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Autore: meryl watase    17/01/2016    7 recensioni
A volte anche da un libro di ricette può nascere qualcosa di importante, soprattutto quando ti serve aiuto per realizzarle.
"Non sai come ti invidio, Sasuke Uchiha è uno chef rinomato, non solo possiede un ristorante famosissimo all'ultimo piano della Star Tower, ma conduce persino uno show televisivo di alta cucina e, cosa non trascurabile, è un uomo talmente sexy che a volte immagino di allungare la mano e tirarlo fuori dal televisore per approfittare di lui."
"Ma che dici, Ino? Ti ricordo che sei fidanzata."
"Lo so benissimo, ma che male c'è a sognare? Dovresti lasciarti andare anche tu qualche volta e fantasticare."
"Dacci un taglio. Comunque è davvero così famoso questo tizio?"
"Lo conoscono tutti a Seattle. Mi correggo: tutti tranne te. Sei proprio fuori dal mondo. Comunque con un uomo del genere accanto non perderei tempo ai fornelli. Sarebbe lui la mia cena" aggiunse con espressione maliziosa.
[Sasuke/Sakura] [Sakura/Neji] [ accenni Shikamaru/Ino, Obito/Rin e Naruto/Hinata]
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ino Yamanaka, Itachi, Neji Hyuuga, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Obito/Rin, Sasuke/Sakura
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Capitolo 7: Fallen

Lunedì 14 novembre, Appartamento di Sakura, ore 22:00

Il primo successo di Sakura l'aveva entusiasmata, ma ovviamente aveva scalato solo la punta dell'iceberg ed infatti ci era voluta un'altra settimana affinché riuscisse ad evitare di bruciare qualcosa sui fornelli.
In quel momento stava cercando di preparare il ripieno per i petti di pollo, aveva mondato e pulito i funghi, lavato il prezzemolo, ridotto a cubetti il formaggio morbido e tirato fuori dal frigo la panna.
"Riuscirò a non ridurre tutto ad un miscuglio di materiale non identificato?" chiese a Sasuke che, seduto a pochi passi da lei, seguiva ogni sua mossa.
"Sei migliorata molto, non cuoci più troppo le patate e la carote sauté, non hai fatto più esplodere i gamberetti, né dato fuoco alla cucina. Stai andando bene, l'importante è prendere le cose con calma e ricorda che molte preparazioni puoi anticiparle e farle il giorno prima come ad esempio la cheesecake."
Rassicurata dal tono sinceramente convinto dello chef, Sakura prese in mano il frullatore e mise all'interno del contenitore di plastica i funghi, il prezzemolo e un po' di panna, poi spinse il pulsante di accensione e osservò le lame che cominciarono a ruotare, spezzettando gli ingredienti. Solo che non si era resa conto di una cosa fondamentale: non aveva rimesso il coperchio al suo posto.

Sasuke, accortosi dell'errore, non fece in tempo a dirle niente prima che l'impasto schizzasse fuori dall'elettrodomestico in una serie ripetuta di spruzzi che imbrattarono lo chef, lei e parte della cucina...
"No! No! No! Oddio, che ho combinato?" gemette la donna, per poi voltarsi lentamente verso l'Uchiha, trasalendo alla vista del suo viso, collo e torace sporchi di salsa ai funghi, poi con un gesto veloce spense il frullatore, facendo cadere il silenzio nella stanza.
Sasuke non si era mosso di un millimetro dalla sua posizione, ma la fissava come se volesse strozzarla.

Oddio, adesso mi uccide. Mi strangolerà e poi farà sparire il mio cadavere. Potrebbe simulare un incidente, magari farà esplodere la cucina col mio corpo dentro, oppure mi ridurrà in pezzetti facendomi finire nel tritarifiuti , oppure porterà la mia salma fino al suo ristorante e mi servirà ai commensali.
Cavolo! Ma che vado a pensare? Guardo troppa tv! Devo calmarmi.

"Scusami! Sono mortificata!" gli disse arretrando di qualche passo, stando ben lontana da quelle mani che sapevano brandire con molta abilità i coltelli professionali da cucina,"Mi dispiace tantissimo!"
Ma Sasuke aveva decisamente altri pensieri per la testa. Si sentiva sporco e umido, ma non riusciva a distogliere lo sguardo dalla crema che le imbrattava il collo colando fino alla scollatura a v della maglia verde su cui indossava il grembiule.
"A me no" rispose lui, avanzando fino a farle toccare con la schiena il lavandino, mettendola in trappola, "non mi dispiace affatto."
"No?" chiese stupita la Haruno.

Al diavolo! È troppo bella ed io non resisto più! pensò l'Uchiha.

"No" ribadì, prendendole il viso tra le mani e avvicinandosi sempre più al suo volto, finché, mandando al diavolo la ragione, congiunse le loro bocche in un bacio mozzafiato.
Sakura rimase immobile tra le sue braccia per qualche secondo, sconvolta, poi, sentendo il calore emanato da quelle labbra sottili che si muovevano sulle proprie in modo lento ma deciso, rispose timidamente alla sua stimolazione e, percepita la sua lingua che chiedeva accesso scivolando contro i suoi denti, cedette del tutto, assaporando a sua volta il sapore dello chef, la cui bocca sapeva di caffè nero e brioche salata.
Incuranti di tutto si divorarono a vicenda per parecchi minuti, troppo presi da quel languore che dalle labbra si estendeva al resto del corpo e faceva battere più forte i loro cuori.
Alla fine i polmoni chiesero pietà e i due si separarono, cercando di riprendere fiato, ma mantenendo il contatto tra i corpi che, in quel momento di stordimento si erano stretti in un abbraccio appassionato.
"Era da troppo tempo che desideravo farlo" disse infine Sasuke, guardandola negli occhi, con la voce roca e il tono ansimante di chi aveva un disperato bisogno di ossigeno.
Troppo sconvolta Sakura non riuscì a pensare a nulla se non che fino ad un attimo prima di baciarla gli era sembrato davvero molto irato.
"Non sei arrabbiato?" gli chiese alla fine, non volendo parlare di quello appena successo.
"Sono furioso" precisò lui, "per aver tenuto le mani lontano da te troppo a lungo e perché ti stai dando da fare per preparare la cena per un uomo che non sono io."
Quella risposta ebbe sulla donna lo stesso effetto di una doccia fredda ed infatti si divincolò con furia dal suo abbraccio, allontanandosi di qualche metro.

"Mio Dio, cos'ho fatto?

"Neji è il mio fidanzato" gli rispose, sentendosi terribilmente in colpa per quello che a tutti gli effetti era un tradimento ai danni dello Hyuga.
"Quasi fidanzato" precisò lui.
"Ci sposeremo presto, quindi per favore mantieni le distanze" gli rispose Sakura, sentendosi una miserabile per quanto appena accaduto.
"Credi che sia cieco? Che non mi sia reso conto di quanto anche tu desideri toccarmi? Che non abbia visto il desiderio nel tuo sguardo? Che non mi sia accorto di come mi osservi quando credi che io sia distratto?" sbottò Sasuke, esasperato.
"Io non intendevo..." cominciò la Haruno.
"Non lo metto in dubbio, ma questo non cambia il fatto che mi desideri" rispose lui in tono fermo.
"Ti sbagli, non è vero..." tentò di negare.
"Invece sì" ribatté l'Uchiha, stanco di nascondere quello che aveva iniziato a provare per lei e deciso a farle aprire gli occhi sui suoi sentimenti.
"Sasuke..."
"Neji è l'uomo con cui hai una relazione, ma non è ancora tuo marito e nemmeno il tuo fidanzato. Sei ancora in tempo per cambiare idea" le disse, cercando di convincerla.
"Non ne ho la minima intenzione" dichiarò Sakura.
"Ci conosciamo ormai da alcune settimane, ci vediamo ogni giorno. Possibile che il tempo trascorso insieme non ti abbia fatto capire che quello che provi per lui non è amore? Di sicuro gli vuoi bene, ma più come un amico che come un compagno. Non ti tocca il cuore.
Ho riflettuto molto sul motivo per cui tu con lui ti senti al sicuro... È perché dato che non lo ami non può farti soffrire."
"Basta! Sta zitto! So quello che faccio. Smettila di atteggiarti a psicologo!" gli disse stizzita, non volendo ammettere che forse aveva ragione lui visto come aveva risposto al suo bacio.

Ma che vado a pensare? È solo attrazione.


"E comunque..." provò a dire per poi fermarsi.
"E comunque?" la imbeccò lui.
"Non sono affari tuoi" rispose alla fine, per poi aggiungere: "Hai la salsa che ti cola dal mento."
"Io? Ma ti sei vista?" chiese lui, preso alla sprovista. Poi con un lampo malizioso negli occhi neri le propose: "Che ne dici di togliermela leccandola?"
"Non ci penso proprio!" gli rispose la donna arrossendo come un'aragosta,"Sei davvero tremendo!"
"Sai... sei tutta imbrattata anche tu" le mormorò, girandole attorno come un predatore e allungando le mani fino a toglierle il grembiule per poi gettarlo a terra, prendere uno strofinaccio, inumidirlo sotto l'acqua del lavandino e usarlo per pulirle i capelli in modo da avvicinarla a sé.
"Che cavolo stai facendo?" gli chiese Sakura con un tono a dir poco isterico.
"Ti sto pulendo, non lo vedi?" le rispose, finendo di ripulirle il collo e la scollatura."Che ne dici adesso di pulire me?" le domandò, togliendosi la camicia e gettandola accanto al suo grembiule.
"I-io..." balbettò Sakura, deglutendo a fatica alla vista del suo torace muscoloso.
"La salsa ai funghi è colata ovunque" continuó lui, approfittando della sua distrazione per toglierle il maglione.
Su di giri, lui cominciò ad accarezzarle la tenera carne dei fianchi per poi attrarla a sé e baciarla di nuovo con trasporto selvaggio e mentre lei rispondeva con altrettanta passione, Sasuke sganciò il laccetto del suo reggiseno, mettendo in mostra i piccoli seni dai capezzoli rosei.
Staccatosi dalle sue labbra, la guardò con occhi pieni di desiderio e prese a darle piccole baci sulla clavicola, cercando di raggiungere le dolci colline che sembravano attirarlo come il miele.


Devo fermarlo,
si disse la donna, e con voce tremante gli mormorò:"Basta Sasuke... Non possiamo."
"Sono sicuro che non potrò più preparare i funghi senza pensare a questi momenti" le sussurrò ignorando le sue parole e continuando ad assaporare il sapore della sua pelle misto alla salsa.
"Nemmeno io, ma..." protestò debolmente cercando di non gemere.
Tutto in lei la spingeva verso di lui, la spingeva ad abbandonarsi...
Fu Neji a decidere per lei.
Il telefono squillò, l'Uchiha chiuse gli occhi e un muscolo guizzò nella sua guancia, ora attacata a quella di Sakura. "Non rispondere!"
"Non posso" disse lei, sfuggendo al suo abbraccio e affrettandosi a sollevare la cornetta, reggendo in una mano le coppe del reggiseno slacciato. Era bastato quel suono a farle riprendere un minimo di lucidità.
"Ciao, tesoro. Sono io" disse una voce all'altro capo del filo.
"Ciao Neji" rispose lei, arrossendo e vergognandosi di se stessa.
"Ho lavorato di nuovo fino a tardi, quindi scusa l'ora, ma volevo avvertirti che ci rivedremo direttamente alla cena, mi hanno chiesto di partecipare ad un meeting a New York che durerà una settimana e ne approfitterò per passare da mio padre. Mi spiace lasciarti sola, ma..."
"Non preoccuparti, sta solo attento a non stancarti troppo" lo interruppe lei. Se c'era qualcuno che doveva scusarsi era decisamente lei.
Dopo una decina di minuti passati a parlare della sua giornata in ospedale lo Hyuga si congedò: "Ti lascio dormire, ti richiamo domani. Buonanotte"
"Buonanotte" gli rispose la Haruno, riattaccando.
Sasuke non le aveva staccato gli occhi di dosso nemmeno per un momento e questo la faceva sentire ancora più in colpa. E sporca.
"Ci vediamo domani, Sasuke" lo congedò senza guardarlo.
"Sakura..." tentò di parlare lui.
"Non deve succedere più. Ci siamo lasciati andare troppo. Dev'essere stata la frustrazione."
"Non sono d'accordo. Non è stato solo il desiderio a spingermi a baciarti" rispose serio.
"Hai cercato di sedurmi fin da quando ci siamo conosciuti, non negarlo. Vuoi solo una nottata di sesso" disse lei dura, girandosi a fronteggiarlo, nonostante fosse ancora mezza nuda.
"Non lo nego. All'inizio era quello che volevo, ma adesso che ti ho conosciuta meglio..."
"Non scherzare con me" lo interruppe lei.
"Non sto scherzando. Voglio sapere tutto di te, voglio che usciamo insieme, desidero baciarti e avere una storia seria" le rispose avvicinandosi un po' di più per poi essere bloccato dalla mano alzata della donna.
"Io invece voglio solo che mi insegni a cucinare" dichiarò dura, al che Sasuke si oscurò in volto e se ne andò dicendo:"Come vuoi tu."
Mentre dentro di sé bruciava di rabbia e rimpianto.

Ho ancora dieci giorni di tempo, non ho intenzione di perderla.

- - - - --- § ⏳ § --- - - -

Martedì 22 novembre, ore 23:30, appartamento di Sakura.


L'ultima settimana prima della fatidica cena passò in un baleno.
Anche se le cose non sfuggirono più di mano come la sera che avevano preparato il pollo ripieno, la tensione tra Sasuke e Sakura divenne ogni giorno più evidente e dato che per lei concentrarsi era diventato difficile, non fece che accumulare un errore dietro l'altro, col risultato che Sasuke diventò sempre più irritabile, finché due giorni prima della cena, scoppiò.
"Non mi ascolti! Cerca di stare attenta!"
"Sì che ascolto! Hai detto due pizzichi di sale e duecento grammi di zucchero" ribatté Sakura.
"È quello che ho detto ma non quello che hai fatto! Assaggia quella salsa e vedrai!"
Lei obbedì e fece una smorfia di disgusto: "Oddio! Cos'è successo?"
"Hai messo due pizzichi di zucchero e duecento grammi di sale"
"E come è potuto succedere?"
"Come?" ripeté lui esasperato. "Non guardavi quello che facevi!"
"Non è vero! È colpa di quei barattoli che non hanno scritto sopra cosa contengono!"
"Il sale è in quello piccolo e lo zucchero in quello grande."
"Può capitare di sbagliarsi. Tu non hai mai fatto errori?"
"Ne faccio anch'io Sakura. Sono umano."
"E allora perché non sei un po' più indulgente?"
"Perché se continui così la tua cena sarà uno schifo!"
Lei si tolse il grembiule e lo sbatté sul tavolo. "Okay, sarà uno schifo! Sto facendo del mio meglio e se la cena non sarà buona Neji capirà che non so cucinare e se ne farà una ragione "
"Non dire così. Forza, ricominciamo da capo."
"No. La finiamo qui."
Sasuke emise un sospiro. "Come vuoi. Ci vediamo domani."
"Non hai capito. La chiudiamo qui."
"Vuoi dire che non devo tornare più?"
"Esatto. Hai passato quasi quattro settimane a insegnarmi a preparare quei piatti, di certo non diventerò uno chef in ventiquattr'ore."
"Non è per questo che non vuoi che torni. Dì la verità."
Lei esitò, poi confessò: "Ho bisogno di riflettere e per farlo devo rimanere da sola. La tua presenza mi distrae troppo."
"Io non voglio distrarti... Voglio fare l'amore con te."
"Sarebbe solo sesso. "
"No, non lo sarebbe. Voglio molto di più da te."
"La pensi così adesso, ma cosa succederà tra un mese? Tra un anno?"
"Non cambierà niente."
"Non ti credo"
"Va bene, ti concedo un po' di tempo per riflettere, ma sappi che io non mi arrendo" affermò prima di dirigersi alla porta e lasciare l'appartamento, mentre Sakura si appoggiava alla parete e si lasciava andare fino a sedersi sul pavimento. Atonica.

Che cosa devo fare? pensò disperata, prima di tentare di alzarsi e dirigersi verso l'appartamento di Ino.
Aveva bisogno di parlare con la sua migliore amica.

ANGOLO DELL'AUTRICE

Buona domenica cari lettori. Innanzitutto vi ringrazio per non avermi abbandonata e per la pazienza che dimostrate. Ricomincierò a postare regolarmente una volta a settimana. Volevo aggiornare One last wish, ma il poco tempo e l'ispirazione mi hanno spinta a pubblicare questo penultimo capitolo.
Aggiornerò una delle due storie domenica o al massimo lunedì prossimo. Chiunque volesse scambiare due chiacchiere, mi trova su fb col mio nick di efp. Mi sono iscritta da poco.
un bacione, a domenica.

   
 
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