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Autore: CottonBatu    18/03/2009    18 recensioni
«Ron, puoi smetterla di farti violentare da Hermione, per favore?»
«Non ci riesco!» strillò lui, isterico.
Harry alzò gli occhi al cielo, sospirando.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Calì Patil, Ginny Weasley, Harry Potter, Lavanda Brown | Coppie: Ron/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Steamy Amortentia

Steamy Amortentia
Capitolo 1.
Happy Birthday Ron

 

 

 

 

 

 

 

The time has come and its finally here
Have a candle lit dinner
Or just settle down my dear
Whatever you like boy
Its all up to you
We could celebrate baby
Cause it's your birthday
Now close your eyes baby
And listen to the melody
Anything you want me sweet just ask me
It's the day for us to share
So leave your problems up to me
Let start you and me
And make this day history

 

 

                               Destiny’s Child - Birthday

 

 

 

Ron aprì soddisfatto il suo ennesimo regalo di compleanno, facendosi schioccare un sonoro bacio sulla guancia da Ginny.

 

«Miseriaccia, Gin!» grugnì schifato, «mi hai sbavato sulla faccia!» si pulì la guancia con la manica del maglione, sotto lo sguardo ridente di Harry, Hermione e della sua unica sorella sbavona.

 

«Non apprezzi mai le mie manifestazioni di affetto» si lamentò, ilare, incrociando le braccia al petto. Ron le lanciò un’occhiata torva che lei non colse o fece finta di non cogliere.

 

«Apri quello di Bill e Fleur, forza!» lo esortò Harry, paziente.

L’altro ubbidì, ma la sua espressione raggiante da bambinone contento si spense un po’, appena il suo sguardo cadde sul Quarantacinque Giri Inedito di Un Calderone pieno di forte Amor bollente di Celestina Warbeck.

Ron sgranò gli occhi assumendo un’espressione così comica che neanche la dedica Avec-Amour di Fleur valse a fargliela cambiare.

 

«Su, non fare quella faccia…» lo consolò Hermione cercando in tutti i modi di non ridere, «…in fondo è un classico»

Ginny camuffò inutilmente una risatina con un colpo di tosse improvviso e duraturo, mentre Ron cercava disperatamente il suo vero regalo tra i lustrini di cui la scatola era riempita.

Si fermò solo quando – ormai totalmente ricoperto di porporina – estrasse un altro biglietto che portava un messaggio di suo fratello.

 

«“Guarda il lato positivo”» lesse Ginny ad alta voce, «“puoi sempre riciclarlo per il compleanno di mamma. ” – beh, non ha tutti i torti» constatò lei, facendosi piccola piccola sotto lo sguardo feroce di Ron. Lui fece per dire qualcosa, ma il sorriso che Hermione gli rivolse gli fece morire le parole in gola.

Deglutì e arrossì, passandosi una mano tra i capelli.

 

«Apri gli altri, forza!»

Ginny si appollaiò accanto a Hermione, spingendogli davanti quello che sembrava un pacco di Api Frizzole.

 

«Da parte di chi è?» chiese Harry, allungando il collo per leggere la dedica.

Ron fece un’alzata di spalle, corrucciando la fronte.

 

«C’è una L. e…credo una farfalla»

 

«A me sembra un cuore» decise l’altro, dubbioso.

 

«Sarà di Luna, e quello sarà un Nargillo» concluse Ginny spiccia, portandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.

Ron accettò la soluzione di sua sorella, aprì velocemente il pacco e apparvero alla loro vista deliziosi dolcetti caramellati dall’aspetto invitante. Harry fece per rubarne uno, ma Hermione gli schiaffeggiò prontamente la mano, austera.

 

«E’ il suo regalo di compleanno, deve mangiarli lui!» lo rimproverò, scoccandogli un’occhiataccia che fece arrossire Ron per via di quella inaspettata attenzione.

 

«Sai, Hermione…» mormorò lui, titubante guardando i dolcetti con sospetto. «Credo che li lascerò a Harry»

 

«Perché?»

 

«Non so…io…»

 

«Non dirmi che hai paura che ci sia qualche filtro d’amore come l’anno scorso vero?» rise Ginny, guardandolo in un modo che lo fece arrossire.

 

«E da parte di chi, scusa?!» chiese subito Hermione, acida.

 

«Non dirlo come se non ci fosse nessuno che mi preparerebbe un filtro d’amore!» grugnì lui, offeso.

Lei sgranò gli occhi dall’irritazione improvvisa.

 

«E tu non dirlo come se fosse una bella cosa!»

 

«Beh…è segnale di interesse»

 

«Un interesse insano»

Harry e Ginny si scambiarono un’occhiata, sospirando mesti.

 

«Pur sempre un interesse!»

 

«Oh, falla finita, Ron! Non posso credere che tu sia ancora così immaturo!»

Lui serrò le mascelle, guardandola con gli occhi scuriti dalla rabbia.

 

«Bene» disse infine, duro. «Se proprio non c’è nessun pericolo che qualcuno mi possa volere così tanto, allora assaggiane prima uno tu»

Hermione emise un piccolo sbuffo per camuffare una risatina nervosa.

 

«Non essere ridicolo, Ronald»

 

«Cos’è? Paura di cadere vittima di una Pozione d’Amore non destinata a te e innamorarti di qualche mia ammiratrice? Non è così male, io l’ho provato!» la stuzzicò, sarcastico.

Hermione ridusse gli occhi a due fessure, rabbiosa.

Si alzò solennemente dalla sua postazione guardando Ron negli occhi, prese un dolcetto caramellato e lo mangiò, con una calma irritante e voluta. Masticò tranquillamente, poi deglutì, serrando le labbra in un sorriso di vittoria.

Si risedette, incrociando le braccia al petto e fissando Ron come si fissa un bambino di cinque anni.

 

«Mi sembra ancora in sé» constatò infine Ginny, guardando suo fratello con le sopracciglia inarcate con la stessa espressione vittoriosa di Hermione sul viso coperto di efelidi.

Lui non rispose e Harry gli diede una pacca sulla spalla in segno di sostegno, mettendogli davanti il regalo di Charlie.

Ron iniziò a scartarlo rabbioso, con la fronte corrucciata e le labbra serrate dall’irritazione.

 

Mai una volta che gliela facesse vincere.

Mai una volta!

 

Decise di distrarsi con il regalo che Charlie gli aveva mandato dalla Romania, poi con quello di Neville, Seamus e Dean, poi con quello di Percy.

Solo quando i pacchetti da scartare finirono e Harry aveva intavolato una fitta discussione con Ginny riguardo la formazione da attuare nella prossima partita contro Tassorosso, Ron si rese conto che Hermione non aveva aperto bocca dal loro ultimo acceso scambio di opinioni.

Le rivolse un’occhiata di sottecchi e le sue orecchie si arrossarono pietosamente quando il suo occhio cadde miserabile sulla mano di lei che giocava languida con la terza asola della sua camicia.

 

Da quando Hermione tiene la divisa così slacciata?

Ron era certo che se fosse successo prima di allora, lui lo avrebbe certamente notato.

Approfittando della momentanea distrazione di Harry e Ginny, e del fatto che lo sguardo di Hermione sembrava perso in chissà quali pensieri fuori dalla finestra, si prese il lusso di indugiare ancora un po’ sulla scollatura di lei, parzialmente celata dalle sue dita che non cessavano di tormentare frenetiche l’asola ancora avvitata al bottone.

 

Sotto lo sguardo attento e febbricitante di Ron, dopo un tempo che sembrò infinito, il bottone saltò dall’asola rivelando le rotondità del seno di Hermione e provocando in lui un brivido improvviso ed eccitato.

Hermione si girò verso di lui come ad aver percepito la sua reazione, troppo in fretta perché potesse distogliere lo sguardo prima che lei notasse a cosa erano rivolte le sue attenzioni.

 

Ron deglutì, allarmato.

Questo lei non glielo avrebbe perdonato mai.

Alzò timoroso lo sguardo fino ad incontrare gli occhi di lei, in attesa di una reazione esplicitante disgusto, disprezzo e distaccato stupore per la tanta audacia.

I suoi occhi però sembrarono dolci. Divertiti, languidi, quasi appannati, pensò lui.

 

E quello che spuntava sulle sue labbra era forse un sorriso?

Ron non era certo di sentirsi bene.

Hermione inclinò appena la testa, continuando a giocare con la sua scollatura ben intenzionata a studiare qualsiasi reazione lui avesse guardandola.

 

Lui deglutì, accusando un’improvvisa vampata di calore e un afflusso di sangue in zone che non potevano essere stuzzicate così esplicitamente e così in pubblico.

Sgranò gli occhi quando il piede di lei prese a strusciarsi inaspettatamente contro la sua caviglia.

 

O mio…

Stava avendo un’allucinazione da funghi, ne era certo.

Un’allucinazione sorridente, tangibile, vivida e scollata, ma pur sempre un’allucinazione.

Ron lanciò un’occhiata carica di panico a Harry e Ginny, ma loro non sembrarono essersi accorti di nulla; si irrigidì ulteriormente sentendo il piede di lei risalire lungo il suo polpaccio teso, mentre sul suo volto si apriva un’espressione depravata, maliziosa e assolutamente non da lei.

 

Che razza di funghi erano?!

Ron si ripromise di andarlo a chiedere a Dobby, appena gli effetti fossero finiti e la vera Hermione gli sarebbe tornata davanti agli occhi con la divisa chiusa fino all’ultimo bottone e un’espressione severa sul viso magro.

 

Hermione affondò ancora nella sedia e continuò a carezzarsi lentamente il petto bianchissimo, preoccupandosi di scostare ulteriormente la stoffa della camicia per permettere a Ron una visuale maggiore.

Lui fremette, avvampando, quando lei si morse il labbro inferiore guardandolo negli occhi.

Il piede di lei continuò la sua risalita, carezzando il ginocchio, passando poi sulla coscia, fino ad arrivargli, impudente, tra le gambe, con un gesto secco e inatteso.

Ron si tirò immediatamente indietro con la sedia, emettendo un gemito acuto e imbarazzato che attirò l’attenzione di Harry e Ginny e scatenò l’ilarità di Hermione, che riposizionò, composta, la sua gamba dov’era di dovere.

 

«Che ti prende?» chiese Ginny corrucciando la fronte.

Ron si passò una mano tra i capelli, in difficoltà.

 

«Io…» fece una risatina, allentandosi il colletto della camicia.

 

«Non trovi che Ron sia sexy, Ginny?»

La voce di Hermione attirò più di un paio di sguardi nella Sala Comune.

Harry sgranò gli occhi, arrossendo anche lui insieme a Ron, come se il suo corpo non fosse abbastanza per contenere tutto il rossore che quella affermazione aveva provocato.

«Io lo trovo davvero sexy» si rispose da sola lei, con il volto sognante perso tra i lineamenti paonazzi del suo migliore amico.

 

Ginny fece un risolino, guardando allarmata suo fratello.

 

«Hermione, ti senti bene?»

 

«Mai stata meglio! Non trovi che gli occhi di Ron siano più blu del solito oggi?»

La domanda rimase senza una risposta perché lei si era già alzata per raggiungere il ragazzo dall’altra parte del tavolo.

 

«Che fai?» chiese Harry, circospetto.

 

«Lo raggiungo!» rispose, come se fosse la cosa più naturale del mondo. «E’ troppo bello per essere guardato solo da lontano» e così dicendo gli si sedette sulle gambe, passandogli le braccia intorno al collo.

Ron la guardò, sconcertato; la sua cassa toracica immobile da troppo tempo per non essere considerato preoccupante.

«Molto meglio così» mormorò Hermione, sorridendogli raggiante. Gli accarezzò una guancia sotto lo sguardo attonito di Harry e Ginny e fece un sospiro contento quando inconsciamente Ron le appoggiò una mano sulla schiena.

 

«Che…che sta succedendo?» squittì Ron, acuto come non lo era mai stato.

Guardava Hermione come le fossero spuntate le antenne, un rossore fastidioso a riscaldarlo completamente dall’imbarazzo.

 

«Dev’essere uno scherzo» decise Ginny, non sapendo bene cosa dire. «E’ uno scherzo, no?» chiese conferma a Harry, che boccheggiò.

 

«Quale scherzo?» chiese Hermione, interessata. «Ron, tesoro, ti senti bene? Hai uno colorito strano»

 

«Tesoro?» ripeté Ginny accalorata, stringendo convulsa il braccio di Harry, che gemette addolorato.

 

«Hermione, t-ti senti bene?!» gracchiò Ron, roco.

Sul volto di lei si dipinse un’espressione così carica di gioia che i suoi occhi diventarono lucidi dalla contentezza.

 

«Oh Ron, come sei premuroso!» Hermione afferrò Ron per la nuca e lo attirò a sé con violenza portandosi completamente su di lui; le loro labbra si unirono sotto lo sguardo attonito di Harry e Ginny.

 

«Hermione!»  squittì Ginny, mentre Ron annaspava sotto shock con gli occhi sgranati. Lei si mosse leggermente sopra di lui, strusciandosi inequivocabilmente contro il suo bacino.

Ron gemette sulle sue labbra, rispondendo al bacio con trasporto completamente arreso alla bocca di lei.

 

«Ron!» urlò Ginny con le sopracciglia talmente inarcate da nascondersi completamente sotto la sua frangetta fulva. Harry li guardava alternativamente, le sue iridi smeraldine sbarrate dalla sorpresa.

 

«Forse…forse dovremmo lasciarli so-»

 

«Non essere ridicolo, Harry Potter!» lo interruppe subito Ginny, dandogli uno schiaffetto sul braccio. «Hermione non è ovviamente in sé! Insomma…» gettò uno sguardo a suo fratello che poggiava la sua mano sulla coscia di lei. «Ronald Weasley!» strillò lei, raggiungendoli velocemente e tirandogli i capelli, ripugnata. «Levale immediatamente quelle manacce di dosso, brutto troll pervertito!» lo prese per la cravatta e lo tirò talmente forte che Ron divenne quasi cianotico prima che lei riuscisse a staccarlo dalle labbra di Hermione. «Ma dico ti sembra questo il modo?!»

Ron guardò vacuo sua sorella, la sua espressione simile a quella di chi ha appena ricevuto un bolide in testa.

 

«Eh?» sbatté ripetutamente le palpebre; la sua bocca era rossa e gonfia e il suo viso era di una tonalità rosa acceso.

Hermione rivolse un’occhiata a Ginny, gemendo in disappunto.

 

«Che ti prende?» chiese lei, accoccolandosi contro Ron, che si irrigidì, arrossendo violentemente.

Harry emise uno sbuffo incredulo.

 

«Cosa prende a me?!» borbottò Ginny, stridula, «Cosa prende a me, Hermione?! Sei saltata addosso a Ron!» il suo tono arrivò talmente acuto da riuscire a stento a capirla, mentre spostava la testa di Ron in modo da evitare che lei lo baciasse di nuovo. Lui le rifilò un’occhiataccia che lei ignorò.

 

«E cosa c’è di male?» chiese, corrucciata. «Io amo Ron!»

 

 

Tre paia di occhi si puntarono sul suo viso sano e raggiante.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

to be continued

 

 

 

 

Eccoci qui! :DD

Spero di non avervi fatto attendere troppo e che la trama della fic sia un po’ più chiara ora C;

Ringrazio moltissimo Domina, gioia_in_blu, mononoke, robby, EDVIGE86, Sif, videlina95 (felicissima che tu abbia iniziato con me :DD), BigIlly e eli weasley per aver commentato, siete gentilissime :D

A prestissimo!

Baciottosss <3

   
 
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