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Autore: Miha    15/03/2009    2 recensioni
A volte la vita può serbare tantissime sorprese. Può toglierti tutto e poi darti la cosa più bella che potessi desiderare.
"come faccio a vivere con la consapevolezza che sei morto per me?"
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Temari, Shikamaru Nara
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3 – The victory of truth

Capitolo 3 – The victory of truth

 

Un boato assordante riecheggiava nel parco dopo un’immensa esplosione provocata da qualcosa. Urla assordanti di donne impaurite, bambini che piangevano in cerca dei genitori, ragazzi che si tenevano per mano terrorizzati a guardare un punto indefinito di quel luogo. Quando Temari e Shikamaru arrivarono sul posto, capirono il perché di tutto quel trambusto e terrore. Dinnanzi a loro una decina di uomini vestiti in giacca e cravatta, avanzava lenta e fiera. Tutti li avevano riconosciuti, impossibile non sapere chi fossero coloro che seminavano morte e distruzione da più di 5 anni in quella città.

 

- ma bene, vedo che siamo arrivati in tempo per lo spettacolo! – asserì l’uomo in testa alla fila.

- Master Itachi…allora era questo il segnale che dovevo ricevere. – disse d’un fiato la biondina.

- Temari cara…stai benissimo con i capelli sciolti. Sei una guardiana fidata, e difatti grazie a te, possiamo procedere con il nostro piano.

- Ma signore… - Temari era terrorizzata, impossibile le fu parlare, dovette solo chinare il capo in segno di resa.

- Tema… - Shikamaru le strinse la mano ancora adagiata nella sua. Non era difficile capire che c’era qualcosa che non quadrava, la ragazza era troppo succube del suo padrone, non sembrava un alleata ma una schiava. In quel momento gli amici di Shika lo avvistarono e lo raggiunsero.

- ehi amico va tutto bene? – domandò il castano.

- si Kiba, io sto bene, ma qui abbiamo un problema enorme.

- il nemico si è messo in prima linea. Mi sa che qui dovremmo dar vita a una lotta senza precedenti. La copertura salterà! – disse rassegnato Naruto mettendo mano alla sua revolver.

- che la copertura salti ormai è palese. Ma qui ci sono delle persone innocenti da salvaguardare tipo… - la frase di Shika venne bruscamente interrotta.

- Ragazzi dobbiamo andarcene di qui. Quelli sono gli Uchiha, ci ammazzeranno! – disse la biondina in preda al panico.

- Ino calmati…ti prego calmati! – Sakura tentò di calmare la crisi isterica della sorella ma senza successo – Tema ti prego aiutami. Sta…delirando, sai benissimo che effetto le fa rivedere quell’Itachi.

- lo so Sakura, lo so. Fa lo stesso effetto a tutte. – disse tristemente la ragazza abbassando il capo.

- ragazze, per favore, ci dite che cosa sta succedendo? – domandò Naruto molto nervosamente.

- si ragazze, dite ai vostri amichetti che cosa sta succedendo. Digli la verità, Temari! – urlò l’Uchiha dalla sua postazione

- Tema…perché Itachi ti parla come se stesse in confidenza? – ma la ragazza non rispose, continuava a tenere lo sguardo basso. Alchè anche Sakura perse le staffe iniziando a strattonarla – Tema rispondi. Che hai combinato con Itachi? Perchè ti parla così? Perchè fai qualcosa con lui nonostante tutto il male che ci ha fatto??

- PERCHE’ NON AVEVO SCELTA! – urlò la bionda iniziando a piangere.

- che…che significa…non avevi scelta?

- Sakura, aspetta un secondo. Che vi ha fatto Itachi? – cercò di domandare Shika.

- lui…lui…ha abusato di tutte noi! – una verità scioccante che bloccò in contemporanea tutti i presenti – nostro padre aveva chiesto un prestito ad una banca, ma l’affare nella quale investì si mostrò solo un enorme imbroglio. Perdendo tutti i soldi, non sapeva come restituirli, e così si rivolse ad Uchiha. All’inizio riuscivamo a pagare, poi però cominciò a mettere tassi sempre più elevati di interesse e alla fine arrivammo a non poter far più nulla. Per ricattarlo rapì noi tre e per ogni giorno che passava e che nostro padre non pagava lui…lui…. – la ragazza iniziò a versare lacrime in ricordo di tutti quei pensieri dolorosi amari – ma poi alla fine, non si sa per quale motivo, ci lasciò libere e smise di tormentarci. Quindi Tema… - disse rivolgendosi alla sorella – centri tu nella nostra liberazione? Che hai promesso a Itachi?

- di essere…sua complice!

- sua…complice? E’ per questo che i fine settimana non c’eri mai, eri sempre in giro a UCCIDERE LE PERSONE?

- che altro potevo fare, Sakura?

- lasciare le cose come stavano. Almeno la sofferenza era divisa in tre e non ammazzavamo nessuno! Meglio noi che gli altri!

- e secondo te come potevo vivere pensando di non aver aiutato le persone che amo? Almeno così voi avete vissuto tranquille e tutto è andato liscio come l’olio fino a…

- fino a quando non siamo arrivati noi – disse Shika concludendo la frase della ragazza.

- già. Da allora i problemi sono moltiplicati, sotto tutti gli aspetti!

- ma perché, cosa centrano i ragazzi? – domandò Ino ripresasi poco prima.

- centra, perché noi siamo dei servizi segreti e siamo qui per proteggere l’erede della Casata Hyuuga che Itachi vuole rapire. – spiegò Naruto.

- l’erede della casata Hyuuga? E chi sarebbe?

- sono io…Ino! – disse timidamente Hinata.

- tu? Ma scusa…com’è possibile? – domandò una Sakura scioccata.

- mi dispiace, ragazze, ma non potevamo dire nulla – disse con una sicurezza mai vista la Hyuuga – doveva essere una missione top secret.

- ma alla fine si è rivelata un fiasco perché sia io che Temari sapevamo chi fosse l’altro.

- cosa? Shika, tu sapevi che la talpa era Temari e non hai detto nulla?

- non ce n’era bisogno, Kiba. L’ho sempre tenuta sotto stretto controllo. Però adesso basta con le chiacchiere, abbiamo un lavoro da fare. Ho già chiesto i rinforzi alla base, dobbiamo solo tenerli occupati per un po’.

- ma Shika, qui ci sono le ragazze e il loro obbiettivo. Il loro piano è perfetto.

- e noi lo renderemo imperfetto, Kiba. Temari, per favore, proteggi le tue sorelle ed Hinata. Noi faremo il resto.

- Ma Shika... io voglio aiutarvi.

- se le proteggi, ci avrai dimezzato il lavoro. E vedi di stare attenta, il nostro discorso è ancora a metà.

- d’accordo. Fa attenzione, Shika.

Si salutarono con un semplice sguardo e un sorriso veloce ma sincero. Poi Temari portò lontano le altre ragazze mentre i ragazzi si posizionarono di fronte allo squadrone degli Uchiha.

- ragazzi, occupatevi degli energumeni di Itachi. L’Uchiha è mio!

- Ma Shika, non puoi andare da solo!

- tranquillo Naruto, sai bene che non è semplice farmi fuori.

- lo so... però noi siamo un gruppo e come tale dovremmo combattere.

- io devo salvare l’onore della donna che amo, Naruto!

- non sei il solo a doverlo fare, amico! – le parole del biondo lasciarono perplesso Kiba che poco aveva capito di tutta la faccenda.

- perché Naruto, tu chi devi difendere?

- Ma Kiba! Non lo hai capito? Naruto si è preso una bella cotta per Sakura, la sorella di Temari!

- cosa? Davvero? – domandò il castano con gli occhi spalancati – quindi tutti innamorati?

- come tu per Hinata. Ti credi che non abbiamo visto come la guardi? – lo sfottè il biondino.

- pensa ai fatti tuoi! Quindi…tutti e tre abbiamo un motivo. Bene Shika, noi pensiamo agli energumeni ma il colpo di grazia…glielo diamo insieme, ad Itachi!

- ci sto. Buona fortuna e non fatevi ammazzare!

- neanche tu Shika...neanche tu!

I tre si divisero, ognuno per la propria strada. Shika rimase fermo a fissare l’Uchiha dinnanzi a lui e il moro faceva lo stesso. Fuoco contro ghiaccio, uno scontro che da tempo attendeva di essere disputato.

- e così alla fine mi hanno rifilato te! Devo dire che non mi dispiace. Cervello contro forza.

- oppure cervello contro feccia! Scegli tu, Itachi!

- anche in occasioni del genere non eviti di fare lo spaccone!

- anche in occasioni del genere tu non eviti di sopravvalutarti troppo!

- e va bene, mi sono stufato. Iniziamo lo scontro! – Itachi prese la sua pistola iniziando a sparare al ragazzo che, prontamente, evitò il colpo parandosi dietro ad una giostra.

Nel frattempo Naruto e Kiba stavano collaborando a togliere di mezzo i nove tirapiedi dell’Uchiha, ne avevano fatti fuori già cinque ma gli altri quattro si dimostrano molto duri da sconfiggere.

- Naruto, che facciamo? Con la forza non ce la faremo mai, siamo in svantaggio!

- non lo so Kiba, fammi pensare!

- allora se tu pensi siamo fottuti!

- Finiscila di rompere e se pensi che non sia all’altezza, fatti venire tu un idea! – inveì arrabbiato il biondo, quando all’improvviso sentirono le voci di persone a loro conosciute e, quando si sporsero fuori dal nascondiglio ad averne la conferma, rimasero pietrificati!

- ehi ragazzi, se volete catturarci non siamo qui!

- Ehi Tema, ma secondo te sono capaci a prenderci o se la fanno sotto? – domandò a mo di sfottò la rosa.

- sai Sakura, credo che non ce la faranno a prenderci. Andiamo! – detto ciò, Ino, Sakura e Temari corsero nella casa degli specchi seguite dagli ultimi tirapiedi rimasti. Naruto e Kiba, assistito alla scena, corsero dietro le ragazze ma qualcuno li bloccò.

- Hinata-san ma cosa…?

- Kiba-kun aspetta! E’ tutto pianificato!

- cosa? – i due ragazzi rimasero interdetti quando poco dopo videro arrivare tutte sorridenti le tre amiche.

- Sakura, ma che diavolo avete combinato?

- oh Naruto, non ce la faccio più a ridere – disse l’amica tenendosi la pancia dalle risate.

- si può sapere che avete combinato?

- beh Kiba, si sa che le donne ne sanno una più del diavolo. Infatti, prima di infilarci in quella casa abbiamo chiuso l’entrata grazie ad Hinata e, sapendo il percorso di uscita segnato precedentemente, siamo uscite tranquille lasciando quei tizi dentro.

- ma... tanto prima o poi sapranno come uscire.

- ehm, non credo – disse fieramente Temari – sai, dopo aver ricevuto una botta in testa ed essere stati legati e imbavagliati, ne dubito fortemente.

- siete grandi, ragazze. Non ci avremmo mai pensato! – disse sorridente Kiba.

- su questo non avevamo dubbi, per questo siamo intervenute. E ora, manca solo il pezzo grosso. Speriamo che Shika se la stia cavando bene!

- tranquilla Temari, Shika è un osso duro. Neanche non siamo mai riuscito a sopraffarlo! E comunque, in caso di bisogno interveniamo noi, anche perché abbiamo fatto un patto – disse ridendo il biondino – quindi andiamo a vedere, prima di perdere tutto il divertimento.

Nel frattempo, la situazione tra i due non era cambiata. Shikamaru cercava di trovare un metodo per distrarre Itachi in modo da attaccarlo, ma non era semplice. L’Uchiha sapeva delle sue capacità e quindi era già corso ai ripari chiudendosi sulla difensiva. Se continuava così, Nara avrebbe di sicuro conosciuto la morte, e quello era il momento peggiore per morire, oltre che il modo meno decoroso per farlo.

- avanti Shikamaru, non dirmi che l’unica cosa che sai fare è nasconderti. Così non c’è gusto! – disse ridendo il moro mentre sparava un altro colpo poco lontano dal ragazzo.

- Maledizione, devo trovare una soluzione, altrimenti qui ci rimetto le penne. Ma cosa fare se lui non si lascia attaccare? – pensò tra se e se il ragazzo.

- facendo così mi lasci già la vittoria in pugno!

- Shika! – il suo nome pronunciato in quel momento fece trasalire il ragazzo dal suo stato di pensiero – Shika, stai bene? Uchiha, che hai fatto a Shikamaru?

- Ma guarda, Temari e combriccola. Non riuscite proprio a starmi lontane, vero? Ormai sono una droga per voi!

- BASTARDO! – urlò il biondino stringendo il pugno.

- Naruto, calmati. Siamo sotto tiro! – gli disse la rosa.

- mi dispiace, è tutta colpa mia! – disse tristemente la Hyuuga.

- Hinata-san... la colpa non è sua, ma di quell’essere ripugnate che pensa di poter ottenere tutto con la violenza. – esclamò Kiba tentando di risollevare il morale alla ragazza

- e perché, non è così? Ho ottenuto il potere, la gloria, il rispetto di tutti. E alla fine ho posseduto anche tre graziose fanciulle, cosa volere di più? – dopo aver pronunciato tante cattiverie insieme, Naruto, Kiba e Temari si mossero come automi assassini verso l’Uchiha, che sparò dei colpi di pistola ai loro piedi facendoli arretrare. Sempre con la pistola ben in vista, il maggiore del clan si avvicinò a passo lento verso la ragazza fino ad arrivarle di fronte.

- per essere una ragazza, hai fegato – disse il moro con un sorriso compiaciuto.

- devo ringraziare tutte le disgrazie che mi hai fatto passare.

- dovresti essermi riconoscente. Perché non me lo dimostri? – dicendo ciò afferrò il polso della ragazza, stringendolo tanto forte da farla gemere. A quei lamenti anche Shika si lanciò fuori dal suo nascondiglio e, con la pistola puntata verso Itachi, lo affrontò a viso aperto!

- lascia stare Temari, bastardo! – sibilò il ragazzo a denti stretti.

- ma bene, c’è voluto poco per farti uscire allo scoperto, Nara! – afferrò Temari per il collo e la usò come scudo umano – e ora, getta l’arma altrimenti la faccio fuori!

- sei sleale, sai benissimo che così non potrò fare nulla. Hai paura di affrontarmi?

- no, so di certo che hai già una strategia pronta per farmi fuori, quindi meglio essere imprevedibili con te. E ora getta l’arma, non lo ripeterò un’altra volta.

Shikamaru a quel punto fece come gli era stato ordinato, tenendo sempre lo sguardo fisso sulla bionda nelle sporche mani del nemico. Sapeva che a quel punto poteva solo tentare di sviare il colpo che presto l’Uchiha gli avrebbe sparato, con la speranza di riuscirci. Comunque, sarebbe stato contento in entrambe lo sorti che lo aspettavano, aveva detto quello che pensava alla ragazza che amava e l’avrebbe vendicata. Quello era il modo esatto di morire. Morire per la donna che si ama.

- bene. Era da tempo che sognavo di farti fuori, Nara. E quel momento….E’ GIUNTO! – scaraventò la bionda a terra e, afferrando la pistola con entrambe le mani, prese la mira e sparò. Shikamaru tentò di deviare il colpo ma invano, venne comunque colpito. Contemporaneamente allo sparo di Itachi, partirono altri due colpi, provenienti dalle pistole di Naruto e Kiba, ponendo fine alla vita del membro più importante del Clan Uchiha. Temari, vedendo Shikamaru cadere a terra dopo l’impatto con lo sparo, non riusciva a muoversi. Guardava solo il corpo del ragazzo, a terra, privo di sensi. Come uno zombie, si alzò e andò verso il ragazzo iniziando a scuoterlo. Piangeva, piangeva disperata sapendo che lui era morto per salvarla.

- Shika…SHIKA!Perchè lo hai fatto?Perchè ti sei sacrificato per me? – domandò continuando a scuoterlo delicatamente – come faccio a vivere con la consapevolezza che sei morto per me?

- b…baka! Ti pare che io…possa morire così facilmente? – sussurrò il Nara aprendo piano gli occhi – su una cosa aveva ragione, Itachi…sei un maschiaccio! Ma io l’ho sempre detto, quindi…

- Sh…Shika…Shika, sei vivo! – urlò la ragazza tra le lacrime, abbracciandolo – io pensavo che tu…e non ti muovevi…il colpo, e poi…

- Calma, mi ha preso di striscio ma ho fatto finta di essere morto per depistarlo! Sono grande – disse vantandosi di se.

- no, sei uno scemo. Perché allora quando hai sentito che Naruto e Kiba gli avevano sparato, sei rimasto a terra? Invece di dirmi che era tutto a posto mi hai fatto prima crepare e poi…

- era per vedere se ti importava di me.

- ma certo che mi importa di te, cretino! Quando ti ho visto a terra, senza che ti muovessi, ho pensato che se tu non c’eri più, ti avrei raggiunto subito!

- non pensarla mai una cosa del genere. Primo, io non morirò per adesso, e secondo…tu vivrai sempre e comunque, anche senza di me. Ma per ora devi sopportarmi, sempre se vuoi.

- certo che lo voglio. Io ti amo... Shika, ti amo!

- questo lo so bene! Chi non mi ama? – dicendo ciò l’attirò a se e la baciò, sotto gli occhi estereffatti di tutti.

- bene, finalmente anche Temari ha avuto la sua vittoria – esclamò la rosa

- ricorda sorellina, che Temari non è la sola ad aver vinto. Noi siamo vive, siamo libere…e soprattutto, finalmente, abbiamo trovato le persone che ci amano tanto da morire per noi. – disse tranquillamente Ino – vero Naruto?

- hai ragione Ino! – disse il biondo guardando teneramente Sakura, che ricambiò lo sguardo.

– da adesso in poi inizia una nuova vita per tutti noi, ragazzi. Siamo felici! – affermò Shika tenendo teneramente la mano della donna che amava.

- per sempre. – fu l’ultima cosa che disse Temari prima di unire le sue labbra con quelle del ragazzo.

 

FINE

 

  
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