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Autore: Lovy91    10/02/2016    1 recensioni
Dopo la comparsa di Alphamon i Digiprescelti si rendono conto che una nuova minaccia arriva da Digiworld. La nuova Digiprescelta Meiko con il suo Digimon entrano a far parte del gruppo e Taichi pensa che la nuova ragazza sia veramente strana... oltre che carina. Com'è carina Sora. Ma anche Yamato pensa che Sora sia carina.
Gli otto digiprescelti sono alle prese con la vita adulta e il rapporto con i Digimon è destinato a cambiare. Inoltre anche nel gruppo le cose non sono più le stesse...
Non saranno solo le battaglie digitale ad essere combattute...
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: TK/Kari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 15


La prima neve


<< Sei forse impazzito? >>.
Koushiro era sobbalzato dalla sedia alla notizia data da Taichi. Si trovava nel suo ufficio con Tentomon, a lavorare su alcune cose e a fare i compiti. L'amico era corso nel suo ufficio senza neanche mandare un messaggio, aveva bisogno di dirlo a qualcuno.
<< Perché mai? >>, Taichi era perplesso dalla reazione.
<< Sora penserà che lo fai per ripicca, potresti logorare il rapporto ancora di più >>.
<< Non m’importa di quello che pensa Sora... E poi perché dovrebbe pensarlo? >>.
<< Per fortuna che non gli importava... >>, sussurrò Tentomon ad Agumon, prendendosi un'occhiataccia dal ragazzo.
<< Lo sanno tutti che piaci a Meiko >>.
<< Davvero? >>.
Koushiro scosse la testa, arreso. << Ci rinuncio >>.
<< Senti Meiko è molto carina, ha un buon carattere. Penso che possa essere una persona piacevole da frequentare >>.
<< Io non sto mettendo in dubbio questo. Ma nel gruppo ci sono già troppe relazioni di mezzo ma Takeru era cotto di tua sorella da sempre, lo stesso si può dire di Yamato con Sora >>, la faccia di Taichi si contorse. << È così, che ti piaccia o no >>.
<< A te piace Mimi, questo non t’impedisce di avere una cotta per lei >>, colpì in fondo.
Ottenne l'effetto sperato perché Koushiro divenne rosso e non lo guardò neanche in faccia, da quanto era imbarazzato
<< Scusa >>, sussurro Taichi.
<< Senti... ormai è fatta. Ti chiedo solo di non farla soffrire. Meiko è fragile, sembra essere felice ma è sul bilico. Ne ha passate tante >>.
<< Non la farò soffrire >>.


Hikari stava uscendo da un negozio in compagnia del suo ragazzo, con una busta al braccio.
<< Sono certo che a tua madre piacerà il regalo >>, disse Takeru.
<< A lei piacciono le sciarpe, di solito le fa a mano, stavolta ho voluto fargliela io >>.
<< Sempre che non resti aggrovigliata nella lana >>, rise il ragazzo.
Lei gli sbatté la busta sul braccio. << Simpatico. Tailmon dice che sono piuttosto brava! >>.
<< Guarda c'è Meiko! >>.
L'amica stava uscendo dal negozio con una busta anche lei, più grande. Sembrava il ritratto della felicità.
<< Meiko! >>. Hikari alzò il braccio e la agitò per attirare la sua attenzione. La ragazza corse incontro alla coppia, sorridendo.
<< State facendo shopping? >>.
<< Anche tu vedo >>, rispose Takeru.
Lei rise. << Compravo un vestito nuovo >>.
<< Qualche occasione speciale? >>, domandò Takeru, quasi ridendo.
<< Be' sì... Ho un appuntamento domani >>.
<< Sono felicissima per te! >>, Hikari le prese le mani. In quel periodo era piuttosto ricettiva alle situazioni romantiche. << E chi è il fortunato?! >>.
Lei esitò un attimo a rispondere. << A dir la verità... È tuo fratello >>.
La reazione di entrambi lasciò Meiko molto sorpresa, rimasero zitti dalla sorpresa.
<< Wow >>, mormorò Takeru.
<< Che notizia... inaspettata >>, riuscì a dire Hikari, le parole le restavano bloccate in gola.
<< Qualcosa non va? >>, domandò Meiko, confusa.
<< No, no >>, esclamarono i due.
<< Siamo solo sorpresi >>, si giustificò Takeru.
<< Immagino. È stata una sorpresa anche per me >>, disse lei, entusiasta. << Ora vado, ho dei compiti da fare >>. Li salutò e si allontanò.
La coppia si guardò per qualche secondo senza sapere cosa dirsi.
<< Devo parlare con mio fratello >>, disse Hikari.
<< Sì, credo sia meglio >>.


Takeru tornò a casa e si trovò il fratello.
<< Yamato! >>, lo abbracciò.
<< Oggi è venuto a trovarmi >>, disse sua madre. << Sa che sono influenzata e ha voluto farmi compagnia >>.
<< Sei un figlio degenere >>, lo colpì con un giornale. << Hai lasciato la mamma da sola >>.
<< Degenere! >>, ripeté Gabumon.
<< È solo un raffreddore Yamato, grazie per la tua preoccupazione comunque >>.
<< Figurati >>, arrossì il figlio.
Patamon saltò in braccio a Takeru. << Com'è andata? >>.
<< Bene, siamo andati a compare della lana per una sciarpa, Hikari vuole farne una per sua madre. Tra poco è il suo compleanno >>.
<< Mi piace così tanto quella ragazza >>, disse la madre.
<< Abbiamo anche incontrato Meiko >>, aggiunse, sedendosi sul divano.
<< È felice ultimamente >>.
<< Sicuramente oggi ancora di più >>. Takeru si morse la lingua, aveva già detto troppo. Aveva promesso alla fidanzata che non avrebbe detto niente al fratello, altrimenti Sora sarebbe venuta a saperlo. Voleva prima parlare con lui.
<< Perché? >>, chiese incuriosito.
<< Si è comprata un vestito nuovo. Sai come sono le donne >>.


Hikari spalancò la porta della camera dove il fratello ascoltava della musica insieme ad Agumon. Buttò il sacchetto per la lana in un armadio, Tailmon corse dalla sua partner ma la vide scura in viso. La sorella gli tolse le cuffie dalle orecchie.
<< Che fai? >>.
<< Hai chiesto a Meiko di uscire? >>.
<< E tu come lo sai? >>.
<< L'ho incontrata >>.
<< E allora perché me lo chiedi se lo sai? >>, chiese ironico.
<< Fino a due giorni fa piangevi per Sora. È una ripicca la tua? >>.
Taichi si mise seduto sul letto. << Non è una ripicca. Mi piace sul serio Meiko >>.
<< Non ti ho mai sentito dire prima una cosa del genere >>.
<< Senti, in questi giorni lei ha mostrato un carattere solare, certo sempre timida, ma... è diversa. E poi è carina >>.
<< È uno sbaglio. La farai soffrire >>, disse seria.
I Digimon assistevano in silenzio, temevano in uno scatto impulsivo di Taichi.
<< Io non mi sono più messo in mezzo alle tue cose, sei pregata di fare lo stesso >>.
<< Non è la stessa cosa Taichi. Meiko vive un periodo difficile, se non sei convinto lascia perdere >>.
<< Comincio a essere un po' stufo dei vostri consigli. Sora ha fatto la sua scelta, anch’io faccio la mia >>.
Hikari sospirò. << Fai come ti pare. Ma secondo me è sbagliato >>.


Sora stava camminando con la sacca da ginnastica sotto il braccio, la cartella sulle spalle diretta a scuola. Yamato non si sentiva bene, era passato a trovarlo per un bacio veloce e poi si era diretta a scuola.
All'entrata posò la sacca a terra, le era venuto il dubbio di aver dimenticato un compito importante a casa e si mise a frugare nella cartella. Era nella tasca interna e, sollevata, la richiuse, come alzò lo sguardo si accorse di Meiko, appoggiata a un muro, davanti a lei Taichi.
Lei sorrideva e lui sembrava farla ridere.
<< Sora >>.
Si voltò. << Oh Mimi... Buongiorno >>.
<< Va tutto bene? Hai l'aria di chi ha visto un fantasma >>.
Riprese la sacca. << Ho dormito di meno stamattina, Yamato sta male e sono passata prima a casa sua >>.
Mimi si mise a ridere. << Immagino >>.
<< Perché pensi sempre male?! >>.
L'amica la superò ma la voce di Sora la fermò.
<< Mimi... >>.
<< Uhm? >>.
Gli occhi di Sora erano fissi in terra, imbarazzata. << Meiko e Taichi... >>.
La ragazza capì solo in quel momento che Sora non sapeva niente. << Taichi ha chiesto a Meiko di uscire, ieri... Me l'ha detto Koushiro >>.
<< Capisco >>.
Si sentì mancare l'aria, tanti spilli le punsero il cuore, a stento tratteneva le lacrime. La reazione arrivò così prepotentemente, impossibile da nascondere, che Mimi se ne accorse.
<< Sora che ti prende? >>.
<< Scusa devo andare! >>.
Corse via, entrando dentro l'atrio, cambiandosi le scarpe al volo e si chiuse nel primo cubicolo del bagno al piano terra libero.
Che cavolo le prendeva?
Era ovvio che Taichi sarebbe andato avanti, avrebbe incontrato qualcuna, magari anche migliore di lei.
Non Meiko però!
Si sentì quasi tradita, perfino dall'amica. Tradita di cosa poi? Lei e Taichi non erano mai stati fidanzati, non erano nemmeno più amici!
Soffocò il resto delle lacrime, si asciugò alla meglio con la manica della divisa e uscì dal bagno. Si bagnò il viso con l'acqua fredda, era rossa in viso, il segno delle lacrime sulle guance.
Si appoggiò al lavandino, cercando di riprendersi. La campanella suonò.
Fingere era la parola giusta.


Hikari fece capolinea sulla soglia del bagno, dove il fratello si stava preparando.
<< Grandi preparativi eh? >>.
Il fratello fece finta di non sentirla.
<< Taichi non c'è bisogno che m’ignori >>. Entrò nel bagno e chiuse la porta. << Voglio solo che lei non soffra >>.
<< E magari potrei non soffrire neanche io >>.
<< È la cosa che più m’importa >>.
Taichi le sorrise. << Grazie >>.


Meiko aspettava al parco, seduta su una panchina.
Indossava il vestito nuovo, blu a maniche lunghe, ormai mancava meno di un mese a Natale, faceva già un gran freddo. Si era tirata su i capelli con dei fermagli luccicanti, aveva tolto gli occhiali e aveva messo le lenti a contatto. Si era cavata gli occhi un paio di volte, Meikumon se la rideva guardandola.
Taichi arrivò davanti alla panchina.
<< Ciao >>.
<< Ciao >>, si alzò lei, nervosa.
<< Sei molto carina >>.
<< Grazie >>, arrossì.
<< Andiamo a bere una cioccolata? >>.
<< Va bene, con un sacco di panna >>.
<< Ci sto! >>.
Andarono in un bar poco lontano, molto elegante e carino. Era pieno di gente, fuori faceva freddo e nessuno voleva passeggiare con quel tempo. Ordinarono dei biscotti e due cioccolate con doppia panna, Meiko mise una punta di cocco nella sua.
Taichi la assaggiò e non gli piacque per niente, si sporcò il mento e lei cominciò a ridere, passandogli un fazzoletto per pulirsi.
<< Sei peggio di un bambino! >>.
<< Mia sorella me lo dice sempre quando mangio >>.
<< Siete molto legati? >>.
<< Prima di più. Credo sia normale, una volta cresciuti, avere amicizie diverse, modi di fare differenti... Hikari ha quattordici anni, io diciassette, tra due anni andrò al college, lei farà ancora la sua vita di adolescente >>.
<< Vuoi andare al college? >>, gli domandò, bevendo un altro sorso di cioccolata.
<< Be' sì... Non so cosa ma penso sia molto importante. Tu no? >>.
Si strinse le spalle. << Non ci ho mai pensato davvero. Ultimamente vivo molto il presente >>.
<< Come va con Gennai? >>.
<< Bene, piano piano stiamo costruendo un rapporto. Quando tornerà a Digiworld mi dispiacerà >>.
Taichi finì la sua cioccolata. << Verrà a trovarti >>.
Lei annuì, prendendo l'ultimo sorso della bevanda. << Sì, lo spero >>.
Il ragazzo offrì la cioccolata a Meiko e uscirono, l'aria fredda sferzava sui visi. Erano già le nove e mezza, Meiko doveva essere a casa per le dieci, si offrì di accompagnarla con la metropolitana.
Arrivarono a pochi metri dalla casa di Meiko, voleva evitare un terzo grado dai genitori e Meikumon si sarebbe messa a spiarla dalla finestra.
<< È stata una bella serata >>, disse lei.
<< Sono felice che ti sia divertita >>.
I capelli di Meiko s’imperlarono di bianco e anche quelli di Taichi.
<< Nevica! >>, esclamò, alzando il cielo al viso, poi lo guardò, ridendo entusiasta.
Taichi si avvicinò per darle un bacio sulla guancia, per salutarla. Lei si lasciò dare il bacio sulla guancia, timidamente. Si guardarono negli occhi, per un attimo.
Meiko aveva sognato quel momento dalla prima volta che aveva visto Taichi. Quando lo guardava giocare a calcio s’incantava, all'inizio s’imbarazzava a ogni parola che gli rivolgeva. Poi le esperienze vissute l'avevano fortificata, non voleva più essere la damigella da salvare, voleva essere una guerriera anche lei ed era forse questo che l'aveva fatta notare da lui, che in testa aveva solo Sora.
Fu un bacio breve, in mezzo alla neve. Il primo per entrambi.
Si staccarono e lei non riusciva a dire niente, voleva fuggire nella sua camera e gioire per conto suo, senza fare figuracce.
<< Ci vediamo domani, ti aspetto fuori scuola >>.
<< Va bene, ciao >>.
Taichi la guardò andare via, sparire dentro il giardino della sua casa.
Si sentiva leggero, molto felice. Eppure c'era qualcosa che stonava, come una canzone cui mancava la giusta nota per essere in sintonia.


Koushiro stava facendo le ore piccole davanti al PC, nella sua camera. Tentomon dormiva già da un pezzo.
Il display segnò una chiamata in arrivo. Il ragazzo accettò la chiamata, perplesso.
Davanti a lui apparve la signorina Himekawa.
<< Signor Koushiro >>.
<< Come ha avuto il mio indirizzo? >>.
<< Non è importante. Dobbiamo parlare con lei il prima possibile. Domani alle sei e trenta, prima della scuola? >>. Sembrava preoccupata.
<< È successo qualcosa a Digiworld? >>.
<< Ci sono delle distorsioni preoccupanti. Vorremo analizzarle con qualcuno che capisce di più di quel mondo >>.
<< Mando un messaggio ai miei amici >>.
<< No >>, rispose ferma. << Non deve saperlo nemmeno Daigo. Non vogliamo allarmismi inutili >>.
Koushiro non voleva raccontare bugie ai suoi amici ma non voleva nemmeno mettergli ansie inutili << D'accordo. Ci vedremo domani mattina >>.
<< A domani >>.
La conversazione finì lì. Koushiro si appoggiò allo schienale della sedia, indeciso sul da farsi.
A Tentomon l'avrebbe detto ma... agli altri?


Angolo autrice!


Salve!
Scusate il ritardo!
Ho avuto molto da fare e purtroppo non ho potuto fare prima!
Questo capitolo è molto generico, sta iniziando la seconda parte della storia e chissà dove andrà a finire!
Vi avverto già che dal 19 al 29 marzo non pubblicherò niente poiché sarò fuori dall'Italia!
Un bacio!





   
 
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