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Autore: Serpe01    28/01/2016    2 recensioni
Sono passati solo pochi mesi dalla fine della guerra, nessuno è più come prima, nessuno dimenticherà mai, tutti però hanno l’intenzione di andare avanti, di ricominciare.
Il nostro trio torna a scuola per affrontare il settimo anno.
Hermione Jane Grenger, la strega più brillante per la sue età, non passera un anno tranquillo come sperava proverà mille emozioni contrastanti per una persona che dovrebbe solo odiare, ma sarà proprio questa persona, anzi questo mangiamorte che gli farà passare l’anno migliore della sua vita.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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3 CAPITOLO
 
Hermione come al solito si svegliò presto, e andò in Sala Comune, trovando stranamente Harry e Ron che cercavano di fare i compiti prima della lezione. La mattinata passò molto velocemente, così si fa per dire visto che avevano avuto due ore di pozioni.
Il trio dei miracolo si avviò verso la Sala Grande per il pranzo, mentre passavano vicino al tavolo dai Serpeverde, Zabini fece lo sgambetto a Ron che cadde bruscamente a terra, tutti in sala si girano nella loro direzione e vedendo la scena scoppiarono a ridere. Ron umiliato si rialzò gridando:
< Ma cosa ti salta in mente Zabini? Sei per caso scemo? > 
< Secondo me quello più scemo sei tu visto che come ti giri fai una figura di merda! >
< Ma sentilo, da quando Malfoy ha abbassato la cresta ti ci metti tu? Ancora non hai capito che ormai fai schifo a tutti lurido mangiamorte! >.
Draco Malfoy che aveva fatto finta di niente per tutto il tempo si alzò in piedi:
< Non osare trattare così il mio migliore amico! Tu non sei nessuno, perchè è Potter che ha sconfitto il Signore Oscuro non tu!  E ti credi Merlino solo perchè le persone ti acclamano. Noi saremo anche mangiamorte marchiati a vita come mucche da macello, ma non siamo stati noi a scegliere tutto questo, non siamo stati noi a voler che tutta quella gente morisse! E per la cronaca mi dispiace per tuo fratello, ma non posso farci niente se mia zia era una svitata con sete di morte!!! > Detto questo uscì dalla sala spiazzando tutti con le sue parole. Perfino la McGranitt  tardò ad intervenire.
Hermione non sapeva che pensare, quello a parlare era stato veramente Malfoy? Forse la guerra aveva cambiato anche chi stava dall' altra parte..
< Senti ti va di andare in biblioteca dopo pranzo? > Chiese la riccia a Ginny distrattamente.
< Non so, ho gli allenamenti... Ma è successo qualcosa? > Gli chiese subito l' amica notando la sua espressione pensierosa.
< No niente è che avrei bisogno di parlare un po'. >
< Ah okay, allora ragazzi oggi non vengo agli allenamenti. >. 
I ragazzi in questione non erano proprio d’accordo ma non erano neanche intenzionati a mettersi contro una Weasley così annuirono. Dopo un pranzo non molto abbonante eccezione per Ron ovviamente, le due Grifoncine andarono in biblioteca ed Hermione iniziò a prendere vari libri. Quando fu soddisfatta, accompagnata dall' amica si andò a sedere al suo solito posto, in quel tavolino seminascosto che dava su un finestrone coperto al momento da una tenda ma che si affacciava sulle fredde acque del Lago Nero.
< Allora... che succede? > Chiese senza troppi giri di parole Ginny.
< Sai mi sono resa conto che in realtà noi non conosciamo per niente Zabini e Malfoy. > 
< Herm ma che stai dicendo? Certo che li conosciamo! >
< No, non hai capito , nel senso che in realtà non sappiamo che carattere hanno >
< Sei per caso diventata pazza!? Malfoy era la persona che ti prendeva in giro per il tuo sangue!! >
< E' solo che l' altro giorno quando ho visto la reazione di Zabini dopo quello che aveva fatto Ron, ho pensato che alla fine sono come noi, più stronzi e menefreghisti ma pur sempre come noi >
< Non so Herm secondo me stanno facendo solo un teatrino! E poi che ti interessa? >
< Non so, sono solo rimasta colpita, una serpe non si era mai esposta così tanto, sia le parole di Zabini e sia quelle di Malfoy sono state profonde non credi? >
< Forse hai ragione, ma non scordarti che sono dei Serpeverde della peggior specie >
< Hai ragione, non so che mi sia preso. >Hermione si fece sempre più pensierosa “Malfoy aveva detto "Non ho certo io scelto il mio destino" che voleva dire con quelle parole? E se fosse... Basta Hermione! Ma cosa ti interessa?! Ti ha sempre insultato neanche dovresti perdere tempo a pensare a quel verme" pensò. Hermione si riprese dai suoi ragionamenti e si voltò verso l' amica che aveva un aria stanca, e solo in quel momento si rese conto che l' aveva trascurata, così preoccupate le chiese:
< Ginny sicura di star bene? > L' amica colta di sorpresa sussultò e le rispose
< Si perchè? >
< Non so è che mi sembri sempre stanca come se qualcosa ti affliggesse, anche se può sembrare una frase banale, sai che io ci sarò sempre per te, puoi dirmi sempre tutto >
Ginny fece un piccolo sorriso e fu grata all' amica per quella rassicurazione che in quel momento le serviva più di ogni altra cosa al mondo.
< Si Herm lo so è solo che sono così confusa non so più che pensare, mi sembra sempre di avere dei pensieri sbagliati. >
< Ginny ma a che cosa ti riferisci? > chiese sempre più preoccupata.
< Non so... Se vuoi saperlo veramente..> Hermione era sempre più curiosa ma rimase in silenzio in attesa che lei continuasse. Ginny si fece più pallida e cominciò a rigirarsi tra le mani l' anello che sua madre le aveva regalato al suo compleanno e con un filo di voce riprese il discorso:
< Il problema è che Harry è troppo perfetto. Quando l' altro giorno siamo andati a fare un passeggiata fino alla capanna di Hagrid, è stato premuroso e gentile, ma io non mi sono sentita viva. I pensieri sono andati per conto loro, volevo andare via smaterializzandomi. Quando ho capito tutto questo ho avuto paura, perchè tutte le mie certezze erano sparite in un attimo, mi sono sentita una persona orribbile nei con fronti di Harry >. Hermione non sapeva che dire così lasciò che la sua amica si sfogasse.
< Il fatto è che Harry è fantastico, il miglior fidanzato che si possa avere, ma, non so alcune volte mi sento soffocare quando sto con lui. Non so spiegare come ma non provo le stesse cose che provavo prima della guerra. Ormai stare con lui, non è un sentimento, ma un abitudine. Credo che sia ora di finirla. >
Ginny buttò fuori tutto quello che sentiva, aveva deciso di confidare tutto ad Hermione e non voleva tornare in dietro, perchè anche se il cervello le diceva di non lasciare Harry e che le sue paure erano solo una crisi passeggera, il cuore le diceva tutto il contrario.
Hermione dopo quella confessione era rimasta spiazzata ma decise di dare tutto il suo sostegno a Ginny.
< Se è veramente quello che senti, dovresti al più presto parlare con Harry e risolvere. Sai che lui è il mio migliore amico e non voglio che soffra > 
< Hermione ma non sei arrabbiata con me? >
< Ginny tu per me sei come una sorella, io ti appoggerò in tutto e poi credo che Harry capirà, gli ci vorrà solo un po' di tempo per superare la cosa, ma vedrai che tornerete amici come prima >
Con queste ultime parole le due Grifondoro si abbracciarono. Ginny era decisa a parlare con Harry e niente l' avrebbe fermata, così dopo aver salutato Hermione si diresse al campo da Quiddich per una volta per tutte chiudere questa storia.
Ginny appena arrivata al campo vide Harry, che aveva appena finito l' allenamento e stava scherzando con i compagni  di squadra. Gli si avvicinò e gli disse:
< Harry ti devo parlare >
< Ginny non puoi aspettare un secondo? >
< No è una cosa importante > Ginny sempre più agitata afferò il braccio di Harry e lo portò poco lontano da lì per non far sentire i loro discorsi.
Mentre camminavano lei cominciò a parlare:
< Harry sai... >
< Non puoi capire oggi! Ho fatto 20 punti di seguito è stata una cosa pazzesca!! >
< Harry! Ho detto che ti devo parlare! è importante, se non lo faccio ora non lo farò più > Ginny perse la pazienza e poi continuò...
< Sai che io sono sempre stata innamorata di te ma ho capito che non è quello che provo adesso. Non è colpa tua, sono io che non mi sento in pace con me stessa. Forse sarà per la pressione della guerra, io non lo so, so solo che non posso prenderti in giro dicendo che ti amo quando non è vero. Ti ci vorrà del tempo per metabolizzare la cosa, ma devi sapere che ti vorrò sempre bene come amico. >
Harry era paralizzato, indietreggiò fino ad un albero e sedette sotto di esso diventando pallido come un lenzuolo.
< Ma... ma Ginny perchè dici così? > disse Harry balbettando.
< Io pensavo che fossi innamorata di me > riprese Harry
< Io anche ma mi sono resa conto che non è più così >
< Tu non puoi farmi questo, non ce la farò mai a superare la cosa > detto questo scoppiò a piangere. Ginny era pietrificata e non sapeva che fare.
< Ma cosa ho sbagliato ? >
< Tu niente sono io che... >
< Smettila di parlare per favore > la supplicò Harry.
Ginny era rimasta sorpresa da quella richiesta ma , sentiva il dolore in quelle parole, sentiva quanto soffrisse, e in quel momento si sentì la persona più orribile de mondo anche perchè  si sentì più leggera, come se si fosse tolta un peso. Mentre tornava al castello però, non si accorse che la loro conversazione non era stata privata, nell' ombra c' era un ragazzo, anzi un Serpeverde, anzi Blaise Zabini.
 










SPAZIO AUTRICI:
Salve a tutti! 
Ecco qui il 3° capitolo!!! Come avete potuto vedere ci sono stati dei cambiamenti per Ginny ed Harry, le cose si stanno smuovendo un po'..
Per il prossimi capitoli abbiamo alcune idee in mente che secondo noi possono essere veramente belle
Detto questo passiamo ai ringraziamenti:

- Pisocor per aver messo la storia tra le seguite 

- Hati91 per aver messo la storia tra le ricordate 

- always_fangirl per aver recensito sia il 1 che il 2 capitolo
   
 
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