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Autore: ckofshadows_    02/02/2016    1 recensioni
In un'accogliente caffetteria in una piccola città, un ragazzo con bellissimi occhi azzurri siede allo stesso tavolo ogni giorno, come se stesse aspettando qualcosa, o qualcuno. Blaine si sente in dovere di sedere e parlare con lui... e scopre l'inimmaginabile.
*********
Questa storia è una traduzione!
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per un attimo , la mente dolorante mi convince del fatto che se resto fermo, forse Kurt andrà via.

Non ho nemmeno il coraggio di respirare.

Ma sento di nuovo quel suono : knock knock knock-knock knock-knock knock knock knock. 

"Zitto" sussurro con ferocia, strizzando gli occhi chiusi.

" Zitto, va via. Zitto, zitto."

" Blaine?" mi chiama. 

Forte.

Troppo forte.

"Ci sei? Ho provato a chiamarti prima.. C'è voluto più di quanto mi aspettassi per trainare il rimorchio e tutto il resto.."

"Zitto, Kurt. Zitto"

Morgan e Lawrence stanno ancora discutendo in cucina, ma la voce di Kurt sta diventando troppo alta ed è solo questione di tempo prima che lo sentano.

Cerco di mettermi seduto grazie al braccio sano per strisciare verso la porta il più velocemente possibile .

La testa mi fa male da morire.

Ma il dolore mi aiuta a focalizzarmi solo su due cose: calmare Kurt e mandarlo via da qui.

Sento il rumore della chiave nella toppa e poi, mentre mi trascino verso di essa , sento il tintinnio delle serrature.

" Beh almeno ti sei ricordato di chiudere tutte le serrature. Puoi sentirmi ? Blaine?"

"Shh, zitto , zitto" ansimo, raggiungendo la porta.

"Eccoti" dice, " Presto, aprimi. Ho preso una cheesecake al cioccolato alla panetteria quando ho finito di lavorare.

Ma temo che sia diventata una poltiglia dopo tutto quel tempo in macchina"

Fa un sospiro profondo mentre cerco di ascoltare per sicurezza se Morgan e Lawrence stanno ancora parlando.

"Tutto ciò che vorrei fare è mangiare una grossa fetta di cheesecake mentre mi stringi. Puoi organizzarlo?"

" Kurt, per l'amor di dio, taci" sibilo.

"Sei.. sei sul pavimento?"

" Per favore, abbassa la voce, potrebbe sentirti."

"Chi potrebbe sentirmi?"

Quando non gli rispondo, geme.

" Non dirmi che hai fatto entrare Sebastian in casa con te".

"Io.. uh.." chiudo gli occhi per un attimo.

" Si, si l'ho fatto".

"Ok, riprenditi l'anello e caccialo. Sono troppo stanco per affrontarlo."

"No".

" ..no? Non vuoi riavere il tuo anello?"

Ti prego, perdonami per questo un giorno, Kurt.

" Non voglio mandare via lui. Voglio mandare via te."

" Ma di cosa stai parlando?"

"Io.. io ho scelto Sebastian. Non ho scelto te.

C'è un lungo silenzio, durante il quale riesco a sentire Lawrence urlare su quanto sangue ha già perso Sebastian li nella tromba delle scale.

Prego silenziosamente che Kurt non lo possa sentire.

" Blaine , dai. Apri la porta, non è divertente."

" Non sto cercando di essere divertente.. E' .. è venuto e una cosa tira l'altra e abbiamo.. abbiamo fatto sesso."

Esita.

" Uh.. huh.."

"Lo abbiamo fatto. A vicenda. Del vero sesso."

Insisto , cercando il termine esatto, ma fallendo.

" Quello fatto col culo".

" Chi stava sopra?"

Mi gelo.

"Cosa?"

" Se avete fatto sesso anale, chi stava sopra? Hai fatto sesso col suo culo?"

" Oh dio no.. "

Il solo pensarci mi fa venire il voltastomaco.

"Quindi lui ha fatto sesso col tuo culo?"

"Ew, questo è anche peggio, no.."

" Vi siete strusciati i cazzi nel culo"? *

Sta replicando troppo velocemente e la mia mente dolorante non riesce a tenergli il passo.

"Kurt.."

" Andiamo Blaine, posso essere un tipo insicuro.

Ma sono certissimo che non sei finito a letto con Sebastian, solo perché sono tornato a casa tardi oggi.

Cosa sta succedendo veramente? Perché non vuoi aprire la porta e perché sei seduto sul pavimento?"

Le urla di Morgan diventano sempre più forti e sento la paura vorticare intorno a me, minacciando di affogarmi.

" Ho solo bisogno che tu vada via per un paio d'ore" lo supplico, "Puoi tornare tra un paio di ore, ma non puoi stare qui adesso."

" Perché no?"

I miei respiri stanno diventando sempre più veloci, sempre più veloci.

"Io.. non posso"

"Hey" dice, sento il rumore dei vestiti mentre si accovaccia. " Oh amore, stai avendo un attacco di panico?"

" E' per questo che sei sul pavimento? Qualcosa ti ha spaventato?"

"Si" dico ansimando.

Lo sento sorridere dolcemente.

" E noi non abbiamo un armadio col ripiano per nascondersi"

" N.. no".

Allunga la mano sotto la porta e vedo la punta della sue dita cercare la mia.

Con gratitudine allungo anche la mia ed accarezzo la sua.

" Sei spaventato a causa di Sebastian?" chiede con dolcezza." E' venuto prima?"

"Si".

" Ma se n'è andato ora?"

" Si" chiudo gli occhi forte, cercando di non pensare a Sebastian steso nella tromba delle scale. “ Si, se n’è andato.”

“Apri la porta, tesoro. Posso aiutarti…”

“ No, per favore. Dammi solo un po’ di tempo per stare da solo.”

Non parla per un lungo momento.

Poi mormora.

“Un ora. Ti lascerò per un’ora, okay?”

“ Due ore”.

“ Una”.

“Va bene, ma adesso vai”.

“Posso solo mettere la cheesecake nel frigo prima?”

“Kurt per fa.. per favore, solo vai.”

“Ok”, dice, più rilassato.

“Va bene. Mi dispiace, me ne vado. Chiamami se vuoi che torni prima ok?”

“ Lo farò”.

Accarezza la punta delle mie dita, prima di tirare via la mano ed alzarsi.

“ Ti amo , Blaine.”

“ Ti amo anche io” , appoggio la fronte alla porta cercando di regolarizzare il mio respiro. “ Più di … più di qualsiasi cosa, più di tutto”.

Torna verso l’ascensore, mi accascio esausto per lo sforzo che ho appena fatto.

Il tappeto è morbido sotto la mia guancia e chiudo gli occhi, ascoltando le urla furiose dalla cucina.

“ Mi hai detto che loro ti avevano aggredito! Mi avevi giurato che era stata legittima difesa!”

“Era legittima difesa!”

“ Oh, giusto. Scommetto che uno dei ragazzi ha cantato ad alta voce fino a farti esplodere i timpani…”

“Puoi aggredire qualcuno anche senza usare i pugni, Lawrence. Blaine stava mettendo in pericolo la relazione tra me e Sebastian..”

“ Mi stai prendendo per il culo. Viene a letto con te quando è ubriaco. Tu questa la chiami relazione”.

“ Blaine aveva già un fidanzato. Non doveva andare dietro ad un altro ragazzo.. Sebastian era la mia solo opportunità!”

“ La tua unica opportunità. Così hai deciso di picchiarlo fin quasi ad ammazzarlo?”

“ Ha riso di me..”

“ Lui.. Cosa?”

“ Ero qui in giro, vicino al palazzo oggi, perché sapevo che, dopo aver visto Blaine ieri al ristorante… Solo.. lo sapevo che avrebbe cercato di vederlo.

E’ salito fino all’appartamento, e quando è tornato giù, io.. lo stavo aspettando.

E gliel’ho detto. Gli ho detto che sono innamorato di lui ed ha riso di me. Ha detto..”

All’improvviso la mia attenzione si sposta, nel momento in cui realizzo dei passi che si fermano giusto di fronte la nostra porta.

“Blaine?” sento il suo flebile richiamo, ed il mio cuore sprofonda.

“Vattene Kurt” mormoro.

Cerco di alzare la testa, ma fa troppo male.

“ Ho preso l’ascensore” dice e sento un rumore sordo quando si lascia cadere sulle ginocchia.

“Stavo cercando di bilanciare la cheesecake mentre prendevo le chiavi della mia macchina e sono scivolato leggermente sul tappetino dell’ascensore e.. ed ho guardato giù.”

Trattengo un gemito. “ Per favore..solo..”

“E c’era una macchia di qualcosa di umido in ascensore. E’.. è finito sulla mia scarpa così mi sono chinato per ripulirla…” Respira veloce, troppo veloce.

Come fa quando è spaventato.

“ Ed era sangue. C’è del sangue in ascensore. Una pozza di sangue. E poi ho notato che c’erano altre piccole macchie che uscivano dall’ascensore, così le ho seguite.

Ho seguito le gocce di sangue che mi hanno… mi hanno portato qui.

Blaine c’è una scia di sangue nel corridoio , che porta qui davanti alla nostra porta”.

I miei occhi sono sfocati dalle lacrime , di nuovo. 

Cosa ho combinato oggi? Ho mostrato la nostra bussata segreta a Morgan mentre era nascosto dietro l’angolo del corridoio.

Ho aperto la porta del nostro appartamento a Morgan, senza nemmeno guardare nello spioncino prima..

 Ed ora… ed ora non posso più salvare Kurt.

“ Ti prego”.

“ Dimmi che c’è una spiegazione “ mi implora, respirando sempre più velocemente.

“Oh dio , ti prego dimmi che nessuno ti ha fatto del male.”

Non gli rispondo e sento un lamento che spezza il mio cuore.

“Apri la porta, Blaine. Adesso”

“ Non riesco a raggiungerle”

“ Che cosa?”

“ Le serrature. Non riesco a raggiungerle.”

“ Non riesci.. non riesci ad alzarti?”

“No” ammetto sussultando quando lo sento trattenere il fiato.

“ Adesso butto giù la porta” dice all’improvviso balzando in piedi ed indietreggiando per prendere la rincorsa.

“ No..”.

Con un tonfo la porta cigola forte; ed io singhiozzo in preda al terrore.

“ Stop, Kurt, fermati.. Lui è ancora qui. Ci ucciderà entrambi se ti sente”.

Non colpisce di nuovo la porta, ma il danno ormai è fatto.

Morgan e Lawrence si zittiscono.

“ E’ stato Sebastian?” la voce di Kurt è più bassa ma molto terrorizzata.

“ Ti ha fatto del male?”

Aspetto fino a quando sento Morgan parlare di nuovo, prima di rispondere.

“Sebastian potrebbe essere morto.” Dico con tono smorto.

“ Il suo amico.. quello dell’altra sera.. lo ha colpito, mi ha colpito. Con la spranga. 

Ti prego.. Devi andare via da qui”.

Trattiene il respiro e lo sento inserire i codici di sblocco del suo cellulare.

“ C’è anche Sebastian li con te?”

“Kurt..”

“Zitto. Non ti lascio. E’ li con te?”

“ No.. E’ nella tromba delle scale. E’ suo il sangue in ascensore.”

C’è una breve pausa, poi sento:

“ Abbiamo bisogno di aiuto. C’è stata un aggressione agli Appartamenti Wiltshire.

Per favore, abbiamo bisogno di un’ambulanza e della polizia. Tanti poliziotti.”

C’è silenzio mentre Kurt ascolta l’operatore del 911 fargli qualche domanda.

E’ tutto silenzioso.

Troppo silenzioso.

Lentamente giro la testa per dare un’occhiata in cucina.

E li mi si gela il sangue.

“l’aggressore è ancora nell’edificio. E’ nell’appartamento 303.” Sta dicendo Kurt. “ Ha ..ha una vittima con lui. Un’altra è nella tromba delle scale. Sono stati entrambi colpiti con una spranga.

Lawrence è in piedi a pochi passi da me, incombe su di me, gli occhi spalancati.

So che può sentire Kurt fuori in corridoio.

“No..” Sussurro. “ Non lo toccare.

Mi siedo a fatica,  allargando il braccio sano cercando di bloccargli la porta.

“Lawrence?” Morgan urla dalla cucina. “ Cosa sta succedendo?”

Lawrence guarda giù verso di me, la testa bionda piegata poi fa un passo lento verso la porta.

“ Stai indietro” sibilo il cuore a mille, “ Non ha fatto nulla.. Solo.. lascialo in pace.”

Sto tremando, sento l’adrenalina e il terrore scorrermi nelle vene.

Lentamente, trattenendo un gemito di dolore, barcollo all’in piedi.

Ho il braccio ferito , inerme, al mio fianco ma alzo l’altro pugno , cercando di sembrare minaccioso; anche se mi sostengo alla porta.

“ E’ sveglio?” chiede Morgan di nuovo.

Posso sentire lo scorrere dell’acqua nel lavandino.

“E’ stato lui a fare quel rumore prima”.

“Non lascerò che nessuno dei due gli faccia di nuovo del male.” 

Sento la testa pulsare e le mie ginocchia stanno per cedere dal dolore, ma mi sforzo di restare in piedi.

“ Devi… devi prima uccidere me per arrivare a lui”.

Ci guardiamo, in attesa, fin quando Lawrence non grida.

“ No, deve essere stata un’altra porta. Nulla è cambiato qui.”

Non riesco a trattenere il singhiozzo che sfugge dalle mie labbra, ma resto li fermo.

“ Hai del nastro adesivo?” mi chiede a bassa voce.

“ Cosa?”

“ Del nastro adesivo. Ne hai ?”

Scuoto la testa mentre si acciglia.

“Hai una corda? Dei lacci?”

Faccio un inventario del nostro appartamento.

“ Del filo interdentale?”

Mi lancia una strana occhiata, poi annuisce.

“ Dov’è?”

“Nel bagno”  Gli indico una direzione a casaccio.

“ Cosa stai facendo?” Gli urla Morgan.

Gli sto controllando il polso, un secondo” gli risponde Lawrence.

Corre verso il bagno ed io mi accascio contro la porta, piego le ginocchia lentamente fino a sedermi di nuovo.

C’è una lunga pausa e poi sento Kurt mormorare.

“ Davvero? Bene. Il codice di accesso al palazzo è 23069. Vi prego, vi prego ditegli di fare in fretta.”

Potrebbero essere passati pochi minuti o pochi secondi, quando torna Lawrence col filo interdentale in mano.

Prende un respiro profondo, lanciando un’occhiata alla spranga ricoperta di sangue sul pavimento prima di tornare di nuovo in cucina.

Parla con calma, ma la risposta di Morgan è chiara come il cristallo.

“ Devo costituirmi? Ma sei matto?”

“Questa cosa è andata troppo oltre. Se Sebastian sopravvive, lo sai che gli dirà che sei stato tu..”

Ricominciano a litigare, ma io ignoro le loro voci, quando le dita di Kurt riemergono da sotto la porta di nuovo.

“ Ci sei , amore?” Stanno arrivando.  Sono quasi qui. L’operatrice del 911 dice che qualcuno li aveva già chiamati circa dieci minuti fa. Dice che la polizia dovrebbe essere qui a minuti.”

Gli accarezzo la punta delle dita con leggerezza cercando di calmarlo. E’ salvo, per ora.

“ Grazie”

“L’amico di Sebastian.. dov’è adesso?”

“ Stanno litigando in cucina”

“ Stanno?” Quando non rispondo mi stringe la mano con insistenza.

“ Aspetta, Blaine, c’è qualcun altro nell’appartamento? Gli aggressori sono due?”

“No, non credo” rispondo, appoggiando la testa contro la porta. "Ha del filo interdentale “

“ Ha.. Cosa?”

Ora si sentono dei forti rumori di qualcosa che sbatte provenire dalla cucina e dei grugniti di qualcuno che sta facendo uno sforzo.

Morgan non ha la sua spranga, quindi forse solo Lawrence può farcela solo con la forza bruta.

Cerco di non pensare a cosa potrebbe succedere se Lawrence non dovesse farcela.

Il dolore sta svanendo e questo è un sollievo.

“ Mi canteresti qualcosa?” chiedo a Kurt, “ Hai una voce così meravigliosa”.

“ Blaine…”

“ Ti prego” Una fitta nebbia sembra entrare nella stanza strusciando piano piano lungo le pareti .

“ Ti prego cantami una ninna nanna”.

“Non devi dormire” dice bruscamente.” Devi restare sveglio”.

I colpi si sono fermati.

Qualcuno grugnisce.

In un minuto o forse un’ora, vedo una figura bionda muscolosa emergere dalla cucina, e tiro un lungo sospiro di sollievo.

Lawrence si dirige verso la porta, apre le serrature e la catena.

Poi mi guarda.

“ Ti puoi spostare?”

Sbatto le palpebre confuso.

Si china e mi prende in braccio dolcemente con mia grande sorpresa, spostandomi un po’ di lato così che possa aprire la porta.

C’è uno strano momento quando apre la porta, Kurt sembra piccolissimo nel corridoio con solo la cheesecake come arma.

Poi Lawrence lo supera e si avvia verso le scale.

In un istante, Kurt è al mio fianco, passando le mani sul mio corpo.

“Dove ti ha…Oh dio la tua testa.. quante volte ti ha..”

“Ciao”, mormoro accarezzando il suo braccio, “ Ciao, sei qui”.

“ Dimmi dove ti ha colpito”.

“Così meraviglioso..”

“Blaine. Dimmi dove ti fa male”

“ La testa.. la spalla..”.

“Sembra che stia piovendo.

Non può piovere; siamo all’interno.

E la pioggia è così calda, però.

“ Tieni gli occhi aperti”, dice Kurt a voce dura. “Guardami, tesoro”

“Sto bene” gli dico rassicurante. “ Ho solo bisogno di dormire.”

“No.. No” 

Oh, non sta affatto piovendo.

Queste sono le lacrime di Kurt che cadono dal cielo.

“ Ti ho lasciato dormire la volta scorsa e mi hai dimenticato. Ho bisogno che resti sveglio per me. Guardami”.

Guardo in alto. 

E’ così bello.

“ Sembri un principe .”

“Concentrati , dolcezza. Stanno quasi per arrivare.” 

Fa uno strano rumore strozzato, poi giura forte.

“Dove sono loro?”

“ Stanno arrivando.. starò bene.. sono solo stanco”.

“Non chiudere gli occhi. Non ci provare”.

I suoi respiri diventano sempre più veloci, sempre più veloci proprio come i miei che diventano sempre più lenti, sempre più lenti.

“ Ho bisogno che mi guardi. Guardami.  Resta con me, Blaine. Dai , amore, non lasciarmi di nuovo. Non posso rifarlo di nuovo. Ti amo, ma non posso farlo”.

La nebbia mi avvolge lentamente, quindi posso focalizzarmi sul suo viso.

I suoi bellissimi occhi, e la loro tonalità di azzurro, che ancora non riesco a classificare, ma vorrei .

“Tornerò sempre da te”.

“ Blaine.. ti prego.. “

Una nuvola nera mi avvolge , ed io dormo.



  
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