Mihawk indossava una tuta da ginnastica rubata a Hiei, doveva fare bella figura il suo primo girono di lavoro al liceo cittadino. Prese la lista col nome degli studenti e li fece mettere uno accanto all’altro per fargli fare gli esercizi, ma quando lo vide rimase di stucco.
Tra loro c’èra Hiei, ma il suo nome non era nell’elenco, ormai aveva capito che era un nome falso. Beh era anche ovvio, un italiano di nome Hiei?Solo un idiota avrebbe potuto crederci…. Ergo almeno 3 di loro. Cercò sull’elenco “Ha la faccia da Sigismundo? No, non è un Sigismundo…. Forse è un Giangianberto… che cazzo di nome è Giangianberto?Che razza di incidente è uno che sia chiama Giangianberto! Perché due volte Gian?”. Realizzò che stava andando fuori tema. – venga… Alberto Lupo… uno di voi va di nome Lupo e di cognome Alberto?Sul serio?-
Hiei fece un passo in avanti e avvicinandosi alla corda da risalire sussurò qualcosa al suo nuovo prof – i miei genitori sono fan di Silver, ti prego non dirlo agli altri- Mihawk ricordò che lui veniva chiamato Occhi di falco per via del suo cognome ed ebbe un moto di umanità. Si sarebbe portato tutto nella sua tomba, e se Moria avesse rubato il suo cadavere se lo sarebbe portato anche fuori.
 
 
Doflamingo era nell’ufficio dei dirigenti. Aveva scalato il le classi sociali a tempo di record, una solo settimana per divenire dirigente ed addetto ai servizi all’estero.  Una piccolissima parte di lui era tentata di darsi allo spaccio di droga usando l’azienda come copertura, ma resistette. Gli costò molto in camomilla, ma ci riuscì. In fondo il lavoro non era male, le Olimpiadi di Lancio del Silvano erano fantastiche, doveva ripeterle a Dressrosa. Il Lancio del Tontatta… cazzo se suonava bene.
 
 
Ben presto giunse la sera e il gruppo era riunito a cena. Trafalgar servì i piatti di zuppa .Doffy lo guardò – Ci hai messo dentro il dito- - Oh, se è per questo ci ho sputato pure dentro. Sa di catarro e dita sporche di testicoli di maiale. Buon appettito-
Guardò il piatto con aria sconsolata, ma dopo aver notato che Akainu era ancora a lavarsi le mani, scambiò i loro piatti e cominciò a sorseggiare la pietanza con soddisfazione. Hiei sospirò, badare a tutti loro era diventato ancora più stressante di prima, ma almeno cominciavano a divenire sempre più autonomi. Se escludiamo che avevano dovuto pagare un avvocato per far scarcerare Crocodile. Pare che sia inaccettabile dare le “Lurido pezzo di scroto” a un ambasciatore fissato con gli uncini, ma sorvoliamo, abbiamo un raiting da rispettare.
- Non male la zuppa, chirurgo- Tutti si trattennero dal ridere in facci al Grand’ammiraglio dopo quell’affermazione sulla zuppa corretta di Trafalgar. – Crocodile, quello è alcool?- il neo capitano Uncino nascose la bottiglia di alcool, dono del direttore per aver rimosso dal suo ufficio la suocera in modo eccezionalmente violento pur restando nella legalità. Non aveva la benché minima voglia di dividere quel prezioso liquido con loro, forse con Hiei, ma non con loro – vade retro, Cagnaccio!-
L’alcolismo è una brutta bestia e Sakazuki non ne era immune a quanto pare. Prima che potesse dar vita a una rissa e farli scoprire dai pochi vicini, sfidando la demenza senile della vecchina accanto a casa loro e della sua cara sorellina impicciona. Hiei si alzò e tirò fuori qualche alcolico dallo zaino.
- Ho dovuto corrompere un barbone per queste, goditele, ma al primo casino tu vai fuori da questa casa!Sii come Trafalgar, guardalo! Tranquillo,educato,gentile!- Sakazuki stava bollendo di rabbia e Doflamingo aveva tirato fuori i marshmallow da cuocere.
Dopo pochi minuti Mihawk aveva la testa che gli girava. Come tutti i presenti.
- Scemocottero… cosa… avevano dentro i marshmallow?- Domandò Law. Doflamingo cadde a terra – Roba ch emi ha dato un collega, la chiamano… come la chiamano… Mariagianna!- Hiei lo guardò e cominciò a ridere –Intendi marijuana?- Doflamingo rise annuendo.
Perfetto, ora erano tutti strafatti, una roba che in confronto  Ozzy Osbourne e Bob Marley non hanno mai fatto uso di nessun tipo di droga.
Crocodile era ormai nel mondo immaginario. Poi si rivolse al gruppo - Volete sapere come mi sono fatto queste cicatrici? Mio padre era... un alcolista. E un maniaco. E una notte da di matto ancora più del solito. Mamma prende un coltello da cucina per difendersi; ma a lui questo non piace. Neanche... un... pochetto. Allora, mentre io li guardo, la colpisce col coltello, ridendo mentre lo fa. Si gira verso di me, e dice... "Perché sei così serio?" Viene verso di me con il coltello, "Perché sei così serio?!" E mi ficca la lama in bocca, "Mettiamo un bel sorriso su quel faccino!" E... perché sei così serio? … cazzate… mi sono grattato il naso con la mano sbagliato, pensate a quando ho avuto da grattarmi i testicoli-
Tutti risero, più che per le vicende era per l’erba. Una lunga notte li attendeva...











Nel prossimo capitolo vedremo come se la cavano i nostri strafattoni! Nell'attesa leggete la mia FF "Sorge il Sole..." dedicata al mondo di Naruto, nella quale Naruto e co appariranno il più tardi possibile.