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Autore: lukespj    05/02/2016    7 recensioni
Eppure, uno di loro, non riusciva ad essere completamente felice.
Ogni giorno, sentiva sempre di più la mancanza di una persona.
Era consapevole di essere stato lui ad allontanarla dal suo nuovo mondo per paura di perderla, finendo con il perderla davvero.
***
Prese un respiro profondo scendendo dalla macchina.
Era tremendamente felice di rivedere i suoi amici, anche se questa volta avrebbe rivisto anche lui.
Da quando erano partiti nel 2013, aveva iniziato ad evitarla per non si sa che motivo, e lei aveva finito per fare lo stesso.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Love Alone (1)
 
Preparare la valigia non era mai stato così difficile come quel giorno.
Aveva iniziato a tirare fuori dall’ armadio quello che credeva le sarebbe servito per sopravvivere una settimana sul tour bus con i ragazzi, quando ritrovò, in mezzo a una pila di magliette, una maglia e una camicia a quadri famigliari. Lasciò cadere le maglie che aveva in mano e prese il pezzo di stoffa bianco che per primo aveva catturato la sua attenzione, stringendola fra le mani e lasciandosi cadere sul pavimento.
Ricordava perfettamente il giorno in cui Luke gliel’aveva data. Erano in aeroporto e i ragazzi stavano per partire per Londra.  Ricordava quanto era felicissima per loro, ma quanto allo stesso tempo si sentiva malissimo al pensiero che i suoi amici e il suo ragazzo partissero senza sapere quando sarebbero tornati. E proprio per quello, un attimo prima di imbarcare i bagagli, Luke aveva aperto velocemente una delle sue valigie, tirandone fuori una maglia e dandola alla ragazza. Così quando sentirai troppo la mia mancanza potrai indossarla e immaginarmi al tuo fianco.
E quante volte l’aveva usata per dormire, quante volte l’aveva gettata in angolo, per poi riprenderla e piangere mentre la stringeva.
Avvicinò il tessuto bianco al suo viso e inspirò a pieni polmoni. Nonostante fossero passati anni e avesse lavato quella maglia un sacco di volte, sapeva ancora dell’odore del ragazzo. Sentiva le lacrime correrle sulle guance e sospirò pesantemente.
Era da tanto che non piangeva più per Luke, era convinta di essere riuscita a superare almeno in parte tutto, ma in realtà sapeva che quelle lacrime erano dovute a tutta la tensione che sentiva dentro al solo pensiero di passare una settimana in una scatola con lui.
Si riprese quando sentì il suo telefono vibrare. Allungò la mano e vide che era un messaggio da parte di Calum.
Michael e i suoi arrivano tra 10 minuti, ti aspetto qui fuori
Scattò immediatamente in piedi e buttò tutto nella valigia alla rinfusa, risistemando al meglio la camera. Poi prese i primi vestiti che trovò alla mano e corse in bagno a cambiarsi, per poi tornare in camera, recuperare le sue cose e scendere al piano di sotto. Controllò di aver chiuso tutte le finestre e poi uscì, chiudendo la porta a chiave.
“Giuls, tutto bene?” le chiese Calum, appena uscì dal cancelletto.
“Sì, certo e tu?”
“Hai pianto, si vede, quindi direi che non stai bene” disse il moro, incrociando le braccia e guardando intensamente l’amica, che abbassò lo sguardo. 
“Non ho pianto, ho solo un po’ di mal di testa”
“Farò finta di crederti..” disse Calum, guadagnandosi un grazie dall’amica. “In ogni caso, hai dato ad Ellie i pass del backstage per lei, Alex e Genn?”
“Certo! E mi ha anche detto che se si trova davanti Luke lo fa a pezzettini” disse Giulia, trattenendo una risata.
“Dico ad Ash di prendere una scorta di popcorn”
“Perfetto” disse la mora, ridendo.
 
 
 


“Quand’è che tornano i vostri dalla loro mega vacanza?” chiese Michael.
Appena arrivati all’arena, i Clifford avevano fatto scendere il figlio con Calum e Giulia vicino ad un’entrata sul retro, per poi andare alla ricerca di un posto nel parcheggio adiacente all’edificio.
“Domenica prossima, si sono dati alla pazza gioia praticamente” rispose la ragazza, mentre camminavano verso il tour bus.
“Potevano anche tornare per vederci esibire comunque” disse Calum, scuotendo la testa al solo pensiero delle loro famiglie in giro per le Hawaii come degli adolescenti scatenati.
Appena si trovarono davanti il mezzo, i due ragazzi vi corsero dentro velocemente, andando a lasciare le loro cose nelle rispettive cuccette, mentre Giulia li seguiva meno euforica, lasciando la sua valigia vicino al divano che per quella settimana le avrebbe fatto da letto.
“Vi trattate bene eh.. Sembra un hotel a cinque stelle questa scatola”
“Oh ciccia, tratta bene il 5sos bus, chiaro?” disse Michael, cercando di fare la faccia da duro, con scarsi risultati.
“Okay okay” disse la ragazza, alzando le mani, sorridendo. “ In ogni caso, amo il tuo nuovo colore di capelli”
“Lo so” rispose il ragazzo, pavoneggiandosi.
“Perché una modella si è impossessata di Michael?” chiese Ashton, che era appena arrivato.
“La signorina qui presente gli ha fatto i complimenti per i nuovi capelli” disse Calum, spintonando la ragazza.
“Si prospetta una settimana interessante..” commentò il riccio, sorridendo.
“Ma Luke?” chiese Michael, finendo la sua piccola sfilata.
“Dovrebbe arrivare a momenti” rispose Ashton.
A quelle parole, Giulia fu presa dall’ansia. Sapeva che non poteva evitarlo, ma aveva bisogno di ancora un po’ di tempo per prepararsi psicologicamente a tutto quello che quella settimana avrebbe comportato.
“Vado a prendere una boccata d’aria.. Da sola” disse, guardando i tre ragazzi e uscendo dal tour bus.
 
 
 
Appena arrivò all’arena, Luke si precipitò nel tour bus, preso da un’inspiegabile adrenalina.
“Dov’è Giulia?” chiese, con il fiato corto per la corsa.
I tre ragazzi si guardarono sorpresi, dato che si aspettavano di tutto tranne che lui arrivasse e chiedesse subito di lei. Almeno non dopo averla evitata per anni.
“E’ andata a prendere una boccata d’aria, non so esattamente dove ma è qui in giro” rispose Calum.
Il ragazzo annuì, per poi lasciare velocemente la sua roba nella cuccetta e correre fuori.
“Ma è lo stesso Luke che ha fatto il coglione per tutto questo tempo?” chiese Ashton.
“A quanto pare.. Sì” disse il moro, sorridendo ampiamente.
 
 

Aveva ormai girato mezza arena, ma ancora non era riuscito a trovare la ragazza. Aveva guardato nei posti in cui avrebbe potuto essere, eppure non c’era. Non sapeva nemmeno perché aveva tutta questa urgenza di vederla e di parlare, senza effettivamente sapere cosa dire. Forse era solo un modo per convincersi che aveva davvero accettato di passare una settimana con lui – o meglio, con tutti loro- e così poteva seriamente iniziare  escogitare un modo per riconquistarla.
Proprio quando stava perdendo le speranze, pensando che forse era proprio andata fuori dall’arena, la vide seduta per terra a gambe incrociate, con la schiena appoggiata al muro vicino a una delle uscite d’emergenza. Si avvicinò lentamente e le si sedette vicino, mettendosi nella stessa posizione e guardando dritto davanti a se.
“Da quando hai iniziato a fumare?”
Giulia si girò di scatto al suono della voce del ragazzo, sorpresa. Si era accorta che qualcuno le si era seduto accanto, ma era troppo assorta nei suoi pensieri per rendersi conto di chi fosse davvero.
“Da un po’..” rispose, lasciando in sospeso la frase, mentre spegneva la cicca per terra.
Luke annuì, poi tornò a guardare dritto, e lo stesso fece la ragazza. Tra di loro calò il silenzio. Entrambi avevano troppe cose da dire, ma non sapevano nemmeno da dove iniziare.
“Sono felice che tu abbia accettato di stare con noi questa settimana” disse Luke, giocando con l’anellino nero al labbro.
Giulia si girò verso di lui, prendendosi qualche secondo per osservarlo – come se negli ultimi giorni non lo avesse fatto abbastanza in quelle poche volte che si erano incrociati.
“Anche io.. Credo”
Luke si girò a sua volta verso la ragazza, sorridendole.
“Io volevo dirti che.. Sì, insomma io non-”
“Hemmings muovi il culo che dobbiamo fare il soundcheck!” lo interruppe Ashton.
Il ragazzo sospirò, poi si alzò, pulendosi un po’ i jeans neri dalla polvere.
“Ci vediamo dopo, Giuls” disse, prima di girarsi e seguire l’amico, lanciandogli un’occhiataccia.
“A dopo” sussurrò Giulia, respirando a pieni polmoni.
 
 
 


Quando il concerto finì, i ragazzi rimasero un po’ con le loro famiglie, approfittandone per chiamare gli Hood su skype, mentre Giulia era andata fuori dall’arena con Ellie, Alex e Genn – dato che comunque aveva già salutato le famiglie dei ragazzi e aveva passato tutto il concerto a cantare a squarciagola con Jack e Ben.
“Raga si è fatto abbastanza tardi e non c’è più nessuno qui in giro, direi che possiamo tornare a casa” disse Alex, guardando l’ora sullo schermo del telefono e rendendosi conto che era l’una e mezza passata.
“Chissà come, ma noi finiamo sempre per tirare mattina, e ci vediamo quasi tutti i giorni! E’ grave la cosa” commentò Ellie, facendo ridere tutti.
“Non divertitevi troppo senza di me” disse Giulia.
“Giuls, ti dico già io come andrà a finire.. Io a casa tutte le sere e loro due a fare i piccioncini” disse Genn, facendo ridere la mora.
“Molto probabile”
“Va bene, ho capito.. E’ una congiura contro di noi” commentò Alex, per poi avvicinarsi alla mora e abbracciandola. “Ci vediamo tra una settimana, e sappi che ti toccherà lavorare il doppio, dato che io dovrò fare anche il tuo in questi giorni”
“Affare fatto”
“Giuls, mi raccomando.. Sta attenta e se quel coso biondo ti si avvicina troppo, torna a casa e poi ci penso io a farlo fuori, e giuro che lo farò sembrare un incidente” disse la bionda, stritolando l’amica.
Giulia scosse la testa, ricambiando l’abbraccio dell’amica, per poi vederla allontanarsi insieme ad Alex.
“Posso averlo anche io un abbraccio o hai esaurito la scorta per oggi?” chiese Genn.
La ragazza scoppiò a ridere, poi abbracciò il ragazzo.
“Qualsiasi cosa, chiamami e giuro che prendo il primo aereo e vengo ad aiutarti” disse il ragazzo nell’abbraccio.
“Lo terrò a mente, grazie” disse Giulia, sciogliendo poi l’abbraccio e lasciando un bacio sulla guancia al ragazzo, guardandolo poi raggiungere la macchina di Alex, che partì velocemente, allontanandosi dall’arena.
“Non sapevo che Ellie mi odiasse così tanto”
“Luke, dannazione! Mi hai fatto prendere un infarto!” disse Giulia, girandosi verso una delle entrate dell’arena, da dove il ragazzo era appena uscito.
“Scusami, non era mia intenzione” disse, avvicinandosi a alla ragazza.
Iniziarono a camminare l’uno al fianco dell’altra verso il tour bus.
“Come stai?” chiese improvvisamente Luke, fermandosi di scatto e facendo fare la stessa cosa alla ragazza.
“Emmh.. Bene e tu?” rispose lei, un po’ confusa.
“Insomma.. Fa male vederti con un altro ragazzo” disse Luke, guardandola dritta negli occhi.
Giulia scoppiò a ridere.
“Non vedo cosa ci sia da ridere” disse il biondo serio. “ I ragazzi hanno sempre parlato di te, quando pensavano che io non stessi ascoltando, e dicevano sempre che stavi male e tutte quelle balle varie, ma a me sembra che stai benissimo e che sei andata avanti alla grande”
“Come scusa? Stai scherzando spero” rispose Giulia, irrigidendosi.
“Ti sembra che ho la faccia di uno che scherza?” chiese retoricamente Luke, alzando un po’ la voce. “ Sai cosa? Fa quel diavolo che ti pare, avevo tutte le buone intenzioni di questo mondo e tu invece fai finta di niente, mi ignori e fai pure venire quel ragazzo qui come se niente fosse e-”
“ Ma ti stai sentendo, Luke?” urlò la ragazza, interrompendolo. “ Punto primo: non sono stata io a iniziare ad evitarti così di punto in bianco, senza nemmeno dare una spiegazione. Non so, ti sei alzato una mattina e hai pensato che sarebbe stato divertente farlo? Beh sai una cosa? Non lo è stato affatto, almeno per me. Ma tu lo sai per caso quanto sono andata in basso a causa tua? Sai forse quanto mi hai svuotata e lacerata dentro? No, quindi ora non venire qui a fare il santo perché non ti crede nessuno. Punto secondo: ho fatto venire i miei amici perché mi è stato chiesto di farlo, e anche lì, non sai chi sono, apparte Ellie, e non sai nemmeno che tipo di rapporto che abbiamo, quindi magari prima di costruirti strane stronzate per la testa, prova a capire. Punto terzo: sì, Elli ti odia e, dannazione, vorrei saperlo fare anche io. E invece no, io sono una stupida e continuo ad amarti come se nulla fosse successo. Cioè capisci? Ti amo come se non te ne fossi mai andato, come se non mi avessi evitato per anni. Dovrei odiarti fottutamente tanto, ma non ci riesco. Punto quarto: vaffanculo, Luke”
Si fermò quando si rese conto di stare piangendo e notò che i ragazzi erano usciti dal bus per vedere che stava succedendo. Abbassò lo sguardo, cercando di trattenere i singhiozzi senza riuscirci. Aveva appena buttato fuori una buona parte di quello che aveva dentro e non riusciva a capire se si sentiva meglio o peggio.
Luke, dal canto suo, era rimasto come paralizzato dalle parole della ragazza, al che si tirò in testa il cappuccio della felpa che aveva indosso e si incamminò a grandi passi verso il cancello dell’arena. Ashton e Michael non ci pensarono due volte a seguirlo, mentre Calum si precipitò dall’amica e la strinse forte tra le braccia, dondolando sulle gambe per cercare di calmarla.  Se lo sentiva che lei e Luke avrebbero avuto una discussione e sapeva che lei avrebbe tirato fuori tutto, o quasi, quello che aveva dentro. E aveva paura che questo la facesse ricadere nel limbo dal quale era stato troppo difficile tirarla fuori.
“Entriamo nel bus, Giuls” disse piano, iniziando a camminare e portandosi dietro l’amica.
Una volta dentro, si sedettero sul divano e Giulia si raggomitolò tra le braccia del suo migliore amico, continuando a piangere, fino a che, sfinita, si addormentò.
“Ti giuro che non lascerò che tu stia come sei stata due anni fa” sussurrò il moro, lasciandole un bacio tra i capelli.
Appoggiò la testa sulla spalliera del divano e chiuse gli occhi, cercando di pensare a cosa fare, finendo poi per addormentarsi.
 
 
 
 
 
*spazio autrice*
Hello people!
Come state? Io sono abbastanza tanto – troppo- stressata e questa settimana sto lottando con l’influenza, bello.
In ogni caso, ecco qua il nuovo capitolo. Ammetto che inizialmente risultava un po’ diverso, ma poi ho apportato alcune modifiche dato che alcune parti non mi convincevano, e alcune che ho tagliato ma che ho messo in quello che sarà poi il prossimo, ed è uscito questo.
Come sempre, ditemi che ne pensate, se avete delle idee su cosa succederà o meno e se ci sono degli errori.
Un bacione e alla prossima,
Giuls xx
   
 
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