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Autore: Craggy    24/01/2016    1 recensioni
Nel bel mezzo del pasto, però, i cercapersone dei poliziotti suonarono in contemporanea.
“ Sparatoria in Wilson Avenue, due morti e diversi feriti. Tutti gli agenti disponibili nelle vicinanze si rechino sul luogo del crimine – ripeto … “
Ma prima ancora che la scricchiolante voce nella radiolina potesse finire di parlare, i due erano già volati in macchina, dopo aver brevemente salutato Hermione.
Con il suono delle sirene di sottofondo, la ragazza si alzò con il cuore che le batteva a mille: la sparatoria in Wilson Avenue poteva significare solo una cosa.
I Malfoy erano tornati in città.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Fred Weasley, Hermione Granger
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Hermione stava leggendo da almeno un paio d’ore, ma sarebbero potuti anche essere due secoli: presa dalla trama e dai personaggi, non si era minimamente accorta dello schermo del cellulare che lampeggiava con insistenza ogni decina di minuti, segno che da qualche parte un padre preoccupato stava già immaginando gli scenari più disastrosi che avrebbero impedito alla sua adorata figlia di rispondergli.

Che fossero entrati dei ladri in casa, e avessero rinchiusa la sua bambina nello sgabuzzino?
E se invece fosse scoppiato un incendio a causa di un fornello lasciato acceso?
Forse avrebbe dovuto chiedere un permesso e prendersi il pomeriggio libero, uscire dalla centrale e fiondarsi a casa per assicurarsi che fosse tutto a posto e, più importante ancora, che la sua bambina stesse bene.

Dopo l’ennesima chiamata senza risposta, John Granger ripose il telefono in tasca, e con un sospiro si avviò verso l’ufficio del Comandante Freeman, sperando che avrebbe capito la situazione e gli avrebbe concesso l’uscita anticipata: dopotutto, con tutti gli straordinari che aveva fatto, si meritava un po’ di comprensione, no?
E sapevano tutti quando il “poliziotto più tosto del Dipartimento” si preoccupava della giovane figlia.

Prima che potesse alzarsi dalla scrivania, un giovane poliziotto gli si avvicinò sorridendo, come se avesse già visto quella scena centinaia di volte.
“Non dirmi che ancora ti preoccupi quando Hermione non risponde al telefono!” disse il ragazzo, accomodandosi sulla scrivania.

John sospirò. “Certo che mi preoccupo, che razza di padre – e poliziotto – sarei, se non mi allarmassi perché quella testarda di mia figlia si ostina a tenere il sua cellulare in silenzioso? A cosa le serve, se tanto non risponde mai alle chiamate o ai messaggi? Se tu avessi una figlia, Fred, non saresti così calmo. Sono cose che si capiscono solo quando le provi in prima persona. Vedrai che quando sarà lei ad essere preoccupata, verrà da me a lamentarsi dei figli che non comprendono le preoccupazioni dei genitori”.

Fred Weasley, ridendo sotto i baffi, si limitò a scuotere la testa: un giorno su due John riusciva a trovare qualcosa per cui preoccuparsi, e di solito riguardava sua figlia: il mese precedente era, a suo giudizio, “troppo taciturna e sfuggente”, il che aveva ovviamente portato a congetture che andavano dai brutti voti a scuola (cosa impossibile, gli aveva detto Fred, dal momento che Hermione era la studentessa più brillante che avesse mai conosciuto), fino agli estremi dell’uso di droghe (e qui Fred, che ormai era diventato il confidente di John sulla Questione Figlia, era scoppiato a ridere così forte che metà distretto si era girato a guardarlo).

Solo la settimana prima Fred era stato ingaggiato per tenere d’occhio Hermione, in quanto un ragazzo dall’aria sospetta la accompagnava a casa ogni mercoledì.
Dopo ore di sfiancanti appostamenti in macchina, si era scoperto che questi altri non era che un nuovo compagno di Hermione, che lo aiutava a studiare per non essere bocciato.

E l’ultima volta che Fred aveva visto la ragazza, questa gli aveva chiesto se a suo parere dovesse denunciare un giovane dai capelli rossi che si appostava con una vistosa macchina della polizia davanti al vialetto di casa sua.
John e Fred erano rimasti pietrificati per qualche minuto.

“Sono ancora giovane per dei figli, John, ma anche io voglio bene ad Hermione, e non vorrei mai che le succedesse qualcosa di brutto. Devi però capire che ormai è grande, e sono sicuro che farebbe scappare qualsiasi intruso a suon di libri in testa”
Vedendo che però l’espressione dell’altro rimaneva tesa,  con un sospiro tirò fuori il suo telefono e digitò rapidamente un breve messaggio per Hermione: Tuo padre è preoccupato; dimmi che sei viva o temo che correrà a casa con la pistola in mano.

“Adesso, senza farci prendere dall’agitazione, aspettiamo pazientemente la risposta mentre finiamo di compilare queste scartoffie: ti piace l’idea?” suggerì il ragazzo, porgendogli gli ultimi moduli.
John fece un lieve cenno di assenso, e i due lavorarono in silenzio per un po’ di tempo, fino a quando un leggero bip proveniente dalla tasca dei pantaloni di Fred indicò che un nuovo messaggio era arrivato.

Sto bene, stavo leggendo un libro. Di’ a mio padre che ero nel mezzo di un rave, e che non potevo rispondere alle chiamate visto che stavo usando il cellulare per tagliare della cocaina.
A Fred scappò una risata, facendo alzare la testa a John.
“Tutto bene, tranquillo. Stava leggendo.”

Per il quieto vivere di tutti, decise di omettere la parte del rave che, anche se finta, avrebbe fatto morire di preoccupazione il padre.
Il resto del pomeriggio passò senza altre preoccupazioni, e al termine della giornata John propose al giovane di venire a cenare da lui.

“Lo so che Molly ti vorrebbe più spesso a casa, ma credo che ad Hermione farebbe piacere vederti, siete sempre andati d’accordo ed è un bel po’ che non vi vedete. E poi, beh, mi devo sdebitare per quello che devi sopportare ogni giorno a causa della mia preoccupazione” disse l’uomo, un po’ imbarazzato perché consapevole di quando le sue preoccupazione potessero sembrare insensate.

Fred accettò, e mandò subito un messaggio a sua madre scusandosi per l’assenza: una cena a casa dei Granger era sempre uno spasso, e la ragazza era anche un’ottima cuoca (merito di mamma Weasley, che le aveva insegnato i segreti della cucina).
E mentre i due poliziotti uscivano dalla centrale, qualche isolato più avanti una giovane donna si asciugava le lacrime per il finale di un libro, in cui ovviamente il suo personaggio preferito moriva tragicamente tra le braccia dell’amata, che giurava vendetta contro chi le aveva portato via l’unica ragione di vita.

Ripresasi dal trauma, Hermione si avviò verso la cucina per preparare la cena, ancora in pigiama: aveva passato la domenica tra compiti e lettura, e non aveva avuto tempo né voglia per cambiarsi.
Dopo aver messo sul fuoco della carne, iniziò ad apparecchiare la tavola, canticchiando tra sé e sé; se infatti le piaceva stare a casa da sola, potersi immergere nella lettura o in un bel film senza interruzione, non amava particolarmente il silenzio insolito che regnava nelle stanze, e così aveva preso l’abitudine di canticchiare o ascoltare musica a volume alto.

Con un tempismo perfetto, un famigliare rumore di chiavi nella serratura interruppe il silenzio, seguito dall’usuale “Herm, sono tornato!” che annunciava il ritorno del padre dal lavoro.
E, come al solito, Hermione rispose con “E anche oggi sei riuscito a non farti sparare!”.

Andandogli incontro, la ragazza vide un’ondata di sollievo apparire sul volto di suo padre, e ancora una volta si sentì in colpa per non aver risposto alle sue chiamate; d’altra parte, detestava il suono delle notifiche del telefono, ed era proprio nel momento clou della trama.
“Ho invitato Fred a cena, spero che non ti dispiaccia. Magari ti puoi vestire e far finta che io ti abbia insegnato come accogliere degli ospiti, che ne dici?” propose ironico John, ben sapendo che sua figlia non avrebbe mai rinunciato al suo pigiama se non per dover andare a scuola, e che Fred di certo non si sarebbe scandalizzato.

I due avevano quasi la stessa età, Fred era di qualche anno più vecchio, ed erano andati d’accordo fin dal primo momento, quando John aveva invitato il ragazzo a casa sua, la prima settimana che era stato trasferito alla Centrale.
“Signorina Granger, ma quale eleganza! John, perché non mi hai detto che si trattava di un’occasione formale? Mi sarei messo in tiro, avrei portato quanto meno dei fiori!” esclamò con fare drammatico il rosso, mentre Hermione rideva dell’espressione del padre, che non poteva credere di aver a che fare con due bambini.
“Voi due siete dei casi disperati, lo sapete questo? Guarda qui, il giovane e promettente poliziotto e la studentessa più intelligente della scuola. Dove andremo a finire, io mi chiedo?”

Continuando a chiacchierare, i due uomini  sedettero a tavola, mentre Hermione serviva loro l cena; aveva aggiunto un posto a tavola, ma non era stato un problema. Suo padre era solito presentarsi a casa con qualche collega, e quando lei si lamentava dello scarso preavviso lui le rispondeva che sarebbe stata avvisata molto prima se solo avesse risposto a quel dannato cellulare.
I tre iniziarono quindi a mangiare, raccontandosi le rispettive giornate (il culmine fu quando la ragazza raccontò dell’emozionante momento in cui la finestra si era aperta da sola e lei, da esperta del sovrannaturale, era corsa in cucina ad armarsi di sale in caso fosse stato un fantasma vendicativo).
Nel bel mezzo del pasto, però, i cercapersone dei poliziotti suonarono in contemporanea.

“ Sparatoria in Wilson Avenue, due morti e diversi feriti. Tutti gli agenti disponibili nelle vicinanze si rechino sul luogo del crimine – ripeto … “
Ma prima ancora che la scricchiolante voce nella radiolina potesse finire di parlare, i due erano già volati in macchina, dopo aver brevemente salutato Hermione.
Con il suono delle sirene di sottofondo, la ragazza si alzò con il cuore che le batteva a mille: la sparatoria in Wilson Avenue poteva significare solo una cosa.


I Malfoy erano tornati in città.




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Craggy's Corner:
Salve miei cari, è da un po' di tempo che non ci vediamo.
E come chi già mi conosce ben sa, quando torno su Efp dopo un lungo periodo di tempo il motivo è uno solo: una nuova ff.
Come vedere è un AU dove non c'è la maGGia, e sia John che Fred sono poliziotti.
Non ho ancora inserito quale sarà il pairing perchè è una sorpresa che scoprirete nel prossimo capitolo, hehe.
Diciamo che questa è un'introduzione alla storia, i prossimi capitoli saranno sicuramente più lunghi.
Se proprio volete farmi felice, una rceensione sarebbe gradita, così come i vostri pareri ^^
Kisses,
Craggy


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