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Autore: SamSevenfold    11/01/2016    0 recensioni
Frammenti di vita di un adolescente che andando contro cuore si trova solo lottando contro la paura di non essere più amato.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Non facevo altro che pensare a quella serata,milioni di domande affollavano la mia mente e cercavo di dare la stessa risposta ad ognuna di esse...peccato che per dare una risposta a quelle domande bisognava prima trattare con fatti e non con parole,volete sapere cosa successe? Qualunque sia la vostra risposta,ve lo racconterò comunque.
Era una semplice mattina di inverno,anzi,non era una semplice mattina...era Halloween,31 Ottobre.
Ero felice..ero felice perchè nonostante io abbia sempre odiato le feste quella era l'unica che mi piaceva,non per le maschere,il ''dolcetto o scherzetto'',per i bambini ironicamente assatanati che si cimentavano nei ruoli di vari killer che troviamo nei film horror.. ma semplicemente perchè da un paio di anni a quel giorno,ogni sera del 31 Ottobre mi accadeva sempre qualcosa di...non so,speciale? si,speciale è il termine adeguato. 
Quella mattina mi trovavo a casa e su facebook vedevo stati di vari amici e conoscenti dove davano sfogo alla proprio gioia per ciò che avrebbero fatto quella sera e tra me e me pensai che fosse stato giusto passare una serata come si deve,ovvero all'insegna del divertimento con gli amici e qualche fiume d'alcool.
Chiamai Ralph..Ralph era il mio migliore amico dai tempi delle elementari,aveva 17 anni come me,gli chiesi se quella sera fosse stato libero per organizzare qualcosa di bello in amicizia,e mi rispose di si,fortunatamente. 
Dopo chiamai Nicolas,Matthew e Francesco per avvisare anche loro..Anch'essi erano miei coetanei,Nicolas lo conobbi al secondo anno di liceo,mi pareva un ragazzo simpatico e creando un buon legame di amicizia con lui decisi di portarlo in comitiva mentre Matthew e Francesco li conobbi quando avevo 14 anni,per caso in una sala giochi del mio paese e anche con loro strinsi un bel rapporto.
Dei tre,ricordo che c'era solamente Francesco quella sera..eravamo in pochi,tre cani come avrebbero potuto passare un buon Halloween? In nessun modo,pensai a quei tempi,quindi ci arrangiammo e decidemmo di andare ad un luna park che si trovava nella nostra città.
Oramai era sera,erano circa le 20.00 ed eravamo appena arrivati al lunka park,facciamo i biglietti all'ingresso ed euforicamente,o almeno con quel briciolo di euforia che avevamo in corpo,entrammo.
Una volta entrati cominciammo ad esplorare il parco tra risate e giri sulle attrazioni...ci stavamo divertendo,ci aspettavamo tutt'altro di quella serata,forse che fosse andata malissimo o avemmo finito di intossicarci a causa del nervosismo in giornata,e invece le cose filavano liscie come l'olio.
Fino a quando,le cose non continuarono a filare ancora più lisce. Mi trovavo su una di quelle attrazioni,i vagoni erano fatti per sole due persone ed entrai con Francesco mentre Ralph rimase fuori,vicino la fila della giostra,ad osservarci e ridere di noi,quando ad un tratto mi accorsi che nel vagone dinanzi a me c'era una faccia abbastanza conosciuta..era Bella. Bella chi era? ve lo spiegherò dopo,con più calma. 
Ad ogni modo,avrei voluto chiamarla,salutarla,abbracciarla e farci anche due chiacchiere ma, cosa mai successa in vita mia prima di quel momento,mi bloccai,ero ansioso e cominciai addirittura a sudare,nonostante eravamo in periodo di pieno gelo. 
Scesi dalla giostra,sott'occhio riuscì a notare che Bella mi fissava,ma non sapevo cosa fare quindi feci finta di nulla e andai a fumare una sigaretta con Ralph per raccontargli tutto mentre Francesco era abbastanza preso nel dialogare con alcuni suoi amici di scuola che aveva incontrato.
Ralph mi diete consigli giusti e ovvi in riguardo alla situazione circostante,come
«Vacci vicino,salutala e dagli a parlare come se niente fosse». Ma io non riuscivo a farlo,era un'emozione troppo strana quella che stavo vivendo in quel momento..prese il sopravvento su di me.
Continuai la serata con i miei due amici cercando di non pensarci e verso le 02.00 del mattino,tornai a casa.
   
 
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