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Autore: Em_    03/02/2016    9 recensioni
«Perché è capitato ad Oliver? Che cosa aveva fatto di male? Non è giusto!»
«È stato uno stupido incidente, capitato alla persona sbagliata. Mi dispiace tanto, tesoro.» continuò Cait accarezzandole i capelli.
«Io lo amavo da morire…» rispose singhiozzando la bionda.
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Cosa succederebbe se Oliver fosse naufragato nelle fredde acque della Russia?
Come reagirebbe Felicity alla notizia di aver perso per sempre suo marito?
Oliver tornerà, pieno di segreti e di dubbi, ma cosa accadrebbe se il segreto più grande se lo portasse dentro Felicity?
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Barry Allen, Felicity Smoak, Nuovo personaggio, Oliver Queen, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Prologo





Il giorno che Felicity ed Oliver aspettavano da anni era finalmente arrivato. I fiori, la chiesa, i vestiti eleganti, le persone care tutte attorno, anche se ciò che importava davvero in quel momento era il loro amore.
Felicity ed Oliver stavano insieme dai tempi del liceo, lui aveva diciotto anni e lei diciassette quando si erano conosciuti. Da quel momento non si erano più lasciati. Erano stati amici per oltre un anno, poi avevano capito entrambi che erano tutto tranne che amici.
Felicity sognava da sempre il suo matrimonio, come tutte le ragazzine pensava all’abito perfetto, alle scarpe, alla chiesa, alle damigelle e quel giorno sarebbe stata una principessa. Oliver invece era piuttosto ansioso e spaventato, era sicuro al cento per cento della sua scelta ma tutta la storia delle nozze lo metteva in agitazione.
Felicity aveva programmato tutto. Thea, la sorellina di Oliver, le avrebbe acconciato i capelli, Sara e Caitlin, le sue migliori amiche, avrebbero pensato al trucco e Laurel, la sorella maggiore di Sara e amica stretta di Oliver, le avrebbe procurato qualcosa di vecchio e di blu. Era la tradizione infondo.
Oliver come al solito era in ritardo, Tommy e Barry lo stavano aspettando nel salotto di casa sua già da venti minuti. Fece più in fretta che poté, mangiò qualcosa e li raggiunse. I suoi due amici lo guardavano con aria divertita vedendo quant’era ansioso, non era un comportamento tipico di Oliver Queen.
Felicity fissava il suo abito bianco steso sul letto del suo appartamento, sorrise felice, non vedeva l’ora di indossarlo e percorrere la navata. Aspettava questo giorno da quando aveva casualmente incontrato Oliver nella sua classe di matematica, lui era stato bocciato in quella materia e doveva ripetere i corsi dell’anno precedente o non si sarebbe diplomato.
Oliver indossò lo smoking facendosi aiutare dai suo due amici più cari, si sentiva stranamente più tranquillo dopo aver indossato il suo completo da nozze ed era certamente un buon segno. Tommy e Barry lo guardarono soddisfatti, erano sicurissimi che Felicity se lo sarebbe mangiato con gli occhi.
Felicity si affidò alle mani esperte delle sue amiche, persino Thea, che aveva solo quattordici anni, se la cavava meglio di lei con capelli e trucco. Ci volle più di un’ora per sistemare la futura sposa ma vedendo il risultato ne era certamente valsa la pena.
«Sto per piangere!» esclamò Caitlin vedendo com’era bella la sua amica.
«Cait, non permetterti o comincerò anch’io.» ribatté Sara.
«Sei bellissima, mio fratello cadrà dall’altare quando ti vedrà!» disse Thea tutta eccitata.
«Manca il tocco finale, Felicity.» le ricordò Laurel.
«Il mio vestito.» annuì la biondina.
Oliver camminava nervosamente su e giù, la chiesa era pronta, gli invitati stavano arrivando e tra poco sarebbe diventato ufficialmente un marito. Voleva vederla, voleva abbracciarla, voleva baciarla, era dalla mattina precedente che non si vedevano.
«Oliver, rilassati.» gli disse Barry.
«E se lei non si presentasse?» chiese con un’aria disperata.
«Cazzate. Felicity percorrerà quella navata.» replicò Tommy.
«Se invece avesse cambiato idea?» continuò il giovane sposo.
«Credimi, ci vorrebbe un disastro di proporzioni cosmiche per far cambiare idea a Felicity Smoak.» rispose Barry ridacchiando. Non credeva che il suo amico fosse nella fase “ansia da matrimonio”.
Felicity era arrivata in chiesa all’ora prestabilita insieme alle sue damigelle, a sua madre e a John Diggle, colui che considerava quasi un padre. Era un amico di famiglia da talmente tanti anni che non ricordava neanche di aver trascorso un giorno senza vederlo. Gli aveva chiesto di accompagnarla all’altare poiché suo padre era sparito quando lei aveva solamente due anni.
«Tesoro, è ora.» le ricordò John.
«Mi tremano le gambe, non farmi cadere.» affermò Felicity.
«Mai.» rispose l’uomo prendendola sotto braccio.
«Okay, ci siamo. Prima entriamo noi e poi lasciamo campo libero alla quasi signora Queen.» disse Sara facendo l’occhiolino alla sua migliore amica.
Oliver la stava aspettando da cinque minuti e già non ce la faceva più, aveva bisogno di vederla, prenderla e portarla via con sé. Le avrebbe messo l’anello al dito e non avrebbe permesso a niente e nessuno di toglierlo, mai più. Fu in quel momento che la vide, bellissima, sorridente, la sua Felicity era perfetta. John Diggle la teneva stretta ed insieme percorrevano il corridoio della chiesa fino ad arrivare di fronte ad Oliver. Dig le lasciò la mano e l’affidò al suo futuro marito. I due giovani sposi si fissarono per un tempo che sembrò infinito, si specchiarono l’uno negli occhi dell’altra e quella fu l’ennesima conferma che tutto ciò che stavano facendo era giusto. Il prete cominciò la lunga predica, ma né Oliver né tantomeno Felicity lo stavano ascoltando, avrebbero voluto passare direttamente al “sì” e agli anelli.
«Bene, ora potete scambiarsi le rispettive promesse.» annunciò il parroco.
«Felicity, ricordo ancora il primo momento in cui ti ho vista, eravamo a scuola, tu te ne stavi seduta per conto tuo in primo banco come la classica secchiona. Non avrei mai pensato che quel giorno, in cui mi avevano costretto a ripetere l’intero corso di matematica, avrei incontrato l’amore della mia vita. Perché sì, è quello che sei: l’amore della mia vita. E non vedo l’ora di scoprire quante altre cose il futuro ha in serbo per noi, so per certo che con te non mi annoierò mai. Qualunque cosa accada sappi sempre che io ti starò accanto perché… Beh, perché ti amo.» disse Oliver sorridendo.
«Oliver, sai, mi viene ancora da ridere se penso al nostro primo incontro. Avevi sbuffato per tutta la lezione tanto che avevo preso coraggio ed ero venuta a dirti quanto fastidioso fossi stato, tu avevi sorriso ed io mi ero infastidita ancora di più. Se quel giorno mi avessero detto che ti avrei sposato sarei scoppiata a ridere. Eppure eccomi qui, completamente innamorata dell’uomo che ho davanti. Non credo ci sia una giornata che io non voglia trascorrere insieme a te, non posso fare a meno di pensare a quanto sarà splendida la nostra vita insieme. Ti amerò sempre e per sempre.» disse Felicity a sua volta.
«Dopo aver ascoltato queste bellissime promesse, direi che è ora di mettervi al dito l’anello nuziale.» continuò il prete.
Fu Moira Queen a portare le fedi per suo figlio e la sua futura nuora. Oliver prese l’anello per primo e lo mise nell’anulare sinistro di Felicity vicino all’anello di fidanzamento. Poi fu il turno di Felicity mettere l’anello al dito di Oliver, con le mani che le tremavano riuscì anche lei a farlo.
«Con il potere conferitomi, vi dichiaro ufficialmente marito e moglie! Puoi baciare la sposa!» dichiarò l’uomo.
Oliver non se lo fece ripetere due volte, prese Felicity tra le braccia e la baciò intensamente, il primo vero bacio da marito e moglie. La ragazzina che aveva incontrato tra i banchi di scuola era a tutti gli effetti la signora Queen e non poteva esserne più entusiasta. Felicity rispose al bacio di quello che ora come ora era suo marito, era il giorno più bello della sua vita ed era così felice come non lo era mai stata.




 
***




Un anno dopo.

Ormai erano due giorni che Felicity non riceveva una chiamata da Oliver, non era da lui non telefonare, non era da lui scomparire in quel modo. Era preoccupata, così come Thea e Moira che non avevano notizie né di Oliver né di Robert. Avevano contattato la guardia costiera ma ancora non avevano ricevuto risposte, nessuno sembrava sapere dove i due uomini fossero finiti. Felicity si stava preparando al peggio, sapeva in cuor suo che non era tutto normale, Oliver l’aveva contattata ogni singolo giorno da quand’era partito insieme al padre una settimana prima. Erano in viaggio per lavoro, avevano optato per il Queen’s Gambit invece che per il solito jet nonostante le lamentele di Moira. “Avrebbero dovuto ascoltarla” pensò Felicity stringendo la coperta seduta sul divano di casa Queen, anche lei era d’accordo con la suocera, ma quando Oliver e suo padre si mettevano in testa qualcosa nessuno riusciva a smuoverli.
Era quasi il tramonto quando qualcuno suonò alla porta, Felicity, Thea e Moira si precipitarono all’entrata e si trovarono davanti due agenti. Forse li avevano trovati, forse erano sani e salvi da qualche parte e sarebbero solo dovute andare a prenderli. Ma la gioia iniziale finì presto quando capirono dall’espressione dei due uomini che Robert ed Oliver non stavano bene.
«Dove sono?» chiese Felicity facendosi coraggio.
«Ci dispiace davvero molto informala che la guardia costiera ha trovato i resti del Queen’s Gambit poco lontano dalle coste della Russia. Non ci sono sopravvissuti…» esclamò uno dei due.
«No, non vi credo. Non vi crederò finché non avrò visto i corpi.» disse Felicity trattenendo a stento le lacrime.
«Le acque in questo periodo sfiorano i 5°C, nessuno può sopravvivere a quelle temperature.» replicò l’altro uomo.
«Non è vero! Come potete dire che sono morti se neanche voi lo sapete!» urlò Felicity che ormai stava piangendo.
«Tesoro, ascolta, andrà tutto bene. Staremo bene. Staremo tutte bene.» le disse Moira abbracciandola, tirando a sé anche la piccola Thea.
Felicity non poteva crederci, si rifiutava categoricamente di credere che Oliver, suo marito, fosse annegato nelle gelide acque dell’oceano Atlantico. Continuava a ripetersi che si erano sbagliati, che c’era una spiegazione, che sia Oliver che Robert stavano bene. Era impossibile che a un anno dal matrimonio lei avesse perso l’amore della sua vita, era inconcepibile.
Sara e Caitlin le stavano accanto quasi tutto il giorno cercando di confortarla come potevano, ma nessuno poteva capire quanto Felicity fosse distrutta. La sua vita si era disintegrata nel giro di pochi minuti, da quel “non ci sono sopravvissuti” il mondo le era crollato addosso e si sentiva paralizzata.
«Fel, ehi, ti ho portato una tazza di cioccolata calda.» affermò Caitlin sedendosi sul bordo del letto.
«Grazie, ma non mi va.» rispose la bionda.
«È da ieri che non tocchi cibo, finirai per farti del male.» le disse l’amica dolcemente.
«Non ce la faccio, Cait. Non riesco a gestire tutto questo dolore.» ribatté Felicity ricominciando a piangere.
«Lo so.» esclamò abbracciandola.
«Perché è capitato ad Oliver? Che cosa aveva fatto di male? Non è giusto!»
«È stato uno stupido incidente, capitato alla persona sbagliata. Mi dispiace tanto, tesoro.» continuò Cait accarezzandole i capelli.
«Io lo amavo da morire…» rispose singhiozzando la bionda.
«E lui amava te. Sai che cosa mi ha raccontato Barry una volta?» Felicity fece cenno di no con la testa «Oliver voleva invitarti ad uscire, ma sapeva che tu avresti categoricamente rifiutato così con una scusa ha mandato lui e Tommy a dirti che una persona voleva assolutamente conoscerti.»
«Me lo ricordo… Quando mi sono trovata davanti Oliver gli ho tirato uno schiaffo.»
«Ha fatto l’impossibile per conquistarti e ci è riuscito, ricordi cos’ha detto al matrimonio vero? Che sei l’amore della sua vita. E lo sarai per sempre Felicity.»
«Vorrei avergli detto che lo amavo più spesso…» confessò.
«Lui lo sapeva, credimi. Un amore come il vostro non ha bisogno di troppe parole.»
E niente era più vero di quella frase. Un amore come quello che c’era tra Felicity ed Oliver non scompariva e basta, sarebbe vissuto nel cuore della ragazza fino al giorno della sua morte. Avrebbe onorato suo marito andando avanti con la sua vita, senza mai dimenticarlo.










Angolo autrice
Okay, eccovi il prologo dell'altra storia di cui vi parlavo... Ho deciso di pubblicarlo visto che l'altra l'ho quasi finita di scrivere :)
Beh, che dire? Inizia tutto con un momento felice, ovvero il matrimonio Olicity *-* c'è qualche richiamo a come Fel ed Oliver si siano incontrati e ai rispettivi amici. Spero vi sia piaciuto il tutto!
Logicamente mica poteva essere tutto rose e fiori eh xD infatti un anno dopo il matrimonio Oliver e Robert scompaiono... I poliziotti li danno per morti dicendo che nessuno può sopravvivere nelle acque fredde dell'Atlantico (mi sono pure documentata su internet lol).
La domanda è: Oliver e Robert torneranno mai a casa? Se sì, quando? Che cosa farà la giovane Felicity dopo aver perso suo marito? Restate sintonizzati e lo scoprirete ahahah :')

Non aggiungo altro se non di lasciarmi una recensione, fatemi sapere se vi piace! :)
Grazie a chiunque seguirà anche questa mia invenzione!

Un bacio,
Anna
   
 
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