Io e Laxus eravamo nel retro della gilda a baciarci da ormai un paio di minuti quando mi tirai un po’ indietro per prendere fiato.

“Sono così rumorosi” grugnì Laxus guardando verso la porta con un sorriso. Nella gilda stavano ancora tutti festeggiando il più rumorosamente possibile.

Ridacchiai e gli diedi un bacio veloce sulla guancia riguadagnando la sua attenzione. “Sì, però è proprio per questo che li adoriamo” Gli sorrisi amorevolmente.

Il mago dei fulmini sbuffò, ma c’era l’ombra di un sorriso sul suo volto. “Se lo dici tu”

Detto questo si protese di nuovo verso di me e mi baciò di nuovo. Gli accarezzai la guancia con una mano e l’altra la passai tra i suoi capelli biondi. Lui intanto mi teneva lievemente sollevata per la vita.

Dopo poco però la pace di quel momento venne disintegrata da una enorme schianto e dalla luce improvvisa.

Interrompemmo il bacio e Laxus allentò la presa su di me, senza però lasciarmi andare. Ci girammo a guardare dove sarebbe dovuta esserci la porta. Sarebbe dovuta esserci perché ora non c’era più, tutta la parete era venuta giù. La gilda era diventata stranamente silenziosa perché tutti ci stavano fissando dal buco nel muro senza dire una parola.

Mi sentii arrossire e guardai verso il pavimento. In mezzo ai detriti, c’erano Natsu e Gray, non che mi dovessi sorprendere che avevano buttato giù un muro, però mi sorprese la faccia sbalordita di entrambi.

Un’improvvisa risata provenne dall’altra parte della gilda e tutti si girarono a guardare Cana che non riusciva a trattenersi e che presto cadde a terra portandosi dietro il barile di birra ormai vuoto.

Scorsi anche Elfman e Lisanna. Mentre l’espressione di Elfman era un incrocio tra lo sconcerto, la rabbia e la tristezza, la mia sorellina mi sorrise soddisfatta e alzò entrambi i pollici. Più vicini alla “porta” erano seduti i Raijinshuu che, notai con la coda dell’occhio, Laxus stava osservando. Evergreen si stava sventolando come al solito con il suo ventaglio cercando di nascondere la sua espressione che sembrava essere un sorriso. Bickslow invece ci guardava ridacchiando, seguito dai suoi bambini. Infine Freed stava guardando il pavimento imbarazzato, ma stava sorridendo.

“C’è qualche problema?”

Mi girai verso Laxus, che aveva parlato in tono strafottente come sempre. Mi strinse un po’ di più per la vita e io arrossii di nuovo, ma cercai di ignorarlo.

Nessuno rispose, ci stavano ancora guardando un po’ sconvolti. Per cercare di far tornare tutto alla normalità, mi schiarii la gola e sorrisi alla gilda. “Buon anno!” Poi cercai di divincolarmi dalle braccia di Laxus, che però non sembrava molto d’accordo. Mi girai a guardarlo, mentre gli unici rumori che riempivano la sala erano le risate di Cana e di Bickslow, e gli punzecchiai il petto finché esasperato non mi lasciò andare. Mi sistemai la gonna e guardai Natsu e Gray sul pavimento. “Vi va di alzarvi e di tornare ai festeggiamenti?”

Entrambi i maghi mi fissarono per qualche istante, poi guardarono Laxus che rimaneva alle mie spalle e li fissava innervosito. Dopodiché si alzarono lentamente e tornarono in sala.

“Ripeto: c’è qualche problema?” Sorrise minaccioso e mi mise un braccio sulle spalle. Io sbuffai leggermente per il suo atteggiamento, ma sorrisi.

All’improvviso altre due risate si sentirono rimbombare nella gilda, quella del primo Master e di Master Makarov. Il primo si era seduta sul tavolo a fissarci facendo dondolare le gambe e il Master aveva invece un bicchiere di champagne tra le mani.

“La matchmaker ha trovato l’amore” qualcuno disse dall’altra parte della gilda e sentii il mio viso diventare completamente rosso.

“Laxus, era ora che facessi una mossa su Mirajane!” Bickslow esclamò tra una risata e l’altra.

Dopo pochi secondi l’intera gilda stava commentando la novità e la confusione tornò a regnare sovrana.

“Propongo un brindisi alla nuova coppia della gilda!” La voce del Master era ormai tornata normale e non era più impastata per l’alcool.

Laxus si grattò dietro la testa imbarazzato, il che mi fece sorridere. Non era facile vederlo così vulnerabile. Rientrammo nella sala principale attraversando i detriti sul pavimento e Kinana ci portò due bicchieri di champagne facendomi l’occhiolino.

“A Laxus e a Mirajane!”

Dopo circa 5 minuti la gilda si era placata ed eravamo riusciti a uscire vivi dal brindisi. Kinana mi aveva impedito di continuare a servire, dicendo che per una notte potevano servirsi da soli e io e Laxus eravamo stati più o meno forzati dal primo a sederci al loro tavolo. Freed stava parlando con Laxus con l’aria un po’ malinconica, mentre Bickslow dava al mago dei fulmini delle pacche sulle spalle ed Evergreen rideva della scena. Io invece ero stata bombardata da Elfman che era sull’orlo delle lacrime e guardava con un certo astio poco represso Laxus, da Lisanna che invece sorrideva contenta chiacchierando con me e con il primo Master. La gilda si era ripresa dallo shock ed era tornata a festeggiare il capodanno come sempre. Per il muro distrutto ci sarebbero stati provvedimenti un altro giorno. Mi girai verso Laxus e vedendo che mi stava fissando arrossii e gli rivolsi un sorriso.

Erano le 3 di notte e la festa era finalmente finita. Sospirai iniziando a raccogliere i vari bicchieri sparsi per i tavoli. Se ne erano andati tutti e chi era troppo ubriaco per camminare, era stato accompagnato da qualcun altro, in modo tale che potevo pulire la gilda e poi chiuderla senza lasciare nessuno dentro. Era stata una serata bella piena, più di qualunque altro Capodanno. Sorrisi ripensando al mio bacio con Laxus e mi portai un mano alle labbra. Chi se lo sarebbe aspettato che avremmo inaugurato l’anno nuovo con un bacio. O anche che sarei riuscita a far esprimere qualche sentimento a Laxus.

Continuai a pulire i tavoli canticchiando finché non notai con la coda dell’occhio qualcosa o qualcuno al piano superiore. Alzai lo sguardo posando sul tavolo il vassoio che tenevo tra le mani.

“Pensavo te ne fossi tornato a casa” Sorrisi a Laxus e mi misi una mano sul fianco.

“Bhè, con tutta la confusione che hanno scatenato” disse girandosi verso il muro distrutto per poi riposare lo sguardo su di me “non ero riuscito a salutarti”

Sogghignò e scese le scale continuando a camminare finché non fu a pochi passi da me. “Hanno di nuovo messo il naso negli affari altrui” Incrociò le braccia sul petto mettendo in risalto i muscoli e mi fissò.

“Sono la nostra famiglia, è normale che non sarebbe passato inosservato” Ridacchiai e mi avvicinai a lui.

“Lo capisco, ma mi aspettavo almeno di non essere interrotti”

“Ci sei rimasto male?” Lo guardai e iniziai a punzecchiarlo con il dito sul petto. Me lo lasciò fare per circa 20 secondi, poi prese il mio polso e mi tirò verso di sé fino a farmi perdere l’equilibrio. Mi abbracciò in vita e mi sollevò facendomi sedere sul tavolo più vicino.

“Sì, ci sono rimasto male” Sorrise e mi guardò dritto negli occhi.

Per una volta non vedevo barriere e mi sembrava che ci fosse ancora del disappunto per l’essere stati interrotti qualche ora prima. Questa volta vedevo il vero Laxus e i suoi veri sentimenti, vedevo che ci teneva davvero a me e non potevo esserne più felice.

Gli cinsi il collo con le braccia e lo avvicinai il più possibile a me. “Allora riprendiamo da dove eravamo stati interrotti” Sorrisi e lo baciai.