3: Raiting: Giallo (Perchè...umh, non vi rovino la sorpresa...!)
Che stava facendo la sua dolce Himawari-chan?
Non c’erano dubbi, quello
nelle sue mani era proprio un pacchettino incartato e abbellito con un nastro,
indubbiamente era un regalo per l’arciere!
Incredulo Watanuki assistette
alla scena con una rabbia che saliva sempre più: la dolce Himawari stava
facendo un regalo a Doumeki alla vigilia del White Day! Non aveva senso che la
sua Himawari facesse un regalo a quel cretino di
Doumeki…
Pensandoci meglio, davvero
tutta quella situazione non aveva senso, non era certo San Valentino, semmai
avrebbe dovuto essere Doumeki a fare un regalo di ringraziamento, oltretutto al
White Day mancava ancora un giorno.
-Doumeki-kun-
Appena sentita la (splendida) voce della dolce ragazza
Watanuki si accostò di più al muro, attento a non essere visto ma risoluto nel
voler sentire cosa si stavano dicendo.
-Doumeki-kun, mi dispiace di
darti questo solo ora- continuò lei tendendo il pacchettino verso Doumeki, con
un sorriso dei suoi -Non ci siamo più visti, e io quel giorno ero stata assente…-
Watanuki ebbe un moto di
perplessità. A quanto ricordava Himawari-chan non era stata assente a San
Valentino, anzi, si era ammalata solo agli inizi di…marzo…
L’inizio di Marzo, pensò Watanuki mentre qualcosa scattava nella sua testa.
-Il 3 marzo era il tuo
compleanno, quindi scusa per il ritardo e: Buon compleanno!- esclamò Himawari.
Dannazione, era il compleanno di Doumeki!
-Grazie- rispose
semplicemente Doumeki prendendo il suo regalo dalle mani di una felicissima
Himawari che si allontanò quasi subito dicendo che aveva un impegno in sala
professori e non poteva assolutamente mancare, e rinnovando i suoi auguri lo
salutò.
Anche Watanuki si allontanò, di fretta, senza farsi notare
dall’arciere.
Sentiva una specie di
scombussolamento interiore, e una sgradevole sensazione alla bocca dello
stomaco. Tornò in aula con la testa fra le nuvole. Nuvole che promettevano
brutto tempo.
Aveva dimenticato il
compleanno di Doumeki; a dire il vero neppure sapeva la data del compleanno di
Doumeki! Ricordava solo vagamente che quell’idiota una volta aveva accennato al
fatto che il compleanno cadesse agli inizi di Marzo, ma non gli aveva mai detto
la data precisa, o forse era stato lui che semplicemente non aveva preso in
considerazione quell’elemento.
Eppure adesso quel pensiero lo tormentava, come se avesse
dimenticato qualcosa di fondamentale importanza. Cercò inutilmente di scacciare
la sensazione negativa che gli gravava addosso ma infondo,
molto infondo, sentiva di non poter ignorare così facilmente quella dimenticanza.
Così si ritrovò a fissare fuori dalla finestra con sguardo vuoto, senza capire una
parola di quello che il professore stava dicendo.
-Watanukiiiiii!- gridò una
piccola palla di pelo nera prima di precipitarsi addosso a Watanuki che, ancora
perso nei suoi pensieri non riuscì a reagire in tempo e se la ritrovò
appiccicata alla faccia come sempre.
La staccò un po’ più
bruscamente del solito, borbottando e spingendo Mokona a guardarlo con aria
preoccupata.
-Yuuko-san, Watanuki è strano!- uggiolò la polpetta nera in
direzione di Yuuko, comparsa in quel momento sulla soglia con una bottiglia di
sakè in mano.
-Vedo- disse Yuuko, osservando Watanuki -Watanuki, porta
degli spuntini di qua!- ordinò con allegria.
Watanuki sospirò e riuscì ad
andare in cucina e preparare quanto chiesto senza combinare disastri. Fu
felice, in un certo senso, di cucinare perché gli alleviava i pensieri. Non che
stesse pensando a Doumeki, ovvio, figurarsi se pensava a quello là.
Portò gli spuntini da Yuuko,
comodamente seduta al tavolo, e li servì.
-Mmh, Watanuki c’è qualcosa
che non va?- chiese Yuuko una volta che gli fu servito
il sakè.
-No, non è
niente- borbottò Watanuki con gli occhi piantati sul tavolo, evitando il
suo sguardo.
-Mmh- mugugnò di nuovo Yuuko,
buttando giù la prima sorsata di sakè -Non è che per caso pensi di aver
dimenticato qualcosa di importante?-
Watanuki si sentì arrossire.
Anche se la sua datrice di lavoro aveva posto la domanda con tono innocente lui sapeva benissimo che quella donna sapeva già
tutto.
Forse a quel punto era anche
inutile continuare a fingere.
-Io…ecco…ho…dimenticato…-
deglutì serrando le dita attorno al bordo del vassoio, quasi sperando che potesse dargli la forza di fare quella
confessione -Ho…io…ho dimenticato il compleanno di Doumeki…- disse
sfumando la voce e rendendo quasi incomprensibili le ultime parole.
-Aaah, ma guarda- sorrise
Yuuko, che aveva sentito benissimo -Certe date
dovresti tenertele a mente, non è carino dimenticarsi del compleanno di una
persona che ci sta a cuore!-
Watanuki avvampò alzando di
scatto lo sguardo verso di lei e agitandosi come al suo solito -NON MI STA AFFATTO A CUORE QUELL’IDIOTA!!!-
-Si, si, certo- Yuuko si alzò
dal tavolo e gli si avvicinò -Facciamo così, io ti
aiuterò a rimediare, visto che anche io non gli ho fatto niente per il
compleanno. Quindi questa volta non ti farò pagare niente…a patto che tu lasci
organizzare tutto a me-
A lui il ghigno di Yuuko-san
non piacque per niente e tanto meno quella frase sembrava rassicurante.
Mettersi nelle mani della strega delle dimensioni sembrava quanto di più
pericoloso potesse fare: quella donna era
imprevedibile e diabolica!
Vide un luccichio negli occhi
di Yuuko, quasi avesse captato i suoi pensieri; Era
tutto sempre più preoccupante…
D’altronde non gli sembrava
di avere molta scelta.
Così, con un sospiro, annuì e
lasciò tutto nelle sue mani.
Si vegliò quando uno scossone
più brusco degli altri lo scalzò dalla sua comoda posizione rannicchiata. Un
senso di torpore al corpo gli impedì di risvegliarsi completamente così lasciò
che quei piccoli sballottamenti gli passassero addosso senza disturbarlo.
Qualcosa gli disse che si era
addormentato pesantemente e di colpo. Piano piano cominciò a ricordare
confusamente qualcosa, come Yuuko-san che sorrideva tranquillamente, la sua
mano che toccava per un attimo la fronte, ricordava che dopo quel gesto della
strega delle dimensioni lui si era sentito improvvisamente stanchissimo ed era
piombato nel sonno. Strano, ma gli sembrava che tutto ciò avesse a che fare con
una sua dimenticanza; aveva dimenticato una data.
Non che avesse
molta voglia di pensare ad alcunché, si stava così bene chiusi al calduccio e…
Uno scatto più forte gli fece
battere la testa contro qualcosa e a quel punto
Watanuki, con aria indolenzita, aprì gli occhi di poco per capire cosa stava
accadendo.
Non risolse molto, visto che
l’interno del…dove cavolo era?
Cercò di distendersi
scoprendo che era circondato da pareti. Sembrava chiuso in un cubo, ma era
difficile da dire visto che non vedeva nulla.
Chissà perché Yuuko-san
l’aveva rinchiuso in un cubo; cercò di spostarsi sentendo gli scossoni
aumentare.
Ok, forse qualcuno lo stava
muovendo. Era chiuso in un cubo mobile senza sapere che cavolo ci stava a fare: grandioso!
Sentì di nuovo il torpore di prima prendere il sopravvento e le scosse si allontanarono,
o forse era lui che stava allontanandosi, cadendo nel sonno…
Quando si svegliò, per la
seconda volta, era completamente fermo, quindi cosa
accidenti l’aveva svegliato? Un attimo prima di
provare a cercare una risposta sentì uno strano rumore.
Sembrava carta. Carta che veniva strappata; anzi, non strappata, forse lacerata era il
termine giusto, o forse no perché chiunque stesse armeggiando con la carta non
sembrava avere fretta.
Il suono era tutto intorno a
lui, che cominciò a sentirsi inquieto lì, intrappolato
in pochi metri cubi di spazio, e con quel frusciante rumore tutt’intorno nel
buio.
Di nuovo silenzio, e qualcosa
che si muoveva sopra di lui, all’improvviso uno spiraglio di luce che si
allargò sempre di più accecandolo.
Ma che cosa…?
-Oi- sentì una voce dall’alto.
Aprì di scatto gli occhi e
lì, che lo guardava dal ritaglio quadrato di una
scatola, c’era Doumeki con gli occhi ambrati fissi su di lui.
-Cosa diavolo…?!- esclamò con
voce incrinata Watanuki cercando subito di mettersi almeno seduto -Che ci fai
tu qui?!- gli ringhiò contro Watanuki, agitando le braccia e colpendo le pareti
in cui era stato rinchiuso.
-Credo che la domanda giusta
sia cosa ci fai tu qui, in una
scatola arrivata per posta- gli rispose flemmatico
Doumeki, con una punta di divertimento nella voce.
Watanuki fece per ribattere
ma arrossì e rimase con le parole incastrate in gola. In
effetti non aveva la più pallida idea di come ci era finito lì, anche se
aveva ormai riconosciuto i soffitti e le pareti familiari del Tempio in cui
abitava Doumeki.
Cercando un modo per uscire
perlomeno dalla scatola sentì qualcosa frusciare sotto il palmo della sua mano
destra.
Perplessamente si portò
davanti agli occhi quello che risultò essere un foglietto di carta recante
l’elegante calligrafia di Yuuko-san.
Leggi ad alta voce quanto segue, lesse dalle parole scritte dalla donna a inizio pagina.
-Buongiorno Doumeki-kun-
cominciò a leggere Watanuki, a voce alta -Yuuko-san
ed io, ovvero Watanuki, siamo stati molto cattivi e non ti abbiamo fatto un
regalo di compleanno come si deve per il 3 marzo, così abbiamo pensato che il
White Day sarebbe stato il giorno ideale per farti gli auguri e riparare alla
nostra mancanza. Certo non è San Valentino, ma il White Day è comunque un giorno di doni: quindi per oggi mi avrai
esclusivamente a tua disposizione pronto ad eseguire qualunque tuo ordine! -
Si fermò di botto arrossendo
spropositatamente a quelle ultime parole scritte, tremendamente imbarazzanti
per lui e maledì qualsiasi cosa gli venisse in mente
per non aver capito prima il contenuto di quella lettera così umiliante.
-Non è come pensi!- gli gridò
Watanuki, sentendosi avvampare sempre di più mentre guardava l’altro -Ha fatto
tutto lei, non ho scritto io quelle idiozie!!-
Ma Doumeki non sembrava ascoltarlo, e Watanuki, dopo un
attimo di sgomento, si accorse che lo stava fissando con uno sguardo
stranamente intenso.
A quel punto un dubbio
terribile assalì Watanuki che si affrettò a guardarsi addosso per confermare i
suoi peggiori timori.
Un grido si propagò dalla
gola del ragazzo che si affrettò a nascondersi di più all’interno della scatola
regalo.
Addosso, si era accorto
Watanuki con sommo orrore, addosso Yuuko-san gli aveva messo una divisa
scolastica femminile!
Freneticamente tirò giù la
gonna che lasciava scoperte le gambe. Si, quella donna diabolica non gli aveva messo neanche una normale divisa, figurarsi, quella era
una divisa con la gonna corta…e svolazzante…
Improvvisamente si ricordò
dello sguardo di Doumeki ancora fisso su di lui e desiderò di morire, lì e in
quell’istante, ritrovandosi a sperare che il cartone della confezione regalo si trasformasse in un mostro e lo inghiottisse.
Avrebbe dato chissà cosa pur di non restare conciato in quel modo davanti
all’arciere.
Eppure, si
ritrovò a pensare con una fitta di rassegnazione, sono stato io l’idiota che ha fatto fare tutto a Yuuko-san, quindi non ho via di scampo.
Piano, quasi tremando
dall’imbarazzo, alzò il viso verso di Doumeki incontrando i suoi occhi dorati
che riuscirono a metterlo ancora di più in agitazione.
-Va bene- sbottò Watanuki
alzandosi e lasciando cadere a terra quel maledetto biglietto d’auguri -Per
oggi…farò come ha detto Yuuko-san!-
-Bene- un mezzo sorriso comparve sul volto dell’arciere
mentre lo osservava uscire dalla grossa scatola colorata cercando di non far
svolazzare troppo la divisa.
-Che vuoi?-
ringhiò brusco Watanuki.
L’arciere gli si avvicinò -Lo sai, no?- mormorò serio.
Era così vicino, ed era così
serio. Watanuki sentì il respiro fermarglisi in gola quando l’altro si chinò su
di lui, sussurrando….
-Voglio che mi prepari il
pranzo-
Cos…!!
-IL PRANZO?! ME LO CHIEDI
TUTTI I GIORNI!!- gli urlò contro mentre Doumeki si
scostava da lui, tappandosi le orecchie.
-Oggi voglio i miei piatti
preferiti, più dei pasticcini alla crema- disse.
-Sai che novità che vuoi i tuoi piatti preferiti- sbuffò Watanuki mentre si
avviava verso la cucina con l’arciere al seguito.
-Ti aspetto di là- riferì
Doumeki separandosi da lui e sparendo nella stanza da pranzo non senza prima aver gettato un’ultima occhiata alla gonna svolazzante
dell’altro.
Watanuki, rosso in faccia,
non si diede neanche la pena di rispondergli e si diresse direttamente al
frigorifero masticando fra i denti la parola “Pervertito”.
Il fatto che Doumeki gli
avesse guardato il didietro non lo faceva certo
sentire a proprio agio, per di più quella dannata gonnellina stupida lo faceva
sentire terribilmente indifeso!
Imbarazzato si accorse anche
che le sue calze erano bordate di pizzo bianco, in piccolo particolare
provocante che sembrava fatto apposta per attirare l’attenzione, come appunto
era successo con Doumeki che gli aveva guardato il didietr…
-Basta!- si auto-rimproverò
Watanuki, trasferendo con forza del riso nel piatto -Ah, questi sono già pronti,
devo solo aggiungere quelle crocchette…certo che sono venute bene, speriamo che
gli piacciano…ma che dico, che mi importa!-
Quando entrò nella stanza in
cui aspettava l’arciere lo trovò seduto al tavolino basso, su un cuscino, e
subito sentì addosso quel suo particolare sguardo
anche se questa volta era quasi sicuro fosse rivolto alle pietanze che aveva
cucinato.
-Ecco a lei- ironizzò
Watanuki, imitando sarcasticamente un cameriere.
Doumeki si servì dal vassoio,
su cui erano state disposte con grande cura molte
pietanze fra cui Oshizushi, Raibow Roll e il suo amato Inarizushi;
-I pasticcini alla crema?- domandò in attesa.
Watanuki sbuffò e lasciò
anche l’altro piatto sulla tavola.
-Siediti- concesse Doumeki, concentrato sul piatto.
Quasi senza accorgersene
Watanuki si ritrovò seduto, perso a osservare l’arciere
che gustava i suoi manicaretti, l’atmosfera si fece curiosamente soffice, come
fra due persone abituate a stare insieme, come quando si sta bene con qualcuno.
Poi lo stomaco di Watanuki
interruppe il tutto.
-Non hai fatto colazione?-
chiese Doumeki, mascherando un sorriso.
-Sono stato tutta la notte rinchiuso nello scatolone- si giustificò Watanuki,
per l’ennesima volta sentendosi stupido.
Doumeki sospirò e prese con
due dita uno dei pasticcini farciti di crema bianca e zucchero.
Watanuki si accorse che gli
si era di nuovo avvicinato le guardò con apprensione mentre si sedeva accanto a
lui, le loro gambe si sfioravano e lui si sentiva ancora più esposto con quella
divisa addosso.
L’arciere protese il dolce verso di lui, riuscendo al contempo ad
andargli più vicino, tanto che Watanuki sentì il calore dell’altro avvolgerlo,
provocandogli vampate al volto che non riusciva a spiegarsi.
-Mangialo- ordinò con voce piuttosto bassa Doumeki.
Quella voce era così…attraente…
Watanuki si arrabbiò con se
stesso, ovviamente gli avrebbe urlato contro che non
voleva mangiarlo, che avrebbe preferito centomila volte digiunare per un mese
piuttosto che essere imboccato da lui!
Ma ancora prima di concludere il pensiero di ritrovò a chiudere gli occhi e
mordere il pasticcino dalle mani di Doumeki.
La sua bocca si riempì del
sapore dolce della crema che lui stesso aveva fatto spingendolo a desiderarne
ancora, così mangiò fino a ritrovarsi a leccare le dita di Doumeki, dolci per
il contatto con il bignè.
Era un sapore delizioso.
Quando riaprì gli occhi Doumeki aveva un’aria sorpresa.
-Sei…troppo
cedevole- affermò prendendogli il
mento con due dita e guardandolo negli occhi.-Perché?-
Watanuki fremette a quel
contatto, sentendo il respiro spezzarsi e poi accelerare.
-Io…non lo…so…-
balbettò confusamente sentendosi in trappola.
Intrappolato sia dal fisico
forte di Doumeki che dalle stesse violente emozioni che provava, contrastanti
con la dolcezza che aveva sperimentato solo un attimo prima.
Doumeki sembrava pensare
velocemente, ma qualunque cosa stesse elaborando i
suoi occhi rimasero due specchi dorati insondabili.
-Oi- lo chiamò con l’aria di essere giunto ad una
conclusione -Qual è una cosa che non faresti mai?-
-Baciarti- rispose immediatamente Watanuki, senza chiedersi perché
aveva pensato subito a quello.
-Baciami-
Watanuki diventò scarlatto e
la sua prima reazione mentale fu di tirargli un pugno e scappare via dalle
braccia di quel cretino.
Ancora una volta però il suo
corpo fece tutto da solo.
Sentì le sue labbra
socchiudersi e il viso piegarsi leggermente per sfiorare le labbra dell’arciere.
-Fermo- esclamò di colpo Doumeki, fermandolo prima che avesse
il tempo di attuare l’ordine precedente. Accigliandosi gli disse -Vai a
prendere quel foglio scritto da Yuuko-
Come un automa Watanuki si
alzò, con aria trasognata e sconvolta, e non riuscì a percepire il percorso
delle sue gambe seppe solo che era tornato dall’altro con il foglio in mano.
Watanuki venne
quasi attratto dalla scrittura di Yuuko-san, e scorse il foglio fino ad una
scritta che non aveva letto affatto.
Era piccola piccola,
incastrata in fondo alla pagina come quelle postille che spesso usano i truffatori…
P.S. Watanuki ho apposto un incantesimo su di te, così
sarai costretto a eseguire qualunque ordine che
Doumeki ti darà! Divertiti!!
Il ragazzo deglutì leggendo
ad alta voce quel pezzo e guardando spaventato Doumeki.
Quest’ultimo sospirò -Mi
sembrava strano, eri un po’ troppo obbediente-
-Non voglio
obbedirti idiota!- gli urlò Watanuki, riprendendosi dallo Shock. -Brutto
cretino! Non ti permettere più di ordinarmi qualcosa!-
-Il mio regalo di compleanno
prevede questo, no?- il tono di Doumeki era pericolosamente calmo -Vieni qui-
Watanuki imprecò mentre
perdeva il controllo del corpo che si piegò docilmente all’ordine di Doumeki.
-Qui- disse ancora Doumeki,
quasi divertito, indicando le sue gambe -Siediti-
Stavolta Watanuki si ritrovò
a deglutire mentre si sedeva a cavalcioni sulla persona che più detestava al
mondo.
Quella persona che mise le
mani sulla sua schiena attirandolo a se.
Ben presto di ritrovò col volto premuto sui vestiti profumati di lui, qualcosa
che nella sua testa gli dava del cretino e qualcosa nel petto che batteva
furiosamente.
-Watanuki- sussurrò carezzevolmente Doumeki al suo orecchio.
Watanuki rabbrividì
lasciandosi sfuggire un suono di piacevole stupore
nell’essere chiamato per nome da lui, che all’improvviso sembrava così
sensuale, che all’improvviso era irresistibile.
Non si sarebbe decisamente più chiesto perché le ragazze trovassero l’arciere
così attraente, la verità era che Doumeki era attraente quando voleva, e inconsapevolmente
anche quando non voleva.
Doumeki lasciò che le sue
mani sfiorassero la schiena di Watanuki che si premette di più a lui, con un
sospiro, la gonna che ormai lasciava scoperta buona parte
delle gambe.
Anche Watanuki era carino, e sapeva essere irresistibile,
Doumeki lo sapeva bene.
-Ti ordino di fare ciò che
desideri in questo momento- mormorò l’arciere.
Una scossa più forte delle
altre sembrò scuotere ogni cellula di Watanuki. Lo odiava, si odiava, e sapere
che voleva disperatamente…lui voleva…
-Doumeki…- mugolò
arrendendosi Watanuki, lasciando che le sue labbra andassero a combaciare con
quelle dell’arciere che stavolta non lo fermò.
Aveva ancora in bocca quel
sapore dolce che non andava via e che stava adorando.
Non si fermò neppure quando
le loro lingue si incontrarono, scontrarono, odiandosi
e amandosi come facevano loro.
(Doumeki non l’aveva mai odiato, ma Watanuki non lo
sapeva.)
Quando si staccarono, col
respiro affannoso, Watanuki si ricordò di desiderare qualcos’altro, doveva
dirgli ciò per cui aveva lasciato il suo destino nella
mani di Yuuko-san.
Era una cosa veramente
importante, valsa tutto quel casino.
-Doumeki…-
-Si?-
-Buon compleanno-
Ok, ok, ok!!! Ce l’ho fatta!! I tempo! Sono in tempo! Non ho neanche fatto i saluti iniziali per essere in tempo e ci ho lavorato tutto il giorno a questo capitolo, che sarà certamente venuto da schifo perché ero molto, molto, molto agitata! Ma ce l’ho fatta: ho mantenuto la promessa di scrivere uno speciale per il White Day!
Ma infondo questo capitolo centra veramente poco col White Day! V__V Anzi, diciamo pure che la sottoscritta cercava solo una scusa per farsi perdonare da Doumeki per aver dimenticato il giorno del suo compleanno…
In realtà non era colpa mia! Io mica lo sapevo!! T__T
Che ne dite allora…mi avrà perdonato? XD
BUON WHITE DAY E A TUTTI E BUON COMPLEANNO IN MEGA RITARDO A DOUMEKI-SAN!!!!!
Grazie a tutte delle recensioni però perdonatemi, ho lavorato davvero tanto e sono stanchissima quindi risponderò a tutti nel prossimo capitolo, portate pazienza…
E domattina sugli schermi (??) cioè,
pubblicata in questa sezione, vedrete la fanfiction a capitoli nuova!
A presto e recensiteeee!
*crolla*