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Autore: Hoi    26/01/2016    1 recensioni
In questa storia troverete un Killian Jones che è appena diventato capitano, anche se non come avrebbe voluto. Vedrete un ragazzo ferito dalla perdita di suo fratello, insicuro della fedeltà dei suoi uomini, in bilico tra la giusta maniera e la vita del pirata, che comunque mantiene il suo carisma. Il tutto sarà condito dall'incontro con una fiaba classica in pieno stile OUAT.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Killian Jones/Capitan Uncino, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La Moribonda


Sparky era un brav’uomo, o quantomeno lo era stato prima di diventare un fuorilegge. Con le sue sopracciglia sempre aggrottate e la sua mascella perennemente contratta non si poteva di certo definirlo un uomo gioviale, ma era fedele, schietto ed estremamente capace, caratteristiche che a Killian erano sempre andate a genio. Anche quella notte aveva avuto da ridire quando Killian aveva annunciato la loro imminente partenza. Avevano ancora la stiva mezza piena e svariate riparazioni da fare alla Jolly Roger, senza contare che avevano promesso agli uomini un mese di terra ed erano trascorsi solo pochi giorni. Come sempre Killian aveva finto di non dar peso alle sue preoccupazioni, con un ampio sorriso si era mostrato fermo di cuore e risoluto e aveva confermato l’ordine: all’alba l’equipaggio doveva essere riunito per salpare. Sparky aveva sbuffato e inveito contro il mare, gli orchi e dio onnipotente, poi si era voltato e aveva iniziato a raggruppare la ciurma.
Killian guardò il vecchio Sparky bestemmiare a andarsene, senza dire nulla. Un tempo l’aveva rimbrottato aspramente per il linguaggio, ora quegli insulti rivolti al cielo gli sembravano un’inezia. Sarebbero finiti tutti all’inferno comunque, quindi in fondo era quasi giusto prendersela con chi ce li stava mandando. Killian guardò il cielo. Era nero quanto il mare, in notti come quelle, in cui non si vedono le stelle e sembra di galleggiare nel nulla, non si può navigare in alto mare, figurarsi uscire da un porto naturale con scogli alti e appuntiti. Eppure se avesse potuto Killian avrebbe mollato gli ormeggi in quello stesso istante e se ne sarebbe andato.
“Orchi”
Killian non aveva paura, avrebbe potuto passare ogni orco a fil di spada senza esitare un secondo. Il primo ufficiale della marina di sua maestà avrebbe radunato chi poteva lavorare, avrebbe fatto tagliare gli alberi e organizzato un fortino per la difesa della città, ma il primo ufficiale della Jolly Roger era Sparky e il giovane e altruista Killian Jones era sepolto sul fondo del mare, assieme al cadavere del capitano Liam Jones.
Sospirando Killian scese sottocoperta. Comunque, anche se avesse voluto non poteva chiedere ai suoi uomini di imbarcarsi in una lotta come quella, senza previsioni di un benché minimo guadagno. Meglio andarsene, meglio proteggere quello che restava dell’ultimo cargo che avevano saccheggiato e trovare un altro porto a cui smerciare.
La porta della cabina privata del capitano ruotò sui suoi cardini cigolando appena. Era stato per ordine suo che il medico di bordo aveva portato la ragazza vagante nei suoi alloggi e la stava medicando, ma nel vederla riversa sul suo letto, con gli occhi aperti nel vuoto e il viso bianco, Killian la odiò. Avrebbe voluto gettarsi lui su quel letto ed addormentarsi e non lasciare che una donna che pareva morta inquinasse quella stanza con l’odore del sangue. Guardandola Killian non poté fare a meno di domandarsi se non avrebbe dovuto lasciarla per strada, piuttosto che portarla su una nave pirata. Vedendola ferita e distrutta, l’aveva presa in braccio senza pensare e l’aveva portata a bordo, macchiandosi del suo sangue. L’aveva fatto d’istinto, nonostante sapesse che un pirata non è un buon samaritano. In silenzio, Killian rise di sé stesso e della propria ingenuità. Poteva fregiarsi del titolo di pirata, ma non sarebbe mai riuscito a cancellare quella parte di lui che lo spingeva a salvare fanciulle per la strada. Eppure, nonostante quella piccola buona azione, l’odio di Killian per il Re non si era fiaccato, pulsava ancora forte a ritmo col suo cuore, ricordandogli che non sarebbe mai tornato ad essere l’uomo che era stato.
Mentre il medico finiva di cucirle con un filo nero il braccio, Killian si voltò a guardare i piccoli ritratti inchiodati alle pareti. Era rimasto tutto come l’aveva lasciato Liam, il che significava quasi vuoto. A parte svariati libri e carte sulla navigazione, le diverse uniformi e due piccoli ritratti, non c’era nulla nella stanza. Non che possedessero di più. Avevano passato l’intera vita a spostarsi da una nave all’altra, il che significava non poter avere nulla che non entrasse in un borsone. Nel tempo erano anche diventati moderatamente ricchi. Facendo carriera nella marina il loro onorario era aumentato tanto da permettergli di comprare un’abitazione degna dei loro nuovi ranghi sociali. Distrattamente Killian si domandò se era ancora lì quella casa di città con quel piccolissimo giardino sul retro da cui si vedeva il porto. Probabilmente era tornata nelle mani di sua Maestà il giorno stesso che aveva compiuto alto tradimento. Ed eccolo lì il viso serioso di sua Maestà il Re, ritratto in uno dei piccoli quadri sulla parete con un pugnale conficcato in mezzo alla fronte. Il Re non sembrava più così potente da quando aveva iniziato ad usare la sua immagine come bersaglio per il tiro a segno.
Distrattamente Killian afferrò il pugnale, lo staccò dalla parete e con forza maggiore lo conficcò nuovamente nel ritratto che ormai era a brandelli, ma che faceva ancora il suo lavoro. Sogghignando per il piacere che gli dava l’idea di ammazzare davvero quel cane traditore del suo vecchio Re, Killian scorse gli occhi sulla parete, incontrando l’unico altro ritratto. Erano lui e Liam, in piedi uno accanto all’altro, entrambi in alta uniforme. A volte pensava di staccarlo dalla parete quel dannato quadro, ma subito ci rinunciava, per quanto odiasse guardarsi con l’uniforme addosso era difficile rinunciare al viso felice di suo fratello. Mentre fissava il volto di Liam sorridente, l’odore del sangue divenne più pungente, tanto da costringerlo a scostare gli occhi e tornare a voltarsi verso al medico.
“Ho finito capitano!” Sentenziò l’uomo, barcollando mentre si alzava.
Era ubriaco e a confermarlo c’erano i punti imprecisi e grossolani che aveva lasciato sulla pelle della ragazza. Le sarebbero rimaste delle cicatrici orrende se fosse sopravvissuta, cosa affatto scontata per il suo stato attuale. Aveva le ginocchia e le mani sbucciate come se fosse caduta molte volte, c’erano un lungo taglio sul fianco e uno sul braccio sinistro, il medico li aveva richiusi con dei punti nonostante non sembrassero molto profondi. Il problema non erano tanto i tagli, quanto il sangue. Ne aveva perso tanto da diventare bianca come un cadavere.
Senza dire nulla Killiam lasciò che il medico uscisse, prima di sedersi sul letto accanto alla ragazza.
“Sei certa che fossero orchi?”
Lei era stanca si vedeva bene, probabilmente lo shock era ancora troppo fresco e non le permetteva di ragionare lucidamente. Forse nemmeno lei sapeva cosa aveva visto, ma Killian doveva scoprirlo prima di far la figura del codardo e salpare da un molo sicuro per le parole di una pazza. La prese per le spalle e la scosse con gentilezza cercando di ottenere qualche reazione.
“Cos’hai visto? Dimmelo!”
Lei non alzò la testa e non si voltò a guardarlo, continuò a fissare il vuoto come se lì vi fosse la risposta, lentamente e con la voce ridotta ad un sussurro iniziò a raccontare.


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Mi rendo conto che questo capitolo finisca in maniera molto repentina, infatti ero molto indecisa se tenerlo unito a quello seguente, ma vista la velocità con cui aggiorno alla fine non mi è sembrato che la cosa facesse molta differenza. Immagino vi siate già resi conto che sono pessima a dare titoli... e questo capitolo ne è le riconferma ^^' pessimo nome a parte, tutto quello che so sul mondo dei marinai l'ho imparato leggendo "Il ragazzo del Bounty" quindi spero non torverete troppe insensatezze ^^' Ma se doveste trovarne non esitate a farmelo notare! Mi rendo conto che in questo capitolo non succede un gran ché... ma se vorrete darmi un opinione ne sarei molto felice! Le critiche mi siutano tantissimo a capire come migliorarmi... a tal proposito grazie a tutti quelli che hanno messo la storia tra le seguite e a Lady Lara che ha la pazienza di recensire!!
  
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