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Autore: sara criso    24/01/2016    1 recensioni
Harry è all'ultimo anno, dopo la guerra e spera che non ci siano problemi...
ma proprio la sera del primo giorno di scuola, vedrà una figura vicino al lago nero.
Non sembra una persona umana, ma una cosa è sicura, qualunque cosa sia, sarà compito di Harry aiutarla o ucciderla.
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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“COSA?!”
Urlarono di botto i tre grifondoro appena Harry ebbe finito di raccontare loro quello che gli era successo.
“Stai scherzando , vero?” Sbottò Ron mentre Ginny gli arpionava un braccio guardandolo preoccupata e Hermione semplicemente se ne rimaneva zitta con lo sguardo fisso su di lui.
“No, è successo davvero” rispose con voce flebile il moro, la riccia sospirò.
“Credo di aver capito , più e meno , cos'hai incontrato…”
Incominciò portandosi una ciocca mora dietro l'orecchio.
“Ci sono due possibilità ,ma esse hanno tutte la stessa risposta”
Ron impaziente si morse il labbro inferiore con forza.
“Harry tu hai incontrato un angelo”
Il moro sgranò gli occhi e i due Weasly ridacchiarono.
"Suvvia Herm , gli angeli non esistono” La ragazza alzò gli occhi al cielo, ignorandoli.
“In molte tradizioni religiose, un angelo è un essere spirituale che assiste e serve Dio ed è al servizio dell'uomo lungo il percorso del suo progresso spirituale e della sua esistenza terrena, ma…”
Hermione sospirò massaggiandosi il collo , nervosa.
“Ma…quello che hai incontrato tu è un angelo dannato.
Esso è stato maledetto quand'era un essere umano ed ogni notte, sotto la luce delle stelle, la maledizione lo trasforma ”
Ron spalancò la bocca, sorpreso.
"Ma…ma…quindi qualcuno in questa scuola è stato maledetto?”
La ragazza, piuttosto seria, annuì.
“È…è pericoloso?”
Chiese Ginny stringendo con piú forza il braccio del moro.
“Non lo sò questo dipende dall-”
Harry, bruscamente, la interruppe.
"Un momento, io non ho visto delle ali e gli angeli le hanno , no?”
Hermione sbuffò.
"Un angelo non mostra mai le sue ali perché è come un test per loro:
se le ali sono bianche l'angelo è buono e quindi i maghi lo aiutano con la maledizione, se sono nere…li uccidono”.

I ragazzi rimasero letteralmente a bocca aperta alle parole di Hermione. “Ma perché noi non ne sapevamo nulla e tu invece sì?”
Chiese Ginny perplessa, Herm sbuffò nuovamente.
“È una cosa che si faceva molti anni fa e di altri casi della maledizione dell'angelo non se ne sono presentati…” stropicciandosi un pò gli occhi sospirò pesantemente.
“La conosco solo perchè, per sbaglio ,invece di prendere il libro sugli incantesimi antichi…ho preso quello sulle antiche maledizioni”

Harry si morse il labbro, si staccò da Ginny e si stravaccò sulla poltroncina della sala comune dei grifondoro con un tonfo.
“C'è un modo per riconoscerli?” Hermione scosse il capo , affranta. La ragazza era molto giù, per colpa della maledizione dell'angelo molte persone erano state uccise e torturate…
Eppure erano solo angeli…
Con le ali nere e allora?
Qual'era il problema?
Proprio non capiva la differenza fra ali bianche e nere.
Nel libro c'era scritto solo che se erano bianche è significato di bontà, mentre se erano nere è simbolo di malvagità.
Eppure…non poteva essere tutto così semplice…no?
Se erano cattivi allora perché si erano lasciati uccidere?
“Ha detto che lo conosco…ma come faccio a capire chi sia?” Sbuffò Harry mentre Ron si mordeva piano il labbro, pensieroso.
“Secondo me dobbiamo semplicemente allearci e togliergli quel maledetto cappuccio!” Disse euforico.

“Ron…” Iniziò Ginny.
“Se avesse le ali nere che facciamo?”
La ragazza guardò il suo fidanzato.
“Lo uccidiamo?”
Harry sgranò gli occhi. “Nemmeno per sogno!”
Sbottò mentre Hermione lanciava un'occhiataccia all'amica.

“Ragazzi…” Li interruppe Ron.
“Prima scopriamo chi è e poi vediamo cosa fare…” continuò per poi sentire il suo stomaco brontolare.
“Andiamo a fare colazione!” Cinguettò facendo sorridere Harry che subito annuì alzandosi di botto dalla poltrona.

Chiudendo lí l'argomento i quattro grifoni si diressero, con un passo svelto, nella sala grande.
Appena Harry si sedette accanto alla sua ragazza percepì uno sguardo su di sé e leggermente stranito, si guardò in giro per cercare di capire chi lo stesse guardando.
Rimase veramente perplesso quando si rese conto che era Malfoy che lo stava fissando…
“Harry tutt-” provò a chiedere Hermione, bloccandosi, notando pure lei di come Malfoy non staccasse gli occhi dall'amico.
La ragazza arricciò il labbro, Malfoy non sembrava voler proprio smettere di fissarlo.
Harry abbassò lo sguardo, borbottando “Ma perché mi fissa?”
Il serpeverde sorrise…e alzandosi, uscì dalla sala grande.
Hermione assottigliò lo sguardo.
“Harry seguilo” sussurrò, il moro alzò un sopracciglio e sorpreso, chiese “perché dovrei?”
La ragazza sbuffò “Perché sì, muoviti Harry!
Ricorda che pure lui sa dell'esistenza…dell'angelo”.
Il ragazzo , come colpito da un fulmine, si alzò di scatto dalla tavola uscendo velocemente dalla sala guardandosi in giro per capire dove potesse essere andato.

“Sperò sia andato nel suo dormitorio” mugugnò cominciando a correre per i corridoi.
Il moro però non trovò Draco e nonostante lo cercasse ovunque, il serpeverde sembrava stesse giocando a nascondino…
Tutti lo vedevano, ma Harry e i suoi tre amici no…

“Ricorda Harry che se , mentre cerchi Malfoy, trovi l'angelo devi far si che si posizioni alla luce delle stelle non di sua volontà” Aveva annunciato Hermione e facendo questo rese il moro molto nervoso…perché non poteva essere possibile che ovunque cercasse , Malfoy sparisse !
Però il piano di Draco, era proprio quello…
Il serpeverde davanti alla porta della sua camera ,dove stava da solo, sospirò, era leggermente stanco dopo la corsa fatta per superare il grifondoro.
Entrò , la luce del giorno filtrava con leggerezza dalla sua finestra facendo risplendere ,in modo quasi incantato, le coperte verde-argento.
Mettendosi seduto sul letto sospirò nuovamente…
“Non posso continuare così” sussurró alla solitudine della stanza.
“Devo scappare” disse con voce flebile guardandosi i palmi bianchi, forse troppo, delle mani.
Draco scosse subito la testa “No…” disse piano, alzandosi.
“Andrà tutto bene” sorrise guardando in giro nella sua stanza.
“Devo solo evitare Potter”

E lo fece, lo evitò di continuo, sia a lezione, sia durante i pasti…lo evitò/ignorò così tanto che Harry alle dieci di quella sera ,leggermente disperato, si mise a girovagare per i corridoi alla sua ricerca, intravedendo, ad un certo , un movimento furtivo vicino ad alcuni quadri che , spaventati , si nascosero.
Sospettoso, Harry si mise a correre verso chiunque avesse fatto quel movimento.
"Finalmente!” Sbraitò quando vide Malfoy che però era girato di spalle e sembrava strano…
“Malfoy devo parlarti” disse Harry ed il serpeverde s'irrigidì, poiché era già da un pò che una strana sensazione lo costringeva a rallentare il passo ed a farsi, in un certo modo, sempre piú vicino al moro per farsi così beccare.
Draco si voltò e rise un po' quando si rese conto in che stato era il suo acerrimo nemico per lui…
“Che cos'hai da ridere?” Sibiló Harry, sottovoce, per non farsi sentire da Gazza ,ma soprattutto dal suo gatto.
“Nulla, nulla” gongolò Draco , “leggermente” , lusingato di avere come stalker ,Potter.

Harry, a quel comportamento , s'irritò maggiormente e immobilizzandolo con la magia , lo prese in braccio coprendosi poi con il mantello dell'invisibilità.
“Potter che stai-” provò a domandare Draco…ma il moro non glielo permise e facendolo divenire muto lo portò nella stanza delle necessità.
“Ok Malfoy” incominciò mettendolo seduto sul letto mentre Draco lo guardava, preoccupato.
“Visto che io di giocare a nascondino non ho voglia…” continuò slacciandosi la cravatta legandogli i polsi dietro la schiena.
“Mi costringi a fare questo” concluse prendendogli , di scatto , la cravatta avvicinandosi al suo viso ridandogli, successivamente, la parola.
“Dove hai visto quell'angelo?”
il serpeverde distolse lo sguardo “Non ho visto nessun angelo” rispose, il moro sorrise e lo guardò tenendo stretta la sua cravatta fra le mani.
“Sei a disagio in questa situazione , Malfoy?” chiese, il ragazzo non rispose continuando a tenere lo sguardo il piú lontano possibile dai suoi occhi.
“Mi correggo, questa situazione ti mette molto a disagio…”
Incominciò il moro allontanandosi un po' sentendosi anch'esso un po' a disagio “…devi capire che finché non mi dirai la verità…rimarrai in questa stanza”

Dopo quelle parole un leggero silenzio si creò e i due distolsero entrambi lo sguardo.
Il moro si stese sul letto e chiudendo gli occhi , mugugnò “Quando hai voglia di dirmi la verità, svegliami” Draco alzò un sopracciglio e lo guardò un po' scettico.
Harry tenne gli occhi chiusi e Draco continuò a guardarlo finché i muscoli del suo collo non protestarono costringendolo a guardare davanti a sé, precisamente , l'ingresso.
Il ragazzo sospirò e convinto di dover affrontare una notte in bianco guardò fuori da una piccola finestra dove vide..le stelle…ma non semplici stelle…le sue…
“No” deglutì cercando di muoversi…
“N-No” continuò quando la striscia color bianco-oro le tracciò una ad una.
“POTTER!” Urlò Draco nel panico, Harry aprì gli occhi e lo guardò , il suo viso si contrasse quando vide l'espressione di panico sul viso dell'altro.
“Ti dirò tutto ,ma spostami di quì!”
Mettendosi a sedere Harry continuò a guardarlo, ignorando le sue parole… Draco si voltò, la luce era sempre piú vicina…
“Ti prego, spostami"
Singhiozzò con gli occhi leggermente lucidi.
Il moro si alzò e si mise davanti al ragazzo, precisamente sulla traiettoria della luce.
“Perché Malfoy? Cosa succede se quella luce ti tocca?”
chiese tranquillo sapendo già la risposta.
Il biondino sgranò d'improvviso gli occhi…e non rispose, Harry si guardò i piedi notando che la luce lo aveva superato…il moro deglutì , Draco si morse il labbro e la luce lo “ toccò”.

“Ti avevo detto di…” Sussurrò ,bloccandosi , mentre un leggero tremore e un dolore acuto nella schiena , prendeva possesso del suo corpo.
"Ti ho pregato di farlo” continuò mentre la magia che lo intrappolava si spegneva come un piccolo fuoco sotto un temporale.
“Ora vedrai ciò che vuoi vedere” sibilò mordendosi il labbro, piegandosi in due con il viso contratto dal dolore.

Harry sbarrò gli occhi quando dagli occhi di Malfoy iniziarono a scendere lacrime mentre dalla sua schiena, precisamente nel mezzo, delle piccoli ali uscivano di botto strappando la sua camicia, macchiandosi di un intenso colore rosso…Sangue.
Le sue mani iniziarono a tremare quando si rese conto che...
“Le tue ali sono NERE”
   
 
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