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Autore: Soul Mancini    19/01/2016    5 recensioni
Questa breve one shot racconta di un momento che mi ha cambiato la vita, che è riuscito a farmela amare. Un momento triste e doloroso per tutti, ma che mi ha fatto riflettere e capire.
Questa breve one shot parla di una perdita, di una promessa, di un musicista e di una nuova consapevolezza.
Questa breve one shot vuole diffondere un messaggio: la vita è il dono più prezioso che si possa ricevere e bisogna farne tesoro.
♥ Dedicata a una persona che non c'è più, a cui il crudele destino ha deciso di strappare via il sorriso troppo presto, ma che ogni giorno mi tiene compagnia grazie alla sua musica e mi aiuta dal luogo in cui si trova, qualunque esso sia. Grazie di cuore. ♥
- QUINTA CLASSIFICATA al contest "The story of my life - La nostra storia" organizzato da Elena Frigerio sul forum di EFP.
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Grazie di cuore



È passato quasi un anno da quando te ne sei andato.

Ricordo ancora quel giorno, io ero particolarmente triste in quel periodo e proprio quella sera avevo pianto.

Non riuscivo a iniziare una conversazione con i miei compagni di classe, non avevo amici e mi lamentavo spesso della mia vita, potevo fare affidamento solo sulla mia famiglia. È sorprendente, non è cambiato quasi niente da allora, sono cambiata solo io.

Potevo rifugiarmi nella musica, potevo sempre contare sui concerti. Ormai assistevo ai live degli artisti locali da quasi due anni, loro erano diventati la mia seconda famiglia. Avevo conosciuto tanti cantanti e a ogni loro concerto li salutavo e ci scambiavo due parole. Erano i miei preferiti.

Eppure nemmeno pensare a loro mi aiutava, sapevo che per me sarebbero rimasti solo dei cantanti e io per loro una semplice fan, ma in quel momento avevo bisogno di qualcuno che mi stesse davvero vicino e mi volesse bene, perché mi sentivo sola.

La sera del 4 marzo venni informata della tua morte. Scoprii che facevi parte di una delle mie band preferite (di cui conoscevo solo il cantante), che suonavi le percussioni e che avevi ventun anni, a breve ne avresti compiuto ventidue.

E avevi perso la vita in un incidente stradale.

Non sapevo che dire, ero sconvolta. Certo, non avevo mai parlato con te, eppure ti ho conosciuto nel modo migliore che potesse esistere: grazie alla musica.

Non ti ringrazierò mai abbastanza per tutte le emozioni che sei riuscito a trasmettermi quando ti trovavi là, sul palco, e suonavi assieme ai tuoi amici.

Il giorno dopo la tragica notizia, trovai un articolo sul giornale che parlava di te. Sono scoppiata a piangere quando ho visto il tuo volto sorridente e la tua macchina sfasciata, è stato un duro colpo per me.

Eri così giovane e pieno di vita!

Furono dei giorni tremendi per me e per tutti, mi svegliavo sempre con l'ansia ed ero preoccupata per tutte le persone che ti avevano conosciuto e che in quel momento stavano soffrendo per te.

Qualche giorno dopo, ho avuto l'opportunità di vedere il cantante del gruppo in cui suonavi, era distrutto. Io, che gli voglio molto bene, ho fatto di tutto per rassicurarlo e stargli vicino, spero che questo lo abbia aiutato almeno un po'.

La tua band, comunque, non si è fermata: ho assistito al loro primo concerto senza te e ti posso assicurare che sono stati grandiosi!

Sai, questo avvenimento mi ha fatto riflettere sulla vita e sulla morte. Mi sono resa conto che ho sprecato circa due anni e mezzo a lamentarmi, piangere e autocommiserarmi e lo trovo ingiusto. Voglio dire, io stavo sprecando la mia vita in quel modo, mentre tu avresti voluto vivere e non hai potuto.

Mi sono sentita un'ingrata perché fino a quel momento non avevo apprezzato la mia vita, il dono più prezioso che potessi ricevere.

Così mi sono fatta una promessa: da quel momento mi sarei rilassata, avrei vissuto alla giornata, cercando di prendere le cose come venivano, avrei cercato di godere dei piccoli dettagli quotidiani e di sorridere sempre.

Ancora oggi rispetto questa promessa, affronto la vita con la stessa grinta e lo stesso entusiasmo con cui l'avresti affrontata tu e ogni mio sorriso è anche il tuo.

Inutile dire che, da quando ho messo in atto questa nuova filosofia, la mia vita è migliorata. Certo, continuo a non avere amici e a sentirmi a disagio con i miei coetanei, ma sono molto più forte e sento di poter affrontare tutto ciò. A volte mi sento un po' sola e un po' triste, ma adoro ridere e sorridere e lo faccio per ogni cosa: quando incontro qualche cantante che mi stringe la mano, quando sento qualche canzone che mi piace, quando riesco a scambiare due parole con un mio compagno di classe, quando alle persone che amo accade qualcosa di bello o semplicemente perché il sole splende in cielo.

Ce l'ho fatta, ora sto bene ed è solo grazie a te, che mi hai aiutato.

Qualche mese fa ho iniziato un corso di percussioni, un'altra grandissima gioia per me. L'ho deciso per due motivi: prima di tutto perché le percussioni mi hanno sempre incuriosito, mi intrigava la varietà dei suoni; in secondo luogo, devo ammetterlo, perché questo mi fa sentire ancora più vicina a te. È come se, in qualche modo, volessi continuare ciò che tu non hai potuto fare.

A volte penso che questo ragionamento sia sbagliato, però mi fa stare bene.

Se oggi sono qui con questa voglia di vivere è anche grazie a te, mi hai fatto capire il valore della mia vita e mi hai insegnato ad amarla.

Spesso ascolto le tue canzoni e penso a te, soprattutto quando sono un po' giù. Mi scappa sempre un sorriso, certe volte invece mi si inumidiscono gli occhi, ma non riesco a piangere. In alcuni momenti mi sento un'egoista, penso che non dovrei essere felice, quel che ti è capitato è tremendo.

Però preferirei vivere per sempre nella tristezza e nell'autocommiserazione, se questo potesse farti tornare qui, tra i tuoi amici e i tuoi parenti, con il tuo magico sorriso.


Grazie di cuore.



   
 
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