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Autore: volevostareconte    19/01/2016    0 recensioni
La loro amicizia è iniziata così, tra un compito in classe ed una serata in discoteca, lentamente e senza fretta e si sono ritrovate al punto in cui stare senza l’altra è davvero difficile e non sanno neanche come hanno fatto ad arrivare ad avere un rapporto tale.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Friendship is the hardest thing in the world to explain.
It’s not something you learn in school.
But if you haven’t learned the meaning of friendship,
You really haven’t learned anything.









 

Il locale in cui sono stasera è piccolo, sulla destra c’è il bancone del bar e dietro la pista da ballo, piena di persone che si scatenano a tempo di musica. E’ inverno eppure dentro la discoteca c’è un caldo asfissiante. Sulle note di Sorry ( Justin Bieber, babe!) Emma e Alice salgono le scale per arrivare alla sala fumatori. La prima tira fuori dalla pochette un pacchetto di Chesterfield blu e se la porta alla bocca; poi ne tira fuori un’altra e la porge all’amica che prontamente la accende con il suo accendino rosa fluo. Chiude gli occhi e aspira il fumo, come un qualche compleanno di alcuni anni prima Emma le aveva insegnato.
Erano come ormai è d’abitudine, a ballare insieme e avevano bevuto entrambe un po’ troppo- il giusto, direbbero loro- ed erano uscite per prendere un po’ d’aria. Si erano sedute e Emma aveva fatto fare un tiro ad Alice “Dai prova, fai così, ispira il fumo e buttalo fuori lentamente”. Ovviamente all’inizio alla mora non era piaciuto più di tanto ed aveva iniziato a tossire, ma alla fine della serata due sigarette intere le aveva finite. Il giorno dopo avevano ritrovato anche il video sul cellulare e, guardandolo, ancora oggi non riescono a smettere di ridere.
Comunque sia, la scena, due o forse addirittura tre anni dopo, era la stessa. Loro erano le stesse, con qualche esperienza, alcune delusioni ed anche un paio di scelte sbagliate in più. Ma loro, Alice ed Emma, erano le stesse. Ed erano insieme, il resto, in fondo, conta ben poco.
Finiscono la sigaretta, e si guardano un po’ intorno. Non si rendono neanche conto cosa succede di preciso in quella discoteca, in realtà, la testa gira un po’ e tutto sembra fantastico e felice.
Questi momenti, per loro, sono rari e preziosi, sono due persone con mille -troppi- pensieri per la testa e, purtroppo, una persona nel cuore. Hanno imparato però che il tempo guarisce le ferite e che spesso non ti affezioni veramente alle persone ma all’idea che ti crei di loro nella tua testa. Una volta capito questo, si tratta solo di aspettare, avere pazienza e avere un complice con il quale affrontare queste situazioni ( e le altre, in generale) e loro, fortunatamente, ce l’hanno. Alice ha Emma. Ed Emma ha Alice. E questo gli basta.
Due vodka lemon e uno screwdriver dopo, sono entrambe in pista con le mani al cielo, gli occhi socchiusi e la testa leggera. Si muovono a ritmo, sono le 3 del mattino ed i vestiti iniziano ad appiccicarsi alla pelle per il caldo. Ma non importa a nessuna delle due e non pensano a niente se non a divertirsi, per una volta. La gente intorno a loro sembra fare lo stesso, alzano le braccia quando il vocalist li incita e ridono a voce altra.
Ridono anche Alice ed Emma mentre camminano verso il bagno perché davvero nel mondo esistono persone che vanno in discoteca e non si fanno almeno un selfie in bagno? Attraversano il lungo corridoio, dove incontrano delle coppie di ragazzi che si baciano intralciando la strada e nessuna delle due riesce a trattenere una smorfia e un’occhiata storta. Passano la porta e si piazzano davanti allo specchio “Ma veramente ero in queste condizioni e non mi hai detto niente?”; Emma ripassa il rossetto rosso che ormai è finito tutto sulle cannucce dei drink e Alice si sistema con delle forcine le ciocche sfuggite dalla treccia. Quando credono di aver ottenuto un risultato quantomeno decente, scattano una foto e la caricano, ovviamente, su snapchat.
Emma ed Alice si sono conosciute forse nel modo più banale possibile, a scuola. In realtà i primi anni non si sono neanche considerate più di tanto, i primi anni del liceo sono i più strani, quelli in cui ti senti grande ma obbiettivamente non lo sei per nulla, quelli in cui ancora non hai capito niente della vita e di come gira il mondo.
 E’ stato così anche per loro e quindi fondamentalmente non si conoscono da tanti anni ma è una cosa positiva perché sanno di stare insieme non per paura di rimanere sole o per convenienza, ma per pura scelta.
 In questo lasso di tempo ne hanno passate talmente tante insieme che potrebbero scrivere tre libri interi raccontando tutto ciò che hanno passato, affrontato e, sempre, superato.
La loro amicizia è iniziata così, tra un compito in classe ed una serata in discoteca, lentamente e senza fretta e si sono ritrovate al punto in cui stare senza l’altra è davvero difficile e non sanno neanche come hanno fatto ad arrivare ad avere un rapporto tale.
Sarà che alla fine sono simili, - così simili che a volte si spaventano perché pensano o dicono la stessa cosa-che gli sono successe le stesse cose ed hanno sofferto per gli stessi motivi e ci sono sempre state l’una per l’altra. Si sono raccontate ogni virgola della propria vita tra una canzone, una risata e le scene di qualche film.
Alice è una ragazza apparentemente forte, lo sembra, davvero. Non cede mai, non si lamenta se non in casi di estrema necessità e si concentra molto di più sugli altri che su se stessa. Ascolta ogni persona abbia qualche problema, si interessa davvero a ciò che sente e si fa in quattro per trovare una soluzione. E’ capace di passare sopra a certe situazioni se possono modificare il rapporto che ha con qualcuno a cui vuole bene. Detesta le persone opportuniste e, piuttosto, preferirebbe rimanere sola che avere degli amici che stanno con lei solo per convenienza.
C’è una domanda a cui molte persone hanno difficoltà a rispondere. Se dovessi scegliere la più importante tra tutte le cose esistenti in questo pianeta, quella fondamentale, senza la quale vivere non avrebbe senso, quale sarebbe?
La risposta più scontata da dare, che viene sempre in mente in queste situazioni, è l’amore. L’amore è un qualcosa di unico, speciale, un sentimento in cui se ti ci immergi non vorresti più uscirne fuori e, se succede, fai fatica a riprenderti. Ma ti riprendi. Perché si vive anche senza amore, non è indispensabile. Sapete invece senza cosa non si potrebbe vivere? Senza amicizia. E questo Emma e Alice lo sanno bene.
Lo sanno perchè adesso sono le 4.30 e i piedi iniziano a fargli male, ma se ne fregano, continuano a ballare, a cantare qualche parola che si ricordano in qua e in là ,e a divertirsi. Perché loro di problemi sono sommerse, ma stasera non importa. Stasera i pensieri non esistono, esiste solo la musica, l’effetto dell’alcool che ormai sta svanendo e loro due. E probabilmente domani saranno punto e a capo, ma fa niente. Vivono il momento e hanno capito che l’importante è concentrarsi sulle cose belle, perché altrimenti non vivi, sopravvivi e basta. Quindi penseranno a tutto domani, stasera sono felici, ed è giusto così, perché forse se lo meritano anche.
 
 
  
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