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Autore: winter falls    27/01/2016    4 recensioni
[Bagginshield, Post-The Battle of the Five Armies, Everyone Lives/Nobody Dies, Jealous!Bilbo]
“È quella che prima stava quasi per inciampare e che arrossiva sempre! Uh, allora allo zio piacciono le timide…”
Disse Kili malizioso, sghignazzando ancora.
Bilbo restava in silenzio, osservando ancora senza apparenti emozioni Thorin e la dama ballare. D’un tratto parve come risvegliarsi, afferrando nel giro di un istante il boccale di birra che Kili stava per bere, sentendo il nano protestare. Non se ne curò, mandando giù la bevanda nel giro di pochi secondi, tutta d’un fiato.
[...]
Bilbo si fermò a un passo da loro, arricciando il naso, guardandoli male.
“Siete indecenti. Ah, vi vedesse Lobelia Sackville-Baggins la finirebbe di sparlare di me! Siete molto peggio voi due!”
Biascicò, puntando il dito contro entrambi, la mente ormai annebbiata dall’alcool.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Bilbo, Fili, Kili, Thorin Scudodiquercia
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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“Zio!”

Thorin sbatté le palpebre, fermandosi a due passi dalla porta delle proprie camere, sospirando piano.

“Dimmi, Kili.”

“Come sta Bilbo?”

Chiese il nipote con fare allegro, inclinando il voto, elargendogli un sorriso che era tutto un programma. Thorin conosceva bene quell’espressione. Dìs non finiva mai di rinfacciarglielo che il minore dei due nani aveva eredito da lui quel sorriso furbo e sghembo, ricordandogli come da giovani ne era sempre provvisto quando aveva in mente qualcosa di poco raccomandabile. Quei tempi gli sembravano fin troppo lontani ormai, e sapeva benissimo che nessuno avrebbe mai detto che Thorin Scudodiquercia in età giovanile avesse i suoi momenti in cui era impossibile tenerlo a bada dal combinarne una delle sue.

“Dorme ancora per fortuna. Mi auguro che vada a diritto fino a domani.”

Rispose sincero, pensando davvero che se finiva disgraziatamente per svegliarsi durante la notte di sicuro sarebbe stato ancora in balia dell’alcool.

“Oh, ma come? Era così divertente prima! Io dico che dovremmo svegliarlo…”

“Kili…”

Lo ammonì, scuotendo leggermene il capo.

“Non se ne parla. Oin lo visiterà domani mattina e fino a quel momento resterà nelle mie stanze a dormire. Intesi?”

Kili sbuffò, avvicinandosi a lui, incrociando le braccia al petto.

“Perché lo hai portato nella tua camera? Non avrai pensato…”

“Che saresti andato a disturbarlo? L’ho pensato. Inoltre, ha bisogno di qualcuno vicino in caso di necessità.”

“Sei sempre generoso con Bilbo… Con me facevi così quando ero malato?”

Thorin lo osservò, pensando istintivamente a tutte le vote che Fili e Kili erano stati malati e li vegliava insieme a Dìs dopo la morte del marito di lei. Sorrise lievemente, portando la mano sulla sua testa.

“Vai a riposare, Kili.”

Gli accarezzò i lisci capelli, vedendo il nipote imbarazzarsi appena per quel gesto.

“Va bene… buonanotte, zio.”

Disse con tono fin troppo docile, per poi dargli le spalle e correre via.

Thorin rise piano, osservandolo sparire nel corridoio, restando fermo per qualche istante davanti alla porta. In un lampo gli erano tornate in mente le varie volte che i nipoti gli avevano fatto ben intendere con le loro reazioni quanto fossero affezionati a lui. Era una delle cose a cui teneva di più al mondo e che gli rendeva sempre una grande soddisfazione.

Aprì la porta, cercando di fare il più piano possibile. Una volta messo a letto Bilbo, era tornato di là a cercare Balin per dirgli che era tutto sotto controllo, scusandosi per aver lasciato tutto nelle sue mani. Per fortuna il nano anziano era sempre stato comprensivo con lui.

“Dove sei stato?”

Thorin sgranò gli occhi, chiudendo la porta di scatto per la sorpresa, girando subito il viso. Bilbo era in piedi. Era lì, davanti a sé, e lo stava guardando con aria arrabbiata.

“Quando ti sei svegliato?”

“Ah, nono, non si fa così… ho chiesto prima io!”

Esclamò, puntandogli il dito contro, avanzando verso di lui con movimenti tutt’altro che coordinati. Il nano sospirò pesantemente, constatando che non sarebbe stato per niente facile riportarlo a letto e farlo stare buono finché non si addormentasse di nuovo.

“Ero andato da…”

“Da lei! Quella brutta nana con la barba!”

Disse convinto, strascicando qualche parola a causa dei sensi annebbiati, prendendo a puntellargli il petto con l’indice.

“No, Bilbo. Da Balin.”

“La nana si chiama Balin? Anche lei? Ma non era una femmina? Vedi che con tutte queste barbe ci si confonde…”

Thorin sbatté le palpebre, facendo una specie di grugnito, indice che aveva trattenuto una risata per un pelo.

“Ti spiego domani, d’accordo? Ora torniamo a letto.”

“No!”

Obiettò subito come un bambino, schizzando via nel giro di un istante. Il nano rimase fermo, stupito da quella velocità, chiedendosi perché mai durante la loro avventura rimanesse sempre indietro se poi sapeva fare scatti del genere. O forse era l’adrenalina. Lo seguì, entrando nel salotto, sperando vivamente che non fosse inciampato da qualche parte.

“Bilbo?”

Provò a chiamarlo, avvertendo poi un movimento. Girò il viso, notando i capelli castani di Bilbo spuntare da dietro la poltrona. Sospirò divertito, dirigendosi verso di lui, riuscendo ad acchiapparlo prima che fuggisse di nuovo.

“No! Non vale! Tu sei un guerriero, io no!”

Protestò, prendendo a muovere le gambe a sentirsi prendere in braccio.

“Domani avrai la tua rivincita.”

“Adesso! Però aspetta… anche se sono enormi, sono le tue camere queste. Le conosci benissimo. Dobbiamo cambiare posto!”

“Ovunque tu voglia, ma domani. Ora, a letto. Ti fa male la testa?”

Lo hobbit scosse il capo con prepotenza, mugugnando con sofferenza, facendosi d’un tratto docile, sentendo la stanchezza farsi di nuovo viva.

“Mi sorprendo tu sia riuscito a muoverti così in questo stato. Ma dopotutto ho sempre avuto delle impressioni errate su di te.”

Disse, facendogli un gentile sorriso, notando Bilbo prendere a osservarlo. Restarono in silenzio, e Thorin si sorprese di essere riuscito a metterlo di nuovo a letto senza troppa difficoltà. Gli rimboccò le coperte, scostandogli i capelli dalla fronte, volendo sentire la temperatura.

“No. Non mi toccare.”

Il nano restò fermo con la mano vicinissima alla sua fronte, guardandolo sorpreso. Avvertì un poco di dolore, non riuscendo a non pensare alla volta in cui voleva scaraventarlo di sotto mentre era in preda alla malattia dell’oro. Aveva sul serio avuto timore dopo la battaglia che il minimo tocco potesse spaventare Bilbo e si era impegnato a stargli lontano, finché un giorno fu proprio lo hobbit a pregarlo di smetterla di colpevolizzarsi così. Allontanò la mano, distogliendo lo sguardo.

“Dormi.”

Ripetè con tono basso, per poi dargli le spalle, facendo per uscire dalla stanza da letto.

“Lo sapevo. Non ti piaccio… preferisci lei a me…”

Thorin si fermò per l’ennesima volta, sospirando, per poi sbattere le palpebre nell’avvertire un singhiozzo.

“Che cos’ha lei che io non ho? Mi dicevano tutti che non eri interessato a questo genere di cose e che non avresti mai ballato… e invece hai scelto lei…”

Disse, singhiozzando ancora, prendendo a piangere. Il Re lo guardò stupito, non sapendo come approcciarlo, avvicinandosi con cautela, sedendosi su una sedia accanto al letto.

“Non devi piangere. Va tutto bene.”

Provò a dire con tono rassicurante, sentendolo però singhiozzare ancora.

“Perché hai ballato con lei?”

Insistette, balzando a sedere di scatto, facendo per scendere dal letto. Thorin ebbe i riflessi pronti stavolta, alzandosi subito, andando a posare le mani sulle sue spalle, appoggiando un ginocchio sul letto per avere più sostegno, tenendo Bilbo ben fermo sul materasso.

“Sono i nostri costumi.”

“Potevi rifiutare!”

“Lo so.”

“Allora perché? Perché lei? Avresti ballato anche con una delle altre, hai scelto a caso, oppure…”

“No, non ho scelto caso.”

Bilbo serrò le labbra, sentendo la testa girare e il viso scottare, portando le mani sulla sua veste con rabbia, guardandolo.

“Ti piacciono davvero le timide!”

Thorin schiuse le labbra, facendo per parlare, ritrovandosi però la bocca di Bilbo che premeva sulla propria. Trattenne il fiato, non riuscendo più a dire niente, rilasciando un basso grugnito a sentire lo hobbit succhiargli con fare prepotente il labbro inferiore.

“Se vai da lei, ti ammazzo.”

Sibilò, mordendogli la pelle delicata vicino all’angolo della bocca, passandoci poi la lingua.

Il nano sentì il respiro farsi più intenso, portando una mano sulla nuca di Bilbo, scostandogli il viso dal proprio.

“Sei ubriaco.”

Mormorò roco, vedendo lo hobbit indispettirsi.

“Oltre che sugli hobbit hai pregiudizi anche sugli ubriachi? So quel che faccio.”

“Non lo sai. Domani forse ricorderai, ma sarà troppo tardi. Perdonami, Bilbo.”

Lo hobbit mugugnò, abbassando lo sguardo, lasciandosi ricadere a peso morto contro Thorin.

“Dammi una possibilità.”

Sussurrò, per poi crollare come un bambino, addormentandosi.

Thorin sospirò, accarezzandogli la schiena, appoggiando la guancia sui suoi capelli. Domani gli avrebbe detto come stavano veramente le cose, sperando che non fuggisse via al ricordo di quello che era appena successo tra loro. Si inumidì le labbra, trovando il punto in cui Bilbo lo aveva morso, emettendo una bassa risata. Ad averlo saputo prima, lo avrebbe fatto ubriacare durante la loro avventura e mandato contro Azog.  Avrebbero evitato una serie di futuri problemi.

...

Scusate il ritardo. E grazie ancora a tutti voi che avete lasciato un segno di apprezzamento e/o recensite! ^ ^

   
 
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