RIFLESSI
“Lisa”
“Devi
fidarti Lisa. Ti fidi di me?”
Una
domanda ripetuta.
Una
domanda che Lisa si era già sentita fare.
Una
risposta che l’aveva portata a dover
rinunciare
alla propria vita.
Una
risposta che si confermava uguale nel tempo.
“Si”
˟
Libri
e libri. Lisa era circondata da libri e da una voce che in sottofondo
parlava senza sosta.
“Credi
di riuscire a concentrarti su quello che ti dico per una
volta?”
Lisa
si girò verso la voce. Ancora una volta si era persa nei
suoi pensieri.
“Scusami,
dicevi?” rispose voltandosi verso la voce.
Una
voce che Lisa amava tanto.
La
voce del suo migliore amico.
Mattia.
Mattia
che la guardava con aria severa dall’altro lato del tavolo.
“Lisa
e la sua testa tra le nuvole. Vorrei tanto sapere a cosa pensi in
continuazione” disse lui accarezzandole i capelli.
Una
linguaccia e una risata.
Oh,
quanto gli voleva bene.
“Mi
ripeto. Stasera vieni alla festa di Alex?”
“Mmh…non
credo.” un tono di scusa nella voce.
Lisa
e le feste non andavano molto d’accordo.
“Neanche
se te lo chiedo per piacere?” una supplica velata.
“No,
mi spiace.”
E
Lisa sapeva che Mattia non si sarebbe offeso. Si conoscevano troppo
bene
e da trotto tempo perché lui si offendesse.
Mattia
sapeva che a lei non piacevano lo feste. Lo sapeva da quando il
secondo anno delle superiori Lisa aveva bevuto troppo ad una festa e
non aveva
idea di cosa era successo per il resto della serata.
Ma
lui ci provava. Ci provava sempre a trascinarla a qualche festa.
Perché
lui non rinunciava mai a passare il tempo con lei.
“La
prossima volta, ok?” disse Lisa alzandosi e raccogliendo i
libri che
aveva sparso sul tavolo della biblioteca nelle poche ore che aveva
cercato di
studiare con Mattia.
“Dici
sempre così. E ora dove vai?”
“A
casa. Fammi sapere come va la
festa?” una richiesta lanciata al volo mentre se ne andava.
Un
pollice sollevato in
alto in segno di assenso.
A
Lisa non piaceva che Mattia andasse
a quella festa. Non perché fosse una festa. Ma
perché era la festa di Alex. E
lei sapeva che quando si trattava di Alex Mattia non era razionale.
“E’
amore” diceva lui.
“E’
pazzia.” pensava lei.
Lisa
e Mattia avevano incontrato Alex l’anno
prima. Durante il loro primo anno di università. Era un loro
compagno al corso
di letteratura.
Lisa
non capiva cosa fosse successo,
ma era come se Mattia fosse stato risucchiato dalla forza
gravitazionale di
Alex.
E
da allora il mondo del suo amico si
era colorato del nome di Alex. Di come Alex parlava. Di come sorrideva.
Di un
costante desiderio di stare con lui. E di lacrime perché
Mattia non aveva fatto
lo stesso effetto ad Alex.
Ma
Mattia non demordeva.
“Prima
o poi staremo insieme” diceva.
Lisa
aveva paura per il cuore del suo
amico. Aveva paura di vederlo spezzarsi in tanti piccoli pezzettini.
“Ma
forse non sarebbe successo”
pensava mentre tornava
verso il suo piccolo appartamento vicino
all’università.
Lisa
passò la serata sul divano
cercando un film da guardare, per finire con l’addormentarsi
mentre alla
televisione passavano una replica di “Accadde
una notte”.
Si
svegliò ore dopo. Nel buio della
notte. Indolenzita.
“Dormire
sul divano non è mai una
buona idea”
pensò mentre si spostava in camera.
Uno
scintillio bianco.
Un
riflesso veloce.
E
Lisa si bloccò.
L’aveva
visto chiaramente. Un riflesso.
Un
riflesso nello specchio che aveva
in camera.
Ma
se lo specchio rifletteva qualcuno
era perché qualcuno doveva passarci avanti.
Lisa
si voltò verso il muro alle sue
spalle, dove avrebbe dovuto esserci la persona che a Lisa era sembrato
di
vedere riflessa nello specchio.
Niente.
Non
c’era nessuno.
“Che
sciocca”
pensò Lisa ridendo
nervosamente. Certo che non c’era nessuno.
Ma
questo non la fermò dal
controllare in cucina, in bagno, sotto il letto e anche
nell’armadio.
Solo
per constatare che no, non c’era
nessuno in casa a parte lei.
“Che
sciocca”
pensò Lisa di nuovo
guardando lo specchio.
E
ridendo di se stessa si mise a letto.
Eppure,
se solo si fosse girata in
quel momento, si sarebbe accorta che c’era davvero il
riflesso di qualcuno
nello specchio. Qualcuno che la osservava.
Un
riflesso che però sarebbe stato
inutile cercare.