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Autore: kayhyun00    05/02/2016    0 recensioni
In un mondo dove tutto è sempre uguale, Lisa conosce una persona che è diversa da tutto e da tutti, che è il contrario di tutti. Una persona che deciderà di cambiarle la vita e nel tentativo di comprendere questi cambiamenti, Lisa si troverà sempre più spesso seduta di fronte ad una specchio, dove il contrario diventa realtà.
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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RIFLESSI

“Lo Specchio”

 

 

Un fastidioso rumore in sottofondo.

Un rumore continuo e incessante.

Un rumore che la sveglia.

Il suono di un telefono che squilla.

Una mano che si fa strada nel bozzolo di coperte e Lisa risponde al telefono, pronta a maledire chiunque l’avesse svegliata.

“Non sai quello che ti sei persa!” un urlo dall’altro lato del telefono.

Mattia.

“Cosa? Una rissa? Gente ubriaca? Un rapimento alieno? La Regina Elisabetta che balla sul tavolo?” chiese con la voce ancora impastata dal sonno.

“Simpatica. Ma non fai ridere.”

Lisa alzò gli occhi al cielo.

“No, solo Riccardo che ha dato di matto quando ha scoperto che non eri venuta.”

E una scintilla di irritazione si stava facendo largo nel petto di Lisa.

Riccardo.

Stupido, insistente Riccardo.

“A quanto pare Nicole gli aveva assicurato che tu ci saresti stata e quando mi ha visto da solo, si è arrabbiato dicendo che tanto non puoi ignorarlo per sempre.” continuò a raccontare Mattia.

“Ancora con questa storia? Quando capirà che no, non voglio stare con lui. Sai Matti dovresti fare qualcosa. Aiutami una volta tanto”.

Lisa si era rassegnata al fatto di piacere a Riccardo, un loro amico, ma non le piaceva essere considerata una sua proprietà. Aveva messo bene in chiaro che erano solo amici. E lo erano, davvero.

Ma Riccardo aveva iniziato a mettere a dura prova la sua pazienza quando aveva preso l’abitudine di provare a baciarla ogni volta che capitava l’occasione.

Evitarlo era diventato per lei un’abitudine, ormai.

A quanto pare lui se ne era accorto.

“Si, come tu mi aiuti con Alex. Che tra parentesi, ieri mi ha detto che vuole uscire tutti insieme uno di questi giorni. Quindi preparati psicologicamente perché non ti è concesso dire di no, a meno che tu non voglia morire per mano mia.”

“Ok.”

Chi era lei per interferire con la felicità del suo amico?

 

 

Dopo una mezz’ora di racconti di balli, gente ubriaca, e Alex, Alex, Alex, Lisa iniziò la sua giornata.

Era un sabato, pertanto la sua giornata non fu altro che dormire, mangiare e cercare di studiare un  po’ prima di incontrarsi con Mattia quella sera.

Ad  un certo punto della giornata, Lisa si ricordò di quello che era successo la sera prima.

Si ricordò dello specchio.

E passo un po’ di tempo, un po’ troppo tempo, a osservarlo per cercare di capire cosa avesse potuto riflettere la sera prima.

Era un semplice specchio a figura intera, con la cornice bianca che Lisa aveva appoggiato al muro senza curarsene troppo il giorno in cui si era trasferita.

E proprio quando pensava che era stata solo la sua immaginazione. Lo vide di nuovo.

Uno scintillio bianco.

Un riflesso sparito in un attimo.

Ancora una volta si voltò verso il muro alle sue spalle. Ancora una volta non c’era niente.

“Che strano, che strano. Che strano, stranissimo” pensò Lisa.

Eppure non poteva essere la sua immaginazione.

Una volta si.

Due no.

Doveva uscire. Meglio uscire.

E decise che sarebbe andata da Mattia un po’ prima. Prima di impazzire completamente.

 

 

Un’ora dopo, quando Lisa aveva finito di asciugarsi i capelli e stava per uscire, successe di nuovo.

E questa volta più chiaramente.

Era il riflesso di un ragazzo.

Capelli bianchi, occhi scuri e pelle di luna.

Si guardarono.

Uno sguardo curioso, quello di lui.

Uno sguardo spaventato, quello di lei.

E con qualche secondo di ritardo Lisa pensò di difendersi e afferrò il primo oggetto a disposizione. Un libro.

Lisa avrebbe riso di se stesse se non fosse per la situazione in cui si trovava.

Se non fosse che si stava convincendo di essere diventata pazza.

E per essere sicura si voltò di nuovo verso la parete dove avrebbe dovuto esserci il ragazzo. Ma lui non c’era.

Era solo nello specchio.

E Lisa si convinse di essere pazza.

Che cosa strana la pazzia.

E lui sparì.

“Ragiona. Ragiona Lisa” pensò.

Ma certo!

Dietro lo specchio. Lì non aveva guardato.

Forse non era un riflesso, ma qualcuno dall’altra parte della parete. Ma lo specchio era solo un normale specchio, costatò dopo averci guardato dietro, e nessuno aveva aperto un buco nella parete per affacciarsi in camera sua.

Paura. Lisa iniziava ad avere paura.

Non sapeva cosa fare e mentre ci pensava vide la figura passare da un lato all’altro dello specchio.

Decise allora che no, non sarebbe rimasta lì a scoprire se quello che vedeva era uno scherzo, frutto della sua immaginazione (o pazzia), un fantasma o Dio sa cosa.

“Posso passare qualche giorno da te?”

Mattia dall’altra parte del telefono.

“Certo…ma perché?” chiese lui confuso.

“Credo di avere un’infestazione a casa mia” rispose lei infilando vestiti a caso in uno zaino.

Non era propriamente una bugia, qualcosa infestava casa sua, solo non sapeva cosa.

Si trovò così a passare i successivi quattro giorni a casa di Mattia.

 

“Stasera usciamo!” annunciò Mattia il quarto giorno.

Lisa era seduta sul divano a guardare la televisione.

“Ok, dove andiamo?”

“Al pub qua vicino. Viene Alex.”disse Mattia agitato.

“Oh. Andrà bene”.

E lo vide sorridere.

 


 
Due ore più tardi Lisa si trovava stretta tra Mattia e Nicole in un locale con troppo alcool, troppo fumo e troppa musica.

“Oh oh sta venendo Riccardo” disse Nicole, mentre Lisa sorseggiava il suo secondo cocktail.

“Oh no” l’irritazione che si faceva strada.

“Spostati. SPOSTATI MATTI” disse Lisa spingendo Mattia per farla passare.
“Che ti prende?” le chiese lui, cercando di non cadere dalla sedia.
“Sta arrivan..” iniziò a spiegare ma venne bloccata.

Braccia che la circondavano e un bacio rubato.

“Eccola qua…la mia ragazza” disse Riccardo stringendola più forte.

“Non sono la tua ragazza, ne abbiamo già parlato mi sembra.”

“Certo, certo”.

“Io me ne vado” annunciò lei divincolandosi dalla stretta di Riccardo e prendendo Mattia per braccio.

“Dove vai? E’ presto, dai rimani ancora un po’.” le disse lui, La delusione nella voce, mentre allontanava Riccardo in malo modo. “Questo qui lo tengo a bada io”.

“No, davvero. Torno a casa mia. Grazie per la serata comunque, ma quello lì non mi va di sopportarlo stasera. Ciao Nicole. Ciao Alex.” disse allontanandosi dal locale.

“Ci sentiamo domani mattina, così passo a riprendermi la roba che ho da te” urlò a Mattia prima di perderlo di vista.

Ma non sentì la sua risposta, ormai lontana.

E non vide lo sguardo irritato di Alex.

 


 

Erano passati dieci minuti.

Dieci minuti da quando Lisa si era fermata davanti alla porta di casa sua.

Dieci minuti e ancora non si decideva ad entrare.

Respirò profondamente, prese un po’ di coraggio e aprì la porta.

Era tutto come lo aveva lasciato, niente era cambiato e  nessun ragazzo dai capelli bianchi si era materializzato sul divano o nella sua cucina. Non era ancora sicura della camera da letto ma era intenzionata a controllare.

Entrò in camera. Accese la luce e non vide niente. Era tutto normale.

Si rilassò. Forse aveva davvero immaginato tutto.

Forse.

Ma Lisa dovette ricredersi subito., perché quando stava per mettersi a letto, convinta che si andava tutto bene.

Lui apparve di nuovo.

“Ciao.” disse.

Un urlo, un urlo fortissimo.

Un battito di cuore perso.

Una lampada afferrata al volo per difendersi e la consapevolezza che forse non era la sua immaginazione.

Forse.

  
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