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Autore: Fonissa    09/02/2016    2 recensioni
*Dal primo capitolo*
Era si alza in piedi e fa cenno a Nico di avvicinarsi. Lui cammina fino a mettersi affianco a me. La Dea fa dei strani gesti con le mani e si vede un bagliore provenire dalla pancia di Nico.
“Ecco fatto.” Dice Era freddamente. Io e il figlio di Ade ci guardiamo. Siamo increduli, ma anche felici, anzi, più che felici, stra-felici.
Genere: Fantasy, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Nico di Angelo, Nuovo personaggio, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Mpreg
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Mia madre apre la porta di casa, mentre io stringo le mani sul manubrio del passeggino, vicino a quelle di Nico. Finalmente, dopo una settimana passata in ospedale, siamo potutti ritornare a casa con Sea. Darcy ha voluto trattenerci un po' di più, per accettarsi che sia Nico sia Sea stessero bene.

Entriamo in casa, per la prima volta come genitori. Da quando è nato mio figlio, tutto intorno a me sembra diverso, come se ormai avessi sempre qualcosa a cui pensare. Spingo la carrozina fino alla nosyra stanza e Nico prende Sea in braccio e io accompagno le sue braccia ocn le mia.

“Stai attento...”

“Percy, mi stai ripetendo la stessa cosa da quando abbiamo lasciato l'ospedale. Devi calmarti.”

“Non è facile.”
“Lo so.”

Lla fine riusciamo ad adagiare Sea nella culla, rimboccandogli le coperte mentre il piccolo ancora dorme tranquillo. Sia io che Nico iniziamo a guardarlo. Non rieco ancora a credere che adesso io sia responsabile di un esserino tanto piccolo e innocuo.

All'imrpovviso sento qualcuno bussare alla porta. Mi giro e noto mia madre in piedi sulla soglia della stanza che ci guarda con dolcezza.

“Mi dispiace interrompere questa dolce scena, ma dobbiamo parlare.” dice, facendosi improvvisamente preoccupata. Io e Nico, confusi, annuiamo. Tutti e tre ci sediamo al tavolo della cucina, dove mia madre ha preparato anche dei biscotti.

“Io capisco che ora voi siate completamente felici, ma ci sono alcuni fattori che non posssono essere tralasciati.” ci dice.

“Che genere di fattori?” chiede Nico intimorito.

“Per iniziare: entrambi siete minorenni”*

“E questo è un grande problema?” domando.

“Beh, non molto. Ma resta il fatto che, legalmente, ho io la custodia di Sea, essendo la nonna.”

“Oh, capisco...qualcos'altro?”

“Darcy, a quanto pare, riesce a manipolare la foschia. E' riuscita a camuffare i documenti. Per lo stato, Nico è una ragazza e voi siete una coppia di giovani genitori come altre.”

Osservo Nico fare una smorfia. In un'altra situazione tutto ciò sarebbe stato divertente, ma ora mi preoccupa soltanto.

“Quindi se qualcuno dovesse scoprire che io... beh, non sono una ragazza, farebbero delle ricerche per scopire la 'vera madre'...”

“... ma non la troverebbero, ovviamente.” finisco io.

“A quel punto non so cosa succederebbe -mi confessa mia madre- ma Darcy ha un piano.”
“Quella donna non finirà mai di stupirmi...” esclamo.

“Beh, c'è un motivo per cui è stata scelta lei. Comunque, tra tre anni tu sarai maggiorenne -dice indicandomi- e legalmente potrai avere la custodia di Sea, ma Nico risulterà ancora una ragazza. Quando anche lui avrà ventun anni, potrete sposarvi e...”

“Aspetta, non abbiamo ancora parlato di matrimonio...” provo a dire, vedendo Nico con la faccia sbiancata.

“E' necessario che voi siate sposati. A quel punto anche Nico avrà legalmente la custodia di Sea e la foschia sparirà. Così le carte diranno che la 'madre biologica' diSea è sconociuta, che Percy ha riconosciuto il figlio e che poi si è sposato con Nico. Solo così nessuno vi potrà... togliere Sea.” Mia madre pronuncia quelle ultime due parole con un nodo alla gola.

“Si tratta di mantenere la foschia per più di sei anni... è un periodo lungo, chiunque potrebbe scoprirci.” dice Nico ocn un filo di voce. Nei suoi occhi riesco a leggere la paura, che come al solito non dimostra.

“Dovrete far molta attenzione...” in quel momento, il pianto di Sea interrompe la conversazione. Velocemente ritorno in camera mia e lo vedo che si agita tra le coperte. Cautamente, lo prendo in braccio, iniziando a cullarlo. Un po' si calma, ma resta comunque agitato, così vado in cucina chiedendo aiuto a mia madre. Questa guarda il grande orologio che si trova in cucina, poi sorride.

“Tranquillo, penso che abbia fame.” mi dice. Controllo anche io l'ora: in effetti, sono le nove del mattino. Sea prende il latte a quest'ora. Un po' rammaricato per non essermelo ricordato, lasciop Sea a Nico, che inizia a giocarci goffamente mentre io riscaldo il latte.

“Guarda che è normale fare piccoli errori quando si è neo-genitori.” mi rassicura mia madre. Io annuisco, accenanando un sorriso. Mentre verso il latte dal pentolino al biberon, un suono che non sentivo da un po' di tempo attira la mia attenzione. Nico ride, grazi ai sorrisi di Sea. Era da molto tempo che non vedevo il figlio di Ade così felice. Rido anche io, avvicinandomi al piccolo e iniziando a dargli il latte mentre è ancora in braccio a Nico. E in quel momento, utto mi sembra perfetto. Tanto che mia madre decide di farci una foto.

“Ce la faremo.” dico deciso, accarezzando una manina di Sea.

“Dobbiamo farcela” risponde Nico.

“Cambiando argomento... quando pensate di tornare ascuola? -domanda mia madre- Percy, tu devi fare l'ultimo anno di liceo. E Nico... tu non le hai nemmeno iniziate le scuole superiori.”

La guardo leggermente stupito mentre Nico, con la scusa di dover far digerire Sea, non osa staccare gli occhi da lui. Sospiro, capendo di dover parlare io.

“La scuola inizia tra poco, ma Sea è ancora piccolo.

“Volete prendervi un altro anno?” mi interrompe la donna di fronte a me.

“Si..”
“Avevate detto che avreste ripreso quest'anno... -sospira, cercando di essere paziente- ma va bene, vi capisco. Però dovete assolutamente fare una cosa...”

 

“Dai Percy, ti sbrighi?” esclama Nico, con Sea che gli tira leggermente i capelli.

“Voglio proprio vederti quando toccherà a te...” dico borbottando, con la dracma che scintilla tra le mie mani. Prendo un grande respiro, lanciandola nell'acqua e dicendo la solita formula. Nico si sposta, in modo da non essere inquadrato nella visuale e poco dopo il riflesso mi mostra il viso di Poseidone.

“Percy? Come mai mi hai chiamato? Spero che sia per qualcosa di importante.”

“Beh si, in effetti è molto importante.E' talmente importante che non posso dirtelo per messaggio-iride.” rispondo, spostando il peso del corpo da un piedi a un altro.

“Sei sicuro che sia talmente importante da farmi venire li?” mi chiede, un po' infastidito.

“Si.”

La chiamata si spegne e qualche secondo dopo sento il campanello bussare. Io e Nico ci guardiamo preoccupati, poi corro ad aprire, lasciando Nico dovè. Mio padre è davanti a me e mi guarda con un sorriso gentile. Lo faccio entrare, chiudendo la porta.

“Cos'è così importante da condurmi qui in pieno pomeriggio e... ma tua madre non è in casa?”

Annuisco, sedendomi sul divano.

“Allora, papà. Ecco, è una cosa complicata da dire e...” mi guardo intorno, cercando di trovare le parole giuste, quando poi mi accorgo di una cosa.

“Aspettami un attimo, papà.”

Mentre il suo sguardo confuso mi segue, vado in camera mia, dove trovo Nico che se ne sta steso sul letto con Sea che giocherella sulla sua pancia.

“Tu non milasci da dolo ad affrontare una cosa del genere!” gli dico.

“Perchè no? E' tuo padre.” mi risponde beffardo.

“Allora puoi andare pure da solo a dire ad Ade che il suo unico figlio maschio ha partorito.”

“Non oseresti.”

“Si invece.”

Rassegnato Nico sospira, costrigendosi ad alzarsi prendendo Sea in braccio. Esco dalla mia stanza e Nico mi segue, standomi dietro. Incrocio di nuovo lo sguardo di Poseidone.

“Allora, visto che non riesco a dirtelo, te lo mostro.” così dicendo mi scosto, facendo in modo che vede Nico con il piccolo in braccio.

“Ehm, ciao Nico e... oh.” le parole gli muoiono in gola. Lentamente si avvicina a Sea, scostando la coperta e scoprando il faccino sul quale nasce un gran sorriso.

“E'...” prova a chiedere mio padre. Io metto una mano sul fianco di Nico, attirandolo a me.

“Nostro figlio.” mormoro. Mio padre lo prende in braccio e Sea inzia a ridere. Mi sorprendo quando anche Poseidone fa lo stesso.

“Come si chiama?”

“Sea.”

“Ti somiglia, Percy.”

“Già, lo so. Non sei arrabbiato?”

“E per cosa? Voi siete felici ed è questo che conta!” A questo punto, sorrido anche io.

“Piuttosto -dice mio padre- lo avete già detto ad Ade? Non penso che lui la prenderà tanto bene come me.”

Sospiro, alzando gli occhi al cielo.

“Grazie per l'incoraggiamento.”

 

“Sei sicuro che venga?” esclamo, fissando la porta di ingresso con Sea in braccio che gioca con la sua coperta. Ormai è passata un'ora e mezza da quando Poseidone se ne andato e Nico si è convinto a chiamare suo padre.

“Dagli tempo. Ci ho messo un'ora per convincerlo a farlo uscire dafli inferi. Di sicuro non potevamo portare Sea la sotto.” mi rassicura Nico.

“Come glielo dirai?”

“Penso che sarò molto diretto.”

Proprio in quel momento qualcuno bussa alla porta. Nico apre, ritrovandosi Ade di fronte a se che lo squadra dalla testa ai piedi.

“Allora Nico, cosa devi dirmi? Sbrigati, non ho molto tempo da perdere, soprattutto in questa casa.”

“Salve anche a te, padre. -borbotta Nico sarcastico- comunque, più che dirti, voglio mostrarti una cosa.” detto questo, indica con un gesto della mano me e Sea e Ade finalmente smette di far finta di non vedermi. Mi guarda per qualche secondo, poi nota Sea. All'improvviso impallidisce, pietrificandosi sul posto.

“Nico, non dirmi che quel bambino...”

“In realtà si.” sussurra Nico, evitando di incrociare lo sguardo del padre. Questo sospira, massaggiandosi la fronte.

“Io non voglio sapere come sia successo, credo di essermene fatto un'idea. -poi guarda attentamente il bambino- come si chiama?”

“Sea.” risponde Nico, abbozzando un sorriso mentre il padre alza gli occhi al cielo.

“Ma si può sapere quando è successo tutto questo?” chiede il dio.

“Sea è nato una settimana fa, e prima ci sono stati nove mesi...” provo a spiegare, ma Nico mi interrompe.

“Percy, ti prego, stai zitto.” mi dice seccato.

“Io non ne voglio sapere niente di questa storia, o forse quasi -esclama Ade lanciando un'occhiata al piccolo -ma Jackson... trattali bene, intesi?”

“Si.” rispondo prontamente, un po' confuso.

 

*In America si è maggiorenni a 21 anni.

 

ANGOLO AUTRICE

Sto ancora ridendo pensando a Ade. Non deve essere facile scoprire una cosa del genere ahahaha

Comunque, in questo capitolo Sea viene presentato ai nonni e vengono spiegate un po' di cose c:

Ci vediamo alla prossima.

Sciao sciao

-Animalia

  
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