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Autore: Rossy_chris    28/01/2016    6 recensioni
Oliver è un uomo sposato, ma la sera di San Valentino si ritrova in un locale affollato per dimenticare un brutto litigio con la moglie, Laurel. Proprio in quel locale conoscerà una Felicity esuberante e sfinita allo stesso tempo per via della laurea conseguita da poco. Il racconto è assolutamente Olicity! (Per chi segue Once upon a time mi sono ispirata un po' al rapporto che avevan biancaneve e il principe prima del sortilegio. ) Vi lascio un estratto:
Che ci fa uno come lei ,qui ,la notte di San Valentino?-
-Uno come me?- chiede, insospettito.
Scrollo le spalle,l'alcool mi rende più spavalda. -Si, così...anziano.-
-Anziano?-
Alza la voce e sembra offeso. Mi mordo le labbra e inclino la testa, in segno di scusa. Mi guarda ancora, ammorbidito. Penso che potrei guardarli per sempre quegli occhi.
Non risponde e alza la mano sinistra, mostrandomi l'anulare. Porta la fede.
-Oh.- sono delusa, ma cerco di non darlo a vedere. Ordino un altro drink, doppio. -Allora avevo ragione a darle dell'anziano.-
-Ok- lo dice ridendo, ancora. Sarà la terza volta che lo faccio ridere. Si alza e mi viene vicino. Ha l'indice puntato poco più su della mia scollatura.
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Diggle camminava nervosamente ,avanti ed indietro, per tutta la stanza del covo.

-Non l'ho mai fatto prima,Oliver, cucire una ferita del genere.-

Lui strinse forte la maglia dell'amico,guardandolo con aria seria. -Puoi farlo John, ne sono sicuro.-

-Ora ti porto in ospedale.-

Oliver gli strinse di più la maglia, sospirando. -Non ho tempo. Aiutami John, per favore.-

Diggle guardò prima Oliver poi Felicity,stesa ancora sul lettino.-E va bene.- sospirò anche lui, portandosi le mani fianchi. -Ma devi promettermi che mi spiegherai tutto.-

Oliver sorrise, abbassandosi la maglia, ma non aggiunse altro.

 

Felicity

Quando ripresi i sensi, riuscii per una manciata di secondi, ad essere felice di essermi svegliata. I miei occhi poi si spostarono,incrociando quelli di Oliver, e mi tornarono in mente quei terribili momenti appena passati, ma soprattutto..

"Boom"

Tremai, riascoltando nella mia mente il suono di quella pistola. Immaginai Tom,steso a terra, con i suoi grandi occhi verdi chiusi per sempre.

Mi alzai d scatto, sentendo l'impulso di vomitare.

-Ehi,ehi,Felicity!-

Mi sentii tirare per un braccio e mi voltai,scossa. Diggle mi stringeva a sè,preoccupato.

-John...-singhiozzai, appoggiando la testa al suo petto. Lui mi avvolse in un abbraccio, accarezzandomi i capelli. -Mi dispiace tanto Felicity.-

Si sciolse dall'abbraccio, dandomi di nuovo la visuale su Oliver.

-È colpa tua..-sussurrai, stringendo i pugni e a testa bassa.

Lui non rispose. Abbassò lo sguardo e sospirò, senza aggiungere una parola.

-Che significa?-chiese Diggle, spaesato. -Pensavo fosse opera di Meryln..-

-Se solo tu non mi avessi seguita..- mi avvicinai a lui,senza dare peso alle parole di Diggle. -Se solo tu ti fossi fidato di me, per una buona volta!-

Sentivo le lacrime premere contro i miei occhi, ma non le lasciai cadere. -Amarti è stato il più grande errore della mia vita.-

Oliver alzò piano lo sguardo,come se si vergognasse. Ascoltò quelle parole trafiggergli il cuore, facendogli male più di una qualunque freccia nel petto. Provò a parlare,varie volte mosse le labbra senza alla fine emettere un fiato.

-Dobbiamo fermare Malcom.- esordì Diggle, spezzando quell'assordante silenzio. -Fermeremo lui e quella fottutissima bomba.- Si voltò a prendermi una mano, continuando a parlare con gli occhi lucidi. -Onoreremo la memoria di tuo fratello Felicity. Credimi,ti capisco meglio di quanto tu creda.-

-Ha ragione John.- Oliver spezzò quel suo voto di silenzio, appoggiando l'idea dell'amico. Non mi guardò,quasi come se neanche esistessi. -Dobbiamo fermarlo.-

Diggle gli rivolse uno sguardo di intesa,contento che finalmente potesse essere coinvolto. -Dove si trova la bomba,Felicity?-

-È in un palazzo a the glades, tra la 24isma subito dopo il semaforo.-

-Proprio dove morì Rachel...- commentò Oliver,pensieroso.

-Rachel?-

-La moglie di Malcom.-

-O mio Dio.- John si portò le mani al volto.-Cosa sta cercando di fare?vendicarsi per la morte della moglie? Fu un dannato incidente!-

-Non vuole solo questo..- strinsi i pugni, sperando che Oliver mi guardasse. -Lo aveva deciso assieme ad altri dirigenti..lo scopo era quello di eliminare la parte "povera" della città.- Presi una pausa, cercando di dare un tono pungente alle mie parole. -Anche tuo padre aveva aderito al progetto.- sbuffai -Avrei dovuto capire già da questo che razza di uomo eri..-

Oliver sembrò arrabbiarsi. Spostò piano il viso di me, ma continuò a non guardarmi. -Sai come disinnescare la bomba?-

-Si.-

-Bene, ci muoveremo seguendo le linee periferiche, Malcom sarà probabilmente già lì.-

-Ci muoveremo?- chiesi, indispettita. -Non ho voglia di collaborare con te. Possiamo farlo io e Diggle. Tu non saresti di aiuto in nessun modo.-

-Va bene.- cadde seduto sul lettino, senza neanche provare ad inserirsi. -Io rimarrò qui.-

Alzò lo sguardo e finalmente mi guardò. Aveva gli occhi lucidi e completamente rossi. Rimasi a specchiarmi in quella sua tristezza per un po' ,sentendo tutto il suo dolore. Era giusto così,era giusto che Oliver soffrisse.

-Andiamo.-

Raccolsi le mie cose ed inizai a salire le scale, con Diggle al mio fianco.

Misi un piede fuori la porta e mi voltai a guardare Oliver. Lui spostò lo sguardo al pavimento,evitandomi. Varcai la soglia e sospirai, senza sapere davvero cosa mi aspettassi.

 

OLIVER

Guardai il costume di Arrow di fronte a me, trattenendo un impulso di rabbia. Che senso aveva indossare quel cappuccio se non riuscivo a proteggere le persone che amavo? Chiusi gli occhi, massaggiandomi le tempie con le dita. Non potevo rimanere lì,inerte, senza fare nulla. Indossai il costume e caricai l'arco anche se provavo ancora molto dolore alla spalla.

 

Raggiunsi il luogo descritto da Felicity,sorpreso di non trovarli ancora lì. Il palazzo era silenzioso e buio. Salii piano le scale,chiedendomi in quale punto esatto fosse collocata la bomba.

-Bene,bene...-

Malcom mi sorprese,costringendomi a tendere l'arco. Aveva Felicty stretta tra le sue braccia, con la pistola puntata alla sua tempia. -Sapevo che non avresti resistito, Oliver..-

Entrai piano,facendo un passo avanti e senza smettere di tenere l'arco teso. -Lasciala andare.-

-No,non lo farò.- Malcom la strinse di più al collo,facendola sussultare. Diggle era steso a terra,privo di sensi. -Moriremo tutti qui, appena la bomba esploderà.-

Mi guardai attorno, ma non riuscii a localizzare la bomba. Felicity provò a parlarmi, ma Malcom le tappò la bocca con le dita. -Tuo padre sarebbe molto fiero di vederti qui adesso,Oliver.- continuò a stuzzicarmi, mentre io decidevo il da farsi. Non potevo non fare niente come prima. Dovevo salvarla ad ogni costo.

Presi la mira e scoccai due freccie, colpendo Malcom in un occhio. Lui urlò dal dolore e Felicty ne approfittò per scappare. Andò da Diggle e controllò che stesse bene, poi si voltò a guardarmi preoccupata.

Malcom sparò un colpo di pistola, sfiorandomi il braccio. Feci un balzo in avanti, colpendolo con l'arco dietro la nuca. Lui cadde in ginocchio e io lo strinsi forte per il collo.

-Oliver!-

Felicity urlò, alzando Diggle sulle spalle. -Dobbiamo scappare di qui, questo posto esploderà!-

-Non riuscirete mai a farcela..- Malcom parlava con voce soffocata,ridendo. -Non vi rimane molto tempo per abbandonare il quartiere.-

-Felicity, sai dov'è la bomba?-

Lei scosse il capo, tremante.

-Dimmi dove la nascondi,dannazione!-

Aumentai la presa sul collo di Malcom, ma lui non si lasciò sfuggire una parola.

-Oliver!-

-Va,Felicity!-

-Non andrò via senza di te.-

La guardai,mentre si reggeva a stento in piedi. Non sarebbe andata lontano con Diggle in quello stato.

Stordii Malcom con una freccia tranquillamente e corsi ad aiutarla. Reggemmo Diggle insieme, mentre scendevamo le scale.

-Non possiamo fare niente..-sussurrò lei, esausta. -Moriremo qui..-

Accelerai il passo, trascinandola fuori dall'edificio. La tenni per le spalle, sperando che mi ascoltasse.

-Devi andare via di qui,Felicity.-

-Andremo via insieme.-

Scossi la testa,sospirando. -Va e porta Diggle con te, io continuerò a cercare la bomba.-

-Ma non saprai come disinnescarla!-

-Me lo dirai tu, seguirò le tue istruzioni-

-Non avresti comunque il tempo di metterti in salvo.-

Trattenni il respiro, smettendo di guardarla. Lei si arrabbiò, costringendomi a girare il volto. -Non pensavi di farlo vero?Vuoi morire lì?-

-Va,Felicity.-

-Oliver!-

Iniziai a correre,sperando che mi desse ascolto e si mettesse in salvo. Tornai nell'edificio e scesi al piano terra,aprendo tutte le porte. Trovai l'ordigno nascosto dietro alla caldaia. Il timer segnava 60 secondi.

Cercai l'auricolare e aprii il collegamento con Felicity. -Sei al sicuro?-

-Si.-

-Bene.-

-Hai trovato la bomba?-

-Si.-

-Devi riuscire a scollegare il cavo giallo, senza toccare nessun altro filo.-

Aprii piano la scatola della bomba, trattenendo una imprecazione. Erano tutti fili gialli.

-Felicity...-chiusi gli occhi e iniziai a piangere, sperando che non se ne accorgesse. -Mi dispiace per quello che è successo a tuo fratello, è stata soltanto colpa mia.-

-Non è vero. Hai sempre provato ad aiutarmi, ma ora per favore pensa a tagliare quel maledetto filo.-

-Ti amo,Felicity.-

-Oliver,che succede?-

Il timer segnava ormai dieci secondi. Spensi il collegamento e aspettai, chiedendomi che sapore avrebbe avuto la morte....

 

 

BOOM

 

FELICITY

Gli edifici crollarono piano,come un piccolo domino. Ogni palazzo iniziò a sgretolarsi, riducendosi in tanti pezzi. Le strade si riempirono di macerie e cadaveri e sangue. Non si udiva nulla se non le urla di chi ancora sopravviveva a quella distruzione.

Corsi all'interno del palazzo, cercando Oliver.

-Era una trappola.-

Piansi, stringedomi forte a lui.

Oliver mi tenne a sè, ancora scosso. -La vera bomba era dall'altra parte della città.-

Udimmo le sirene della polizia passare veloci sovrapponendosi a quelle dell'ambulanza.

-Mi dispiace,se solo ti avessi detto prima tutto, avremmo potuto lavorare insieme, evitare tutto questo!-

-Ehi..-lui mi accarezzò il volto, togliendo la polvere che mia aveva sporcato le guance. -Ci abbiamo provato.-

Mi specchiai nei suoi occhi, senza sapere bene come sentirmi. -Puoi dirlo, si..- mi allontanai piano, delusa. -Lo abbiamo fatto.-

-Cosa farai adesso?-

Scrollai le spalle e continuai a camminare. -Non ne ho idea.-

Lui abbozzò un mezzo sorriso. Le auto della polizia continuavano a scorrere veloci per le strade.

-È un addio?-

-Abbiamo entrambi perso molto da questa esperienza.- Oliver lasciò andare l'arco, ma non smise di guardarmi. -Non potrò mai essere l'eroe di cui hai bisogno.-

-Chi lo sa..-scrollai le spalle,come se in questo modo il peso che mi opprimeva il cuore potesse scaricarsi. -Magari ci rincontreremo.-

-Magari ci rincontreremo.-

Ripetè e poi abbassò lo sguardo, lasciandomi sparire piano, come si guardano sparire i titoli di coda dopo un film.

Non sapevo bene cosa avrei fatto,come sarei andata avanti, mi limitai ad andarmene, in dissolvenza. Senza lasciare tracce,ma con la promessa di rincontrarci.


Angolo autrice: Lo so, non è il finale che vi aspettavate, ma tra i nuovi episodi di arrow ed il ritorno di the 100 non sono riuscita a scrivere niente di felice :p avevo pensato di riprendere la storia oppure magari dare un finale alternativo in modo da non lasciare troppo l'amaro in bocca. Sempre se non mi odierete troppo :p Grazie a tutte per aver seguito la storia, ma un ringraziamento speciale va a "kj_9" che mi ha supportato durante la stesura di questi ultimi capitoli.
May we meet again *-*
  
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