Capitolo 3 – The victory of
truth
Un boato assordante riecheggiava nel parco dopo
un’immensa esplosione provocata da qualcosa. Urla assordanti di donne
impaurite, bambini che piangevano in cerca dei genitori, ragazzi che si
tenevano per mano terrorizzati a guardare un punto indefinito di quel luogo.
Quando Temari e Shikamaru arrivarono sul posto, capirono il perché di
tutto quel trambusto e terrore. Dinnanzi a loro una decina di uomini vestiti in
giacca e cravatta, avanzava lenta e fiera. Tutti li avevano riconosciuti,
impossibile non sapere chi fossero coloro che seminavano morte e distruzione da
più di 5 anni in quella città.
- ma bene, vedo che
siamo arrivati in tempo per lo spettacolo! – asserì
l’uomo in testa alla fila.
- Master Itachi…allora era questo il segnale che dovevo
ricevere. – disse d’un fiato la biondina.
- Temari
cara…stai benissimo con i capelli sciolti. Sei una guardiana fidata, e
difatti grazie a te, possiamo procedere con il nostro piano.
- Ma signore… - Temari era terrorizzata, impossibile
le fu parlare, dovette solo chinare il capo in segno di resa.
- Tema… - Shikamaru le strinse la mano ancora
adagiata nella sua. Non era difficile capire che c’era qualcosa che non
quadrava, la ragazza era troppo succube del suo padrone, non sembrava un alleata ma una schiava. In quel momento gli amici di
Shika lo avvistarono e lo raggiunsero.
- ehi amico va tutto bene? – domandò il
castano.
- si Kiba, io sto bene, ma qui abbiamo un problema enorme.
- il nemico si è messo in prima linea. Mi sa che
qui dovremmo dar vita a una lotta senza precedenti. La copertura
salterà! – disse rassegnato Naruto mettendo mano alla sua revolver.
- che la copertura salti ormai è palese. Ma qui ci
sono delle persone innocenti da salvaguardare tipo… - la frase di Shika
venne bruscamente interrotta.
- Ragazzi dobbiamo andarcene di qui. Quelli sono gli
Uchiha, ci ammazzeranno! – disse la biondina in preda al panico.
- Ino calmati…ti prego calmati! – Sakura
tentò di calmare la crisi isterica della sorella ma senza successo
– Tema ti prego aiutami. Sta…delirando, sai benissimo che effetto
le fa rivedere quell’Itachi.
- lo so Sakura, lo so. Fa lo stesso effetto a tutte.
– disse tristemente la ragazza abbassando il capo.
- ragazze, per favore, ci dite che cosa sta succedendo?
– domandò Naruto molto nervosamente.
- si ragazze, dite
ai vostri amichetti che cosa sta succedendo. Digli la verità, Temari! –
urlò l’Uchiha dalla sua postazione
- Tema…perché Itachi ti parla come se stesse
in confidenza? – ma la ragazza non rispose, continuava a tenere lo
sguardo basso. Alchè anche Sakura perse le
staffe iniziando a strattonarla – Tema rispondi. Che hai combinato con
Itachi? Perchè ti parla così? Perchè fai qualcosa con lui
nonostante tutto il male che ci ha fatto??
- PERCHE’ NON AVEVO SCELTA! – urlò la
bionda iniziando a piangere.
- che…che significa…non avevi scelta?
- Sakura, aspetta un secondo. Che vi ha fatto Itachi?
– cercò di domandare Shika.
- lui…lui…ha abusato di tutte noi! – una
verità scioccante che bloccò in contemporanea tutti i presenti
– nostro padre aveva chiesto un prestito ad una banca, ma l’affare nella quale investì si mostrò solo un enorme
imbroglio. Perdendo tutti i soldi, non sapeva come restituirli, e così
si rivolse ad Uchiha. All’inizio riuscivamo a pagare, poi però
cominciò a mettere tassi sempre più elevati di interesse e alla
fine arrivammo a non poter far più nulla. Per ricattarlo rapì noi
tre e per ogni giorno che passava e che nostro padre non pagava
lui…lui…. – la ragazza iniziò a versare lacrime in
ricordo di tutti quei pensieri dolorosi amari – ma poi alla fine, non si
sa per quale motivo, ci lasciò libere e smise di tormentarci. Quindi
Tema… - disse rivolgendosi alla sorella – centri tu nella nostra
liberazione? Che hai promesso a Itachi?
- di essere…sua complice!
- sua…complice? E’ per questo che i fine
settimana non c’eri mai, eri sempre in giro a UCCIDERE LE PERSONE?
- che altro potevo fare, Sakura?
- lasciare le cose come stavano. Almeno la sofferenza era
divisa in tre e non ammazzavamo nessuno! Meglio noi che gli altri!
- e secondo te come potevo vivere pensando di non aver
aiutato le persone che amo? Almeno così voi avete vissuto tranquille e
tutto è andato liscio come l’olio fino a…
- fino a quando non siamo arrivati noi – disse Shika
concludendo la frase della ragazza.
- già. Da allora i problemi sono moltiplicati,
sotto tutti gli aspetti!
- ma perché, cosa centrano i ragazzi? –
domandò Ino ripresasi poco prima.
- centra, perché noi siamo dei servizi segreti e
siamo qui per proteggere l’erede della Casata Hyuuga che Itachi vuole
rapire. – spiegò Naruto.
- l’erede della casata Hyuuga? E chi sarebbe?
- sono io…Ino! – disse timidamente Hinata.
- tu? Ma scusa…com’è possibile? –
domandò una Sakura scioccata.
- mi dispiace, ragazze, ma non potevamo dire nulla –
disse con una sicurezza mai vista
- ma alla fine si è rivelata un fiasco
perché sia io che Temari sapevamo chi fosse l’altro.
- cosa? Shika, tu sapevi che la talpa era Temari e non hai
detto nulla?
- non ce n’era bisogno, Kiba. L’ho sempre
tenuta sotto stretto controllo. Però adesso basta con le chiacchiere,
abbiamo un lavoro da fare. Ho già chiesto i rinforzi alla base, dobbiamo
solo tenerli occupati per un po’.
- ma Shika, qui ci sono le ragazze e il loro obbiettivo.
Il loro piano è perfetto.
- e noi lo renderemo imperfetto, Kiba. Temari, per favore,
proteggi le tue sorelle ed Hinata. Noi faremo il resto.
- Ma Shika... io voglio aiutarvi.
- se le proteggi, ci avrai dimezzato il lavoro. E vedi di
stare attenta, il nostro discorso è ancora a metà.
- d’accordo. Fa attenzione,
Shika.
Si salutarono con un semplice sguardo e un sorriso veloce
ma sincero. Poi Temari portò lontano le altre ragazze mentre i ragazzi
si posizionarono di fronte allo squadrone degli Uchiha.
- ragazzi, occupatevi degli energumeni di Itachi.
L’Uchiha è mio!
- Ma Shika, non puoi andare da solo!
- tranquillo Naruto, sai bene che non è semplice
farmi fuori.
- lo so... però noi siamo un gruppo e come tale
dovremmo combattere.
- io devo salvare l’onore della donna che amo,
Naruto!
- non sei il solo a doverlo fare, amico! – le parole
del biondo lasciarono perplesso Kiba che poco aveva capito di tutta la
faccenda.
- perché Naruto, tu chi devi difendere?
- Ma Kiba! Non lo hai capito? Naruto si è preso una
bella cotta per Sakura, la sorella di Temari!
- cosa? Davvero? – domandò il castano con gli
occhi spalancati – quindi tutti innamorati?
- come tu per Hinata. Ti credi
che non abbiamo visto come la guardi? – lo sfottè
il biondino.
- pensa ai fatti tuoi! Quindi…tutti e tre abbiamo un
motivo. Bene Shika, noi pensiamo agli energumeni ma il colpo di
grazia…glielo diamo insieme, ad Itachi!
- ci sto. Buona fortuna e non fatevi ammazzare!
- neanche tu Shika...neanche tu!
I tre si divisero, ognuno per la
propria strada. Shika rimase fermo a fissare l’Uchiha dinnanzi a lui e il
moro faceva lo stesso. Fuoco contro ghiaccio, uno scontro che da tempo
attendeva di essere disputato.
- e così alla
fine mi hanno rifilato te! Devo dire che non mi dispiace. Cervello contro forza.
- oppure cervello contro feccia! Scegli tu, Itachi!
- anche in occasioni
del genere non eviti di fare lo spaccone!
- anche in occasioni del genere tu non eviti di
sopravvalutarti troppo!
- e va bene, mi sono
stufato. Iniziamo lo scontro! – Itachi prese la sua pistola iniziando
a sparare al ragazzo che, prontamente, evitò il colpo parandosi dietro
ad una giostra.
Nel frattempo Naruto e Kiba stavano collaborando a
togliere di mezzo i nove tirapiedi dell’Uchiha, ne avevano fatti fuori
già cinque ma gli altri quattro si dimostrano molto duri da sconfiggere.
- Naruto, che facciamo? Con la forza non ce la faremo mai,
siamo in svantaggio!
- non lo so Kiba, fammi pensare!
- allora se tu pensi siamo fottuti!
- Finiscila di rompere e se pensi che non sia
all’altezza, fatti venire tu un idea! –
inveì arrabbiato il biondo, quando all’improvviso sentirono le
voci di persone a loro conosciute e, quando si sporsero fuori dal nascondiglio
ad averne la conferma, rimasero pietrificati!
- ehi ragazzi, se volete catturarci non siamo qui!
- Ehi Tema, ma secondo te sono
capaci a prenderci o se la fanno sotto? – domandò a mo di
sfottò la rosa.
- sai Sakura, credo che non ce la faranno a prenderci.
Andiamo! – detto ciò, Ino, Sakura e Temari corsero nella casa
degli specchi seguite dagli ultimi tirapiedi rimasti. Naruto e Kiba, assistito
alla scena, corsero dietro le ragazze ma qualcuno li bloccò.
- Hinata-san ma cosa…?
- Kiba-kun aspetta! E’
tutto pianificato!
- cosa? – i due ragazzi rimasero interdetti quando
poco dopo videro arrivare tutte sorridenti le tre amiche.
- Sakura, ma che diavolo avete combinato?
- oh Naruto, non ce la faccio più a ridere –
disse l’amica tenendosi la pancia dalle risate.
- si può sapere che avete combinato?
- beh Kiba, si sa che le donne ne sanno una più del
diavolo. Infatti, prima di infilarci in quella casa abbiamo chiuso
l’entrata grazie ad Hinata e, sapendo il percorso di uscita segnato
precedentemente, siamo uscite tranquille lasciando quei tizi dentro.
- ma... tanto prima o poi sapranno come uscire.
- ehm, non credo – disse fieramente Temari –
sai, dopo aver ricevuto una botta in testa ed essere stati legati e
imbavagliati, ne dubito fortemente.
- siete grandi, ragazze. Non ci avremmo mai pensato!
– disse sorridente Kiba.
- su questo non avevamo dubbi, per questo siamo
intervenute. E ora, manca solo il pezzo grosso. Speriamo che Shika se la stia cavando bene!
- tranquilla Temari, Shika è un osso duro. Neanche
non siamo mai riuscito a sopraffarlo! E comunque, in caso di bisogno
interveniamo noi, anche perché abbiamo fatto un patto – disse
ridendo il biondino – quindi andiamo a vedere, prima di perdere tutto il
divertimento.
Nel frattempo, la situazione tra i due non era cambiata.
Shikamaru cercava di trovare un metodo per distrarre Itachi in modo da
attaccarlo, ma non era semplice. L’Uchiha sapeva delle sue
capacità e quindi era già corso ai ripari chiudendosi sulla
difensiva. Se continuava così, Nara avrebbe di sicuro conosciuto la morte, e quello era il momento peggiore
per morire, oltre che il modo meno decoroso per farlo.
- avanti Shikamaru,
non dirmi che l’unica cosa che sai fare è nasconderti. Così
non c’è gusto! – disse ridendo il moro mentre sparava un
altro colpo poco lontano dal ragazzo.
- Maledizione, devo trovare una soluzione, altrimenti qui
ci rimetto le penne. Ma cosa fare se lui non si lascia attaccare? –
pensò tra se e se il ragazzo.
- facendo
così mi lasci già la vittoria in pugno!
- Shika! – il suo nome pronunciato in quel momento
fece trasalire il ragazzo dal suo stato di pensiero – Shika, stai bene?
Uchiha, che hai fatto a Shikamaru?
- Ma guarda, Temari e combriccola. Non riuscite proprio a starmi
lontane, vero? Ormai sono una droga per voi!
- BASTARDO! – urlò il biondino stringendo il
pugno.
- Naruto, calmati. Siamo sotto tiro! – gli disse la
rosa.
- mi dispiace, è tutta colpa mia! – disse
tristemente
- Hinata-san... la colpa non è sua, ma di
quell’essere ripugnate che pensa di poter ottenere tutto con la violenza.
– esclamò Kiba tentando di risollevare il morale alla ragazza
- e perché,
non è così? Ho ottenuto il potere, la gloria,
il rispetto di tutti. E alla fine ho posseduto anche tre graziose fanciulle,
cosa volere di più? – dopo aver pronunciato tante cattiverie
insieme, Naruto, Kiba e Temari si mossero come automi assassini verso l’Uchiha,
che sparò dei colpi di pistola ai loro piedi facendoli arretrare. Sempre
con la pistola ben in vista, il maggiore del clan si avvicinò a passo
lento verso la ragazza fino ad arrivarle di fronte.
- per essere una
ragazza, hai fegato – disse il moro con un sorriso compiaciuto.
- devo ringraziare tutte le disgrazie che mi hai fatto
passare.
- dovresti essermi
riconoscente. Perché non me lo dimostri? – dicendo ciò
afferrò il polso della ragazza, stringendolo tanto forte da farla
gemere. A quei lamenti anche Shika si lanciò fuori dal suo nascondiglio
e, con la pistola puntata verso Itachi, lo affrontò a viso aperto!
- lascia stare Temari, bastardo! – sibilò il
ragazzo a denti stretti.
- ma bene,
c’è voluto poco per farti uscire allo scoperto, Nara! –
afferrò Temari per il collo e la usò come scudo umano – e ora, getta l’arma altrimenti la
faccio fuori!
- sei sleale, sai benissimo che così non
potrò fare nulla. Hai paura di affrontarmi?
- no, so di certo
che hai già una strategia pronta per farmi fuori, quindi meglio essere
imprevedibili con te. E ora getta l’arma, non lo ripeterò
un’altra volta.
Shikamaru a quel punto fece come gli era
stato ordinato, tenendo sempre lo sguardo fisso sulla bionda nelle sporche mani
del nemico. Sapeva che a quel punto poteva solo tentare di sviare il colpo che
presto l’Uchiha gli avrebbe sparato, con la speranza di riuscirci.
Comunque, sarebbe stato contento in entrambe lo sorti
che lo aspettavano, aveva detto quello che pensava alla ragazza che amava e
l’avrebbe vendicata. Quello era il modo esatto di morire. Morire per
la donna che si ama.
- bene. Era da tempo
che sognavo di farti fuori, Nara. E quel momento….E’
GIUNTO! – scaraventò la bionda a terra e, afferrando la
pistola con entrambe le mani, prese la mira e sparò. Shikamaru
tentò di deviare il colpo ma invano, venne comunque colpito.
Contemporaneamente allo sparo di Itachi, partirono altri due colpi, provenienti
dalle pistole di Naruto e Kiba, ponendo fine alla vita del membro più
importante del Clan Uchiha. Temari, vedendo Shikamaru cadere a terra dopo
l’impatto con lo sparo, non riusciva a muoversi. Guardava solo il corpo
del ragazzo, a terra, privo di sensi. Come uno zombie, si alzò e
andò verso il ragazzo iniziando a scuoterlo. Piangeva, piangeva
disperata sapendo che lui era morto per salvarla.
- Shika…SHIKA!Perchè lo hai
fatto?Perchè ti sei sacrificato per me? – domandò
continuando a scuoterlo delicatamente – come faccio a vivere con la
consapevolezza che sei morto per me?
- b…baka! Ti pare che io…possa morire
così facilmente? – sussurrò il
Nara aprendo piano gli occhi – su una cosa aveva ragione,
Itachi…sei un maschiaccio! Ma io l’ho sempre detto, quindi…
- Sh…Shika…Shika, sei vivo! – urlò la ragazza tra le lacrime,
abbracciandolo – io pensavo che tu…e non ti muovevi…il colpo,
e poi…
- Calma, mi ha preso di striscio ma ho fatto finta di
essere morto per depistarlo! Sono grande – disse vantandosi di se.
- no, sei uno scemo. Perché allora quando hai
sentito che Naruto e Kiba gli avevano sparato, sei rimasto a terra? Invece di
dirmi che era tutto a posto mi hai fatto prima crepare e poi…
- era per vedere se ti importava di me.
- ma certo che mi importa di te, cretino! Quando ti ho
visto a terra, senza che ti muovessi, ho pensato che se tu non c’eri
più, ti avrei raggiunto subito!
- non pensarla mai una cosa del genere. Primo, io non
morirò per adesso, e secondo…tu vivrai sempre e comunque, anche
senza di me. Ma per ora devi sopportarmi, sempre se vuoi.
- certo che lo voglio. Io ti amo... Shika, ti amo!
- questo lo so bene! Chi non mi ama? – dicendo
ciò l’attirò a se e la baciò, sotto gli occhi
estereffatti di tutti.
- bene, finalmente anche Temari ha avuto la sua vittoria
– esclamò la rosa
- ricorda sorellina, che Temari non è la sola ad
aver vinto. Noi siamo vive, siamo libere…e soprattutto, finalmente,
abbiamo trovato le persone che ci amano tanto da morire per noi. – disse
tranquillamente Ino – vero Naruto?
- hai ragione Ino! – disse il biondo guardando
teneramente Sakura, che ricambiò lo sguardo.
– da adesso in poi inizia una nuova vita per tutti
noi, ragazzi. Siamo felici! – affermò Shika tenendo teneramente la
mano della donna che amava.
- per sempre. – fu l’ultima cosa che disse
Temari prima di unire le sue labbra con quelle del ragazzo.
FINE