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Autore: _ShinxRan_    23/01/2016    1 recensioni
Tratto dal primo capitolo:
"L'unica cosa che desidero è stare con te...Ma non posso cerca di capire...Ran lo sto facendo per te"
"Ran chiedimi se sono felice! Per te sono felice di stare lontano dalla ragazza che amo? Di non poterla vedere? Di non poter passare del tempo con lei? Di sentirla solo per telefono?"
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Heiji Hattori, Kazuha Toyama, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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D'altronde era tipico di Ai, o meglio di Shiho Miyano avere uno sguardo così freddo e distaccato. Ma quella volta era diverso...Sembrava preoccupata per qualcosa e aveva la faccia di una che non dorme da mesi. "Haibara che hai?" chiese Conan, aveva capito che qualcosa non andava. La bambina fuliminò il ragazzino con il solo sguardo "Non ho niente" Rispose fredda. Giunti davanti a scuola aspettarono il suono della campanella ed entrarono in classe prendendo i soliti posti. Durante la lezione Conan non fece altro che osservare Ai. Era diversa dal solito...solitamente, anche se era una diciassettenne intrappolata nel corpo di una bambina di sette anni, prendeva volentieri parte nelle lezioni. Per lei era come un modo per recuperare l' infanzia persa per colpa di quell' organizzazione dove lei e sua sorella Akemi erano state costrette a farne parte. Finite le lezioni i bambini uscirono dalle classi pronti per tornare a casa. Ai raccolse in fretta le sue cose e uscì dalla classe in fretta e furia. Conan trovando strano il suo comportamento decise di seguirla. "Smettila di seguirmi!" disse la scienzata rivolta a Conan "Non ti sto seguendo stiamo solo andando dalla stessa parte. E poi che male c'è se ti seguo? Non mi starai mica nascondendo qualcosa ?" Il ragazzo aveva colto nel segno. Ai stava nascondendo qualcosa...Ma cosa?Non riusciva proprio a capire. La ragazza appena entrò nella casa del Dottor Agasa, colui che ormai era come un padre, si diresse subito in laboratorio lasciando stupito il piccolo detective. "Shinichi sono preoccupato per Ai. E' da giorni ormai che è sempre chiusa in laboratorio...Non esce mai neanche per mangiare. Stanotte l'ho sorpresa mentre parlava al telefono non mi ha voluto dire con chi però. Cosa pensi gli stia succedendo?" "Non lo so Dottore ma sono molto preoccupato anche io". Improvvisamente la porta del laboratorio si aprì e vi uscì una bambina con un camice da laboratorio. "Non ho niente da nascondere" Disse mentre si avvicinava a Conan, "Ai ti conosco ormai che hai?" Disse quest'ultimo. Non fece in tempo a terminare la frase che gli occhi di Ai si riempirono di lacrime. Gettò le braccia intorno al collo di Conan e cominciò a piangere come non aveva mai fatto. Era da tempo che non la vedeva così, dalla morte di sua sorella. Quel gesto, poi, non era da lei anche se per quanto potesse essere fredda aveva sempre avuto bisogno di quel calore umano che gli era sempre mancato fin da bambina. Conan ricambiò la stretta e gli chiese nuovamente cosa stesse succedendo. La giovane si sciolse dall'abbraccio, si asciugò le lacrime e si sedette sul divano. Conan la seguì sedendosi accanto a lei. "Qualche giorno fa ho ricevuto una telefonata" Iniziò a raccontare "Era Gin. La nostra copertura è saltata ci hanno scoperto. E' successo quello che temevamo. Quella sera all' Haido City Hotel oltre a Pisco c'era un altro uomo. Ha minacciato di uccidere me e le persone che mi sono vicine se non fossi tornata tra di loro. Ormai hanno capito quali sono gli effetti dell'APTX4869 e vogliono che ogni sera gli telefoni per dirgli a che punto sto con il perfezionamento del veleno. Shinichi scusami!". Terminò di raccontare di nuovo in lacrime. Non aveva avuto altra scelta. Non voleva mettere in rischio la vita di nessuno soprattutto quella di Shinichi. Colui che le era stato sempre accanto che non l'aveva mai tradita. Il suo primo vero amico. Shinichi non emetteva nessun suono. Non riusciva a parlare. Era diventato improvvisamente pallido. Il suo gesto fu solo quello di abbracciarla e sussurragli nell'orecchio parole di conforto "Tranquilla non avevi altra scelta". Ai si fece cullare dal dolce abbraccio di Conan e piano piano si addormentò. "Ora che si fa Shinichi?" Chiese il dottore anche lui molto preoccupato. "Non lo so..." Rispose il ragazzo che prese in mano il cellulare e compose un numero. "SIAMO NEI GUAI VIENI QUI"
   
 
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