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Autore: ianobo    24/01/2016    3 recensioni
Rivisitazione della famosissima saga di Harry Potter tutta in versione comica.
Premetto che amo moltissimo la saga e non voglio offendere nessuno, voglio solo far sorridere con contenuti demenziali.
In passato ho già scritto alcuni capitoli e vorrei riproporli poichè li ho riaggiornati e corretti.
Buona lettura!
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Rubeus Hagrid
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Il signor Dursley rimase immobile fissando la lettera per un minuto. Era talmente terrorizzato che non si accorse di essersi fatto la pipì addosso.
Fece uscire tutti dalla stanza e chiese solo alla moglie di rimanere. Parlarono per ore ed infine decisero di bruciare la lettera e di tenere nascosta la verità ad Harry.
Il giorno dopo arrivarono due lettere, il giorno dopo ancora tre e così via, finché il signor Dursley fu costretto a scappare ed a portare tutti in un posto in cui Maria De Filippi non potesse trovarli.
L’intera famiglia alla fine si diresse in una vecchia catapecchia circondata dal mare.
L’interno della casa era orribile; c’era un forte odore di tonno Rio Mare e di scoregge di Dudley.  
Al calar della notte arrivò una tempesta, che esplose attorno a loro. 
Zia Petunia trovò alcune coperte ammuffite ed arrangiò un letto per il suo caro figliolo sul divano tutto roso dalle tarme. Lei e zio Vernon dormirono sul materasso della stanza accanto ed Harry infine dovette trovarsi un punto impolverato e comodo del camino dove rannicchiarsi e coprirsi con una vecchia coperta tutta bucata.
Harry però non riusciva a dormire, poiché sentiva rumori dappertutto. Controllò l’orologio e si accorse che tra dieci, nove, otto, sette, sei, cinque, quattro, tre, due, uno, avrebbe compiuto undici anni.

Improvvisamente sentì BUM.
«Chi va là?» gridò zio Vernon. «Vi avverto... sono armato e ho fatto 8 anni di Wrestling!»
Ci fu una pausa. Poi...
BUM!

La porta venne colpita con una tale forza che si sbriciolò.
Sulla soglia si stagliò un uomo gigantesco che portava vestiti da rapper e che aveva una radio enorme sulle spalle. Quest’ultimo improvvisamente ballò ed improvvisò una canzone per il compleanno di Harry ed infine disse «L'ultima volta che ti ho visto, eri piccino picciò».
Zio Vernon emise uno strano rumore stridulo. «Le consiglio di uscire immediatamente, signore! Se no dovrà vedersela con me» disse con aria di sfida e facendo mosse di Kung fu.
«Ma chiudi il becco, pezzo di scimunito!» esclamò il gigante; allungò la mano oltre lo schienale del divano, strappò il fucile dalle mani di zio Vernon, ci fece un nodo con la massima facilità come fosse stato di gomma, e lo scaraventò in un angolo.
Il grande omone guardò Harry e disse «Ho una cosetta per te. Mi sa che ci ho scoreggiato sopra ad un certo punto ma credo che avrà lo stesso un ottimo sapore» e tirò fuori una torta fucsia con disegnate sopra le Barbie.
Harry si sforzò di sorridere e disse «Grazie mille signore».
Intanto l’omone si era seduto sul divano e con un ombrellino rosso a cuoricini aveva acceso il camino. Harry lo guardò sbalordito e disse «Scusami ma tu chi sei?».
«Rubeus Hagrid, custode delle chiavi e dei luoghi a Hoguarts. E’ chiaro che saprai chi sono io e saprai tutto di Hoguarts.», disse convinto Hagrid.
«Mi spiace, non so chi tu sia. Cos’è Hoguarts?»
«Perdinci! Io sono famoso nel mondo dei maghi. Ho recitato in un famoso film dove pettinavo la criniera ad un cavallo, hai presente?».
«Mi dispiace ma non l’ho mai visto», rispose Harry.
«Hoguarts comunque è una scuola di magia e stregoneria, molto antica e rinomata. Non ti sei mai chiesto dove i tuoi abbiano imparato tutto?»
«Tutto cosa?»
«Tu sei un mago Harry»
«Io sono cosa?»
«Un mago, un mago coi fiocchi direi, dopo aver studiato ovviamente»
Nel frattempo il signor e la signora Dursley iniziavano a contorcersi e a sembrare morbosi poiché Hagrid aveva già detto troppo al ragazzo.
«Non posso essere un mago, ti sbagli. Io sono solo Harry. L’unica magia che faccio quotidianamente è di passare il panno magico in casa per la polvere. E’ magico lo Swiffer!»
«Harry fai mai capitare qualcosa quando sei arrabbiato o spaventato? Qualcosa che non ti spieghi?»
Harry annuì e rispose «Sì, a volte rubo le mutande a mio cugino col pensiero e poi mi ci faccio un vestito, oppure una volta ho chiuso mio cugino nella teca di un serpente».
Hagrid si alzò in piedi e gli consegnò la lettera che qualche giorno prima aveva ricevuto.
Tirò fuori la lettera dalla busta e lesse:


 
SCUOLA DI MAGIA E STREGONERIA
DI HOGUARTS
 
Direttore: Albus Percival Brad Angiolina Juan Wulfric Samìr Alejandro Brian Gabriel Fernando
Josè Francisco Roberto Mohamed Gigi Fahid Ananas Banane Lamponi Gelato al Cioccolato Silente

(Ordine di Merlino, Prima Classe in aereo, Coniglietto di Playboy, Mr. Muscolo, Grande Esorcista, Mastro Lindo Sgrassatore, Supremo FICO, Altissimo Levissimo Purissimo, Jeeg robot d’acciaio, Dottor House, Pezzo Grosso, Sbucciatore di banane, Cavaliere dello Zodiaco, Nano da giardino, Asciugatrice portatile)
 

                Caro Signor Potter,
                             siamo lieti di informarLa che Lei ha diritto a frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hoguarts.
                             Qui accluso troverà l’elenco di tutti i libri di testo e delle attrezzature necessarie.
                             I corsi avranno inizio il 1° settembre. Restiamo in attesa della Sua risposta entro e non oltre il 31 luglio p.v.
                                                                                                                                                            
Con ossequi,
                                                                                                                                                             Minerva Badabum
ChaCha McGranitt
                                                                                                                                                             La vicedirettrice più
                                                                                                                                                             fica, più bella e
                                                                                                                                                             fotomodella



«Non ci andrà, gliel’assicuro! L’abbiamo giurato quando l’abbiamo preso, niente sciocchezze!», urlò zio Vernon, che nel frattempo non si era accorto di essersi fatto di nuova la pipì addosso.
«Sapevate che ero un mago e non me l’avete mai detto? Mi avete sempre fatto usare lo Swiffer senza dirmi che potevo pulire tutto senza muovere un dito?», disse Harry.
«Certo che lo sapevamo. E come potevi non esserlo? La mia perfetta sorella era quello che era, oltre ad essere più fica, più bella e più simpatica di me. Mia madre e mio padre erano così fieri il giorno che lei ricevette la sua lettera. “Abbiamo una strega in famiglia! Non è meraviglioso?”. Ma io ero l’unica a vederla com’era veramente. Una spostata! Poi conobbe quel Potter e poi nascesti tu e io sapevo che saresti stato come loro, altrettanto strano, altrettanto anormale. Poi, se permetti, sono saltati in aria come un petardo, e ci sei capitato tu tra capo e collo!», disse con tono rabbioso zia Petunia.

Nel frattempo il cugino ciccione si stava pappando la torta e leccando le dite, perchè se non ti lecchi le dita godi solo a metà, ma nessuno si era accorto di niente.

«Saltati in aria? Mi avevate detto che erano morti sulle montagne russe di Gardaland!», disse Harry.
«Sulle montagne russe di Gardaland? Le montagne russe di Gardaland hanno ucciso James e Lily Potter? E’ un affronto! E’ uno scandalo!», disse Hagrid.
«Lui non ci andrà in quella scuola di pazzi!», disse zio Vernon.
Improvvisamente Hagrid puntò il suo ombrellino alla Mary Poppins verso il cugino di Harry e lo trasformò in una badante e disse «Figliolo, mi sa che tuo padre ne ha di bisogno! Vai a pulirlo!».
Dudley iniziò subito ad urlare e i genitori lo accorsero pieni di panico.
Intanto Hagrid disse «Andiamo Harry! Dobbiamo andare a prendere le cose per la scuola, seguimi».


Harry non se lo fece dire due volte e scelse di seguire l’omone sconosciuto: simbolo di speranza e vita nuova.
  
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