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Autore: EmilyG66    12/02/2016    1 recensioni
La mia prima fanfiction nel grande e magico mondo di Harry Potter in cui Draco è una Veela ed Hermione è la sua compagna.
Per essere più precisi Malfoy ha una parte di sangue Veela in corpo e non si trasforma in un uccello. (Arpia)
(Altre storie Veela presenti nel sito inglese: https://www.fanfiction.net/community/Veela-Stories-About-Draco-and-Hermione/50814/ )
I personaggi non appartengono a me ma alla Rowling.
Ps: In questo racconto Draco non beve, non fuma, non si droga, non “dorme” con tutte le ragazze della scuola e suo padre non lo disprezza.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Hermione aveva sentito parlare delle Veela ma non ne sapeva molto in realtà, dunque cominciò a leggere il capitolo che riguardava quelle creature.
Caratteristiche:
Le Veela sono creature con sembianze umane (uomo o donna) e sono intelligenti e di bell’aspetto.
Hanno i capelli sempre biondi color: miele, grano, oro pallido o con riflessi argentei.
Gli occhi sono chiari di solito azzurri ma variano anche dal grigio al verde.
Infine il loro fisico è snello e conferisce alla Veela un’aria quasi eterea.
Quando un umano con il sangue Veela diventa quasi un adulto (dai 15 ai 17 anni) riceve un doloroso cambiamento che può durare uno, due o anche tre giorni.
In quel momento il corpo dell’umano muta interiormente, si intensificano i sensi e l’aspetto esteriore si abbellisce ulteriormente.
È così che nasce una Veela.
Particolarità:
Le Veela sono creature orgogliose e irose, spesso cedono all’ira e devono sfogarsi assolutamente.
Quando si arrabbiano il colore dei loro occhi si oscura e la stessa cosa accade quando una Veela prova un sentimento di lussuria.
Se una Veela si arrabbia gli spuntano il becco e le ali trasformandosi in un Arpia.
Le mezze Veela, ovvero gli umani con una certa percentuale di sangue Veela ereditato dai loro antenati, non si trasformano in Arpie e riescono a controllarsi meglio delle Veela pure perché posseggono una volontà più forte.
Le Veela poi possono avere poteri particolari come la capacità di attrarre, la velocità nei movimenti e la forza.
Esse possono inoltre captare le emozioni del proprio compagno.
Questi poteri tuttavia tendono a scomparire con l’avanzare delle generazioni.
Il/La compagno/a:
Non appena l’umano subisce il cambiamento interiore ed esteriore comincia a mostrare interesse per una persona, che viene decisa dall’istinto, e che diverrà il suo compagno a vita.
Si crede che una Veela abbia come limite di tempo il giorno del suo prossimo compleanno per riuscire a conquistare il cuore del suo compagno altrimenti morirà di crepacuore.
Altri ipotizzano che se muore il compagno di una Veela essa muore con lui.
All’inizio del corteggiamento l’istinto Veela porta l’umano che ne possiede i geni a mostrare i suoi istinti primitivi come l’odorare il proprio compagno o il tentare di avere qualunque tipo di connessione anche fisica.
Le Veela poi sono estremamente possessive, protettive e gelose nei confronti del loro compagno e se esso si trova accanto al sesso opposto la Veela proverà rabbia.
Invece se il compagno di questa creatura ha un qualsiasi comportamento fin troppo amichevole con il sesso opposto o lo tocca in maniera fisica, e questo atto dà fastidio alla Veela, essa si sentirà come tradita e avrà un attacco di cuore.
Se questi eventi si ripetono spesso il soggetto potrebbe anche morire.
Le Veela infine devono legarsi al proprio compagno tramite tre fasi.
La prima fase è la marcatura in cui la Veela marchia, affondando con i denti, il collo del suo compagno dimostrando che da quel momento in poi esso appartiene alla Veela.
La seconda fase è l’accettazione e consiste nell’accettare, da parte del compagno, la Veela spesso tramite la cerimonia del matrimonio.
La terza fase invece è il rito dell’amore corporeo e spirituale tra la Veela e il suo compagno.

La Grifondoro fu davvero stupita da quello che aveva appena finito di leggere.
In un attimo tutti i tasselli si incastrarono perfettamente e finalmente capì.
Draco Lucius Malfoy era una Veela!
Gli occhi che cambiavano colore, la sua malattia, gli attacchi di cuore…
Tutto tornava e giustificava anche il suo comportamento di prima.
Hermione fu colpita da una realizzazione ancora più grande e in un baleno le ritornarono alla mente i comportamenti di Malfoy verso di lei.
Il fatto di annusarla, i baci...
Questo voleva dire che…
Che Draco era davvero innamorato di lei e che lei era…la sua compagna!
La bruna si lasciò cadere sulla sedia portandosi una mano alla fronte.
Lei e Malfoy…non poteva essere. Perché capitavano tutte a lei!?
Improvvisamente si ricordò della predizione d’amore della Trelawney che descriveva un amore sofferto in cui lei avrebbe potuto scegliere tra la vita e la morte.
Tutto combaciava.
Anche la pozione Amortentia aveva gli aromi di Draco, quindi anche a lei piaceva lui sotto sotto.
La Grifondoro cominciava a sentirsi girare la testa.
Lei era legata a Malfoy per il resto della sua vita?
No, un momento…lei non era ancora legata al furetto.
Dovevano compiere tutte e tre le fasi per essere definiti compagni.
Hermione arrossì.
Lei e Malfoy dovevano sposarsi e poi…
Divenne viola.
Doveva passare un’intera vita accanto a Draco Lucius Malfoy, dormire con lui, svegliarsi abbracciata a lui…
Il cuore di Hermione ormai galoppava a tutta velocità.
Quella vita sarebbe stata fantastica per chiunque tranne che per lei.
Non poteva dimenticare tutto il male che Draco le aveva fatto e come la metteva con i suoi amici e con la famiglia Malfoy?
Tuttavia nessuno aveva scelta: o lei amava il Serpeverde e entrava a far parte dei Malfoy (che probabilmente non l’avrebbero permesso) e si allontanava dai suoi amici o lei lasciava morire il principe delle serpi.
Ma Hermione non voleva che Malfoy morisse.

-Ah signor Malfoy! Che spiacevole situazione quella in cui si trova. –ammise Silente non appena Draco entrò nella stanza.
-Professor Silente vada direttamente al punto. Lei mi espellerà? –chiese lui.
Il vecchio mago sorrise e fece segno al biondo si sedersi. Lui obbedì.
-Ah vede signor Malfoy temo di non poterlo fare altrimenti tuo padre me ne farà pentire amaramente. –ammise facendogli l’occhiolino e tentando di tirar su l’umore già nero di Draco.
Lui fece una smorfia appena percettibile.
-Dovrei almeno darti una punizione ma so che non è stata colpa tua. È nei tuoi geni. –disse Silente.
Il Serpeverde si rilassò pensando che non sarebbe stato espulso.
-Tuttavia, mi duole ammetterlo, ma credo che lei debba dire la verità alla signorina Granger. –gli consigliò il preside.
-Non voglio forzarla, ma credo che a quest’ora sia già nella biblioteca e che abbia scoperto tutto. –ammise Draco.
Silente a quel punto si alzò e così fece il Serpeverde.
-Non crucciarti Draco. Le cose accadono per un motivo, bisogna solo capire quale sia. Puoi andare ora. –affermò infine il preside.
Malfoy annuì e uscì dalla stanza.

Hermione uscì dalla biblioteca per questa volta non sarebbe andata a lezione.
Doveva parlare assolutamente con Malfoy.
Si diresse verso il dormitorio e non appena varcò il ritratto vide il Serpeverde che osservava fuori dalla finestra.
Come la percepì Draco si voltò ad osservarla.
-Sei una Veela vero? –domandò lei diretta.
Il biondo annuì.
-E…e io sono la tua compagna…- disse cercando di convincere se stessa.
Quando il Serpeverde diede un altro segno con la testa il cuore di Hermione si bloccò e lei dovette mettersi a sedere sul divano.
Malfoy sentì che la sua compagna non sapeva che cosa fare.
Rimase dunque in piedi a guardarla mentre lei evitava il suo sguardo.
-Guarda è difficile per te quanto lo è per me. –disse lui ad un tratto.
-No invece. Tu non sei responsabile della vita di qualcun altro. –lo contraddisse lei.
-Per questo non volevo dirtelo. –ammise il biondo come se niente fosse.
-Cioè avresti preferito morire!? –gli domandò lei offesa.
-No, non volevo dirtelo per obbligarti ad amarmi Granger! –affermò.
Lei rimase muta mentre Draco si passò una mano fra i capelli.
-Allora che dobbiamo fare? –le chiese esasperato e vagamente ansioso.
-Non lo so. –rispose lei.
-Non puoi chiedermi di dimenticare tutto quello che abbiamo passato. E i miei amici? E il mio sangue? Non è la cosa più importante per la tua famiglia? –domandò la Grifondoro.
-La cosa più importante per la mia famiglia sono io, come hai potuto vedere dai miei, inoltre preferirebbero vedermi accanto a te che vedermi morto. –ammise lui.
-Quindi mi stai dicendo che approverebbero?! –chiese davvero sorpresa Hermione.
Il Serpeverde sorrise.
-Entusiasta di diventare una Malfoy? –domandò Draco.
In quella frase la Grifondoro ritrovò un po’ della loro complicità ma essa svanì subito dopo.
-Seriamente Malfoy…-lo rimproverò.
Il biondo cominciò allora camminare per la stanza.
-Ieri mio padre si è finalmente convinto a rispondermi e mi ha inviato una lettera dicendo che ti avrei dovuto portare a Villa Malfoy una volta che avresti scoperto tutto. –decretò infine.
Hermione rimase di sasso e prese seriamente in considerazione l’opzione che Lucius Malfoy volesse farla fuori ma poi si ricordò che c’era in gioco la vita di Draco e si rilassò.
-Hermione…- cominciò a dirle il Serpeverde.
Lei alzò lo sguardo.
-Draco. -gli rispose.
Il biondo fece un lieve sorriso mai poi tornò serio.
-Il giorno del tuo compleanno, quando ci siamo baciati, tu non hai opposto resistenza. –affermò lui.
La ragazza si sorprese delle sua reazione passata e si imporporò.
Non l’aveva respinto perché quel bacio le era piaciuto e forse…
-Questo vuol dire che provi qualcosa per me? –sputò fuori il Serpeverde con il cuore in gola.
La sua Veela interiore tremava mentre Hermione rimase congelata sul posto.
Doveva prendere una decisione ora.
  
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