Anime & Manga > Kaichou Wa Maid Sama!
Segui la storia  |       
Autore: Franky91    10/02/2016    1 recensioni
Misaki e Takumi si sono divisi per seguire le proprie strade, subito dopo la cerimonia di chiusura del liceo.
Misaki è rimasta a Tokyo, mentre Takumi si è trasferito in Inghilterra.
Cosa succederà se il padre di Misaki e gli amici dei due organizzano per loro un week-end a sorpresa in un posto romantico come Venezia?
Attenzione spoiler sul manga, storia che si colloca tra il capitolo 85 e 85.6.
Spero che la mia one shot vi piaccia, è la prima volta che pubblico in questo fandom, quindi siate clementi, però vorrei sapere cosa ne pensate. Grazie mille.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Misaki Ayuzawa, Takumi Usui
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 2

Misaki riprese a seguire i clienti che si susseguivano nel caffè, ma aveva sempre in mente il ragazzo biondo che con i suoi modi era riuscito a farla aprire. La mora voleva solo passare anche solo poco tempo con lui, nonostante la distanza che li divideva in quel momento; la telefonata era stata difficile per entrambi, ma non volevano rattristarsi, appena avrebbero potuto si sarebbero visti.

Poco distante dalla sala dove la mora stava servendo i tavoli, Satsuki e Sakuya, rispettivamente la proprietaria del Maid Latte e il padre di Misaki, stavano parlando; avrebbero voluto fare qualcosa per i due, perché anche se non sapevano come stava di preciso Takumi, vedere la loro forte Misa-chan ridotta più o meno all'ombra di se stessa non faceva piacere, notavano qualche cambiamento nelle sue espressioni solo quando chiamava o mandava qualche sms Usui.
"Dobbiamo fare qualcosa per quei due, anche solo un week-end rubato ai loro impegni e che sia più o meno in territorio neutrale per i due; non sopporto vedere mia figlia così, malgrado non abbia ancora accettato la mia presenza nella sua vita", bisbigliò Sakuya, continuando a preparare i piatti da servire nel locale.
"Credo che tu abbia ragione, ma come possiamo fare? E soprattutto: dove li facciamo incontrare? Bisognerebbe qualche aiuto per organizzare tutto, e forse qualche idea mi è venuta", rispose a bassa voce, l'eterna ragazzina che sperava fiorissero ancora tantissimi fiori moe moe tra i due.
"E quindi che facciamo?", domandò Aoi, il nipote di Satsuki, il quale aveva già origliato la conversazione, cercando di far girare le rotelle del cervello per risolvere la situazione.
"Venezia", esclamò Sayuki, ricordandosi di signore che aveva conosciuto durante il suo lungo viaggio, e con il quale era ancora in contatto e che gestiva un piccolo ostello, in cui i due ragazzi si sarebbero trovati bene.
"Spiegati, così prepariamo tutto e diamo indicazioni all'alieno su cosa deve fare e dove andare", disse il quattordicenne, grande appassionato di moda e pensando già cosa mettere nella valigia di Misaki.
"Ho un amico lì che ci può aiutare, ospitando i piccioncini e facendo loro passare un bel week-end, spero solo che mia figlia non ci mandi a monte i piani", spiegò l'uomo, stando attento che la figlia non sentisse dei loro piani, sperando di ricevere aiuto anche da parte degli amici di Misa e Takumi.

I due ragazzi non sapevano cosa stavano organizzando per loro, perché per loro le giornate erano tutte uguali e non speravano di vedersi tanto presto, oberati come erano di impegni scolastici e lavorativi.

Il gruppo di origliatori si stava organizzando e stavano smuovendo mari e monti per permettere ai due di vedersi anche solo per un week-end; già avevano il luogo e l'alloggio per la coppia, ma mancava il volo e la data precisa, e non solo, convincere anche la dolce Misaki ad abbandonare almeno per tre giorni lavoro e studi e rilassarsi soltanto. Le sue amiche avevano già un piano per distrarla.

"Misaki", disse Sakura, "che ne pensi se questo week-end andiamo solo io, tu e Shizuko alle terme?", propose la ragazza, cercando un modo per far distogliere i pensieri della mora da Takumi.
"Devo studiare e poi al caffè chi coprirà il mio turno?", rispose lei, preoccupata per i problemi che anche solo un paio di giorni alle terme avrebbero procurato.
"Non ti preoccupare di questo", si intromise Satsuki, "Del caffè me ne occupo io, tu hai bisogno di staccare un po' la spina e credo che passareunpo' di tempo con le tue amiche ti possa aiutare, e poi noi qui ce la caveremo alla grande", continuò la proprietaria, avendo il consenso delle altre ragazze che passavano di lì con i vari vassoi.
"E va bene, mi avete convinto, ma rientreremo domenica pomeriggio presto, d'accordo?", pose la sua misera condizione Misaki, non immaginando i pensieri di chi lastava ascoltando in quel momento.
'Certo, domenica pomeriggio presto, mi sa che non vorrai più tornare se potessi.', pensò il padre della mora, sapendo già a chi chiedere per organizzare il viaggio della sua, non tanto piccola, Misaki.

Sakuya parlandone a casa, aveva chiesto aiuto alla figlia minore, la quale gli aveva consigliato di rivolgersi al consiglio studentesco della Miyabigaoka, capitanata da Tora Igarashi.
Il presidente del consiglio studentesco non era molto felice di organizzare il viaggio per far incontrare Misaki con Usui, ma si era accorto di come lei fosse totalmente cambiata da quando lui era partito, perciò deglutì il boccone amaro e si mise all'opera preparare tutto più velocemente,e ingaggiò come aiutanti gli altri componenti del consiglio.


Giunse il giovedì al Maid Latte, giorno in cui tutti gli amici dei due ragazzi avrebbero fatto il punto della situazione.
"Allora", disse Satsuki, attirando l'attenzione di tutti i presenti. "Tutto è pronto per questo piccolo piano?", chiese, guardando i ragazzi uno per uno.
Tutti annuirono,poi prese la parola Tora.
"I biglietti sono pronti, devo solo avvisare l'alieno sul fatto che deve prendere un volo da Londra", espose il presidente della Miyabigaoka.
"La valigia di Misa-chan è pronta, spero di non aver esagerato con la lingerie", parlò Aoi, facendo arrossire le ragazze, sbiancare Sakuya e infuriare Igarashi.
"Ma cosa dici, la mia piccola...", cominciò a cantilenare Sakuya, non rendendosi conto che la sua piccola era già donna sotto quel punto di vista.

Mentre il gruppo cercava di finire quella riunione straordinaria tra le imprecazioni di Tora e i piagnistei di Sakuya; Misaki era a casa a finire di studiare dato che aveva accettato quellapausa di tre giorni per dedicarsi al relax, e nel frattempo nonriusciva a smettere di pensare a Takumi; tutto in quella piccola casa gli ricordava lui e mentre era immersa nei suoi pensieri, si accorse che una piccola palla di pelo si era acciambellata accanto a lei, e la mora cominciò ad accarezzarla.
"Manca anche a te, vero Licht?", disse la mora, intrecciando le dita con il pelo del gatto, il quale gli faceva le fusa.
"Hai fame,eh, birbantello", continuò Misaki, alzandosi poi dal divano e riempiendo la ciotola del birbante.
Stava per accomodarsi nuovamente sul divano quando il suo cellulare trillò.
"Chi può mandarmi messaggi a quest'ora?", si chiese, prendendo il telefono in mano e sentendo i battiti del suo cuore accelerare per il mittente.
'Piccola mia, chi intimo indossi oggi?'
Sempre il solito era, pensò la ragazza, solo lui poteva farle domande simili.
'Nulla.' rispose soltanto, cercando di immaginare la sua faccia mentreleggeva quella piccola parola.
Ormai non se la prendeva più, da quando il loro rapporto era cresciuto e si era evoluto ad un livello più intimo, non si scaldava più, aveva solo imparato a rispondergli a tono.
'Non puoi dirmi questo e sperare che io non prenda il primovolo per raggiungerti.' scrisse soltanto il biondo, tentando di frenare se stesso dal farlo sul serio.
'Scherzavo, veramente stavo studiando e coccolando Licht.', rispose lei, sapendo che la distanza era un argomento difficile per entrambi,
'Sai che se potessi scapperei da qui e volerei da te, e poi sarebbero fatti tuoi se per almeno una settimana non vedrai altro che la nostra camera e il letto.' scrisse il biondo, pentendosi subito di quella piccola allusione che faceva stare male entrambi.
Misaki stavaper scoppiare a piangere ma si trattenne, voleva essere forte e poi avrebbe pensato dopo a quello che gli aveva detto.
'Sai che domani vado con Sakura e Shizuko alle terme per tre giorni? Vogliono farmi cambiare un po' aria e staccare la spina.' lo informò la mora, cambiando argomento.
'Fai bene, serve ogni tanto, io stacco la spina messaggiando con te, ciò dimenticando i comportamenti del nonno e di Gerry, e poi anche solo una tua parola mi tranquillizza e mi da la forza di affrontare questa distanza che nonso quanto durerà.', rispose lui, facendo commuovere Misaki, la quale si ritrovò con il viso rigato da lacrime silenziose.
'Anche per me vale lo stesso, ma se almeno potessi vederti anche solo per un istante sarei felice.', inviò un nuovo messaggio Misaki.
'Ti amo, cerca di dormire.' scrisse infine lui, non riuscendo a pensare ad altro che alle parole della ragazza.
'Anche io ti amo.' mandò l'ultimo messaggio lei, accoccolandosi poi sotto le coperte del letto, cercando l'odore del suo alieno, che da tempo era sparito.

Usui non si aspettava quel messaggio dalla mora, pensava che stesso un pochino meglio di lui, dato che vicino a lei vi erano la sua famiglia e tutti gli amici, però poteva capirla, dopo quasi sei mesi di convivenza adesso diventava molto più difficile il distacco, erano stati tre mesi di agonia per lui, però sperava che presto avrebbe potuto vederla, anche solo per poco, assuefarsi di lei e poi doversi separare ancora.
Proprio in quel momento, il flusso dei suoi pensieri venne interrotto dal telefono che lo avvisava di una chiamata in arrivo.
"Pronto", rispose, non aspettandosi che ci fosse dall'altro lato e cosa volesse.
"Pronto fratello pervertito", rispose ridacchiando Tora.
"Che vuoi Tora?", chiese il biondo, cercando di non pensare che il ragazzo che in quel momento stava parlando con lui voleva la sua dolce Misaki.
"E io che ti chiamavo per una bella notizia, comunque, via fax ti ho mandato una cosa, cerca di essere puntuale altrimenti la sorpresa salta per colpa tua", disse Igarashi, con quel tonoda saputello ricco che infastidiva da morire il biondo.
Usui andò verso il fax e vide un biglietto aereo e un messaggio di Sakuya e Satsuki.
"Che cosa significa?", chiese al telefono, mentre scorreva le parole che quei due avevano scritto e rimaneva sempre più sorpreso.
"Week-end rubato", rispose soltanto il presidente e chiuse la comunicazione.
Il biondo si ritrovò a ridere fino alle lacrime, poteva passare tre giorni con la sua dolce Misaki in una delle città più romantiche e questa era tutta una sorpresa per lei, altro che terme.
Ancora con il sorriso sulle labbra, preparò il borsone e andò a dormire, pensando che solo poche ore lo dividevano dalla sua kaichou.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Kaichou Wa Maid Sama! / Vai alla pagina dell'autore: Franky91