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Autore: Ciceronix    06/02/2016    1 recensioni
[-Creepypasta-][-Creepypasta-]Ti ricordi di me? Che domanda stupida ti sto facendo,dopotutto eravamo solo dei neonati quando ci hanno separato ma io ricordo ogni cosa,dal viso irato di papà ai tuoi occhietti spaventati e piangenti………gemello mio………
Genere: Drammatico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Yaoi | Personaggi: Altri, Ben Drowned, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Incest, Tematiche delicate
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Harry Tens era sull'orlo depressivo: un uomo di trentun anni, padre troppo giovane di uno splendido undicenne biondo, marito di una corvina muta ma affascinante e di buon cuore, una famiglia unita, in un covo di farabutti. Il nuovo lavoro di Harry, riparatore del serbatoio, gli compensava qualche dollaro in più per permettersi un pasto più laudo. Ma i potenti controllano il mondo, e gli angeli come Harry devono capire il loro luogo nella società moderna...quello di straccioni. Sembrava bullismo, come quello delle scuole superiori, dove il compito scarabocchiato era la perdita del tubo forato dal cacciavite di un baffone, la divisa stracciata dalle forbici era la sua uniforme bruciacchiata dal gasolio e una sigaretta di un addetto ai copertoni delle ruote, e l'isolamento non mancò di certo. Maxwell, passato alla fase adolescenziale, iniziò a vedere ogni singolo individuo sotto una luce diversa, in particolare i persecutori di suo padre: bambini muscolosi, viscidi, senza cervello, veri bimbi, dai quarant'anni in su; neanche nella sua classe i prepotenti erano così infantili, né così vili, ne minacciosi, così animaleschi. Una mattina, Harry si sedette accanto al biondo, strofinandogli la testa "-Oggi stiamo male, campione. Contento di saltare un giorno di studio?-" "-Si......papà?-" "-Dimmi, figliolo-" "-.....Posso venire al lavoro con te?-" L'uomo guardò il tozzo di pane con il fine velo di marmellata, poi suo figlio che giocava con il latte e i fiocchi d'avena "-Se mangi la colazione, ti ci porto-" "-Sul serio?-" "-È una promessa-" L'uomo era a conoscenza dell'astio del ragazzino per l'avena, credette di aver vinto così la scommessa, ma si sbagliò di grosso: invece di annaffiare il cactus usualmente, Maxwell tenne duro e finì i cereali e il latte, esultando "-Ora posso venire?-" "-Si......puoi vedermi all'opera....-" "-Yupppiiiiii!-" Betty, udita la conversazione, indicò la stanza del biondo, come per dire "-Allora sbrigati a cambiarti!-" Al seguito strinse forte il marito, tutti loro erano ignari di quale sventura si sarebbe andato a ficcare mr Tens quello stesso giorno. L'officina puzzava di benzina, il naso otturato di Maxwell fece da barriera per il suo olfatto, Harry tossì un paio di volte "-Ecco Max, questo è il tubo dove il gas dovrebbe fuoriuscire, ma è rimasto inceppato: pronto a svolgere la diagnosi, Professore?-" Maxwell strizzò gli occhietti da dieci decimi dietro le lenti spesse degli occhiali presi dal capo ( dove guadagnò un cioccolatino e il permesso di stare vicino al suo vecchio, facendo il bravo). Alzò il pollice "-Affermativo!-" "-Eccellente!-" Lavorò sull'estremità per un paio di minuti, estraendo un piccolo oggetto ricurvo: un portafortuna a forma di peperoncino "-Pa....come ci è finito là dentro?-" "-Non so, figliolo....non ne ho la più pallida idea-" Oh, quante bugie, quante apparenze innocenti ed equivoche....quante minacce incombevano sui lividi di quell'uomo. "-Max....vado a.....sciacquarmi un po' la fronte.....fa molto caldo oggi!-" "-Ma papà....siamo ai primi Gennaio, Babbo Natale se n'è andato da un pezzo!-" "-Oh, davvero? Che fretta ha, quel panciuto pacioccone....aahhahaahaha-" Cinse le spalle del biondo con il braccio, colto poi da un'idea improvvisa "-Perché non vai a giocare con Stuart, lì, nello studio: si starà divertendo un mondo a giudicare da quel sorriso-" "-Ma....è un gigante...-" "-Ha quindici anni, Max, è solo un po' più grande. Prova a presentarti, su, se non ci provi, non saprai mai se ti troverà antipatico oppure no!-" Persuaso dagli insistenti consigli del castano, il piccolo Tens decise di rompere il ghiaccio, avvicinandosi a stentoni al ragazzo dalla testa rasata, piegandosi in ginocchio. L'altro lo guardò di sottecchi e si meravigliò poi a compararlo al personaggio virtuale che comandava con il joystick vecchio stile "-Wowowowow! Ma sei vero?!-" "-Eh?-" "-Sei uguale a lui....a Link! Peccato solo che non abbia gli occhi azzurri come i suoi....-" Max si immaginò nelle vesti di quel cavaliere( forse elfico) e si vide in qualche modo "-Grazie....è un complimento, vero?-" "-Ma sei scemo?! Certo che lo è, c'è chi pagherebbe per essere come lui-" "-Davvero? Come mai?-" Il ragazzo fece cadere il joystick dalle mani callose e gli occhi arrossati per il record di dieci ore consecutive spaventarono il biondo, per la fierezza da fan di videogiochi fantasy che,come si dice, privano di vita sociale "-Per tutto questo tempo dove hai vissuto?! Sotto una roccia! Non ho mai incontrato un ragazzino che non sappia la saga di The legend of Zelda......basta, non accetterò oltre! -" Gli mise il joystick in mano "-Ti insegno. Non opporti-" Sentendosi raccontare le avventure di quell'eroe ( scoprendo che condividevano lo stesso nome di giumenta) lo fece innamorare di quel gioco; i due novelli amici risero e chiacchierarono, raccontandosi di avventure immaginarie o reali. Harry si sentì orgoglioso davanti alla felicità del figlio, al seguito timoroso per le ombre che lo accerchiarono "-Tens, finalmente possiamo parlarti!-" "-Già, ti tenevi stretto quel marmocchio, cosa credi, che possa farti da scudo?-" "-Sii uomo, Tens. Smettila di far sprofondare le persone a te vicine nella vergogna-" "-Dimmi, Tens, come sta Betty? È ancora traumatizzata dalla vostra prima dolce notte? È ancora muta....-" "-E tuo figlio? Maxwell, giusto? Uno di bell'aspetto....troppo carino per essere del tuo sangue-" "-È vero! Chi è Tens? A quale famiglia rispettabile hai rapito il principino?-" Harry strinse i pugni "-Non parlate di mia moglie.....o di mio figlio....in quel modo....-" "-Ooooh! Tens tira fuori le palle! Che uomo! Che coraggio!-" Il baffone davanti schioccò le dita, dando il segnale all'uomo sul balconcino di mollare la presa: rovesciò i liquidi fognari sul corpo del trentunenne, il quale cercò di ripararsi con le mani "-Ohoh, che puzza Tens, non ti sei lavato nel fiume sotto casa tua, nel ponte?!-" Harry digrignò i denti, reprimendo un urlo. "-PAPÀ!-" Pregò che non fosse stato lui a dirlo, che non ebbe assistito alla scena, che il ragazzo a lui accanto non avesse scosso la testa trattenendo calunnie verso quella gente. "-Ma...x-" Niente fermò l'undicenne: prese la chiave inglese e la tirò come una palla da baseball al viso sporco di cenere del baffone, mozzandogli la sigaretta. "-Che cosa vi ha fatto....CHE COSA VI HA FATTO PER ESSERE TRATTATO COSÌ?! VOI NON LO CONOSCETE COME LO CONOSCO IO! HARRY È BUONO, GENTILE E UMILE! SOLTANTO PERCHÉ È POVERO È UNA MERDA?! LA VERITÀ....È CHE LA MERDA VERA SIETE VOI! MI FATE SCHIFO! CRESCETE, POPPANTI...-" Un dolore forte, alla guancia sinistra, un pugno, del baffone sporco e infuriato, uno schioppo, la violenza delle nocche dure, le braccia di Stuart, la parolaccia da lui lanciata all'uomo che si massaggiò il dorso, gli occhi di suo padre, l'avventamento, la lotta, il macchinario, l'auto appesa a mezz'aria per il cambio di gomme, lo sganciamento......il mostro di ferro....sulle gambe di suo padre. Harry liberò la voce tenuta al chiuso, in un urlo agghiacciante, si dimenò, batté sullo sportello della macchina, cercò Maxwell con lo sguardo: occhi verdi puntati su di lui, guancia gonfia, Stuart lo tenne fermo, tremando mentre cercava di rassicurarlo con 'Ora lo tirano fuori...calmo...';Harry venne guardato da occhi differenti, colmi di paura. Chiuse i suoi, aveva un gran sonno....qualcuno avrebbe dovuto trasportarlo...non vi era più coscienza negli atti inferiori. Gli infermieri chiamati vennero sul posto, mentre il figlio subì un risveglio morale, da Stuart: lo scosse , gli accarezzò le orecchie, lo chiamò "-Ragazzo....-" Giusto....non gli aveva detto il suo nome "-Ragazzo.....ragazzo....-" Le voci si intensificarono, il braccio fu strattonato "-Ragazzo....si svegli ragazzo!-" "-Huh?!-" Si trovò di nuovo a Bikini Bottom, in uno stadio pieno zeppo di pesci vestiti in haute couture, seduto tra una spigola, accertatasi delle sue condizioni e una sardina, che bofonchiò contraria sul suo modo di vestire (difatti era rimasto nei suoi abiti casual). Allungando la vista per i suoi compagni, li adocchiò seduti insieme sulle file sottostanti , mentre cercavano una scalinata inesistente ( quel concerto era molto atteso persino da re Nettuno.) La testa di pesce fece il suo ingresso sul palco, vestita in smoking "-Signori e signore! Vi ricordiamo che è severamente proibito consumare cibi o bevande in sala......ma che importa! Vi diamo il benvenuto al Gran teatro di Bikini Bottom! Preparatevi per vivere la magia delle grandi note musicali! Ma bando alle ciance, vi presento il primo partecipante: Squiddi Tentacolo!-" Il calamaro avanzò timoroso, con il fidato clarinetto nero in mano, vestito della solita maglietta beige ( eppure era un tipo snob..) posizionandosi sulla x di scotch. Cominciò a suonare: un jazz stonato, alla Squiddi, subito non gradito: un coro di 'boo' si levò nell'aria, volarono pomodori, oggetti vari, partirono minacce, angherie. Spongebob non giunse mai in aiuto del suo vicino, si unì al coro, con Patrick, gli occhi sporgenti e cremisi del migliaio di spettatori fissarono Squiddi che singhiozzò, si coprì con le ventose gli occhi realistici e sporgenti di lui. Max si alzò in piedi e sovrastò il suono comune degli altri "-PERCHÉ TI ARRENDI?! REAGISCI!-" Il tempo si fermò: il calamaro si riscoprì il viso "- E come dovrei reagire, Max? Sono un fallito, ho perso la stima Di tutti, persino quella dei due idioti.-" "-Ti volevano bene! Anche io avrei fatto la stessa cosa se mi avresti rifiutato nello stesso modo di Spongebob-" "-....Allora non capisci....-" Lo scenario mutò: casa di Squiddi, nella sua stanza, stravolta come da un uragano. Jack e Liu giacevano sul letto lilla "-Loro non devono intervenire, è una questione tra me e te-" "-Hai paura?-" "-Tsk, ingenuo: un assassino non ha mai paura.-" Era un ragazzo: mostrava una ventina di anni, slanciato, i capelli mantennero l'essenza di Squiddi per via del colorito verdognolo, gli occhi erano apatici e rossi. Si sedette sul pavimento di fronte al biondo, preparando l'arma da fuoco che stringeva tra le mani: un fucile. "-Hm, un omicidio poco doloroso, almeno-" "-Sempre sciocco, Max-" Inserì la pistola e sollevò l'arnese ......infilandoselo in bocca. Maxwell agì alla svelta, afferrò il polso prima che il grilletto fu premuto: il muro venne forato "-Chi sei.....e perché ti fai questo?-" "-Max....la realtà....la mia....la tua...è un peso troppo grande, non trovi?-" "-Che intendi?-"Il ragazzo affondò le unghie nella crosta da poco formata nel taglio di Maxwell, riaprendola, e leccando il fluido rosso avidamente, rispondendo alla faccia disgustata del biondo "-Tuo padre....veniva preso in giro per la sua povertà....e finì paralizzato; Squiddi,veniva sempre messo da parte...povero...stupido...Squiddi; ed io.....un anonimo, un maniaco.....un killer spietato...non ricordo come la mia anima si sigillò dentro questo episodio....di questa pena! La vita non è così semplice, vissuta da colori e gioia! La gente tende sempre a celare il vero con stupidaggini come l'amicizia, la speranza, i colori.....perchè?! I bambini finiscono per credere in questi ideali, lo sai che quelli che ho spogliato, torturato, ucciso...mi risposero nella stessa maniera,LO SAI COSA MI DISSERO?!-" Max non si mosse, si pulì la manica inzuppata e sussurrò "-...Cosa...?-" "-.......Sei cattivo......hm...ah...Ahahahah....AHAAHAHAHAHAH-" Buttò il fucile da un lato, e raccolse un pezzo dello specchio, puntandolo sulla tempia di Maxwell mentre aveva la guardia abbassata "-Piangi, piccolo Max, corri via, o il cattivone ti farà del male.....un momento.....e se tu invece volessi?! Che idea!!-" Diede il pezzo a Maxwell, porgendogli il braccio pallido "-Coraggio...se vuoi essere un creepypasta devi uccidere! Uccidimi! Per aver rovinato la tua serie infantile preferita!-" "-Non lo farò! Sei un povero svitato!-" "-Ma davvero?! Ok, mettiamola così, allora: dirò a Ben tutto, TUTTO! Gli svelerò ogni cosa, persino della vostra quasi relazione incestuosa! Adesso cosa farai, Maxy?! Fammi a fette!-" Maxwell era molto simile a Ben in pochi aspetti riguardo il carattere, uno di questi era l'indifferenza nei confronti della vittima "-No.....-" Si portò il pezzo sul proprio braccio, tracciando una linea solcata "-Che stai facendo?! Ahaha, morirai, aahah, smettila-" Il biondo scavò più profondamente, strappandosi lacrime e fiotti di sangue "-Smettila.....mi ascolti?!-" Il verde smise di ridacchiare e osservava terrorizzato gli squarci, poco vicini alle vene "-Sei pazzo! Smettila!!!! FERMATI!-" Max non sentiva nulla intorno a lui, aveva perso lucidità un'altra volta. "-È folle!-" Una voce ovattata "-Vuole farla finita!-" Una seconda, di una donna "-Vuole liberarsi! Volerà la sua anima!-" Un paziente anziano. Sentì dei passi, una porta si aprì, una figura si avvicinò "-Maxwell, che cosa credi di fare?-" Max sollevò il capo "-Dr. James.....-" //////////////////////////////////////////////////////////////////// CONTINUA........
  
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