Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Lyneea    20/01/2016    9 recensioni
Questa sarà una breve fan fiction a tema natalizio. L'ho scritta per augurarvi a mio modo uno splendido Natale. La coppia è la mia preferita (e l'unica di cui per ora ho scritto) la coppia Draco & Hermione.
Dal primo capitolo:
Draco Malfoy, in compagnia di sua cognata Daphne, attendeva con impazienza l'arrivo del dottor Johnson nello studio del medico babbano.
«Signor Malfoy, signora Greengrass, prego accomodatevi. Abbiamo i risultati dei vostri esami e mi spiace informarvi che non ci sono buone notizie. Purtroppo nessuno dei due è compatibile come donatore di midollo, quindi ho inserito il piccolo Altair in lista d'attesa per cercare un donatore esterno.» Disse il medico senza preamboli.
«Ma come è possibile? Io sono il padre e Daphne è la sorella della madre. Almeno uno dei due dovrebbe essere compatibile.» Sbottò Draco frustrato.
«Capita molto più spesso di quanto immaginiate signor Malfoy.» Rispose il dottor Johnson dispiaciuto.
«Quante possibilità ci sono di trovare un donatore di midollo in tempi brevi? Mi sembra di aver capito che la situazione per mio figlio è molto seria e necessita di un trapianto il prima possibile.»
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daphne Greengrass, Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Buonasera,
Siamo arrivati alla conclusione di questa storia natalizia.
Buona lettura
Lyn




 
Unexpected Christmas Gift

Capitolo 4
Un dono inaspettato




 
24 dicembre Malfoy Manor
«Altair, per favore cerca di non agitarti.» Implorò Draco esasperato. «Il dottor Johnson mi ha permesso di farti tornare a casa solo a patto che restassi tranquillo.» Aggiunse cercando di calmare il figlio.
Da quando erano tornati dall'ospedale il bambino non aveva fatto altro che piangere e fare i capricci. 
«Ma papà... Perché non possiamo passare il Natale con Vega e con la sua mamma?» Chiese Altair per l'ennesima volta.
«Vega e sua madre avevano già altri programmi. Ti assicuro che le potrai vedere molto presto.»
«Potresti far venire qui stasera la signora Granger? Per favore papà. Solo per pochi minuti.» Sussurrò il bambino con gli occhi lucidi.
«È la sera della Vigilia di Natale e sono sicuro che Hermione stasera sia già occupata... Porta pazienza qualche giorno e ti prometto che le inviterò qui.» 
«No! Non posso aspettare. Devo vedere la mamma di Vega subito.» Esclamò il bimbo ricominciando ad agitarsi.
«Altair, adesso ti calmi e mi spieghi per quale motivo hai tanta urgenza di vedere la signora Granger.» Rispose Draco preoccupato che tutta quell'agitazione potesse nuocere alla salute del bambino.
Il piccolo abbassò lo sguardo e con aria colpevole sussurrò: «Ho scritto un'altra lettera a Babbo Natale e volevo chiedere alla mamma di Vega se poteva consegnarla lei a Santa Claus...» 
«Un'altra lettera? Ma Altair è la Vigilia di Natale! Nonostante Babbo Natale faccia miracoli sarà difficile che riesca ad esaudire il tuo desiderio in meno di ventiquattro ore.» 
«Lo so ma è importante...» Provò a ribattere flebilmente.
«Facciamo così. Consegna la lettera a me. Penserò io a farla pervenire a Babbo Natale. Anche io lo conosco, ricordi?» 
Il bambino rimase zitto, incerto sulla proposta del padre.
«Non ti fidi di me campione?» Domandò l'uomo scompigliando la sua chioma dorata.
«Mi prometti che la consegnerai a Santa Claus senza leggerla?» 
Nonostante Draco fosse sempre stato abituato a mentire, fu difficile per lui rispondere a quella domanda. Ma il desiderio di esaudire il nuovo desiderio del figlio mise a tacere gli scrupoli che lui si stava facendo. «Te lo prometto.» Rispose incrociando le dita dietro la schiena.
Il bambino prese una busta dal suo comodino e la consegnò al padre.


 
Londra Babbana casa Granger
Hermione entrò nella camera di Vega per augurarle la buonanotte. La bambina era seduta sul davanzale della finestra e guardava con aria affranta il cielo stellato.
«Vega, cosa ci fai ancora sveglia? È la notte della Vigilia e Babbo Natale non si fermerà se non ti troverà addormentata nel tuo letto.» Disse la donna avvicinandosi alla figlia.
«Non importa...» Rispose Vega senza guardarla negli occhi.
«Cosa c'è che non va?» 
«Perché non vuoi passare il Natale con Draco ed Altair mamma?» Chiese la bimba senza preamboli.
«Tesoro ne abbiamo già parlato. I Weasley sono la nostra famiglia ed il Natale lo si passa con i propri cari...» 
«Ma anche Draco ed Altair lo sono.» Esclamò  Vega con una punta di stizza nella voce.
Hermione guardò la figlia perplessa. «Ma se li conosci da pochi giorni! Forse ti senti legata ad Altair perché gli hai donato il midollo?» 
«Mi sento legata ad Altair ma non penso che dipenda solo dal midollo... Dopotutto io e lui condividiamo molto di più di questo vero mamma? Noi abbiamo lo stesso padre.» Affermò la bambina guardandola furente.
Hermione rimase senza parole all'uscita della figlia. «Co... Cosa stai dicendo? Chi ti ha detto una cosa del genere? Draco forse?» Chiese la donna preoccupata. Non poteva credere che Draco avesse tradito così la sua fiducia rivelando a Vega di essere suo padre.
«No, sei stata tu a dirmelo mamma. La notte dell'operazione ti ho sentito parlare, dicevi che ho salvato la vita a mio fratello.» 
La donna rimase in silenzio alcuni istanti, troppo shoccata per dire qualsiasi cosa. 
«Io non mi sono accorta di niente... Perché non me ne hai parlato?» Sussurrò dopo qualche minuto.
«Beh quando ero in ospedale non ti ho visto molto e poi avevo dei ricordi confusi di quella notte. Ma era così bello passare il tempo con Draco ed Altair che ho sperato che forse avremmo potuto essere come una famiglia vera...» Rispose la bimba abbassando lo sguardo.«Anche tu sembravi felice quando ti ho vista con il “papà” di Altair. Perché adesso invece ti stai allontanando da loro? Perché costringi anche me a stargli lontana? Forse lui non mi voleva quando sono nata?» Aggiunse la bambina con le lacrime agli occhi.
«No tesoro, non è così.» Disse Hermione abbracciando la figlia. «È stato tutto un malinteso. Lui non sapeva della tua esistenza. I grandi a volte fanno cose stupide, ma non pensare nemmeno per un secondo che "tuo padre" non ti volesse.» Esclamò la donna accarezzandole il capo per calmarla.

Caro Babbo Natale,
Ti scrivo questa lettera perché ho cambiato idea sul regalo di Natale che vorrei. Qualche settimana fa ti avevo chiesto un modellino magico dell'espresso per Hogwarts ma adesso c'è una cosa più importante che vorrei. 
Papà mi ha detto che non si può chiedere in dono una mamma. Ma da quando conosciamo Vega ed Hermione mi sembra che lui sia molto più felice e anche io lo sono. Puoi far diventare Hermione la fidanzata di papà? Se tu realizzassi questo mio desiderio potrei stare sempre con Vega.
Altair


 
25 Dicembre Malfoy Manor
Draco si alzò presto quella mattina. Era rimasto sveglio tutta la notte cercando di capire come realizzare il desiderio del figlio. Quello che aveva scritto il bimbo nella sua ultima lettera a Babbo Natale non era solamente desiderio di Altair. 
Anche Draco avrebbe tanto voluto che Hermione e sua figlia entrassero a far parte della loro vita, ma non sapeva come convincere la donna della sincerità dei suoi sentimenti.
I suoi pensieri vennero interrotti da Kart, il suo elfo domestico. «Signor Draco, ci sono visite. È atteso in salotto.» Disse la creatura materializzandosi nel suo studio.
L'uomo si diresse in salotto quasi correndo. Sperava che fossero Hermione e Vega le visitatrici. Forse la donna aveva avuto modo di pensarci con calma e aveva deciso di passare le feste insieme a loro. Quando arrivò in salotto riuscì a dissimulare abbastanza bene la delusione  di trovare Andromeda e Teddy ad attenderlo. 
«Benvenuti! Che bella sorpresa.» Esclamò Draco con enfasi.
«Ciao Draco. Abbiamo saputo che Altair è tornato a casa e siamo passati per farvi gli auguri. Spero di non disturbare.» Disse Meda avvicinandosi al nipote e abbracciandolo.
Quel gesto lasciò senza parole il biondo. Solo sua madre nei momenti di intimità famigliare si comportava in quel modo. «Avete fatto bene! Avrei dovuto invitarvi io stesso ma sapevo che eravate attesi dai Weasley.» 
«Si, infatti siamo attesi per il pranzo, ma volevo approfittare del fatto che Teddy è a casa per le vacanze per fargli conoscere suo cugino Altair.» 


Dopo aver accompagnato Teddy nella stanza di Altair Draco e Andromeda tornarono in salotto per fare quattro chiacchiere.
«Narcissa quando eravamo piccole amava molto decorare la casa durante le feste natalizie. Mi ha sorpreso un po' notare la casa così spoglia, specialmente vista la presenza di Altair.» Commentò la donna sorseggiando la tazza di tè che Draco le aveva offerto.
«Si... Pensavo di decorare la casa "tutti insieme" non appena Altair fosse tornato a casa ma poi ieri era troppo agitato così ho rinunciato.» Rispose l'uomo abbassando lo sguardo.
Andromeda capì che il nipote le stava nascondendo qualcosa. «Ho come l'impressione che tu stessi aspettando qualcun altro stamattina... Pensavi forse che fossero Hermione e Vega quando siamo arrivati?» 
«No... cosa te lo fa pensare?» Chiese l'uomo cercando di non far trasparire le proprie emozioni.
«Non sono stupida e nonostante tu sia molto bravo a dissimulare ho scorso nel tuo sguardo delusione quando ci hai visti in salotto.» 
Draco stava per ribattere ma la donna lo fermò con un gesto della mano. «Non cercare di prendermi in giro sono pur sempre una Black. Senti uno dei motivi per cui non ho voluto cercare di riavvicinarmi a te quando è morta Narcissa è che sapevo, o per meglio dire credevo di sapere, come ti fossi comportato con Hermione. Pensavo tu assomigliassi più a Lucius che a mia sorella e non ho voluto avere niente a che fare con te.» Confessò Andromeda a disagio. 
«Lo capisco... Chiunque avrebbe pensato la stessa cosa. Anche Hermione non ha avuto nessun dubbio e nonostante adesso razionalmente lei sappia cosa è realmente successo, non riesce lo stesso a fidarsi. Lei pensa che io sia influenzato dalla situazione di Altair.» Rispose Draco sinceramente. 
«Sai è stata dura per Hermione quando ha scoperto di essere incinta e ha pensato che tu non la volessi. Penso che sia naturale che lei abbia qualche  problema a fidarsi, a maggior ragione vista la brutta situazione che hai appena affrontato con Altair. Quello che ti posso consigliare è di non demordere. Vi ho visti in ospedale insieme»
«Potreste fermarvi qui ancora per un po'? Devo uscire un attimo ma non posso lasciare Altair con gli elfi.» 
«Vai pure Draco. Ci penso io al piccolo.» Lo rassicurò la donna.

Dopo aver cercato inutilmente Hermione a casa sua, Draco si presentò alla "Tana" dei Weasley.
Quando Arthur si trovò davanti il figlio di Lucius Malfoy pensò di avere le traveggole.
«Buongiorno signor Weasley, mi scuso per l'intrusione...»  La porta venne spalancata completamente da Harry che aveva riconosciuto la voce.
«Malfoy! Ci vediamo per la seconda volta in un mese... Penso che sia un record. Come mai ci fai "l'onore" di venire nell'umile dimora dei miei suoceri?» Chiese Harry con stizza.
Un calcio negli stinchi da parte di Ginny ebbe il potere di zittire il moro.
«Prego, accomodati pure "Draco".» Disse la giovane signora Potter, facendo accomodare l'ospite.
«Ti ringrazio Ginny. Scusami se mi sono permesso di disturbarvi il giorno di Natale ma avrei bisogno di parlare con Hermione. È per caso già arrivata?» 
«Ehi, ma da quando voi due vi date del tu?» Chiese Harry perplesso, beccandosi il secondo calcio negli stinchi.
«Hermione non c'è...» Rispose il signor Weasley, intervenendo nella conversazione.
«Ah capisco... Scusatemi ancora per l'intrusione e Tanti Auguri di Buon Natale.» Esclamò Draco congedandosi.
«Aspetta un momento Draco. Hermione stamattina si è presentata qui per farci gli auguri di Natale e scusarsi perché oggi non sarebbe potuta venire. Da come la conosco penso che abbia deciso di passare il Natale con voi. Le avevi invitate vero?» Chiese Ginny.
«Si, le avevo invitate a passare il Natale con noi.» Rispose il biondo non riuscendo a trattenersi dal sorridere.
«Beh che fai lì impalato? Torna a casa e vedi di rendere questo un Natale indimenticabile per Hermione e per Vega.» Lo incitò la rossa.
«Prima c'è un'altra cosa che devo fare...» 
Ginny gli rivolse uno sguardo interrogativo.
«Voi siete stati per tanti anni la famiglia di Hermione e di Vega e non potrebbe essere un Natale indimenticabile se non ci foste anche voi. Mi fareste l'onore di venire a pranzo a casa mia per Natale?» Chiese rivolto a tutta la famiglia Weasley.
«Sei molto gentile ma non so se sia il caso. Come vedi siamo in tanti e ho preparato molte cose da mangiare.» Intervenì Molly sorridendogli.
«Beh lo spazio al Manor è tanto. Andromeda è passata stamattina per farci gli auguri ed è ancora lì. Penso che Mandy, la nostra elfa cuoca, non se la prenderà se portiamo questo meraviglioso cibo a casa in modo che non vada sprecato.»
«Siamo lieti di accettare il tuo invito.» Esclamarono in coro i coniugi Weasley.

Quando Hermione e Vega arrivarono al Manor vennero accolte da Andromeda.
«Ciao Meda, non pensavo di trovarti qui.» Disse la riccia abbracciando la donna.
«Io e Teddy siamo venuti a fare gli auguri e Draco mi ha chiesto se potevo tenere d'occhio Altair perché lui doveva uscire un attimo.» Rispose Andromeda. «Mio nipote non mi aveva detto che sareste venute.» Aggiunse poi fingendosi sorpresa.
«Draco non ci aspettava... Sapresti dirmi dove è andato? Avrei bisogno di parlargli.» Sussurrò Hermione a disagio.
«Non ti preoccupare, penso che tornerà presto. So che è andato dai Weasley perché voleva parlarti.» La rassicurò Andromeda.
Dopo alcuni istanti il Manor venne invaso dall'intera famiglia Weasley con prole al seguito.
«Harry, Ginny, cosa ci fate tutti qui?» Chiese Hermione fermando gli amici.
«Malfoy ci ha invitati tutti qui. Ha detto che non sarebbe un Natale indimenticabile per te se non avessi avuto accanto anche la tua famiglia.» Rispose Ginny facendole l'occhiolino. 
Gli occhi di Hermione diventarono lucidi quando sentì quelle parole.
Per ultimo arrivò il padrone di casa e non appena la riccia lo vide gli andò incontro.
«Draco...» 
«Hermione...» 
«Volevo dirti che non ho mai smesso di amarti in tutti questi anni.» Lo dissero insieme, perdendosi nello sguardo l'uno dell'altra.
Draco avvolse la donna tra le sue braccia. «Ho sbagliato dieci anni fa. Mi sono arreso troppo presto perché credevo di non poter essere degno di una donna come te. Ancora adesso non penso di meritare di averti accanto. Ti prego solo di credere che la malattia di Altair non ha influenzato o amplificato in alcun modo quelli che sono i miei sentimenti.» 
«Ti amo, grazie per questo splendido Natale.» Sussurrò Hermione tra le lacrime.

 
Quasi due anni dopo 
1 Settembre Binario 9 3/4
«Insisto Hermione, Vega riceverebbe un'istruzione altrettanto adeguata anche se rimanesse a casa.» Esclamò per l'ennesima volta Draco, spingendo il carrello della figlia verso il treno.
«Non se ne parla. Non possiamo privare nostra figlia di un'esperienza indimenticabile come quella che potrebbe ricevere a Hogwarts.» Rispose la donna alzando gli occhi al cielo.
«Indimenticabile è la parola giusta... Come potrei privare nostra figlia dell’indimenticabile esperienza di essere pietrificata da un basilisco che gira nelle tubature? Oppure di dover cercare di non essere sbranata da un cane a tre teste? Per non parlare della fantastica esperienza di essere inseguita da un lupo mannaro o di un incontro ravvicinato con un Dissenatore!» Esclamò il biondo stizzito.
«Beh ci sono state anche altre esperienze a Hogwarts.» 
«Oh sì dimenticavo che probabilmente l'esperienza che rimarrà indissolubilmente impressa a fuoco nella tua testa è l'essere stata denigrata e offesa per anni da uno viziato e stupido figlio di papà...»  Sussurrò il biondo abbassando gli occhi.
«O magari quello che non dimenticherò mai sono le notti passate a guardare le stelle sulla torre di astronomia.» Disse Hermione costringendolo a guardarla negli occhi. «Anche se devo dire che il pugno che ti ho rifilato al terzo anno non è un ricordo così malvagio.» Aggiunse poi ridacchiando.
«Appunto! Ti rendi conto che a Hogwarts è pieno di ragazzi? Dammi retta dobbiamo tenerla a casa, io so quale sia il chiodo fisso dei ragazzi a quell'età.» 
«Innanzitutto Vega ha undici anni e penso che passerà ancora qualche anno prima che si interessi ai ragazzi e poi devi fidarti del suo giudizio. È una bambina molto assennata e sono sicura che non si metterà in nessun guaio e che non avremo problemi con il genere maschile, almeno per il momento.» 
«Ti sbagli. È una piccola serpe e se anche avesse preso un po' di sale in zucca dalla madre da quello che ricordo "la madre" aveva scelto come migliore amico una calamita di guai e si metteva sempre nei pasticci!» Rispose infervorato Draco.
«In ogni caso Vega andrà a Hogwarts e su questo non si discute.» 
«Va bene...» Esclamò il biondo frustrato. Poi si avvicinò ad Andromeda e al cugino. «Buongiorno Teddy.» Disse facendo l’occhiolino al giovane grifone.
«Ciao Draco... Non ti preoccupare ricordo tutto quello che mi hai detto. "Nessun essere di sesso maschile deve avvicinarsi a Vega. Devo tenerla d'occhio e tenerla fuori dai guai."» Ripeté il bambino imitando la voce del cugino e assumendo la sua stessa tonalità di colore dei capelli per sottolineare la presa in giro.
Hermione non riuscì a trattenere le risa. «Draco, hai minacciato il povero Teddy per costringerlo ad imparare a memoria le tue disposizioni?» 
«Nessuna minaccia, solo una cortese richiesta.» Rispose il biondo sfoderando un ghigno malefico. «D'altra parte visto che non hai voluto accogliere la mia richiesta ho dovuto prendere adeguati provvedimenti.» 
«Zia Daphne!» Esclamò Altair notando tra la folla la donna in compagnia del marito. Erano ormai due anni che il bambino non li vedeva e corse subito ad abbracciarli.
Draco si girò verso Hermione, fulminandola con lo sguardo. «Che cosa significa questa storia? Tu ne sai qualcosa?» 
«Ho chiesto io a Daphne e Blaise di venire. Volevano conoscere Vega e visto che sei troppo cocciuto per tornare sui tuoi passi ho preso io l'iniziativa.» Spiegò con tranquillità la riccia.
«Beh non avresti dovuto. Se fosse stato per Daphne, Vega non sarebbe neppure venuta al mondo. Con quale coraggio si presenta qui per conoscere mia figlia.» Replicò il biondo alterato.
«Draco, guarda tuo figlio. Lui ha sentito molto la mancanza di sua zia e anche se hai ragione per quello che riguarda lo sbaglio di Daphne, in fondo è stata lei a svelarmi il suo imbroglio. Vega ha potuto salvare Altair solo perché Daphne è venuta a scusarsi. Dimentichiamo il passato, è ora di ricominciare daccapo e lei e Blaise fanno parte della nostra famiglia.» 
A queste parole l'uomo si calmò e si avvicinò agli ex compagni di Casa.
Quando i due coniugi Zabini furono vicini, Draco notò che Blaise aveva tra le braccia un bambino appena nato.
«Vega ti presento Daphne e Blaise, loro sono gli zii di Altair.» Disse Hermione alla figlia.
«Piacere di conoscervi.» Rispose la bimba imbarazzata.
«Il piacere è tutto mio. Hai preso molto, almeno esteriormente, dalla famiglia Malfoy.»  Sussurrò la donna, accarezzandole il capo. «Se ti fa piacere puoi chiamarmi "zia Daphne".» 
La bambina sorrise più tranquilla. 
«Lui è mio marito Blaise e questo è nostro figlio Edward Draco Zabini.» Aggiunse la bionda indicando il marito.
«Papà, hai sentito? Il bambino di "zia Daphne" si chiama come te.» Esclamò Vega eccitata.
«Si.» Rispose Daphne. «Considero tuo padre come un fratello e penso che mio figlio sarà un bambino fortunato visto che porterà il suo nome.» 
«Sono contento che alla fine siate riusciti anche voi ad avere un figlio.» Sussurrò Draco all'amica cercando di non far trasparire tutta l'emozione che le sue parole gli avevano suscitato. Poi si girò verso la moglie con gli occhi un poco lucidi. «Forse non è stata poi un'idea così cattiva fare incontrare Vega e Altair con Daphne. Almeno hanno potuto entrambi conoscere il nuovo cuginetto.» 
«Si, volevo che Daphne potesse conoscere i suoi "tre" nipoti prima che Vega partisse per Hogwarts.» Disse Hermione guardandolo intensamente negli occhi.
Draco la guardò incerto. «Tre nipoti?» Chiese aggrottando le sopracciglia.
La riccia annuì con la testa. «L'ho scoperto qualche giorno fa e questa volta ho pensato fosse meglio comunicartelo di persona... Sono incinta, presto diventerai di nuovo padre.» 
Draco le rivolse uno sguardo pieno d'amore. «Oh Hermione, questo è il più bel regalo che tu potessi farmi!» 


 
FINE


Mi spiace avervi fatto attendere per la conclusione di questa storia ma mi hanno anticipato un piccolo intervento e oggi sono stata operata. Tra la preparazione e tutto il resto questi ultimi giorni sono volati. Spero che questo mio regalo di Natale vi sia piaciuto e spero di ritrovarvi presto nelle altre mie storie.
Prima di salutarvi vi ricordo che se volete potete seguire la mia pagina di Facebook Lyneea's Dream per avere qualche anticipazione e spoiler sulle storie che sto scrivendo.
Con Affetto
Lyn
  
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Lyneea