso gli diede uno scappellotto  sulla nuca, costringendolo quindi a ricomporsi almeno un minimo.
"Vuoi dire che sarà questo il nostro fantastico mezzo di trasporto?" chiese Ciel, seduto su uno scoglio a debita distanza dal suddetto soggetto, intento a sua volta ad annusare vivacemente gli abiti di Sebastian.
"Già. Ma ti assicuro che è molto più affidabile di certi soggetti che girano qua ogni tanto.." gli assicurò Grell, rabbrividendo al ricordo di alcuni spiacevoli episodi.
Batté le mani per attirare l'attenzione generale.
"Signori, questo è Pluto, il nostro affidabile mezzo di trasporto lungo tutto il nostro viaggio! Mi preme ricordarvi di tenervi stretti, poiché nel caso cadeste nel fiume, le conseguenze sarebbero, ahimè, alquanto spiacevoli! Dunque, in marcia! Prego, salite prima voi"
Ciel rabbrividì appena, ricordandosi di alcune storie udite poco tempo prima.
Il fiume che si apprestavano a sorvolare, infatti, aveva il potere di cancellare la memoria, o, nel peggiore dei casi, di modificarla in peggio, cosicché uno si ritrovava a non sapere più chi fosse, a volte con conseguenze pessime.
Perciò, mentre si accingeva a salire sul dorso di quel Pluto, si strinse più forte che poté al suo pelo, e fu sollevato nel sentirsi stringere a sua volta dalle possenti braccia di Sebastian, che gli diedero subito un senso di protezione e calore.
Per ultimo salì Grell, e a quel punto Pluto guaì leggermente a causa di tutto il peso che doveva sostenere, seppur per poco tempo.
Ma alcune carezze e una promessa di abbondanti croccantini dopo, riuscirono a partire, mentre la spiaggia sotto di loro diventava sempre più piccola e indistinta e un vento nuovamente freddo si abbatté sul viso di Ciel, che per il fastidio chiuse gli occhi.
Grossi goccioloni si abbatterono sulle tre figure, che cercarono di coprirsi meglio che poterono con i mantelli.
Ciel, per quanto strizzasse gli occhi, non riusciva a distinguere il panorama sottostante, in parte a causa del brutto tempo che ancora imperversava, un po' perché Pluto viaggiava a velocità estremamente alta, impedendo ai suoi passeggeri di vedere in che razza di posto li stesse conducendo.
Perciò, il giovane lord dovette arrendersi e cercare di non cadere dal dorso del cane, che ora stava giusto atterrando su un piccolo e angusto spazio di terra nera e arida, guaendo e scrollando la folta coda in direzione di Grell.
Ciel e Sebastian scesero con cautela, sentendosi le gambe pesanti e la testa che girava.
Entrambi si guardarono attorno, mentre un pallido sole faceva la sua comparsa all'orizzonte e la pioggia si diradava.
Sebastian si voltò verso la loro guida, impegnata a salutare Pluto, e le chiese con una punta di curiosità nella voce "Grell, dove siamo? A che punto siamo giunti?"
Il diretto interessato sorrise furbo "Ahi ahi, Sebas-chan, sei troppo curioso. Poche domande e zero ripensamenti. Voi seguitemi e statemi sempre vicini"
Ciel, a quella risposta, alzò un sopracciglio, scettico sul da farsi.
"Non vorrei sembrare un maleducato, però vorremmo davvero sapere dove ci stai conducendo" disse, i grandi occhi azzurri piantiamo sul viso del rosso e le ciglia sbattute con fare civettuolo.
Grell sorrise sghembo, poi scrollò la testa.
"Piccoletto, non mi incanti. Ora muovete quei bei culetti che vi ritrovate e andiamo."
Ciel sbuffò infastidito, poi in un impeto di tenerezza prese Sebastian per mano, che poco ci mancò che si strozzasse con la sua stessa saliva a quel gesto inatteso, e insieme si misero dietro alla loro guida, che nel frattempo faceva loto cenno di raggiungerlo.
 
Mi scuso come al solito per il mio ritardo.
Il fatto è che in questo periodo sono molto impegnata con la scuola,e non serpe riesco ad aggiornare...
Ho già altri 2 capitoli scritti, devo solo ricontrollarli e poi li posso mettere..
Alla prossima! 💙 
 
 
   
 
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