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Autore: kymyit    29/01/2016    4 recensioni
Fuori in un modo, dentro in un altro. O uguali? Cosa c'è dentro i personaggi di One Piece? Perché finiscono per comportarsi come si comportano? Preparatevi ad esplorare due mondi che credete di conoscere molto bene, ma che vi riserveranno molte sorprese.
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Eustass Kidd/Trafalgar Law
Note: Cross-over, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Fritto Misto d'emozioni contrastanti






Si alzò presto come tutte le mattine. Non lo dava a pesare a nessuno, ma la vita di un cuoco di mare era davvero dura. Intanto, aveva orari assurdi. Sì, se li aveva autoimposti, ma di fatto era il primo ad alzarsi al sorgere del sole e l'ultimo ad andare a letto. Così, eccolo là, anche quella mattina, ad assistere all'aurora e al suo velare l'orizzonte di un rosa tenue.
Sanji inspirò la brezza marina mischiata all'odore acre del tabacco prima di entrare in cucina per dare il via alla solita routine. La vecchia cara routine, perché, dopotutto, essere cuoco non era solo il suo lavoro, ma anche la vita che si era scelto. Iniziò col mettere su del caffè, poi aprì il frigo, assicurandosi che la serratura fosse intatta e che non mancasse nulla.
"Bene, Rufy non conosce ancora la password." si disse con un sorriso, perché lo stomaco del capitano era la seconda cosa che rendeva assurdo il suo lavoro.
"Cosa posso preparare alle mie due regine oggi?"
Frugando con lo sguardo fra gli ingredienti trovò quasi subito ciò che faceva al caso suo.

-Ok, tutto pronto?- esclamò Gioia, aggiustandosi il suo completo scuro e sistemandosi la frangia azzurra sul viso.
-Tutto pronto, signore!- replicò un piccolo e tondo Mr.Prince azzurro.
Gioia schiacciò qualche bottone e Sanji sollevò il vassoio con le prelibatezze preparate con tanto amore. Uno scatto, un gioco di polso esperto dell'emozione solare e il cuoco roteò per il ponte avvolto nell'uragano dell'amore, spargendo cuoricini a manca e a destra.
-Namiswaaaaan! Robinchaaaaaaan!!-
-Oh, è pronta la colazione?- esclamò Rufy, emergendo dalla cabina.
Purtroppo, oltre ai cuoricini, aveva sparso anche il buon profumo di quella colazione.
Terza cosa assurda: la rapidità con cui quei mostri riemergevano da sotto coperta.
-Oh, abbiamo degli idioti, degli idioti.-
Gioia si allontanò dalla plancia a mani alzate e Disgusto si fece avanti nel suo abitino nero ricamato di fiori verdi. Si schioccò le dita affusolate e poi mise mano ai comandi.
-La vostra roba è in cucina.- esclamò Sanji, depistando Rufy, Chopper, Usop e Brook dal vassoio che teneva in mano. Fortuna per lui che la sbobba che preparava per i maschi fosse deliziosa, altrimenti Rufy e gli altri gli avrebbero dato una caccia sfrenata per assaggiare quelle delizie esclusive.
-Namiswan e Robinchan in vista!- esclamò un allampanato e violaceo Paura.
Le due ragazze si erano alzate presto anche loro e si godevano la brezza del mattino sedute sulle sdraio, libri alla mano.
-Meno tre metri, meno due, PIEDE!-
Troppo tardi.
Sanji imprecò mentre inciampava rovinosamente in qualcosa e finiva a terra e il vassoio gli scappava di mano.
-NUOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!-
Rabbia si gettò verso la plancia con la testa in fiamme e il cuoco si lanciò con uno scatto sovrumano ad afferrare vassoio e cibarie prima che potessero sfiorare terra o, peggio, imbrattare gli abiti delle due ragazze.
L'intero Quartier Generale tremò per l'impatto, poi silenzio.
-Ce l'ha fatta?- domandò Tristezza, scostando le dita dalle lenti tonde.
Nel campo visivo di Gamba Nera sembro essere tutto apposto. Sia lui che le sue emozioni tirarono un profondo sospiro di sollievo.
"C'è mancato poco." si disse il cuoco ripulendo il completo dalla polvere e guardò alle sue spalle per vedere cosa diavolo lo avesse fatto cadere.
E lo vide.
-Ma... ri...moooooooo!-
Rabbia rischiò di auto incenerirsi.
Roronoa Zoro ronfava nella grossa sul ponte. In mezzo alle palle come sempre.  E non solo non si era minimamente curato di dove si fosse messo a poltrire, ma continuava a farlo come se nulla fosse.
-IO LO AMMAZZO QUELLO!!-
-PRENDETE LA CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO!- urlò Gioia.
Paura corse verso una piccola scatola verde con su la faccia di Zoro barrata in rosso e ne estrasse alcune sfere gialle e luminose.
-Alabasta, bagno reale!- esclamò, dando il via alla proiezione del ricordo.
A vedere  le forme nude e generose di Nami, l'iraconda emozione iniziò a sbollire pian piano.
-Che cosa dobbiamo fare adesso?- domandò a denti stretti, mentre i suoi capelli si spegnevano.
-Ignoriamolo.- propose Paura -Almeno finché non  consegnamo la colazione.-
-Ma perché diavolo non se ne va a dormire in cabina?!- brontolò Rabbia. Ma si controllò e lasciò nuovamente che Gioia riprendesse il controllo. Il cuoco si voltò verso Nami e Robin, mostrando il solito volto sorridente e pieno d'amore.
-Scusate, mie regine! Vi ho portato la colazione! Crostata ai mandarini per Namiswan e dei piccoli tramezzini e pasticcini per Robinchan. Scusate se si sono un poco rovinati. Ed ecco il caffè.-
-Buongiorno, cooksan.- gli sorrise dolcemente Robin.
-Sembra deliziosa!- esclamò Nami.
Entrambe le loro voci furono come un dolce afrodisiaco per lui, che non sentì altro che quelle. Le sue emozioni emisero un sospiro quasi appagato, tutte con gli occhi a cuore, Disgusto compresa.
Durò molto poco, comunque, perché  uno sbadiglio sonoro ricatturò la loro attenzione.
-Uhn, 'giorno... - mugugnò Zoro, stiracchiandosi -Che ore sono? Oi, cuoco, è pronta la colazione?-
Se fino a pochi secondi prima Sanji era come in una bolla rosa colma di dolci emozioni e sensazioni, gli bastarono pochi istanti perché quella s'infrangesse.
-Ha detto tre frasi e voglio già disintegrarlo...- mormorò Rabbia -Posso?-
-Sanjikun, mi porteresti del succo d'arancia?- domandò Nami.
-Permesso non accordato!- esclamò Gioia, ignorando Zoro.
-Ma certo, mia adorata! Robin cara, desideri qualcos'altro?-
-Un bicchiere d'acqua fresca, grazie.- sorrise la donna.
Le emozioni sospirarono nuovamente, beandosi di quei toni caldi e gentili.
-Oi, cuoco, portami degli onigiri.- disse Zoro picchiettandogli sulla spalla.
-MA IO L'AMMAZZO!- urlò Rabbia incendiandosi.
-LA TUA ROBA E' IN CUCINA!- sbraitò Sanji.
Il Cacciatore di Pirati sbadigliò.
-Dato che ci sei, portami anche del sakè.-
Il corpo di Sanji tremò, in preda ad una lotta interiore.
-Devo ucciderlo!- urlò Rabbia.
Sanji si voltò verso Zoro con la solita espressione omicida che riservava solo a lui.
-Smettetela di litigare.- li ammonì Nami, tentando di evitare almeno il primo dei litigi della giornata.
-Sì, Namiswan.- scattò Gioia (e di riflesso anche Sanji).
-Sembra quasi decente... - mugugnò Zoro. Il cuoco si voltò di scatto verso di lui e lo vide. Vide che stava mangiando uno dei tramezzini di Robin.
-Fammene qualcuno.-
La testa di Rabbia riprese a bruciare come se stesse eseguendo il Diable Jambe.
-Maledetto...-
La rissa era prossima allo sbocco.
-Per favore!- esclamò Nami esasperata, mettendosi la mano sulla fronte.
Robin sospirò con un sorrisetto.
-Ignoriamolo!- esclamò Gioia.
-Uccidiamolo!- ruggì Rabbia.
Entrambi si gettarono sulla plancia per mettere mano ai comandi, sotto gli sguardi affranti e rassegnati di Tristezza, Disgusto e Paura. Di conseguenza, Sanji si trovò 'costretto' ad intavolare due 'conversazioni' diverse.
-Scusami, Namiswan, io... MARIMO MOLLA QUEL TRAMEZZINO! NON E' PER TE!-
Zoro lo ignorò altamente, preferendo di gran lunga osservare il mare.
-Sanjikun...-
-Scusami, Namiswan, è solo che ANCORA?! MA ALLORA E' UN VIZIO!! IN CUCINA! IN CUCINA!-
-Non ho voglia di andare in cucina.- replicò, Zoro.
-MUORIIIIIII!- urlò Rabbia, talmente in fiamme che le altre emozioni dovettero nascondersi per non venire incenerite.
Nami sospirò, seccata.
-Adesso basta, tutti e due!- esclamò.
Gioia si gettò verso la plancia per replicare, ma anche Rabbia, accecato dalla furia lo fece.
-VA' AL DIAVOLO E RESTACI!- ruggì Sanji, col volto offuscato dall'ira e una vena ballerina che gli pulsava sullo zigomo. Poi si voltò.
-Scusami, tesoro, obbedisco.-
-Lo voglio al prosciutto.-disse Zoro, masticando l'ennesimo tramezzino rubato a Robin, che, diciamocelo, non è che ne fosse dispiaciuta.
L'espressione gentile di Sanji mutò immediatamente. La bocca quasi gli toccò terra, gli occhi strabuzzarono fin quasi a cadere sul ponte.
Gioia e Rabbia erano rimasti immobili, come pietrificati.
-Forse dovremmo...- iniziò Paura -Spiegarci?-
Disgusto scosse il capo, poi fece un cenno a Tristezza che, dignitosamente, prese il controllo.
-Ma che diavolo ti prende?!- domandò Zoro, irritato dal sempre più assurdo comportamento del cuoco. Prima s'infuriava come una iena, poi si metteva a piagnucolare in un angolino del ponte. Chi lo capiva era bravo.
-Se ci chiede un altro tramezzino, posso ucciderlo?- mormorò Rabbia nell'angolino della disperazione. Accanto a lui, Gioia annuì, piangendo lacrime di sangue.






Note: Perdonate il piccolo ritardo. :D spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto un po'. E che i cambi di "scena" siano chiari. Sapete com'è, quando c'è il Marimo in giro, Sanji non ragiona più.



   
 
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