Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: ianobo    10/02/2016    1 recensioni
Rivisitazione della famosissima saga di Harry Potter tutta in versione comica.
Premetto che amo moltissimo la saga e non voglio offendere nessuno, voglio solo far sorridere con contenuti demenziali.
In passato ho già scritto alcuni capitoli e vorrei riproporli poichè li ho riaggiornati e corretti.
Buona lettura!
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Rubeus Hagrid
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il primo settembre Harry arrivò alla stazione di King’s Cross alle 10.30. Si era svegliato alle due di notte per preparare tutto il suo materiale e già alle quattro si trovava lungo Privet Drive a fare l’autostop, visto che zio Vernon si era rifiutato di accompagnarlo in stazione.
Solamente alle nove uno sconosciuto aveva avuto il coraggio di dargli un passaggio e di portarlo in stazione.
Non appena ringraziò lo sconosciuto, si recò verso il binario con i bagagli e Peppino al guinzaglio.
Harry guardò per la prima volta il biglietto che gli aveva dato Hagrid e vide che il binario in cui doveva dirigersi era il numero nove e tre quarti.
Rilesse perplesso il biglietto e provò a cercare il binario ma, dopo aver girato dieci minuti per la stazione senza trovare il binario, Harry iniziò ad agitarsi ed a parlare da solo, sembrando un pazzo.
Qualche istante più tardi però, proprio dietro di lui, passò un gruppo numeroso di persone, probabilmente una squadra di calcio.
Harry riuscì a cogliere un brandello della loro conversazione. «...pieno zeppo di Babbani puzzoni...».
Forse non era una squadra di calcio, probabilmente erano dei maghi come lui, pensò Harry.
A parlare era stata una signora grassottella, vestita da Hippie, che in testa aveva delle treccine. Quest’ultima teneva per mano una bambina dai capelli rossi, che piangeva perché voleva che la madre le comprasse il Cioè. La signora si stava rivolgendo a quattro ragazzi di età diverse, tutti con i capelli rossi.   
«Forza ciurma! Andiamo arrembaggio! Binario nove e tre quarti è qua!»
Harry si nascose dietro una colonna per vedere meglio cosa stessero facendo. Ad un certo punto la signora si fermò davanti ad un binario e disse «Percy, coraggio prima tu» rivolgendosi al più grande dei ragazzi.
Quest’ultimo era un ragazzo di media statura e dimostrava molta fierezza nel suo atteggiamento.
Harry notò che la sua capigliatura aveva una forma strana, forse avrebbe osato dire che assomigliava ad un broccolo, però di colore rosso.
Il giovane di nome Percy iniziò a correre con portamento molto rigido verso il binario. Harry pensò che fosse fuori di testa o che magari si volesse suicidare, ma ad un certo punto il ragazzo sparì, “come per magia”.
«Freddo tocca a te» disse la signora ad uno degli altri ragazzi.
Harry rimase stupefatto. Non aveva mai visto in vita sua due ragazzi che erano assolutamente uguali: stesso volto, stessa espressione giocosa, stessa altezza, stessi vestiti, stessi capelli. Incredibile!

E fu così che Harry Potter scoprì l’esistenza dei fratelli gemelli…

«Lui non è Freddo, io sono Freddo» rispose l’altro ragazzo, identico all’altro ragazzo a cui la signora si era rivolta in precedenza.
«Parola mia, ma insomma! E dici di essere nostra madre?» rispose l’altro ragazzo, identico all’altro ragazzo a cui non si era rivolta in precedenza la signora, probabilmente madre dei due ragazzi che erano l’uno identico all’altro.
«Oh scusa Giorgio» disse imbarazzata la signora, madre dei due ragazzi identici, ma così identici da sembrare uguali e talmente uguali da sembrare uno la fotocopia dell’altro.
«Te l’ho fatta, io sono Freddo, tiè!» disse uno dei due ragazzi identici, mentre correva velocemente verso la barriera.
Quest’ultimo però fu colpito in testa dalla ciabatta della madre che si era tolta infuriata e aveva lanciato con forza verso il primo dei figli identici.
Subito dietro di lui corse anche l’altro fratello identico che, nella corsa, si beccò anche lui la ciabatta della madre in testa.
La signora però solo alla fine si rese conto di essere rimasta scalza al binario.

Col cuore che gli martellava in petto, Harry provò ad avvicinarsi correndo alla signora in cerca di aiuto.
Iniziò a spingere così forte il carrello con le valigie, tanto che non riuscì più a fermarsi e andò a schiantarsi contro il sederone della signora.
Avrebbe preso anche lui a ciabattate in testa?
«Le chiedo scusa signora, volevo avvicinarmi come se niente fosse e come se non avessi fatto lo stalker fino ad ora, ma ho fatto fiasco» disse timidamente Harry.
«Salve, ragazzo» gli disse lei con accento probabilmente straniero.
«Potrebbe gentilmente dirmi come…» disse Harry segnando il binario.
«Come andare in binario?» domandò la signora.
Harry annuì e lei continuò dicendo «No te preoccupa, mio bimbo pure nuovo per Hoguarts.» continuò segnando il più piccolo pel di carota del gruppo, che sul volto aveva un’espressione disgustata. Forse puzzo?, pensò Harry annusandosi.
«Sì, ma dov’è?» chiese Harry.
«No te preoccupa. Tu solo dritto andare verso muro. Se nervoso gorri forte» disse la signora indicandogli la strada verso il binario.
Harry, preoccupato, guardò l’altro ragazzo.
«Prima i mori» disse lui, ancora con faccia disgustata.
Che razzista, pensò Harry mentre cominciava a camminare nella stessa direzione che avevano preso gli altri in precedenza. Iniziò a correre.
Stava quasi per impiccare Peppino con il collare, quando si ritrovò davanti una locomotiva a vapore scarlatta, ferma lungo il binario colmo di gente.
Un cartello alla testa del treno diceva “Questo è Gardaland”.

Harry percorse tutto il treno prima di trovare un posto libero. Non appena si sedette nella prima cabina libera, arrivò anche pel di carota junior e disse, facendo la faccia da cane bastonato «Scusa… Ti dispiace? Il treno è tutto occupato»
«Vieni pure» disse Harry.
«A proposito io sono Ronaldo, Ronaldo Wesley»
«Io sono Harry, Harry Potter, visto che va di moda ripeterlo due volte»
«Ommioddioooo allora è vero?! Voglio dire… Hai veramente la…» s’interruppe per fare il segno della saetta con il dito.
Harry non capì e disse «La cosa?»
«La merda rosa, idiota. Secondo te?! La cicatrice!»
«Ah sì» disse alzandosi la frangettina appena spuntata dal parrucchiere.
«Oh Cavolo!» esclamò Ronaldo.
Ad un certo punto arrivò una signora con il carrello dei dolci, caramelle e cibo diabetico, che li interruppe dicendo «Qualcosa dal carrello miei cari bambini?».
«No, grazie» disse Ronaldo mostrando un panino ammuffito. «Sono già a posto»
«A posto un fico secco!» disse Harry. «Abbella, prendiamo tutto» continuò Harry sbattendole in faccia il libretto degli assegni dei maghi.
«Wow, non ho mai visto un libretto degli assegni!» disse Ronaldo.


«Gelatina tutti i gusti +1, tutti i gusti per davvero?» chiese Harry. Chissà cosa voleva dire quel +1. C’era per caso un’equazione da risolvere?
«C’è origano, maionese, pipì, ketchup, caccole, trippa, ascelle sudate di Silente, piedi puzzolenti di Hagrid e mandarino ammuffito» disse Ronaldo.
«Bleah» disse Harry sputando quella che aveva in bocca.
«Mio fratello Giorgio giura di averne trovata una alla diarrea» disse Ronaldo.
«Cioccorane, ma non saranno mica rane vere?» chiese Harry cambiando discorso.
«Oh ma cavoli. Possibile che non ne conosci nemmeno una di queste caramelle? Comunque è solo un incantesimo babbeo, io le mangio solo per le figurine, perché sono veramente fiche! In una confezione ci sono sempre un mago o una strega famosi. Io ne ho circa 500» rispose seccato Ronaldo.
«We ciccio bello! Datti una calmata! Ho vissuto con i Babbani. Che pretendi?» disse Harry.

Nel frattempo aprì la scatola di Cioccorane e la sua rana si suicidò saltando fuori dal finestrino.

«Attento» disse Ronaldo.
«Potevi dirmelo prima, no? Sei tu quello che ne ha 500!» disse seccato Harry.
«Oh questa è iella, fanno solo un salto come si deve» disse Ronaldo.
«Woooooo, ho trovato Silente!!!» disse tutto emozionato Harry.
«Naaaaah, io ne avrò 499 di lui…» disse Ronaldo.
Harry girò la figurina di Silente e lesse:

Albus Percival Brad Angiolina Juan Wulfric Samìr Alejandro Brian Gabriel Fernando Josè Francisco Roberto Mohamed Gigi Fahid Ananas Banane Lamponi Gelato al Cioccolato Silente, attuale preside di Hoguarts. Considerato da molti il più grande FICO dell'era moderna, Silente è noto soprattutto per avere sconfitto nella gara “Bei capelli: fluenti, lisci e travolgenti” il mago Grindelwald, per avere scoperto i nomi dei sette nani, per le sue canzoni natalizie insieme al collega Nicolas Flamel. Il professor Silente ama la musica punk, aprire le noci di cocco con le ascelle e lanciare le palle da bowling addosso ai nemici.

Harry rigirò di nuovo la figurina e con suo grande stupore vide che la faccia di Silente era scomparsa.
«È sparito!» disse sorpreso.
«Beh, non puoi mica pretendere che se ne rimanga lì tutto il giorno» disse Ronaldo.
Harry ad un certo punto notò un topo di fogna sulle sue gambe che mangiava le caramelle.
Ronaldo vide la faccia schifata di Harry e disse «Lui è Crosticina. Patetico vero?»
«Solo un pochino» disse Harry.
«Mio fratello Freddo mi ha insegnato a farlo diventare giallo, vuoi vedere?» disse emozionato Ronaldo.
«Si, dai. Fammi vedere un po’ di magia!» disse ancora più emozionato Harry.
Ronaldo prese la bacchetta, scatarrò sul topo e disse «Sal…» ma poi venne subito interrotto da una ragazzina vestita da maghetta che, con voce da so tutto io, disse «Qualcuno ha visto un rospo? Un ragazzo di nome Neviglio l’ha perso»
«No, io ho solo Crosticina» disse Ronaldo indicando il topo di fogna.
«Io ho Peppino, ma l’ho messo in valigia» disse Harry.
«Oh, state facendo magia… Vediamo allora» disse la ragazza con tono di sfida.
Ronaldo scatarrò ancora e disse cantando «Salaga dula mencica bula, bidibi bodibi bù, fa la magia tutto quel che vuoi tu, bidibi bodibi bù»
L’incantesimo fece solamente un elettrocardiogramma al topo, ma non cambiò colore.
«Sei sicuro che sia un vero incantesimo? Beh non funziona, direi. Naturalmente ho provato anch’io a farne alcuni semplici e mi sono riusciti sempre, perché io sono bravissima, bellissima e streghissima» disse la ragazza che si spostò e si mise davanti ad Harry.
Con la bacchetta in mano disse «Scacculum pulitum» e gli pulì il naso con un fazzoletto comparso “per magia”.
«Va meglio? Dico bene...»
Harry era molto sorpreso. La ragazza era brava. Chissà se anche lui un giorno sarebbe riuscito a pulirsi il naso con la magia!
«Oh per tutte le cavallette, zanzare, ragni e vermi! Tu sei Harry Potter! Io sono Hermiona Granger e tu sei…» disse la ragazza, passando da una faccia sorpresa ad una schifata.
«Rhdafjkjkfsjo Wajsfhhdsshy..» rispose Ronaldo con la bocca piena di caramelle.
«Piacere, vi conviene indossare le vostre divise. Credo che manchi poco all’arrivo, ovviamente io so tutto…» li avvisò Hermiona andando via.
Poi ritornò subito indietro e disse rivolgendosi a Ronaldo «Hai del cerume che ti sta uscendo dalle orecchie, a proposito… Lo sapevi? Proprio qui…» disse Hermiona mostrandogli il punto.
«Potrei fare un incantesimo per pulirti, ma non sono la tua badante, perché io sono bravissima, bellissima, streghissima!» disse andando finalmente via.

Dopo pochi instanti Harry e Ronaldo indossarono la propria divisa ed attesero l’arrivo ad Hoguarts, finendo le ultime caramelle.
Non appena il treno si fermò, Harry e Ronaldo s'affrettarono a scendere.
Scesi dal treno, Harry vide un nuovo mondo. Niente in confronto a Dragon BALLey ed al negozio di bambole gonfiabili di zio Vernon…
 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: ianobo