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Autore: Trusciola    19/01/2016    3 recensioni
Già da tempo pensava a come sarebbe stata la sua vita, se avesse scelto e agito diversamente. Come sarebbe continuata la sua vita se avesse scelto il suo amato mezzo-demone, cercando un modo per tornare da lui, invece di assecondare il volere della sua famiglia? Ma... L' amore saprà ritrovare i cuori dei due giovani, che ormai da tempo, erano infelici e lontani?
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 2:  Ricordi e Fantasie

Erano passati ormai mesi, da quando la loro nuova miko era sparita senza fare più ritorno.

Tutti al villaggio avevano ripreso le loro vite, anche se con molta malinconia.

Quella strana ma dolce ragazza, mancava a chiunque aveva avuto il piacere e l’ onore di conoscerla.

Soprattutto Sango, Miroku, Shippo, Kirara e Inuyasha, sentivano la profonda mancanza della straordinaria ragazzina e potentissima sacerdotessa che aveva colpito e addolcito i loro cuori.

Sango risentiva moltissimo della perdita della sua migliore, se non unica, Vera Amica. Lei, a cui aveva rivelato i suoi segreti e pensieri più reconditi; Lei, con la quale aveva riso e pianto; Lei, con la quale aveva combattuto, proteggendosi a vicenda; Lei, a cui aveva raccontato tutti i miglioramenti della sua relazione con Miroku; Lei, …. Sentì le lacrime pungerle gli occhi, ma si trattenne. Ora doveva pensare alla sua nuova vita con suo marito. Infatti dopo un po’ di tempo, in cui Kagome non faceva più ritorno al villaggio, il monaco aveva chiesto alla giovane sterminatrice di demoni di sposarlo. La ragazza aveva accettato e ora viveva insieme a Miroku, con il quale avrebbe avuto un figlio.

Il piccolo demone volpe, ora viveva insieme a Kaede e Rin, anche se passava molto tempo nella dei due neo-sposi, visto che la gravidanza di Sango non le permetteva di fare alcune cose.

Miroku, felicissimo dell’ idea di diventare padre, aveva continuato i suoi giri nei villaggi vicini, purificando, curando e, di tanto in tanto, facendo la corte alle belle ragazze.

“Le vecchie abitudini sono dure a morire…” Pensò il giovane bonzo, appena vide una giovane fanciulla che passava di lì, iniziando a corteggiarla, come suo solito.

L’ unico che non era riuscito ad andare avanti era Inuyasha. Anzi, sembrava che fosse regredito a quando non andava d’accordo con nessuno, come all’ inizio della loro avventura alla ricerca dei frammenti della sfera. Stava sempre sul ramo più alto del Goshinboku, facendo finta di dormire, aspettando che la ragazza che tanto amava facesse ritorno. Ma ciò non accadeva mai.

Tutti gli avevano consigliato di andare avanti, impegnarsi in qualche lavoretto per aiutare il villaggio e svuotare la mente, ma lui non voleva dimenticarla. È vero, ogni tanto andava con Miroku nei villaggi vicini o aiutava i contadini nei lavori, ma solo in rari casi.



Al tramonto tutto il villaggio era silenzioso. Tutti erano andati a dormire, compresi Sango, Miroku, Shippo e Inuyasha.


Inuyasha si sentiva un po’ strano. Quel sonno Era Strano. Sentiva un odore particolare, ma ancora non riusciva ad identificarlo. Dopo un paio di secondi riconobbe l’ odore: era il profumo di Lei.

Lei che lo avevo liberato dal sigillo, Lei che all’ inizio trovava strana a causa dei suoi abiti, Lei che in principio non sopportava, ma che con il tempo aveva imparato a conoscere e amare tutto di lei, Lei con la quale aveva avuto brutte liti ma anche molti bei momenti, Lei che aveva protetto come il suo bene più prezioso, Lei lo aveva protetto e curato in varie occasioni diverse, Lei…

-  Kagome- Quel nome che non pronunciava da tanto, fin troppo tempo, gli uscì dalle labbra con infinita dolcezza e amore.

Finalmente la vide. Era ancora più bella di come la ricordava.

Lei continuava a girare la testa, come a cercarlo, senza però guardarlo.

Allora lui la richiamò –Kagome- Mettendoci tutti i sentimenti repressi che sentiva per la ragazza.

A quel punto, la giovane puntò lo sguardo davanti a sé, e lo chiamò a sua volta con molto stupore. “Inuyasha!”

Dopo molto tempo, finalmente i due amati si poterono rincontrare. Kagome gli corse incontro, mentre Inuyasha la aspettava a braccia aperte, pronto a riabbracciarla.

Fu un abbraccio affettuoso, ma dal quale trasparivano tutte le emozioni che uno provava per l’ altra.

Inuyasha sussurrò nell’ orecchio della giovane che teneva tra le braccia -Kagome, finalmente sei tornata- Per poi guardarla negli occhi. Lei annuì.

Restarono a guardarsi per interminabili minuti, scambiandosi sguardi carichi di amore. Poi il mezzo-demone baciò la Sua Kagome sulle labbra con passione.

Appena si staccarono dal bacio, intorno a loro comparve una foresta, dove il giovane riconobbe il loro amato albero: il Goshinboku.

In seguito dalla vegetazione uscirono i loro amici. “Sango, Miroku, Shippo,  Kirara!” Urlò la ragazza estasiata.
Inuyasha accompagnò Kagome dai loro compagni d’ avventura che non smettevano di sorriderle, per farglieli salutare.

Ora era tutto perfetto: poteva vivere tranquillo e felice insieme ai suoi amici e con la donna che amava. Non riusciva a crederci. Continuava a tenere la mano della propria amata e a sorridere, mentre Kagome rideva e qualche lacrima di felicità le rigava il viso.

Proprio nel momento più bello, in cui stavano tornando tutti insieme al villaggio, tutto intorno a loro tremò.
Inuyasha sentì Kagome stringerlo in un abbraccio di terrore e pian piano tutto sparì: prima Sango, Miroku, Shippo e Kirara, poi il bosco.

Il mezzo-demone sentì l’ amata gridare. “Inuyasha, non te ne andare! Tienimi qui con te per sempre!” Così la guardò e la strinse più forte che poté, e quando anche lei iniziava a sparire, i due si diedero un lungo bacio pieno di tristezza e malinconia, ma amorevole e puro.

Inuyasha aprì gli occhi di soprassalto e per poco non cadde dal ramo su cui era solito stare a riposare.

Si guardò intorno alla ricerca di Kagome, ma di lei nessuna traccia.

“Possibile che fosse tutto un sogno? Eppure era così reale: il sapore delle sue labbra, l’ odore dei suoi capelli, il suono della sua voce, il calore e la forza del suo abbraccio…” Troppe domande senza risposta.

Decise di scendere dal Goshinboku per dirigersi da Miroku e Sango.

Li vide mentre stavano per uscire dalla loro dimora.

-Inuyasha!- Lo chiamò il monaco. –Per caso hai sognato Kagome, questa notte?-

-Sì. Ma come fai a saperlo?- Gli chiese il mezzo-demone.

-E per caso, eravate nella foresta vicino al Goshinboku e al pozzo, insieme a noi?- Continuò Miroku con il suo interrogatorio.

-Sì. Ma si può sapere come tu faccia a sapere queste cose?- Rispose Inuyasha spazientito.

-Perché lo abbiamo sognato anche noi!- Disse Sango, rispondendo alla domanda dell’ amico.

-Ma questo è impossibile!? Vero?- Continuò il ragazzo vestito di rosso.

-Non lo so. Rimane il fatto che abbiamo sognato tutti la stessa cosa, nello stesso momento.- Diede libertà ai propri pensieri il giovane codinato.

Inuyasha rimase basito e incredulo da ciò che aveva appena sentito. “Come diamine è possibile una cosa del genere!?”

-Penso che Kaede possa spiegarci quello che è successo.- Concluse Miroku.

Così i tre amici andarono nella capanna della vecchia miko che li accolse benevola.

-Come mai siete qui di prima mattina?- Chiese pacata l’ anziana sacerdotessa.

-Venerabile Kaede, questa notte ci è accaduta una cosa alquanto bizzarra. Per questo motivo ci siamo presentati a quest’ ora, per sapere se tu ci potevi aiutare a comprendere meglio l’ accaduto.- Rispose Miroku.

Kaede annuì con il capo. –Per caso avete sognato il ritorno di Kagome? E poco prima della sua scomparsa, c’è  stato un terremoto?- Continuò lei.

-Come fai a saperlo, Vecchia Strega!?- Disse Inuyasha, con la sua solita gentilezza.

-Perché non siete stati gli unici a fare quel sogno. Sia io che Rin, lo abbiamo vissuto.- Annunciò la miko.

-Ma, Venerabile Kaede, com’ è possibile una cosa del genere?- Riprese il bonzo, mentre gli altri erano rimasti basiti.

-Probabilmente Kagome, sente troppo la mancanza di questo mondo, e con il suo potere spirituale che è in continuo aumento, insieme a quello della sfera dei quattro spiriti che dimora ancora in lei, sta creando un nuovo passaggio. Se esprimerà il desiderio di tornare da questa parte del pozzo mangia ossa, esso si realizzerà. Per far sì che ciò accada, però, il suo cuore, le sue intenzioni e il suo potere spirituale dovranno essere Puri e Molto Potenti. Altrimenti…- Disse la saggia Kaede.

-Parla Vecchia!! “Altrimenti” Cosa!?!?- Sbottò il mezzo-demone ripresosi dal suo precedente stato di shock.

-È una possibilità remotissima, ma, se le sue intenzioni e il suo cuore non saranno puri, o se il suo potere spirituale non sarà abbastanza potente da riuscire a realizzare il suo desiderio, Kagome verrà inglobata nella sfera che risiede in lei, e dovrà combattere contro i demoni che si trovano all’ interno del gioiello per l’ eternità, insieme a Midoriko.-  Concluse la vecchia miko.

I tre compagni d’ avventura rimasero sbigottiti dall’ eventualità che la loro amica venisse inghiottita dalla sfera, che la ragazza stessa si era premurata di far sparire per sempre.

Inuyasha era molto preoccupato per la sorte della sua amata Kagome.

Come avrebbe fatto ad andare avanti con la sua vita, sapendo che lei avrebbe dovuto lottare per l’ eternità contro dei demoni molto potenti, senza di lui?

Come sarebbe potuta continuare la sua esistenza senza vederla, sentire la sua voce e il suo profumo così dolce che adorava?

Come avrebbe fatto a vivere ancora in quel villaggio, dove risiedevano fin troppi ricordi dolorosi?

Come avrebbe fatto a guardare i suoi amici, così felici, sposati e con dei figli, ovvero con tutto ciò che desiderava per lui e Kagome?

“Proprio non lo so. Non ci voglio pensare! Andrà tutto bene! Kagome è una ragazza buona,  pura d’ animo e di cuore. Non si lascerà corrompere!” Pensò il mezzo-demone, con una nota di malinconia e tristezza.

-Kagome non si lascerà ingannare, né corrompere! Il suo animo è il più puro che abbia mai visto! È una persona altruista e buona come il pane! Ce la farà, ne sono convinta!- Disse Sango, con le lacrime agli occhi, mentre pensava all’ eventualità dell’ eterna lotta che avrebbe dovuto subire l’ amica.

-Sango, sono d’accordo con te, però dobbiamo ricordarci che esiste questa possibilità, e anche se le probabilità sono minime, non si può mai dire…- Concluse Kaede.

Dopo questo colloquio, Inuyasha e i due sposini, uscirono dalla capanna della miko per tornare a casa di Sango e Miroku. Qui fecero stendere la ragazza, visto la gravidanza e lo stress provocato dalla notizia sul possibile futuro di Kagome, doveva riposare, per il bene suo e del bambino.

Appena la sterminatrice si addormentò, i due ragazzi si sedettero sulla panca posizionata subito fuori dall’ abitazione. Iniziarono a parlare, interrogandosi su come togliere a Kagome quel grosso peso che non poteva condividere con nessuno.

In quell’esatto momento Inuyasha si sentì inutile e con una scusa si dileguò. Corse in mezzo al bosco per tornare a sdraiarsi sui rami del Goshinboku, che era diventato la sua casa. Balzò su uno dei rami e si mise comodo, cercando di liberare la mente, chiudendo gli occhi.

Un attimo dopo si ritrovò di fronte a una strana “cosa”.

“Ma che diavolo è questa cosa!?” Pensò. Guardando meglio notò una chioma corvina e riconobbe il profumo di Kagome. Poco dopo anche lei lo vide e strabuzzò gli occhi, con fare incredulo. Si guardarono negli occhi per in attimo, perché in seguito, la ragazza si sfregò gli occhi e tutto intorno al ragazzo tornò normale: ricomparve la foresta.

Il mezzo-demone rimase per un istante frastornato, poi corse ad avvisare Miroku su ciò che era appena accaduto.

-Miroku! Miroku!- Urlò Inuyasha mentre correva nella direzione della casa dell’ amico.

-Inuyasha non urlare! Sango sta riposando!- Sussurrò il monaco.

-Ah, scusa. Solo che quello che mi è appena successo è assurdo!- Rispose il ragazzo dai capelli argentati.

-Cosa ti è capitato?- Chiese il bonzo preoccupato.

-Penso di essere andato nel mondo di Kagome! Non so come, né perché, ma ci siamo visti, per pochi istanti.- Continuò il mezzo-demone estasiato.

-Bhè, se riesce a collegarsi con questa parte del pozzo, anche al di fuori dei sogni, vuol dire che i suoi poteri spirituali sono cresciuti parecchio! Probabilmente non dovremo aspettare molto, prima di rivederla girovagare per il villaggio, con quello strano kimono bianco e verde che la caratterizza.- Rifletté il giovane codinato.

A quelle parole, il cuore di Inuyasha riprese vita. “Finalmente! Tra non molto ci potremo riabbracciare. E questa volta sarà tutto REALE!” pensò, mentre un sorriso appena accennato si disegnava sul suo viso, che oramai da tempo non ne vedeva uno.
 
Note dell’ autrice:
Grazie a tutti per i complimenti e i consigli che mi avete dato. Spero di non avervi fatto aspettare troppo!
Mi auguro che anche questo capitolo vi piaccia, e prometto che cercherò di essere altrettanto veloce nello scrivere il prossimo.
.. chissà come continuerà la vita di Kagome nella sua Era, ancora all’ oscuro della possibilità di tornare dal suo amato Inuyasha, e delle sue conseguenze…
♦   Riuscirà Kagome a tornare nell’ epoca Sengoku?
   Riuscirà Inuyasha ad avvisarla sui pericoli che corre?
    Riuscirà la nostra giovane miko, ad aprire il passaggio che collega i due mondi, senza rimanere intrappolata nella sfera?

… LO SCOPRIRETE NEL PROSSIMO CAPITOLO …   xP   :D
  
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