RELAZIONI PERICOLOSE
-Esmenor, vieni qui! Dai, non far disperare tuo fratello e
ridagli il suo giocattolo!
Erano passati ormai due anni da quando la famiglia
Cullen e la famiglia Swan erano state riunite da quella proverbiale cena.
Mantenere il segreto con Eleanor e Luke diventava sempre più difficile, sia
perché avevano notato che la loro figlia non invecchiava sia perché cominciavano
ad avere strani flash riguardanti il rapimento. La sera prima, Bella aveva
passato molte ore a convincerli che avevano solo sognato e sembrava esserci
riuscita.
In questo momento, stava inseguendo sua figlia per tutto il
giardino dato che aveva rubato il giocattolo di suo fratello. I due bambini
erano differenti dai bambini umani (il loro corpo cresceva lentamente mentre si
sviluppavano un po' più velocemente le facoltà motorie i intellettive) e i due
gemellini anche se avevano due anni ne dimostravano solo uno e questo era un
altro punto che faceva insospettire Eleanor e Luke.
-Ah, ti ho
presa!
Bella aveva acchiappato la sua bambina e l'aveva afferrata per i
fianchi facendola volteggiare come soleva fare di solito. Esmenor cominciò a
ridere, diffondendo nell'aria un suono simile ad un leggero
scampanellio.
-Basta, mamma, eh eh eh! Faccio la brava, promesso!
I due
piccolini erano già in grado di parlare, ma naturalmente dovevano farne a meno
quando si trovavano in presenza dei loro nonni. Cioé, potevano parlare ma
dovevano evitare di farlo così perfettamente.
-Va bene, piccola peste, ti
rimetto giù ma tu vai di corsa a ridare il giocattolo a Carlisluke,
d'accordo?
-Si, mammina.
Bella mise a terra la bambina che corse in casa
come una freccia pronta a sfoderare la sua migliore faccia dispiaciuta. La donna
rise a quella scena, ancora incredula su come gli eventi avessero trovato il
modo di incastrarsi con le sue esigenze e i suoi desideri.
-Uhm, come mai sei
così felice?
Edward era arrivato e l'aveva abbracciata da dietro, felice
anche lui per come si erano messe le cose.
-Perché abbiamo avuto tutto dalla
nostra vita e non potrei chiedere di meglio. Ho te, i nostri due splendidi
bambini e ben due famiglie a cui voglio un bene immenso. Inoltre, non ho neppure
dovuto aspettare un anno prima di poter vedere i miei genitori perché ho un
super autocontrollo speciale.
-Già, devo dire che mi hai sorpreso
parecchio.
I due guardarono i figli carichi di affetto, i loro piccoli e
speciali mezzi-vampiri. Ognuno dei due piccolini aveva un dono speciale: Esmenor
era bellissima e col suo visetto di porcellana aveva il potere di incantare
chiunque e di leggergli nel profondo dell'anima mentre Carlisluke era agile e
forte. Lui somigliava moltissimo a suo zio Emmett, specialmente quando sorrideva
mentre la bambina era un misto di tratti: il viso era tondo come quello di Bella
ma pallido come quello di Esme (eccezion fatta per il rossore che colorava
leggermente gli zigomi) e i capelli erano ricci come quelli di Charlie ma del
colore di quelli di Renée.
-Mamma, mamma!
I due bambini si avvicinarono ad
abbracciarla, entusiasti.
-Andiamo a caccia? Abbiamo fame...
Pur essendo
degli ibridi, preferivano di gran lunga bere sangue. Quando erano piccoli,
Carlisle aveva provato a far loro mangiare le normali pappe per bambini ma quei
due non ne avevano voluto sapere nulla.
-Edward? Credi che sia sicuro andare
adesso?
-Si, é ancora nell'orario consentito. Abbiamo ancora tempo, non
preoccuparti... bambini, dovrete solo pazientare un altro attimo che tornino
Alice, Jasper, Emmett e Rosalie dopodiché andremo noi con nonno Carlisle e nonna
Esme. D'accordo?
I bambini fecero cenno di si con la testa e tornarono a
giocare, attendendo il momento più sicuro per poter uscire per andare a
caccia.
Purtroppo, un'ennesima faida col branco di Sam li costringeva a
prendere delle misure di sicurezza che mai avrebbero pensato di dover attuare
visto che fino a poco tempo prima avevano combattuto tutti fianco a fianco. La
faida riguardava Jacob, che non era più stato riammesso nel branco dopo tutto
quello che era successo. Vero era che lui non c'entrava nulla con tutti i guai
capitati alla famiglia Cullen ma aveva osato ribellarsi al capobranco e la cosa
non ammetteva comprensione da parte di nessuno. I Cullen, invece, avevano
ospitato Jake nella loro casa per un breve periodo di tempo (ormai anche Edward
aveva messo da parte la sua ostilità verso di lui) e questo, per Sam, costituiva
una colpa imperdonabile: un lupo ripudiato non doveva essere ospitato da
nessuno, doveva rimanere per sempre un reietto.
I Cullen non si erano
mostrati d'accordo e lo avevano accolto in casa loro, ma Jacob se ne era andato
dopo poco tempo per non disturbare oltre malgrado quasi tutti gli dicessero che
poteva rimanere quanto desiderava. Un giorno, però, aveva salutato e ringraziato
tutti quanti e aveva preso la via della foresta ed era sparito per conto suo.
Ovviamente, Edward sapeva dove si trovasse ma preferirono lasciarlo da solo,
avrebbe deciso lui se ritornare o no.
So benissimo di avere altre due fic da
aggiornare (intanto ringrazio infinitamente chi mi ha aggiunta ai preferiti e
anche chi ha aggiunto “A new love-the lion and the lamb”, “La vita ha davvero
dei risvolti interessanti” e “Our life together-la nostra vita insieme”) e
prometto che farò del mio meglio per aggiornare il più presto
possibile.
Questa fic é il seguito di “A new love-the lion and the lamb”,
commentate mi raccomando ^^