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Autore: miky923    01/02/2016    4 recensioni
La storia narra le vicende di Naruto proprio come nell'anime/manga, ma con situazioni, eventi e incontri diversi.
Scusate per l'orribile prologo, spero tanto che la storia vi piaccia. Lasciate una recensione (positive e negative).
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Kurama, Naruto Uzumaki, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Naruto rotolò a terra dopo aver incassato il colpo del ninja mascherato e si rimise rapidamente in piedi. Haku tentò di colpirlo con uno spiedo ma Naruto riuscì a pararlo usando un kunai.

“Arrenditi.” Disse il ragazzo mascherato.

“Ehehe mi dispiace ma non ho intenzione di farlo.” Rispose il biondo.

Naruto teneva saldamente il kunai con cui bloccava l'arma dell'avversario, ma nonostante fosse un'arma dall'aspetto fragile non cedeva. Naruto tentò di colpire Haku con un pugno usando il braccio libero ma questo lo schivò facilmente spostandosi indietro e gli tirò lo spiedo che teneva in mano costringendo Naruto a lanciare il kunai bloccando l'attacco a metà strada. I due scattarono l'uno contro l'altro riprendendo le rispettive armi ancora sospese in aria e si affrontarono tornando al punto di partenza. Naruto era sicuro di aver sentito il ragazzo sospirare quando questo iniziò a compiere i segni di un'arte magica con la mano libera. Improvvisamente l'acqua che ricopriva il ponte intorno a loro si trasformò in lance di ghiaccio e si alzarono in aria fiondandosi verso di lui. In un istante Haku si spostò pronto a vedere il ragazzo venire trafitto dalla sua tecnica ma questo riuscì a schivare l'attacco subendo solo un graffio alla guancia e uno al fianco.

“Te la cavi piuttosto bene.” Constatò Haku.

“Eheh è tutta la settimana che mi sono allenato nel schivare gli attacchi provenienti da tutte le direzioni.” Disse ridacchiando.

Haku ripensò a quando lo aveva incontrato pochi giorni fa e di aver visto come aveva usato i suoi cloni per migliorare i suoi riflessi e l'abilità nel schivare.

“Ho notato. Sembra che dovrò fare sul serio.”

Naruto rabbrividì sentendo una sensazione di gelo provenire dal ragazzo mascherato davanti a lui e lo vide unire le mani in modo strano.

“Tecnica segreta degli specchi demoniaci!”

Naruto spostati!” Gli gridò Kurama nella sua mente.

Prima che Naruto riuscisse a muoversi venne circondato da una cupola fatta di specchi di ghiaccio sospesi in aria e separati tra di loro. Haku dall'esterno della cupola entrò in uno degli specchi.

“Non mi piace le mentalità dei ninja. Preferirei non doverti uccidere ma se ti ostini a combattere getterò via ogni mio principio e ti eliminerò. Ti prego di non portarmi rancore. Il mio sogno è di proteggere la persona che mi sta a cuore, per questa persona lavoro e mi sacrifico, e se ce ne sarà bisogno mi farò spietato. Quindi ti prego arrenditi.” Disse il ragazzo mascherato.

Naruto guardò per un istante l'immagine del ragazzo riflessa sullo specchio e sorrise.

“Rancore? No io ti ammiro invece. E mi dispiace ma non ho intenzione di arrendermi cosi facilmente, anche io ho le mie persone preziose da proteggere.” Rispose mettendosi in posizione pronto ad affrontare qualsiasi attacco.

Haku accennò un sorriso dietro la maschera e partì all'attaccò. Naruto fece in tempo solo a vedere una sfocatura uscire dallo specchio e si sentì colpire sotto alla spalla destra. Quando Naruto si voltò riuscì a vedere Haku con la coda dell'occhio prima che sparisse ancora e si sentì colpire al braccio sinistro e allo stesso tempo anche alla gamba destra.

'Ma come fa?' Pensò Naruto estraendo lo spiedo che gli si era conficcato sulla gamba.

Naruto riuscì a schivare lo spiedo che Haku gli aveva lanciato davanti ai suoi occhi, non accorgendosi dei tanti spiedi venire dalla direzione opposta che si impiantarono sulla sua schiena.

“Tecnica della moltiplicazione del corpo!”

In uno sbuffo di fumo comparvero molti cloni di Naruto che attaccarono tutti in direzioni diverse ma vennero tutti sconfitti facilmente.

“È inutile. Questa è una tecnica che mi permette di muovermi velocissimo. Per me è come se tu stessi immobile.”

Naruto non rispose, invece creò altri numerosi cloni ma come la volta precedente il suo attacco fu nullo e continuò a provarci numerose volte.

“Basta non lo hai ancora capito che hai perso? Non costringermi ad ucciderti.” Disse Haku dopo aver fatto svanire tutti per l'ennesima volta.

Naruto era ricoperto di spiedi e stava in piedi con le mani appoggiate alle ginocchia e con il fiato corto.

“Arrendermi? Ora che riesco a seguire i tuoi movimenti?” Rispose in tono di sfida.

Haku si spostò nuovamente e gli lanciò uno spiedo con l'intenzione di invalidargli una gamba cosi da renderlo inoffensivo. Con un rapido movimento Naruto riuscì a schivarlo e si lanciò nella direzione dello specchio da cui era partito l'attacco. Haku si spostò subito attraverso gli specchi e colpì Naruto quando stava ancora in aria non accorgendosi dello shuriken che il biondo gli aveva lanciato contro e venne colpito al volto creando una grande spaccatura sulla maschera.

“Eheh visto che ci sono riuscito a colpirti?”

'Ha funzionato Kurama!' Pensò Naruto.

Certo, avevi forse dei dubbi che la mia tattica fallisse? Forza ora che è confuso approfittiamone.” Disse La grande volpe con un ghigno.

Naruto congiunse le mani e richiamò a se quel poco di chakra di Kurama che riusciva a controllare. Haku guardò basito il biondo, il ragazzo era stato avvolto dal chakra rosso che fuoriusciva dal suo stomaco, gli spiedi che gli si erano conficcati nel corpo vennero espulsi oppure dissolti e le ferite si rimarginarono all'istante.

“Ora facciamo sul serio!” Disse Naruto spostandosi ad altissima velocità.

Haku fece appena in tempo a spostarsi in un altro specchio prima che quello in cui si trovava prima venisse colpito da Naruto e si riempisse di crepe. Usando lo specchio come superficie Naruto si diede una spinta con le gambe diretto nuovamente contro il ninja mascherato, e quando questo uscì nuovamente per cambiare riparo lo afferro per la gamba tirandolo a terra con se. Haku tentò di colpirlo con dei spiedi creati velocemente usando il ghiaccio ma il suo attacco venne interrotto quando Naruto lo colpì al ventre con un pugno scagliandolo contro uno degli specchi frantumandolo e facendolo uscire dalla cupola. Quando Haku tentò di recuperare l'equilibrio venne colpito un'altra volta al volto facendogli cadere la sua maschera a pezzi. Naruto sentiva le gambe appesantirsi e la forza che aveva fino a prima svanire. Kurama gli aveva insegnato a maneggiare un po del suo chakra ma riusciva a tenerlo sotto controllo solo per un minuto scarso. Vedendo il ragazzo davanti a lui alzarsi lentamente in piedi gli corse contro pronto a terminare lo scontro con quell'ultimo colpo. Quando gli fu vicinissimo gli indirizzò il pugno ma si bloccò a un millimetro dalla sua faccia.

“Perchè ti sei fermato Naruto?”

Ora senza più quella maschera che deformava la voce e nascondeva i tratti del volto, Naruto aveva riconosciuto la ragazza con cui aveva parlato qualche giorno prima.

“H-Haku?” Domandò confuso il biondo.

“Non devi fermarti in mezzo ad un combattimento Naruto.” Disse con voce dolce la ragazza.

Haku creò uno spiedo nella mano destra e cercò di colpire Naruto e questo di riflesso terminò il colpo di prima facendola indietreggiare di qualche passo.

“Dove è finita tutta la determinazione che avevi prima Naruto?” Chiese guardandolo con occhi stanchi.

“Perchè? Perchè fai tutto questo? Tu... Tu non sei cattiva. Perchè vuoi far soffrire la gente di questo posto?”

“Come ho detto il mio sogno è di aiutare la persona a me cara in qualsiasi modo. Sono disposta anche a calpestare i miei sentimenti se necessario. Ma ora che ho perso sono diventato inutile per Zabuza. Quindi uccidimi Naruto.” Gli disse tornando a sorriderli dolcemente.

“No mi rifiuto! Non voglio che nessuno muoia specialmente tu. Non hai fatto nulla di male! Mi hai risparmiato, hai avuto centinaia di occasioni per eliminarmi ma ti sei sempre trattenuta!” Gli urlò Naruto in faccia.

“Naruto, sono uno strumento. Una volta che non servo più vengo gettato via, quindi ti prego.”

“Non sei uno strumento! Non devi farti uccidere per restare con Zabuza. So che il legame che hai con lui è forte e che lui prova lo stesso per te. Troveremo un altro modo per sistemare le cose.”

“Naruto io...” Iniziò a parlare ma si bloccò con un singulto.

Ad Haku uscì del sangue dalla bocca e barcollò in avanti facendo qualche passo prima di perdere l'equilibrio e venire presa da Naruto.

“Hey Haku cosa...!” Si interruppe nel momento che le posò la mano sulla schiena.

Sulla schiena della ragazza erano conficcate tre grosse frecce in legno. Naruto alzò la mano vedendola insanguinata. Osservando la mano vide qualcosa più lontano sul ponte e mettendolo a fuoco riconobbe quella cosa come un uomo, di bassa statura con occhiali da sole e completo nero. Da dietro l'uomo uscirono dalla nebbia altre tre frecce. Naruto strinse Haku e saltò di lato schivando il colpo. Quando posò Haku a terra gli mise la mano dietro la testa per tenerla sollevata in modo che riuscisse a respirare nonostante il sangue in gola.

“G-Gato...” Disse Haku con un filo di voce.

“Ci penso io a lui, tu riposati.” Disse Naruto alzando lo sguardo verso l'uomo e vide comparire dalla nebbia varie sagome di altre persone.

Non sentendo nessuna risposta tornò a guardare la ragazza e la vide con gli occhi chiusi e la pelle già diventata pallida.

“H-hey Haku.”

Naruto lei è...”

“Andiamo apri gli occhi, devi ancora esaudire i sogni di Zabuza ricordi?”

Naruto è tardi. Ormai è morta.” Disse Kurama in tono triste al ragazzo.

“No.” Scosse con forza la testa scacciando il pensiero.

“Avevo vinto lo scontro, lei si stava arrendendo. Non può morire cosi giusto?” Domandò più a se stesso che a Kurama.

“Ahaha patetica!” Esclamò l'uomo di bassa statura attirando l'attenzione del biondo.

“Zabuza e questa cagna si credevano chi sa chi e poi si trovano in difficoltà con un moccioso?!” Continuò l'uomo.

“Taci...”

“E io avrei dovuto anche pagare queste nullità?!”

“Stai zitto!”

“Ahaha in fondo ti aveva chiesto di ucciderla no? Ti ho solo facilitato le cose.” Cominciò a ridere l'uomo non accorgendosi dell'aura rossa che stava cominciando ad avvolgere il ragazzo.

“Ti ho detto di stare zitto!” Urlò con odio creando una forte onda d'urto che spazzò via la nebbia liberando il ponte.

Ora che la nebbia si era diradata si potevano vedere alle spalle di Gato decine di uomini armati di balestre e spade.

“U-Uccidetelo!” Urlò Gato cercando di restare composto anche se tremava dopo aver sentito la voce del ragazzo mutare.

Gli scagnozzi di Gato risero e quelli armati di balestra fecero fuoco, ma Naruto era già sparito appena questi ebbero premuto il grilletto. Il biondo era partito all'attacco ma venne fermato da Akitsu che lo portò in fretta dove avevano combattuto lei e Zabuza.

“Fermo Naruto, sono decisamente troppi e se attacchi in questo stato farai una brutta fine.” Gli disse la ragazza cercando di calmare il biondo.

Zabuza era ancora in piedi e sanguinava copiosamente dalla ferita causatali da Akitsu.

“Questo qua è già morto.” Disse Gato dando un calcio al corpo di Haku privo di vita.

“Hey tu fermo!” Ringhiò Naruto cercando di divincolarsi dalla presa ferrea di Akitsu.

“Dannazione! E tu non hai intenzione di fare nulla?! Era un tuo compagno!” Gridò contro Zabuza che aveva assistito alla scena senza parlare.

“Zitto moccioso. Haku ormai è morta.” Rispose in tono freddo e distaccato.

“Mi vuoi dire che non ti importa nulla di lui? Siete stati sempre insieme ed era disposta a tutto per aiutarti!”

“Haku era un semplice strumento. Come Gato si serviva di me io mi servivo di lei. Cosi funziona il mondo dei ninja e prima te ne farai una ragione prima ti metterai il cuore in pace.”

“Lei ti voleva bene! Infinitamente bene!” Disse ripensando alla discussione che aveva avuto con la ragazza nel bosco.

“Davvero non provi niente?! Per te lei ha sacrificato la propria vita! D-diventare forte come te significa perdere ogni sentimento?” Domandò sentendo delle lacrime formarsi negli occhi ma non ricevette risposta.

“N-Non provi assolutamente nulla per lei? Lei sognava di realizzare i tuoi sogni, di accompagnarti lungo la strada che ti eri fatto fino alla fine ma non potrà mai vedere il suo sogno realizzarsi.” Continuò stringendo i pugni e lasciando correre le lacrime.

“Naruto basta.” Disse Akitsu stringendo la stretta con cui lo teneva.

“Marmocchio piantala...” Disse allo stesso tempo Zabuza.

“Non dire più una parola.”

Naruto alzò lo sguardo allo spadaccino e lo vide piangere proprio come stava facendo lui.

“Haku combatteva soffrendo non solo per me ma anche per te, aveva il cuore troppo buono. Sono contendo di aver combattuto con te questa ultima battaglia, alla fine avevi ragione tu. Anche se siamo ninja proviamo sempre qualcosa.” Disse strappando poi con i denti le bende che gli coprivano la bocca.

Le ferite che gli aveva provocato Akitsu erano molto profonde e sanguinavano ancora copiosamente e le braccia ormai erano prive di forze.

“Passami un'arma marmocchio.” Disse Zabuza.

Akitsu lasciò andare Naruto sentendo che si era calmato e questo passò un kunai a Zabuza che afferrò con i denti.

Lo spadaccino partì all'attacco con il solo kunai tra i denti. Gato vedendolo corse a ripararsi dietro i suoi uomini che si misero in posizione pronti a fermarlo, ma ad ogni passo che Zabuza si avvicinava, più prendeva la forma di un demone difronte ai loro occhi. Con un taglio netto eliminò l'uomo più avanti facendo breccia nel gruppo e eliminando chiunque intralciasse la via tra lui e Gato. Nello stesso tempo in cui Zabuza avanzava le persone ai lati lo colpirlo alla schiena con spade, frecce ed ogni altra arma a disposizione ma lo spadaccino non rallentò il suo passo finchè non si trovò faccia a faccia con Gato. Il piccolo uomo tentò di supplicarlo ma Zabuza gli piantò il kunai al collo e con un colpo secco lo decapitò, per poi cadere a terra sfinito.

“Hey voi! A causa vostra abbiamo perso la nostra fonte di denaro!” Urlò uno degli uomini di Gato.

“Ahaha ora dovremmo saccheggiare il villaggio per rifarci della perdita!” Esclamò un altro uomo.

“Hey Akitsu, sei in forma?” Disse Naruto stranamente calmo.

“Ehehe certo che lo sono.” Rispose la ragazza con un ghigno.

“Ah non avete nessuna possibilità contro di noi!” Disse lo stesso uomo di prima.

Il gruppo di mercenari iniziò ad avanzare ma venne interrotto da una freccia che si conficcò a terra davanti a loro. Tutti si voltarono verso la direzione da cui era arrivata la freccia e videro un bambino con una balestra in mano in groppa ad una grossa volpe a tre code, con alle spalle l'intero villaggio armato con armi di fortuna.

“Inari, tutti voi.” Disse Tazuna vedendoli.

“Non permetteremo a nessuno di toccare il nostro villaggio!” Disse Inari.

Naruto sorrise vedendo il coraggio tirato fuori dal bambino e congiunse le mani.

“Forza Kurama, un'ultima volta.” Disse concentrando il chakra della volpe per creare una ventina di cloni.

“O non pensare di fare tutto da solo.” Disse Akitsu creando intorno a se una grande pozza nera da cui emersero numerose sue copie.

Vedendosi improvvisamente in inferiorità numerica i mercenari di Gato fuggirono alla imbarcazione con cui erano arrivati e se ne andarono.

“Uff meno male erano dei codardi.” Disse Akitsu facendo disciogliere le sue copie e si girò verso Naruto.

Il biondo era in ginocchio vicino a Haku, perciò Akitsu andò da Zabuza per vederne le condizioni e sotto sua richiesta lo trasportò vicino ad Haku.

'Non è giusto...' Pensò Naruto rammaricato sentendo gli occhi pizzicare.

Hey Naruto.” Lo chiamò Kurama.

'Cosa?' Domandò senza distogliere lo sguardo dai suoi due vecchi nemici ormai privi di vita.

Se ci fosse un modo per riportarli in vita tu lo faresti?”

'Di cosa stai parlando Kura?'

Rispondi e basta.”

'Si. Mi erano simpatici e avevano un grande cuore. Anche se Zabuza non lo dimostrava era buono, e non è giusto che siano dovuti morire.'

Saresti disposto a qualsiasi cosa per riportarli in vita? Anche se questo dovesse compromettere il tuo sogno?” Domandò la volpe.

“Si, a qualsiasi costo.” Rispose senza esitazione.

Dopo un momento di silenzio senti la volpe ridacchiare dentro di lui.

Bene, visto che sono morti da poco dovrai sacrificare solo una piccola parte della tua forza, facilmente recuperabile con dell'allenamento. Ora posiziona le mani sul petto di entrambi e immetti il tuo chakra in loro, al resto penserò io.” Spiegò Kurama.

“Si!” Esclamò Naruto ad alta voce sorprendendo le persone che si trovavano nelle sue vicinanze e fece come gli aveva detto la sua amica.

 

Interno del sigillo.

 

Zabuza e Haku si trovarono in un posto chiuso e scuro. Il luogo era illuminato da alcune candele qua e la, il pavimento era immerso d'acqua e davanti a loro si trovava un immenso cancello con un sigillo su di esso.

“Zabuza?” Domandò confusa Haku guardandolo e ricevendo in cambio uno sguardo altrettanto perplesso.

Se volete vivere venite, oltre il cancello.” Disse una voce tonante oltre le sbarre.

Zabuza si guardò un secondo intorno vedendo diversi corridoi ma decise ugualmente di varcare il cancello passando attraverso le enormi sbarre seguito dalla ragazza. Dopo aver camminato un po nell'oscurità più totale intorno a loro si accesero numerose candele e si trovarono davanti un'immensa volpe seduta, con 9 code alle spalle.

“Il Kyuubi.” Disse Zabuza osservandola.

Oh mi conosci? Questo semplificherà le cose.”

“Dove siamo? Io sono sicura di essere morta e mi trovavo sul ponte.” Chiese Haku.

Siete dentro a Naruto.”

Vedendo i due confusi la volpe sospirò e iniziò a raccontare tutto dal principio, cioè da quando aveva incontrato Naruto da bambino in quel luogo.

 

Diversi minuti dopo.

 

I due ninja della nebbia non proferirono parola una volta che Kurama ebbe terminato il racconto. Erano un sacco di informazioni tutte insieme, la storia di Naruto al villaggio, il suo desiderio di ricreare il suo clan e riportare alla luce Whirpool, e in oltre ora il grande Kyuubi gli stava proponendo di tornare in vita.

“Quindi se noi accettiamo di tornare in vita ci dovremmo unire al clan del marmocchio?” Domandò Zabuza incrociando le braccia.

No. È una vostra scelta quella. Vi riporterei in vita comunque.”

Zabuza guardò con la coda dell'occhio Haku che ancora non aveva proferito parola.

“Tu vuoi seguirlo?” Domandò.

La ragazza guardò sorpreso lo spadaccino e scosse la testa.

“Il mio sogno è sempre quello di poterla aiutare il meglio possibile Zabuza.” Rispose Haku di rimando.

Lo spadaccino ci pensò un po.

Come ho detto non avete nessun obbligo.”

“Infondo non è da tutti avere una seconda possibilità. Haku noi ci uniremo al clan del marmocchio e lo aiuteremo. Ho un debito da pagare e in più se ci riporta in vita merita un briciolo di considerazione.” Disse tenendo il suo tono serio e pacato.

“Si!” Esclamò invece la ragazza lasciandosi leggermente andare causando una risata alla volpe.

Bene allora è deciso.” Alle spalle di Kurama comparve un grande sigillo ottagonale di luce sospeso in aria, con otto fuochi blu sulle punte e uno al centro.

Chiudete gli occhi.”

I due ninja ubbidirono e Kurama toccò il fuoco al centro e quello sul vertice più alto con la punta delle code. La fiamma passò dal sigillo alle code e queste vennero poste sopra le due persone.

Vegliate su Naruto una volta che sarete fuori, lui sarà ko per parecchi giorni.” Disse prima di affondare le code infiammate su di loro come lance.

 

Ponte in costruzione.

 

Zabuza e Haku preso di colpo a respirare, come se fossero rimasti per lungo tempo in apnea e si alzarono immediatamente a sedere. Calmata la respirazione si guardarono intorno. Sul ponte c'erano numerosi cittadini che non si erano accorti di loro, mentre vicino a loro che li fissavano c'erano Akitsu, Yoken, Tazuna e Inari.

“Ben tornati tra i vivi.” Disse Akitsu sorridendo allegramente e porgendo la mano ad Haku, mentre Tazuna faceva lo stesso con Zabuza.

Lo spadaccino lo guardo attentamente.

“Perchè?”

“Perchè a riportarvi in vita è stato lo stesso ragazzo che ha salvato il villaggio, e per questo mi fido del suo giudizio.” Rispose il vecchio.

Zabuza gli afferrò la mano e si alzò in piedi per poi controllare le ferite che aveva poco prima. I vestiti erano ancora strappati e sporchi di sangue, ma la ferita era chiusa, senza la traccia di una cicatrice e lo stesso per Haku.

“Scommetto che avete un sacco di cui parlare, che dite se venite tutti a casa mia e discutete con calma?” Domandò Tazuna ai due ninja.

I due annuirono e seguirono il vecchio costruttore di ponti mentre Yoken e Akitsu con Naruto sulle spalle camminavano al loro fianco.

 

Konoha una settimana dopo.

 

Kakashi si trovava in piedi nell'ufficio dell'hokage insieme soltanto al terzo. Stava compiendo delle banali missioni di livello D con Sakura e Sasuke quando un ambu gli comparve vicino dicendogli che il terzo hokage lo voleva immediatamente nel suo ufficio. Mentre Kakashi era davanti a lui sull'attenti, Hiruzen fumava dalla sua pipa e continuava a scrutare attentamente i fogli che teneva in mano.

“Mi desiderava Hokage?” Chiese formalmente Kakashi.

“Si Kakashi, guarda.” Disse porgendoli i fogli.

Il ninja copia li prese e li esaminò attentamente.

-NARUTO SALVA IL PAESE DELLE ONDE!-

Era il titolo scritto in lettere cubitali nella prima pagina del giornale.

-Uzumaki Naruto è l'eroe che ha salvato il paese delle onde dalla tirannia del signore finanziario Gato. Da solo è riuscito a sconfiggere il temibile Zabuza, uno dei sette spadaccini della nebbia e il suo compagno. In oltre dopo aver sconfitto questi due potenti avversari ha protetto il villaggio dall'attacco di mercenari assoldati da Gato scacciandoli ed eliminando questo tiranno. Ora senza più intoppi la costruzione del ponte che dovrebbe risollevare la situazione economica del paese procede senza intoppi. Tutti i cittadini sono in festa dopo tantissimo tempo e ringraziano il villaggio di Konoha per aver mandato un ninja formidabile come Naruto Uzumaki!-

Kakashi lesse attentamente tutto l'articolo senza pronunciare una parola. A fondo pagina erano state inserite delle interviste ad alcuni cittadini che avevano vissuto sotto la prepotenza di Gato. Nelle ultime righe c'era scritto che Naruto era ancora convalescente a causa della fatica dovuta allo scontro e che tutti gli auguravano un rapido recupero con tutto il cuore. Kakashi alzò lo sguardo al terzo hokage che lo aveva osservato senza dire nulla mostrando una espressione scioccata, come se avesse appena visto un fantasma.

“E non è tutto.” Indico un foglio nella mano di Kakashi sotto il giornale.

Il jonin lo prese e lo lesse attentamente. Il foglio conteneva la lista di numerosi ninja potenti, ricercati e non, con affianco il grado attribuitogli. Tra quella miriade di nomi riuscì a trovare il suo nome, quello di Gai e infine a spiccare in fondo alla lista tra i nuovi aggiunti si trovava Naruto.

“R-Rango A?” Chiese all'hokage cercando conferma di quanto avesse letto.

“Esattamente. Per fortuna quando un Ambu ha letto queste cose mi è venuto subito ad avvertire e ho dato l'ordine di far sparire ogni cosa inerente a questo argomento.” Spiegò Iruzen.

“Capisco, per questo non ho sentito nessuno parlare di ciò.”

“Infatti. Sai benissimo che stima vanta Naruto nel consiglio. Una cosa del genere sarebbe stata perfetta per prendere dei provvedimenti drastici.” Continuò il terzo hokage.

“Devi andare al paese delle onde e riportare a casa Naruto. Ora che la missione si è conclusa non avrà nessuna obbiezione tornare.”

“Si hokage.” Disse Kakashi congedandosi e sparendo in uno sbuffo di fumo.

 

Il giorno dopo.

 

Kakashi aveva marciato ad alta velocità essendo da solo, raggiungendo rapidamente il paese delle onde e trovandosi davanti un grande arco che apriva la strada ad all'immenso ponte. In cima all'arco c'era una targa con scritto.

-Grande ponte Naruto.-

Kakashi sorrise vedendo che avevano rinominato il ponte in onore del suo allievo e attraversò l'arco.

 

Una settimana dopo.

 

Appena Naruto riprese conoscenza sentì subito la testa scoppiarli dal male e le orecchie captavano ogni minimo rumore trasformandolo in un assordante frastuono. Dopo qualche minuto sentì il chakra di Kurama lenirli il dolore alla testa e riuscì ad aprire lentamente gli occhi e a guardarsi intorno. Riconosceva quella stanza, era la camera da letto in cui Tazuna lo aveva ospitato.

“Hey la Naruto.” Disse Kakashi con la sua voce allegra e alzando lo sguardo dal libro che stava leggendo.

“M-M-Maestro?!” Chiese Naruto spostandosi sorpreso e cadendo dal letto.

Il Jonin chiuse il libro e si avvicinò al biondo aiutandolo a tornare sul letto.

“Maestro mi dispiace averti disubbidito. Ma Tazuna aveva bisogno di aiuto e voi avete detto di ritirarci e...” Iniziò a spiegare in fretta ma venne zittito da Kakashi.

“Calmati Naruto. Sono io che mi devo scusare con te per non averti dato ascolto l'ultima volta. Avevi ragione, la cosa giusta da fare era di concludere la missione ma io ho preso la scelta più semplice. Sono fiero di te.” Disse sorridendogli sotto la maschera.

Naruto guardò basito il suo maestro non aspettandosi mai, per nessuna ragione al mondo quella frase che gli scaldò il cuore.

“Fiero di me.” Ripetè a bassissima voce.

Kakashi stava per parlare nuovamente quando si aprì la porta ed entrò un fulmine nero. In un istante saltò in grembo a Naruto una piccola volpe nera.

“Hey Aki! Come stai?” Domandò Naruto ricevendo solo qualche verso come risposta.

Ad entrare poi furono Zabuza e Haku.

“Siete vivi!” Esclamò Naruto non nascondendo per nulla la sua felicità.

Haku gli sorrise di rimando dolcemente come sempre, mentre Zabuza si trovò leggermente spiazzato per l'accoglienza ma si ricompose immediatamente.

“Kakashi, siamo pronti per partire.”

“Molto bene, se sei in grado di alzarti Naruto ce ne torniamo a Konoha.”

“Si maestro.” Rispose il biondo sorridendo ancora felice.

Dopo aver salutato Tazuna, la sua famiglia e ogni abitante del paese che li fermava per ringraziare di persona Naruto, il gruppo partì per tornare al villaggio della foglia.

 

Konoha.

 

Naruto si trovava al cospetto del terzo hokage insieme a Kakashi, Haku e Zabuza. Il biondo cercò di spiegare nel modo migliore e più preciso cosa era successo da quando si era separato da Kakashi, evitando di parlare di Akitsu e Yoken e specialmente della resurrezione dei due ninja della nebbia.

“Da quello che ho capito voi ora fate parte del clan Uzumaki di cui Naruto è a capo dico bene?” Chiese l'hokage ricevendo un segno d'assenso dai due.

Il vecchio chiuse gli occhi prendendo qualche boccata dalla pipa prima di tornare a guardarli.

“Per adesso voi condividerete l'appartamento di Naruto in attesa di un alloggio migliore. Haku essendo ancora un genin entrerà a far parte del team 7 e Zabuza li seguirà negli allenamenti insieme a Kakashi.”

“Si” Rispose semplicemente Naruto.

“Va bene.” Risposero in modo più consono Zabuza e Haku.

“Bene potete andare, Kakashi tu resta un momento.” Disse Hiruzen.

Naruto uscì dalla stanza seguito dai due ninja della nebbia lasciando chiudendosi la porta alle spalle.

“Di cosa volevate parlarmi?” Domandò Kakashi.

“Data la situazione volevo avvertirti in anticipo che presto si svolgeranno gli esami chunin. Non sarò io a dirti se il tuo team è pronto o meno ad affrontare questo esame ma se sei incerto dovresti mettere al più presto alla prova le abilità di Naruto e di Haku.”

“Si signore.”

“È tutto.” Disse e Kakashi si congedò sparendo.

 

Appartamento di Naruto

 

Si era fatta ormai notte e tutti avevano finito di sistemare le loro cose nell'appartamento di Naruto.

Zabuza era steso a dormire sul divano e Yoken sul pavimento vicino a lui. Akitsu, che aveva ripreso la forma di ragazza condivideva il letto con Haku, mentre Naruto dormiva sul materasso steso a terra vicino al letto.

Allora come è tornare alla normalità?” Domandò Kurama.

Naruto se ne stava con le braccia dietro la testa a fissare il soffitto con gli occhi che si appesantivano pian piano.

'Ho sentito subito lo sguardo odioso dei cittadini contro di me, ma non mi importa. Presto lascerò definitivamente il villaggio, solo ancora un po di tempo.'

E non sarai il solo ad andartene.” Sorrise la volpe.

'No, ho una famiglia ora.' Sorrise Naruto ripensando a chi gli stava vicino in quel momento prima di addormentarsi.

 

Villaggio della nuvola.

 

“Yo fratello guarda cosa ti porto qua ♪” Entrò sbattendo la porta Killer Bee.

“Quante volte ti devo dire di fare meno casino?!” Urlò A irritato stringendo il pugno.

“Guarda cosa ti ha portato il grande Bee ♪” Continuò Bee provando a reppare e sbattendo sul tavolo del Raikage un foglio.

L'uomo prese il foglio stizzito e lo lesse. Era un articolo di giornale che riguardava il paese delle onde.

“Allora?” Chiese non capendo cosa ci fosse di speciale.

“Sei proprio lento fratello guarda attentamente ♪. Uzumaki era il cognome della donna del piccolo fulmine giallo, ed è una copia spiaccicata di lui ♪” Continuò dicendo la frase a tempo di musica.

Il Raikage guardò attentamente la foto del ragazzo posizionata vicino all'articolo e lo scrutò attentamente. Non c'erano dubbi, Naruto Uzumaki era una copia sputata del loro vecchio nemico Minato. Il Raikage sorrise ampiamente ripensando all'invito che aveva ricevuto dal terzo hokage per partecipare agli esami chunin, per creare un rapporto di amicizia tra i villaggi.

“Bee, contatta la tua squadra. Parteciperemo agli esami chunin.” Disse senza cambiare il suo sorriso.

  
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